TRN: Sagat, CAI e base low cost


Fly Torino

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20 Settembre 2008
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Di seguito il comunicato inviato oggi ai vertici sagat ed ai consiglieri comunali di Torino.

Critiche (costruttive), commenti e suggerimenti sono i benvenuti.


L’Associazione FlyTorino ha seguito l’esito dell’audizione di Sagat nella Prima Commissione Consiliare e ringrazia per l’attenzione che finalmente la politica sta dedicando alle problematiche dello scalo di Caselle.

L’Associazione ribadisce la propria preoccupazione per le prospettive dello scalo di Caselle nell’immediato futuro. La nascente Compagnia Aerea Italiana (CAI) ha annunciato di voler insediare a Caselle una base operativa. In realtà questa base non è altro che la continuazione dell’attuale base AirOne già operativa dal 2004, che verrà colpita dai tagli che si renderanno necessari a seguito della fusione con Alitalia e dal grounding (messa a terra) di parte della flotta AZ. Pertanto la base CAI non rappresenta un elemento di novità né
tantomeno di svolta per il trasporto aereo piemontese e lascerà aperti tutti gli attuali problemi dello scalo di Caselle: un network internazionale assolutamente non adeguato alla quarta metropoli d’Italia che punta al rilancio turistico, la quasi totale assenza di un’alternativa low cost verso il Sud Italia e le principali destinazioni europee.

FlyTorino valuta positivamente l’obiettivo di Sagat (fissato nel piano industriale presentato ad Aprile) di voler favorire l’insediamento della base operativa di una compagnia low cost a Caselle: questa strada è stata percorsa con successo da tutti i principali scali italiani, ultimo in ordine di tempo lo scalo di Bologna che ha recentemente chiuso un importante accordo
con la low cost irlandese Ryanair, leader europeo dei voli a basso costo. Torino invece continua a occupare l’ultima posizione nella graduatoria degli scali italiani per quanto riguarda il numero di collegamenti low cost nazionali ma soprattutto europei, e queste lacune si stanno ripercuotendo sul traffico dello scalo che negli ultimi mesi ha subito una forte contrazione.
Durante la cerimonia di presentazione della terza stella Michelin è stato detto che le le presenze straniere a Torino sono triplicate. Peccato che siano passate solo dal 3% al 9%, un dato che indica chiaramente come la città sia “isolata” nel contesto internazionale. FlyTorino ritiene che sia assolutamente necessario un accordo forte con uno dei principali player low
cost europei, per ridare a Torino una serie di connessioni internazionali in grado di far crescere l’incoming turistico nell’intera Regione e favorire la mobilità dei cittadini e delle imprese piemontesi in Europa e nel mondo. Ci aspettiamo che le trattative in corso con i vettori individuati da Sagat si chiudano con successo e che ci sia il massimo supporto da parte degli Enti Locali e dei Soci Privati dell’Aeroporto per sostenere gli investimenti che
saranno necessari: non è più accettabile che all’Aeroporto di Torino Caselle venga negata la possibilità di uno sviluppo internazionale adeguato (opportunità che da tempo sono state colte da scali come Bologna, Pisa, Bergamo). Le esigenze di bilancio non possono continuare ad avere la priorità sul diritto alla mobilità dei piemontesi e sul diritto di Torino di dotarsi di un aeroporto veramente Internazionale.
 
Che facessero un collegamento AV Torino MXP con una percorrenza massima di un'ora ed un cadenzamento biorario, promuovendolo al massimo farebbe il pienone! Basterebbero 2 treni ed uno in riserva. Già adesso molte persone piemontesi volano da/per MXP
 
Che facessero un collegamento AV Torino MXP con una percorrenza massima di un'ora ed un cadenzamento biorario, promuovendolo al massimo farebbe il pienone! Basterebbero 2 treni ed uno in riserva. Già adesso molte persone piemontesi volano da/per MXP

....non per loro scelta....

