Situazione AZ dopo il ritiro di CAI


Stato
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avete sentito al telegiornale quella che ha i polpacci come maradona a forza di fare su e giù per la cabina al punto che lei va da roma a buenos aires a piedi? quando l'ho sentita ero con una av di un altro vettore e la sua risposta è stata "il tempo che lei va a buenos aires ci sono colleghe di altri vettori che son già tornati indietro" e quell'altra che sosteneva più o meno "io sono per l'italianeità visto che rabbocco le coca cole" e quall'altra che si augura il fallimento pur di non accettare il contratto nuovo per ledere la sua dignità?


vi chiedo: ma con questa gente cosa volete costruire? voi le assumereste nella vostra azienda? io no! non so voi...

sempre l'av che era con me dice "... se io a 50 anni mi devo conciare come quella, mi do fuoco prima"
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boris johnson... mayor of london

nel frattempo quoto questo "concorde" del 14 settembre..
mi sembrava impossibile che nessuno l'avesse vista..

ce ne erano pure delle altre ma io alle prime due mi ero già capottato.
 
Comprato (e questa è una notizia: non ne acquistavo una copia dall'uscita di Montanelli!) e letta l'intervista.
Sagace ed irriverente come sempre, alla fine, lasciando perdere l'asta internazionale al ribasso, il suo raginamento è che Epifani avrebbe giocato la sua carta in chiave politica e non sindacalistica.
Non credo: sono più propenso a credere che abbia sfruttato un corretto ragionamento sindacalista (magari non condivisibile per mille aspetti, ma formalmente inattaccabile e, a mio avviso, corretto) per assestare anche un colpo politico.
Detto questo, a mio avviso uscire dalla logica dello scontro sulle responsabilità di centrodestra o centrosinistra sul fallimento sarebbe un grande passo avanti.
Personalmente, l'aspetto che più mi preoccupa è che in tutta la cordata non ci sia nessuno che si intenda di trasporto aereo. E rimango convinto che la soluzione di vendita ad un gruppo straniero (AF/KLM, LA o BA poco importa) sia la soluzione imprenditorialmente migliore.

Perdonami ma io ho sempre sostenuto che un finanziatore non deve necessariamente essere un tuttologo o un epserto.

di certo colaninno non andrebbe ogni giorno alla magliana a fare l'operativo....

Mette uno con le palle e l'azienda va...in piaggio allora?
Mica capiva di motorini o nella rodriguez, mica è un esperto di aliscafi....

Intanto serve uno che dica all'onorevole che chiama...no, mi dispiace...poi dei manager in gamba.
 
A forza di camminare con l'aereo che "vola così" questa è arrivata a FL390 senza usare carburante!

comandante, scusa, potresti spiegare (se non troppo personale9 il motivoper il quale voli all'estero?
Qui sembra che tu e tutti gli altri siate dei deficenti che non volate in az.....che solo loro hanno la professionalità...
 
Fratello, smettila di drogarti.
é vero, l'Italia è un paese bellissimo, per questo in molti ci vengono in vacanza...
ALITALIA: CORDINAMENTO PILOTI ROMANI, BENE COSI'. ORA TOCCA A STRANIERI


(ASCA) - Roma, 18 set - ''Ora non c'e' il baratro davanti a noi, come sostiene il premier Berlusconi, ma la prospettiva di un'offerta seria, che non penalizzi Roma, come quella di Cai. In realta', si voleva gettare a mare Fiumicino, per dare spazio, ancora una volta, a Malpensa, che ha gia' fallito tutti i suoi obiettivi. Il coordinamento autonomo dei piloti romani auspica ora l'entrata in scena di un gruppo straniero, con reali capacita' finanziarie e manageriali''.


Saranno questi i veri motivi del no? :D
 
comandante, scusa, potresti spiegare (se non troppo personale9 il motivoper il quale voli all'estero?
Qui sembra che tu e tutti gli altri siate dei deficenti che non volate in az.....che solo loro hanno la professionalità...

Semplicemente perché ho realizzato che non valeva più la pena restare a lavorare dove gli interessi di pochi andavano a ledere quelli di molti. Potrà sembrare retorica, visto il contesto in cui si sta parlando, ma le moltissime pagine scritte riguardo relativamente ad AZ sono un'ottima spiegazione. Non posso nemmeno dire di essere andato a cercare prati più verdi, dato che quello dove pascolavo mi garantiva erba di buona, se non ottima, qualità.
 
