Se foste i manager, quali interventi per limitare i costi CAI?


avroRJ

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14 Novembre 2005
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Firenze, Toscana.
Da bravi manager del trasporto aereo...quali provvedimenti prendereste per contenere i costi della nuova CAI (o di qualsiasi altra compagnia full fare)??

A.
 
razionalizzo la flotta
focalizzo il mio focus :vacanza o business
scelgo il mio hub di riferimento
scelgo un partner
creo un network omogeneo e produttivo
razionalizzo il personale
azzero gli sprechi e le burocrazie interne
metto in competizioni i fornitori e spunto il prezzo migliore
vendo un prodotto di servizio e qualità
tutti i dipendenti devono essere parte di una squadra
 
I primi che mi vengono in mente:

Struttura biglietto modello Air Canada (e low cost varie) con vari servizi (incluso cambio nome, flessibilità di un cambiamento, bagaglio, ecc.) scorporati dalla tariffa base. (Produce incremento ricavi)

Puntare su vendite dirette (meno fee e costi di struttura vendite)

Servizio di bordo a pagamento (meno costi e maggiori ricavi)

Massificazione del modello mini basi sul territorio domestico. (minori costi struttura).

Outsourcing dei servizi handling oggi in auto produzione sugli scali con meno di X voli.
 
Si capisce abbastanza chiaramente dove lavoravi da piccolo ;) ... e non era la Singapore :D

Sono d'accordo solo sui alcuni punti.

si ma il tema era come contenere i costi e soprattutto con benefici immediati.

Tra l'altro esempio banale del catering a pagamento.
Il catering domestico (dolce & salato, bibita, handling) costa circa 30 centesimi a passeggero. Nell'ipotesi di 16 milioni di pax domestici si tratta di 4.8 milioni di non costi uniti a ricavi stimabili per 30 centesimi per passeggero, quindi 4.8 milioni di ricavi in più e 4.8 milioni di uscite in meno.
Ma quanti passeggeri non ti sceglieranno più perchè dai il catering a pagamento? nessuno credo, anche perchè sul domestico le alternative sono IG, BV, I9, FR, IV, U2, che tutte offrono prodotto a pagamento.

E se andiamo a spulciare gli altri punti si ottengono altrettanti ricavi e risparmi.

Certo poi la misura più drastica sarebbe una fuel policy aziendale rigida stile FR con obbligo ai piloti di giustificare ogni singolo kg in più imbarcato a bordo oltre quello stabilito dall'OCC, ma è una misura poco attuabile data l'aria che tira in quell'area.
 
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I primi che mi vengono in mente:

Struttura biglietto modello Air Canada (e low cost varie) con vari servizi (incluso cambio nome, flessibilità di un cambiamento, bagaglio, ecc.) scorporati dalla tariffa base. (Produce incremento ricavi)

Puntare su vendite dirette (meno fee e costi di struttura vendite)

Servizio di bordo a pagamento (meno costi e maggiori ricavi)

Massificazione del modello mini basi sul territorio domestico. (minori costi struttura).

Outsourcing dei servizi handling oggi in auto produzione sugli scali con meno di X voli.

Praticamente la faresti diventare una low cost tranne nei prezzi che rimangono da major....
Ma se voglio volare così prendo direttamente U2 o FR
 
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Praticamente la faresti diventare una low cost tranne nei prezzi che rimangono da major....
Ma se voglio volare così non prendo direttamente U2 o FR

i prezzi delle classi tariffarie basse diventerebbero paragonabili a U2, si pagherebbe di più la flessibilità tariffaria. La farei diventare una sorta di Aer Lingus. Quel modello ha funzionato.

I sogni di grandezza alla SQ o EK li terrei da parte per tempi migliori.
 
...

E se andiamo a spulciare gli altri punti si ottengono altrettanti ricavi e risparmi.