Comunque, avanti cosi Fly Torino! Forse si stanno svegliando dal loro torpore :cool:
 
La nascente Compagnia Aerea Italiana (CAI) ha annunciato di voler insediare a Caselle una base operativa. In realtà questa base non è altro che la continuazione dell’attuale base AirOne già operativa dal 2004, che verrà colpita dai tagli che si renderanno necessari a seguito della fusione con Alitalia e dal grounding (messa a terra) di parte della flotta AZ. Pertanto la base CAI non rappresenta un elemento di novità.
Non sono d' accordo. I voli operati da CAI saranno, in tutt' Italia, meno della somma degli attuali AZ+AP, ma sicuramente i voli CAI, anche a Torino, saranno più degli attuali AP. Ergo la base sarà più grande dell' attuale e direi che è una novità. Nulla vieta che da TRN CAI decida di aprire nuove rotte, prima o poi. Finora AZ andava solo a Roma e AirOne non era in grado di avere successo sull' internazionale.


Le esigenze di bilancio non possono continuare ad avere la priorità sul diritto alla mobilità dei piemontesi e sul diritto di Torino di dotarsi di un aeroporto veramente Internazionale.
Fatico a non essere offensivo. Ma vi rendete conto di quello che succede là fuori, nel mondo reale? E quale sarebbe questo diritto alla mobilità? E soprattutto chi dovrebbe finanziare voli in perdita e perché?
 
Nulla vieta che da TRN CAI decida di aprire nuove rotte, prima o poi.

E' il "prima o poi" che non va tanto bene, a mio avviso.

Per come la vedo io, l'aeroporto di Torino ha davanti a sé una scelta:

- starsene buonino nella sua quasi-stagnazione, vivendo nell'attesa di nuovi voli CAI (eventualità al momento remota, o comunque difficile da pianificare) e/o di un collegamento AV diretto con Malpensa (eventualità ahimè altrettanto remota).

oppure

- cercare soluzioni alternative per coprire alcuni dei "buchi" nel suo network. Per buchi intendo la necessità di introdurre collegamenti loco con alcune destinazioni nazionali (non 3000: a mio avviso basterebbero NAP, BRI, CAG, eventualmente REG), e con un numero limitato di aeroporti stranieri (MAD in primis, altri parlano di Parigi ma non condivido, alcune destinazioni so-called etniche quali la Romania e il Marocco). Uscendo dall'ambito low-cost, a mio avviso gli obiettivi nel breve-medio termine dovrebbero essere la re-introduzione del collegamento con Lisbona (non ad minchiam, ma un volo in grado di consentire prosecuzioni sul SudAmerica, chiaramente in ottica FIAT) e il night-stop di British Airways, ma qui forse entriamo nel libro dei sogni.

Chiaramente l'idea non è quella di affidarsi ad un unico vettore: c'è chi sa fare benino il suo lavoro sul nazionale, chi lo sa fare molto meglio sull'internazionale, e chi non lo sa fare per niente.

Affidarsi a CAI, con tutte le incertezze del caso, mi sembra un salto nel vuoto.
 
Non sono d' accordo. I voli operati da CAI saranno, in tutt' Italia, meno della somma degli attuali AZ+AP, ma sicuramente i voli CAI, anche a Torino, saranno più degli attuali AP. Ergo la base sarà più grande dell' attuale e direi che è una novità.

SAGAT ha stimato una perdita di 10 voli giornalieri a seguito della fusione AP+AZ.


E quale sarebbe questo diritto alla mobilità? E soprattutto chi dovrebbe finanziare voli in perdita e perché?

E' lo stesso diritto che i milanesi reclamano da un anno a questa parte per quanto riguarda la necessità di fare un hub a MXP. Milano ha il diritto di reclamare un volo per Caracas e Torino non può reclamare un collegamento con Amsterdam?

Quanto ai finanziamenti... Sagat distribuisce da anni utili record: qui nessuno sta chiedendo una nuova tassa regionale per finanziare il volo su JFK, si chiede solo di reinvestire parte di quegli utili per lo sviluppo dei collegamenti internazionali (obiettivo che dovrebbe essere primario per una società di gestione aeroportuale).
 
SAGAT ha stimato una perdita di 10 voli giornalieri a seguito della fusione AP+AZ.
Secondo te è così grave accorpare due voli semivuoti che partono ad orari simili?
Paghi tu le perdite dei doppioni inutili?