Semplicemente perché ho realizzato che non valeva più la pena restare a lavorare dove gli interessi di pochi andavano a ledere quelli di molti. Potrà sembrare retorica, visto il contesto in cui si sta parlando, ma le moltissime pagine scritte riguardo relativamente ad AZ sono un'ottima spiegazione. Non posso nemmeno dire di essere andato a cercare prati più verdi, dato che quello dove pascolavo mi garantiva erba di buona, se non ottima, qualità.

Basta così; il tuo è un ottimo esempio di una persona che invece di stare a piangere e dire: i colleghi esteri guadagnano di più....ha preso e lo ha fatto!
Da ammirare.
 
Io quello che non capisco è perchè tutti devono mettere bocca su i rinnovi contrattuali dei piloti. Io non mi azzardo a dire che il metal meccanico guadagna troppo e non fa niente, ci sono fior fior di notai che prendono milioni per siglare atti di compravendita di casa ( La case è un bene primario) nessuno che ne scrive su i giornali. Finchè si parla di uno scandalo perchè i soldi escono dalle tasche dei cittadini sono d'accordo, ma se la trattativa è tra un privato e una categoria, cosa interessa ai cittadini? Se la quadra si trova, bene se no a casa. CAI ha dichiarato che i profitti di AF LH nn bastano ne le bastano, vuole di più, ma questo nn può essere fatto sulle spalle di una categoria brutta e antipatica come i piloti. Ogni lavoratore ha le sue specificità e sa quello che può chiedere per il suo lavoro. Qui si fanno troppi paragoni e non lo trovo corretto perchè, se un mestiere non lo fai non sai cosa vuol dire.
 
Un ragionamento un pò meno superficiale:

A chi gli chiedeva un commento ai 'festeggiamenti' dei lavoratori a Fiumicino dopo la notizia del ritiro della cordata dei furbetti della CAI, il segretario della Filt-Cgil Franco Nasso ha commentato: "non c'è niente da festeggiare. E' una reazione che non capisco, la situazione è molto seria e i lavoratori sbagliano a festeggiare".
Un modo esplicito per negare ancora una volta il protagonismo e l'autonomia dei lavoratori nei confronti delle burocrazie sindacali e per omettere il ruolo decisivo dei sindacati di base nella mobilitazione di una categoria illusa e poi abbandonata dai sindacati concertativi. Il fatto che un leader della CGIL non comprenda gli umori e le emozioni dei lavoratori dell'Alitalia che dovrebbe rappresentare, è l'ennesima dimostrazione dello spazio siderale che divide le burocrazie confederali dalla grande massa dei lavoratori.
Ciò che veramente non si capisce è perché il Governo Berlusconi additi la CGIL come responsabile del prevalere del no sindacale alla indecente ‘offerta' da parte della CAI.
In una intervista all'Unità, Il segretario della Cgil Epifani ha infatti ammesso candidamente che lui stava per firmare l'accordo rifiutato dai lavoratori e a tale scopo aveva telefonato al manager della CAI Colaninno per rassicurarlo.
Non si capisce dunque perché il direttore di Liberazione, Piero Sansonetti, abbia oggi omaggiato una organizzazione che non ha firmato l'accordo con la 'banda bassotti' solo perchè la Cub e i lavoratori dell'Alitalia gli hanno tenuto il fiato sul collo per settimane impedendo al sindacato di Epifani di accodarsi a Cisl, Uil e Ugl in quella che si sarebbe configurata come l'ennesima tragica truffa.
La resistenza dei lavoratori dell'Alitalia è un segnale positivo. Ora occorre andare avanti, stringersi intorno alle migliaia di lavoratori che ieri a Fiumicino gridavano ‘meglio falliti che in mano a sti banditi'. L'unica parola d'ordine unificante per una battaglia che si annuncia lunga e difficile, non può che essere quella della “rinazionalizzazione” di una compagnia aerea che, nonostante tutto, continua a sollecitare gli appetiti di alcuni grandi gruppi finanziari e tutto a discapito della funzione pubblica del sistema dei trasporti.
 
Alitalia: oltre 300 Piloti hanno lasciato i confederali


In relazione alle dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore dal Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, circa il fatto che “..si sta spezzando in qualche modo il muro di omertà..” in riferimento alle parole ascoltate da ben 3 piloti di Alitalia a Cortina d’Ampezzo, che avrebbero riferito di non aver esultato all’annuncio del ritiro dell’offerta da parte di CAI e di essere favorevoli alla firma senza condizioni con la società presieduta dall’ing. Colaninno, Anpac e Unione Piloti comunicano che negli ultimi giorni sono oltre 300 i piloti del Gruppo Alitalia e di Airone che hanno lasciato i sindacati confederali firmatari della proposta CAI e sono confluiti nelle associazioni professionali ANPAC e UNIONE PILOTI.