Certo poi la misura più drastica sarebbe una fuel policy aziendale rigida stile FR con obbligo ai piloti di giustificare ogni singolo kg in più imbarcato a bordo oltre quello stabilito dall'OCC, ma è una misura poco attuabile data l'aria che tira in quell'area.
Togli il programma FF che costa anche di più, tanto la maggioranza dei pax (in assoluto) non è FF e risparmi ancora di più.
Alla fine però hai un prodotto così scadente che nessuno vuole (il famoso togliere il formaggio dalla pizza per risparmiare).
 
i prezzi delle classi tariffarie basse diventerebbero paragonabili a U2, si pagherebbe di più la flessibilità tariffaria. La farei diventare una sorta di Aer Lingus. Quel modello ha funzionato.

I sogni di grandezza alla SQ o EK li terrei da parte per tempi migliori.

Senza andare a scomodare SQ un minimo di servizio di bordo stile LH sarebbe gradito tanto piu' per differenziarsi dalle low cost che hanno invaso il mercato italiano.

Tornando a AerLingus c'è ha dire che opera praticamente solo a livello europeo, il lungo raggio è limitato a poche rotte solo verso gli USA
 
Senza andare a scomodare SQ un minimo di servizio di bordo stile LH sarebbe gradito tanto piu' per differenziarsi dalle low cost che hanno invaso il mercato italiano.

Tornando a AerLingus c'è ha dire che opera praticamente solo a livello europeo, il lungo raggio è limitato a poche rotte solo verso gli USA

CAI non è che avrà poi quel gran lungo raggio, e poi il prodotto domestico/europeo non è uguale al medio/lungo raggio.

Togli il programma FF che costa anche di più, tanto la maggioranza dei pax (in assoluto) non è FF e risparmi ancora di più.
Alla fine però hai un prodotto così scadente che nessuno vuole (il famoso togliere il formaggio dalla pizza per risparmiare).

qualcosa è da togliere, altrimenti i tuoi costi restano alti, gli altri ti massacrano sul prezzo, e di pax da portare non te ne restano tanti soprattutto sul corto raggio.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Io farei cosi:

1a)FAREI ENORMI SONDAGGI CONTINUI CON RIPORTO DI FEEDBACK cercando di capire cosa vuole il mio cliente, cosa posso migliorare per lui e cercare di capire le sue esigenze;
1)Scelta di un solo hub e concentrazione dei voli;
2)Immediata rinegoziazione dei contratti di tutti i dipendenti con contratti quasi tutti a rendimento e pochi fissi; QUelli che posso licenziare li licenzierei e farei contratti con agenzie di prestito di personale, quindi al primo sciopero, letterina all'agenzia, personale che torna a casa e penali da parte dell'agenzia da pagare (Eliminazione sindacati per quanto sia possibile); Applicherei penali in caso di ritardo di aerei e varie al personale salvo non dipenda da loro; Pagherei di più chi produce, chi ha dimostrato di dare qualcosa in più all'azienda;
2)Alleanze e codeshare per asia e usa e amplificherei certi aeroporti d'europa;
3)Punterei su un traffico business e di turismo alto, mantenendo un prodotto di economy comunque modesto;
4)Creerei campagne dirette per il servizio business aumentando i confort, il costo dei biglietti e i servizi;
5)Gestirei anch'io con un servizio tipo air canada SOLO l'economy, publicizzando anche all'estero il servizio; Aumenterei il biglietto con maggiori provvigioni e premi per agenzie di viaggio (in modo da spingere il mio prodotto rispetto alla concorrenza) e strumenti di vendita dei miei biglietti;
6) Non puntare assolutamente sul prezzo (non mettersi in concorrenza con le low cost), ma applicare più una filosofia alla lufthansa;
7)Non ammodderneri la flotta ma piuttosto cercherei un patner che mi affitti personale ed aeromobili con contratti ben determinati, con unica variabile il carburante;


ps: comunque non è che togliendo il pastticcino da 30cent risolvi tutto, anzi vedi air dolomiti, offre sul nazionale e internazione ben più di uno snack e gratis, eppure la gente la sceglie anche per questo ;)
 
CAI non è che avrà poi quel gran lungo raggio, e poi il prodotto domestico/europeo non è uguale al medio/lungo raggio.

Se CAI vuole avere ambizioni di poter essere utile all' Italia e a se stessa dovrebbe volare oltre agli USA anche in alcune destinazioni chiave come Cina, India, alcune Africane e del Sudamerica

qualcosa è da togliere, altrimenti i tuoi costi restano alti, gli altri ti massacrano sul prezzo, e di pax da portare non te ne restano tanti soprattutto sul corto raggio.

