Alitalia: i sindacati aprono, si tratta ancora sui piloti


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qualcuno ricorda come erano ripartite le 34 macchine in eccedenza ?

3 B-767 e poi....

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Alitalia: già fermi 34 aerei

Con l’attuazione del piano di "sopravvivenza e transizione" annunciato dall’ex presidente Maurizio Prato nel 2007, Alitalia ha messo a terra nei giorni scorsi 34 aerei tra MD80 (16, dei quali quattro utilizzati come riserva), Embraer 145 (11, di cui tre riserve), quattro ATR e tre Boeing 767. Nel corso dell’anno Alitalia fermerà altri tre Embraer 145. Salvo il mantenimento del settore cargo - osserva Dedalonews - si tratta di numeri del tutto analoghi a quelli previsti dall’ultima versione del contestato piano Air France-KLM. L’unica differenza sta infatti negli aerei regionali, di cui i francesi vorrebbero dismettere 18 esemplari invece di 17.
 
secondo Voi gli aerei di lungo sono troppo pochi per fare qualcosa di diverso da quanto proposto?

Dipende da chi sarà il partner.
Con LH, che farà base a Milano, Az andrebbe a fare feeding sui voli LH in code-share e man mano a sostituire Lh sulle principali rotte.

Con Af, che non ha nessuna intenzione di basarsi in Italia, Az farebbe la regional mentre il lungo raggio serio verrebbe fatto a Parigi.
 
2008-09-14 15:24
PILOTI: NO AL PIANO CAI .SINDACATI DA SACCONI ALLE 18

ROMA - Prosegue la stretta di incontri informali con l'obiettivo di arrivare, questa sera, a riconvocare un tavolo formale per un trattativa finale con i sindacati sul piano di salvataggio per Alitalia. Gli incontri di mediazione del Governo, ripresi questa mattina presso il ministero del Lavoro, si sono spostati a Palazzo Chigi dove sono previsti due riunioni separate con le organizzazioni dei dipendenti di volo: la prima con gli assistenti di volo rappresentati da Anpav, Avia e SdL, la seconda con i piloti dell'Anpac e dell'Up.

Per il governo sono presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ed i ministri del Lavoro e dei Trasporti, Maurizio Sacconi e Altero Matteoli. Intanto Piazza Colonna, dove si affaccia Palazzo Chigi, è vuota, blindata dalla Polizia: non viene consentito a nessuno né sostare né attraversarla. Una misura di sicurezza presa dopo la riunione di un presidio di dipendenti di Alitalia, ieri notte, mentre era in corso un incontro con i sindacati confederali.

SINDACATI: OGGI PROPOSTA DEL GOVERNO PRENDERE O LASCIARE - Il governo, dopo aver ascoltato tutte le parti, ha preannunciato ai sindacati una proposta di mediazione su Alitalia che sarà presentata al tavolo della trattativa formale oggi alle 18. "Il governo ha chiarito che sarà una proposta prendere o lasciare, o si trova un accordo non non se fà più nulla", riferisce il presidente dell'Avia, Maurizio Divietri, lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro dedicato agli assistenti di volo. Quanto alle distanze tra le parti, "al momento non è cambiato assolutamente nulla"

PILOTI: SU PIANO CAI NON TRATTA, NO OTTIMISMO - E' "difficile essere ottimisti", dice il leader dei piloti dell'Anpac, Fabio Berti, dopo l'incontro informale a Palazzo Chigi sul piano di salvataggio per Alitalia. Dopo l'incontro del governo con le organizzazioni dei piloti "non ci sono grandi novità. Ora aspettiamo. Sappiamo che stasera sul tavolo arriverà una proposta" di mediazione, formulata dal governo. Ma sul piano industriale la posizione della Cai, la società creata dalla cordata italiana nell'ambito del piano di salvataggio, "é estremamente ferma". E restano confermate le "criticità" segnalate dai piloti, che hanno "le idee chiare".

Per Massimo Notaro, presidente dell'Up, "non si tratta di essere ottimisti o pessimisti, c'é realismo: la posizione sul piano industriale della Cai è ferma, e per noi non è sufficiente". Se questa sera "ci sarà una proposta da prendere o lasciare speriamo che sia accettabile, perché come stanno le cose ora dovremmo lasciare". I piloti, dice il leader dell'Up, confermano le preoccupazioni per un piano industriale che disegna una compagnia "troppo piccola, nel futuro non potrebbe non riuscirà a sopravvivere", mentre é confermato, dice Notaro, il numero di 1000 tagli dei piloti e ne restano "meno di quanti servono per far volare tutti gli aerei".

SACCONI CONVOCA TUTTI I SINDACATI ALLE 18 - Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha convocato le nove sigle sindacali di Alitalia alle 18 al ministero in Via Flavia per una nuova serie di consultazioni.

SI CHIUDE STASERA? MATTEOLI, SI SPERA - "Si spera". Così il ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha risposto alla domanda sulla possibile chiusura questa sera di un accordo per Alitalia.