Questi ultimi, manifestando concretamente la loro adesione alle posizioni tenute al tavolo di trattativa da ANPAC e UNIONE PILOTI, si sono uniti ai 1.800 loro colleghi già presenti nelle due associazioni professionali, determinando il pressochè totale svuotamento della rappresentanza piloti in FitCisl, UilTrasporti e UGLTrasporti.

In riferimento alle ulteriori dichiarazioni del Ministro Sacconi in merito al costo di oltre 13 milioni di euro sostenuto da Alitalia per “distacchi sindacali”, Anpac e Unione Piloti precisano che tale cifra è da riferirsi in generale alle 3 categorie di personale presenti in azienda e, nello specifico per la parte piloti, ai “distacchi sindacali” esistenti per le sigle firmatarie del Contratto: Anpac, Unione Piloti, FiltCgil, FitCisl, UilTrasporti, UGLTrasporti. Il Ministro Sacconi comunque sa bene che Anpac e Unione Piloti hanno già formalizzato la disponibilità, per la parte relativa ai piloti, di procedere ad una drastica razionalizzazione delle agibilità sindacali.

Anpac e Unione Piloti ribadiscono infine che i piloti delle associazioni professionali non hanno mai esultato per il ritiro dell’offerta da parte di CAI, in quanto estremamente consapevoli della gravità della situazione di Alitalia, ed auspicano che tale consapevolezza coinvolga tutti gli attori di questa drammatica vicenda. La stessa decisione del Ministro Sacconi di escludere dalla fase cruciale della trattativa oltre l’80% dei piloti coinvolti, mettendo a serio rischio l’intera operazione di salvataggio di Alitalia fortemente voluta dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sembra infatti non guidata dallo spirito di responsabilità più volte dallo stesso richiamato.

Roma, 20 settembre 2008
 
La prima riflessione che mi viene in mente è questa.
Se la CGIL dice che:
In una intervista all'Unità, Il segretario della Cgil Epifani ha infatti ammesso candidamente che lui stava per firmare l'accordo rifiutato dai lavoratori e a tale scopo aveva telefonato al manager della CAI Colaninno per rassicurarlo.

Perchè non si dimette e ammette che la CGIL non rappresenta la volontà dei lavoratori?

Altra cosa, se qui si dice che:
Il fatto che un leader della CGIL non comprenda gli umori e le emozioni dei lavoratori dell'Alitalia che dovrebbe rappresentare, è l'ennesima dimostrazione dello spazio siderale che divide le burocrazie confederali dalla grande massa dei lavoratori.


Perchè altre volte (anche qui sul forum) si è detto che chi festeggiava era la minoranza?
 
Io quello che non capisco è perchè tutti devono mettere bocca su i rinnovi contrattuali dei piloti. Io non mi azzardo a dire che il metal meccanico guadagna troppo e non fa niente, ci sono fior fior di notai che prendono milioni per siglare atti di compravendita di casa ( La case è un bene primario) nessuno che ne scrive su i giornali. Finchè si parla di uno scandalo perchè i soldi escono dalle tasche dei cittadini sono d'accordo, ma se la trattativa è tra un privato e una categoria, cosa interessa ai cittadini? Se la quadra si trova, bene se no a casa. CAI ha dichiarato che i profitti di AF LH nn bastano ne le bastano, vuole di più, ma questo nn può essere fatto sulle spalle di una categoria brutta e antipatica come i piloti. Ogni lavoratore ha le sue specificità e sa quello che può chiedere per il suo lavoro. Qui si fanno troppi paragoni e non lo trovo corretto perchè, se un mestiere non lo fai non sai cosa vuol dire.

Vogliamo parlare dei soldi che pigliano i manager per non fare nulla ma solo dire si ai padroni, senza produrre strategie, ma solo cercando di evitare la concorrenza? Vogliamo parlare dei calciatori che per darte due calci a un pallone e far contenti alcune decine di migliaia di ebeti (che guadagnano 1000 euro) rinchiusi in un catino di cememnto, si prendono MILIONI di euro?
Un caso emblematico che dimostra che il costo del personale non c'entra nulla con lefficienza e l'efficacia dell'azienda, Volare: i soli a prendere stipendi dignitosi erano gli amici del ladrone. Piloti e aavv vessati e sottopagati, ebbene sappiamo che fine abbia fatto quella compagnia
 
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