Se togli il programma FF rischi di perdere anche quei pochi pax business rimasti e avresti la J sempre vuota...
 
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Io farei cosi:
ps: comunque non è che togliendo il pastticcino da 30cent risolvi tutto, anzi vedi air dolomiti, offre sul nazionale e internazione ben più di uno snack e gratis, eppure la gente la sceglie anche per questo ;)

hai centrato in pieno il mio pensiero...

I 30 cent del pasticcino da soli non fanno la differenza, ma da qualche parte c'è da iniziare a tagliare. CIA non partirà con una grande dotazione finanziaria (almeno è quello che sembra), quindi serve coraggio e mano ferma con i tagli, e anche il bicchiere di coca-cola e i biscotti, che sono solo 30 cent, a fine anno mi fanno risparmiare 5 milioni e me ne generano altrettanti di ricavi. E lo stesso vale per decine di cose piccole e insignificanti che non impattano sulle scelte del passeggero (mi rifiuto di credere dopo che il low cost ha svezzato milioni di pax nuovi e fatto provare una esperienza di viaggio diversa a milioni di pax "vecchi" ci sia ancora chi sul breve raggio sceglie un vettore per il pasticcino).

Il pax business lo fai felice con "poco": biglietto flessibile, tempo limite di accettazione basso, fast track ai varchi sicurezza, FF, e saletta per le attese più lunghe.

Più dell'esperienza di volo in se, la differenza la fa l'esperienza pre-volo: ubicazione aeroporto, servizi di terra, servizi al cliente per assisterlo nel periodo tra la prenotazione e il volo.

Se togli il programma FF rischi di perdere anche quei pochi pax business rimasti e avresti la J sembre vuota...

nessuno ha mai parlato di togliere il FF...
 
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istituzione 1st class con soppressione dell'economy così evito quei barboni alla canna del gas che volgiono volare da NYC a MXP con 600 euro,sposto la sede societaria in un paradiso fiscale,introduzione turismo luxury,taglio del 50% degli stipendi x tutti e,lo stipendio max percepito può essere solo di 50mila euro l'anno,messa al bando dei sindacati,messa al prato delle carrette volanti gli 80 xchè danno un'immagine retrograda,pago i fornitori a 730 giorni,licenziamento in tronco dei fannulloni,potenzierei il lungo raggio specie verso l'asia,soppressione rotte in perditafarei solo rotte HUB to HUB,abolizione del programma FF,,neanche ci penserei di competer con le LC è un mercato che ormai è loro,chiusura longues(quasi tutte)tipo retrobottega deglo orrori,sistema di flessibiltà del personale assoluto.Personale altamente flessibile,chiaramente stò scherzando non in tutto però.
 
sintetizzo il mio pensiero che pero' e' rivolto alla creazione di un vettore ex novo perche' credo nelle soluzioni results-driven dove emergono competenze e managerialita'.

Prima di tutto ridurre i costi ha senso solo nell'ottica di diventare piu' efficienti e migliorare soprattutto l'esperienza di volo del passeggero.
Ridurre quindi solo in una ottica di focus sul business e per arrivare alla massima qualita' attraverso processi efficaci.
Questa tecnica si chiama Six Sigma e di questa strategia è il controllo della variabilità nei processi al fine di ridurre costi e inefficienze, partendo dall’individuare gli elementi di criticità
per il cliente nelle caratteristiche di qualità per minimizzare la variabilità e le eventuali
dispersioni nei processi aziendali.
Senza entrare in definizioni complesse, il processo capace è quel processo che nel tempo
riesce a mantenere le promesse fatte dal fornitore al cliente, senza generare, meglio ancora
in assenza di, difetti, errori, anomalie, scarti, sprechi, lamentele e via dicendo.
Più alto è il numero Sigma migliore è la qualità del processo che, se raggiunge per l’appunto
il valore di sei, è quasi virtualmente perfetto perché sinonimo di un’efficienza pari
al 99,9997 per cento, che si può leggere anche come un indice di errore pari a 3,4
ogni milione di operazioni svolte.
Il valore del numero Sigma indica anche il posizionamento competitivo dell’azienda:
6 rappresenta un’azienda eccellente
5 un’azienda competitiva
4 un’azienda di buon livello
3 un’azienda nello standard medio di mercato
2 un’azienda scarsamente competitiva
1 un’azienda totalmente fuori dal mercato.