E' lo stesso diritto che i milanesi reclamano da un anno a questa parte per quanto riguarda la necessità di fare un hub a MXP. Milano ha il diritto di reclamare un volo per Caracas e Torino non può reclamare un collegamento con Amsterdam?.
A Milano nessuno reclama voli in perdita, si reclama l' apertura dei blaterali.
Se arriverà Lufthansa lo farà per guadagnare.

Se non c' è volo per Amsterdam è perché AF ha deciso che le conviene così, del resto non credo che fare scalo a CDG sia un problema per il Piemonte.

Quanto ai finanziamenti... Sagat distribuisce da anni utili record: qui nessuno sta chiedendo una nuova tassa regionale per finanziare il volo su JFK, si chiede solo di reinvestire parte di quegli utili per lo sviluppo dei collegamenti internazionali
Finanziare voli in perdita non è reinvestire, è sprecare. Tu rimproveri a SAGAT di non comportarsi in modo idiota come AdP e troppe altre.
 
Per buchi intendo la necessità di introdurre collegamenti loco con alcune destinazioni nazionali (non 3000: a mio avviso basterebbero NAP, BRI, CAG, eventualmente REG
Ci sono voli "normali" per NAP, BRI, CAG e la Calabria.
La logica delle low cost esclude l' obbligo del comodo aeroporto sotto casa e prevede invece quello di aerei pieni. Evidentemente la vicinanza con Malpensa T2 soddisfa molti pax, trattenerli a TRN a suon di euro non serve a nulla, perché passare da MXP T2 è comunque più comodo di un lungo viaggio in treno o in traghetto.

Uscendo dall'ambito low-cost, a mio avviso gli obiettivi nel breve-medio termine dovrebbero essere la re-introduzione del collegamento con Lisbona (non ad minchiam, ma un volo in grado di consentire prosecuzioni sul SudAmerica, chiaramente in ottica FIAT) e il night-stop di British Airways, ma qui forse entriamo nel libro dei sogni.
Secondo me è meglio accettare l' dea di TRN city airport per l' utenza d' affari, per il resto è meglio finire velocemente l' A4 e dirigersi oltre Ticino. Del resto anche a Linate ci sono solo due voli low cost.
 
Non sono d' accordo. I voli operati da CAI saranno, in tutt' Italia, meno della somma degli attuali AZ+AP, ma sicuramente i voli CAI, anche a Torino, saranno più degli attuali AP. Ergo la base sarà più grande dell' attuale e direi che è una novità. Nulla vieta che da TRN CAI decida di aprire nuove rotte, prima o poi. Finora AZ andava solo a Roma e AirOne non era in grado di avere successo sull' internazionale.

Da TRN AZ vola anche su Napoli e comunque la capacità di posti sulle direttrici più trafficate per TRN (che fanno circa il 50% del traffico da Caselle) si ridurrà notevolmente con CAI. Questo è un dato negativo. Cosa c'entra che i voli di CAI saranno più di quelli di AP che ha la base oggi? E' la capacità quella che conta, non il raffronto con Air One.


Fatico a non essere offensivo. Ma vi rendete conto di quello che succede là fuori, nel mondo reale? E quale sarebbe questo diritto alla mobilità? E soprattutto chi dovrebbe finanziare voli in perdita e perché?

Mi spiace ma qui fatico io a non essere offensivo. Che ne sai tu di voli in perdita da TRN? Forse da altri aeroporti, ma non certo i TRN-FCO e TRN-NAP di AZ e AP.
Vogliamo magari parlare dei voli in perdita di AZ che per anni ha fatto la spola tra Roma e Malpensa per trasportare i propri dipendenti che dovevano operare dallo scalo lombardo?Forse non ti rendi conto di parlare di Torino (quarta città italiana per abitanti e seconda realtà industriale) e del Piemonte occidentale, ovvero di un bacino di utenti di più di due milioni di persone che hanno tutti i diritti di avere una mobilità decente sia per motivi di business che di turismo (incoming e outgoing).