BERSANI, LAVORATORI MESSI CON LE SPALLE AL MURO - Su Alitalia "i sindacati sono stati protagonisti in questi anni di una vicenda non lodevole, con limiti ed errori: adesso vengono messi con le spalle al muro, non loro, i lavoratori". Lo sostiene il ministro ombra dell'Economia del Pd Pierluigi Bersani. "Però adesso - ha aggiunto Bersani parlando stamani con i giornalisti a Perugia - non sopporto che si dia l'immagine che 20 mila persone sono altrettanti privilegiati: questa è una sciocchezza. Ci son dentro 2-3 mila precari e c'é gente che lavora normalmente così come tantissimi lavorano in settori collegati: e quindi gli esiti negativi della trattativa potrebbero avere effetti colossali nell'indotto, calcolando che per ogni dipendente Alitalia ce n'é uno e mezzo nell'indotto". Secondo Bersani, dunque, "raffigurare la vicenda come se si dovessero sconfiggere quattro satrapi non è giusto nei confronti di quei lavoratori".

DI PIETRO, BERLUSCONI RISPONDA DEL DANNO ERARIALE - "Silvio Berlusconi deve rispondere per il danno erariale che ha arrecato alle casse dello Stato facendo credere che aveva in mano una soluzione per Alitalia". Lo ha detto ai giornalisti Antonio Di Pietro a margine della terza e ultima giornata della festa nazionale dell'Idv. Secondo l'ex pm, si tratta di un caso di "vera e propria truffa ai danni dei cittadini. Ora siamo invece di fronte ad una catastrofe occupazionale. Berlusconi stacchi un suo assegno personale per comprare la benzina di cui gli aerei sono ormai sforniti". Di Pietro ha infine rilanciato la proposta di aprire una "gara internazionale per trovare una soluzione alternativa".

ANSA


Siamo ancora indietro con le trattative a quanto pare.
 
Io non scommetto più, nemmeno un centesimo.

Scusate, ma se CAI non molla e stanotte firmano, il sindacato firma la sua resa con evidenti riflessi sul suo futuro...
Qualcosa ancora non torna...
 
A questo punto mi tocca rimangiarmi quella del TG4 delle 19,30, ma pare che il limite improrogabile del 13 ora sia il 15 (o il 16 chissà).
 
Scusate, ma se CAI non molla e stanotte firmano, il sindacato firma la sua resa con evidenti riflessi sul suo futuro...

E se il sindacato se ne va, dopo una proposta più accomodante, verrà visto come l'unico responsabile del fallimento, come una "casta" che non ha accettato meno privilegi pur di non limitare la propria autorità.
 
16:55 Corteo dei lavoratori all'aeroporto di Fiumicino

Anche oggi a Fiumicino, gli assistenti di volo dell'Alitalia, fuori dall'orario di lavoro, stanno inscenando una manifestazione di protesta all'interno dell'aeroporto. Il corteo, a cui partecipano oltre 150 tra hostess e steward in borghese, ha lasciato alle 15.30 il varco dove si era radunato già dopo mezzogiorno, per sfilare con trombette e fischietti, prima all'interno del terminal A, e quindi nel terminal B.
 
Centinaia di lavoratori AZ si stanno dirigendo verso il Ministero del lavoro, non con sentimenti di preoccupazione...ma non si rendono conto che l'assistenzialismo statale è finito???????
 
17:43 Sale la tensione tra il personale: "Vergogna!"
All'aeropoprto di Fiumicino tra gli assisternti di volo dell'Alitalia sale la tensione. "Vogliono darci meno di 1.000 eruo al mese. Svendere la nostra professionalità: questo non si fa. Siamo noi che lavoriamo a Natale, a Pasqua, la domenca. Le nostre famiglie vanno allo sfascio e loro ci vogliono abbassare anche gli stipendi. Vergogna". Una hastess esasperata aggiunghe: "A forza di andare avanti e indietro per i corridoi degli aerei mi sono venuti polpacci da Maradona. A Caracas, a Buenos Aires ci vado a piedi"
 
17:43 Sale la tensione tra il personale: "Vergogna!"
All'aeropoprto di Fiumicino tra gli assisternti di volo dell'Alitalia sale la tensione. "Vogliono darci meno di 1.000 eruo al mese. Svendere la nostra professionalità: questo non si fa. Siamo noi che lavoriamo a Natale, a Pasqua, la domenca. Le nostre famiglie vanno allo sfascio e loro ci vogliono abbassare anche gli stipendi. Vergogna". Una hastess esasperata aggiunghe: "A forza di andare avanti e indietro per i corridoi degli aerei mi sono venuti polpacci da Maradona. A Caracas, a Buenos Aires ci vado a piedi"

E gli infermieri degli ospedali ? Ed i medici ?
Ma di cosa stanno parlando ?!?!?!?!?
Rob de mat.
d.
 
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