Six Sigma a parte, che pero' fa parte della metodologia applicata alla core-strategy, ci sono altri 2 aspetti da considerare:
- business model e business strategy
- customer service

Per la parte di business model io opterei per:
- creare una azienda ex novo (per me esperimenti alla CAI con un pool variegato di 16 imprenditori di altri settori, senza esperienza airline, e che si contendono gli assets "buoni" del vettore nel tentativo di dimostrare una italianita' del nuovo vettore sono esercizi che non si vedono in alcun paese del mondo occidentale), anche con azionariato major nelle mani di un vettore estero (a chi interessa ancora questa nostalgia dell'italianita' alla "sono italiano e volo alitalia" (!!!).
e' fondamentale avere competenze e managerialita' di settore e non premi per quote su base politica e/o demagogica
e bisogna anche pensare realisticamente che la nuova AZ non potra' mai essere un vettore forte e grande come AF o LH
- partner straniero forte e associazione ad una alleanza per code-sharing/feeding/add-on
- modello con network intercontinentale con focus sui mercati business (Japan, China, India, Brazil, USA, Middle East, Europa Est), focus verso gli hubs dei vettori dell'alleanza, e focus verso mercati O&D (Argentina, Venezuela)
- focus low cost su alcune tratte europee - low cost/no thrills
- navetta LIN/FCO con servizio light a bordo (stile shuttle Delta LGA/BOS o LGA/DCA o domestic AF)
- focus su trunk routes nazionali (tipo NAP/CTA/PMO/VCE/BRI/CAG) low cost/no thrills
- hub MXP per tutto il network ad eccezione dello shuttle LIN/FCO
- focus city FCO
- standardizzazione flotta con 2 tipologie di aeromobili: long range (tipo B777/B787) e short/medium range (A320 family)

Per il customer service:
- staff recruited ex novo (results-driven e customer-driven e focus sul servizio)
- training su customer service per soddisfare e anticipare i bisogni dei passeggeri
- servizio di bordo full service per l'intercontinentale
- servizio di bordo no-thrill e purchase on board per voli Europa e domestic Italy
- servizio di bordo stile shuttle per navetta LIN/FCO
- programma FF incentivante
- booking e check-in online
- friendly customer service 24/7/365

Cosi' si costruisce anche un valore di marca per una brand che sia consistent nel tempo.
 
Faccio diventare il biglietto aereo una scusa e creo ricavi da marketing vendite ed intermediazioni.
Ogni 3 mesi promuovo una regione italiana vado alla regione e gli dico" ho x contatti al giorno in tutto il mondo" se mi dai 2 milioni al mese ti vernicio un paio di aerei , promuovo la regione in tutto il pianeta e su tutti i mezzi di comunicazione interni ed esterni .Mi faccio il giro di tutte le province della regione( finche ci sono) e spolpo anche l'oro . Poi attacco con le aziende della regione :alberghi, ristoranti, aziende alimentari ecc . tutti devono lasciare qual cosa se parliamo di Sardegna per esempio il catering lo voglio gratis a bordo ( faccio assaggiare il pecorino anche agli eschimesi) personalizzo i trolly faccio vendite di prodotti alimentari ed artigianato per corrispondenza . La rivista di bordo deve scoppiare di pubblicità .Vendo pacchetti viaggio alberghi e noleggio macchine . Quanto fattura il Corriere all' anno di ricavi pubblicitari? io voglio fatturare dieci volte tanto , non pagare il catering e parte del marketing e guadagnare da vendite e intermediazioni.Chiaramente spolpo anche lo stato e scrivo venite in Italia anche sulle salviettine del...... ops.

So che non sono un pò rozzo ma non ho mai fatto il manager e non credo ci riusciro mai ma mi sembra una bella idea tutta da sviluppare da chi lo sa fare e credo che l' Italia sia uno dei posti migliori al mondo per sviluppare un progetto del genere.
 
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