Un buon bagno di umiltà per voi milanesi e lombardi non andrebbe male, o forse credete che torinesi e piemontesi siano vostri vassalli e debbano essere costretti ad usare un aeroporto che nemmeno i milanesi amano.
Caselle è stato sacrificato da ormai troppo tempo in favore di uno sviluppo di Malpensa che non c'è stato.
Secondo la tua logica 3,5 milioni di passeggeri dovrebbero tutti spostarsi a Malpensa?
Molti piemontesi oggi sono costretti a servirsi di MXP perchè mancano molti voli a TRN oppure perchè hanno un costo molto più basso (es. Iberia opera in regime di monopolio e applica da TRN prezzi anche doppi rispetto a MXP).
Torino e il Piemonte Occidentale hanno diritto ad un aeroporto internazionale degno di tale nome e qui non c'entra affatto il discorso su voli in perdita o meno.
Il fatto è che quando si tratta di sostenere Malpensa si cerca l'appoggio anche del Piemonte ma poi se si parla di Caselle, la Lombardia rema contro.
 
Fatico a non essere offensivo.
anche io.

Ma vi rendete conto di quello che succede là fuori, nel mondo reale?

Si! Nel mondo reale succede che:
- ci sono delle grandi aziende (Fiat, Telecom, Motorola) che danno lavoro a migliaia di persone ed alle quali mancano dei collegamenti fondamentali per il loro business.
- piccole e medie imprese e professionisti che sono costretti a servirsi di MXP perchè non possono sostenere gli altissimi costi di AZ/AP/AF/LH
- la più grossa comunità meridionale d'Italia costretta ad utilizzare voli low cost da MXP per poter tornare nella propria terra d'origine senz aprire un finanziamento
- ecc ecc

E soprattutto chi dovrebbe finanziare voli in perdita
Fammi capire dove si chiede di finanziare voli a fondo perduto e soprattutto sulla base di quali dati e/o ricerche di mercato affermi che questi voli sarebbero in perdita?

Secondo me è meglio accettare l' dea di TRN city airport per l' utenza d' affari, per il resto è meglio finire velocemente l' A4 e dirigersi oltre Ticino. Del resto anche a Linate ci sono solo due voli low cost.

Perchè invece non fare in modo che MXP sia dedicato a fare quello per cui è nato (l'hub) e spostare la base di EZY a TRN?

Del resto per i voli low cost dici tu stesso che è giusto sobbarcarsi un tragitto verso un'aeroporto secondario.
Quindi è giusto che i milanesi utilizzino gli scomodi BGY e TRN per il low cost e che il comodissimo aeroporto della provincia di Varese sia dedicato esclusivamente a collegamenti major.

Sei daccordo?
 
Ultima modifica da un moderatore:
Se non c'è volo per Amsterdam è perché AF ha deciso che le conviene così, del resto non credo che fare scalo a CDG sia un problema per il Piemonte.

Mi piacerebbe sapere quale sia il tuo concetto di Piemonte. Una regione di sfigati che hanno tempo da perdere?
Ti rendi conto di quello che hai scritto?
Che per raggiungere una destinazione a 80-90 minuti di volo come Amsterdam il piemontese si deve fare uno scalo a CDG il chè equivale a perdere almeno altre tre ore.
Ma se questa cosa la proponessero a voi lombardi sareste contenti?
Oppure solo voi avete esigenze di business e non dovete perdere tempo?
Ti ricordo che i voli KLM da TRN viaggiavano sempre 'full' ma dopo la fusione con AF, quest'ultima decise di puntare solo su CDG a discapito di quelli su Amsterdam ... un po' come dire: "Se vuoi viaggiare sull'intercontinentale lo puoi fare anche passando da CDG. Se poi vuoi andare ad Amsterdam ti arrangi e ti fai uno scalo".
La questione non era di sostenibilità dei voli su AMS, bensì di politica di comodo di AF.
 
Mi piacerebbe sapere quale sia il tuo concetto di Piemonte. Una regione di sfigati che hanno tempo da perdere?
Ti rendi conto di quello che hai scritto?
Che per raggiungere una destinazione a 80-90 minuti di volo come Amsterdam il piemontese si deve fare uno scalo a CDG il chè equivale a perdere almeno altre tre ore.
Ma se questa cosa la proponessero a voi lombardi sareste contenti?
Oppure solo voi avete esigenze di business e non dovete perdere tempo?
Ti ricordo che i voli KLM da TRN viaggiavano sempre 'full' ma dopo la fusione con AF, quest'ultima decise di puntare solo su CDG a discapito di quelli su Amsterdam ... un po' come dire: "Se vuoi viaggiare sull'intercontinentale lo puoi fare anche passando da CDG. Se poi vuoi andare ad Amsterdam ti arrangi e ti fai uno scalo".
La questione non era di sostenibilità dei voli su AMS, bensì di politica di comodo di AF.

lascia perdere, qui sembra che i milanesi debbano avere il diritto divino a potere volare senza scalo per qualsiasi destinazione, mentre per gli altri chi se ne frega.
 
Che facessero un collegamento AV Torino MXP con una percorrenza massima di un'ora ed un cadenzamento biorario, promuovendolo al massimo farebbe il pienone! Basterebbero 2 treni ed uno in riserva. Già adesso molte persone piemontesi volano da/per MXP

oppure fare un collegamento AV Milano Caselle, con una percorrenza massima di un'ora ed un cadenzamento biorario, promuovendolo al massimo farebbe il pienone! Basterebbero 2 treni ed uno in riserva.
 
Perchè invece non fare in modo che MXP sia dedicato a fare quello per cui è nato (l'hub) e spostare la base di EZY a TRN?
Ottima idea, scrivi a Londra e vedrai che U2 ti darà ragione.
Per fare di più potrebbe spostarsi a Cuneo.

Sul resto preferisco non replicare, poi qualcuno si lamenterebbe dell' amministratore polemico.
 
- cercare soluzioni alternative per coprire alcuni dei "buchi" nel suo network. Per buchi intendo la necessità di introdurre collegamenti loco con alcune destinazioni nazionali (non 3000: a mio avviso basterebbero NAP, BRI, CAG, eventualmente REG), e con un numero limitato di aeroporti stranieri (MAD in primis, altri parlano di Parigi ma non condivido, alcune destinazioni so-called etniche quali la Romania e il Marocco). Uscendo dall'ambito low-cost, a mio avviso gli obiettivi nel breve-medio termine dovrebbero essere la re-introduzione del collegamento con Lisbona (non ad minchiam, ma un volo in grado di consentire prosecuzioni sul SudAmerica, chiaramente in ottica FIAT) e il night-stop di British Airways, ma qui forse entriamo nel libro dei sogni.

Chiaramente l'idea non è quella di affidarsi ad un unico vettore: c'è chi sa fare benino il suo lavoro sul nazionale, chi lo sa fare molto meglio sull'internazionale, e chi non lo sa fare per niente.
Mi sembra uno schema equilibrato e, soprattutto, verosimile. Il di più (vettori basati come valore in sé, intercontinentali, illusione che AF-KL cambi idea su AMS, pretesa di emulare realtà molto diverse quali BLQ o MXP) sarebbe foriero di frustrazione.
 
lascia perdere, qui sembra che i milanesi debbano avere il diritto divino a potere volare senza scalo per qualsiasi destinazione, mentre per gli altri chi se ne frega.
Certo, proprio per diritto divino.

Nel 2007 e al netto dei transiti Alitalia i tre aeroporti milanesi hanno avuto 32 milioni di passeggeri p-t-p, Caselle ne ha avuti 3,5. Una differenza trascurabile che non ha alcun effetto quando i vettori scelgono dove volare.
 
Cerchiamo di fare un'analisi obiettiva e non pregiudiziale, però prima vorrei che i Torinesi rispondessero a queste domande:
1) Perchè i voli internazionali aperti da TRN nel recente passato non hanno avuto il successo sperato?
2) Perchè se su alcune destinazioni ritenete che ci sia traffico sufficiente a sostenere economicamente la rotta nessuna compagnia la sta operando?
3) Perchè CAI dovrebbe tagliare l'offerta rispetto all'attuale di AZ+AP se c'è sufficiente domanda?