Alitalia, nasce la Compagnia Aerea Italiana


Stato
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Milano, 27 agosto 2008 - Il Piano Fenice, che dovrebbe far risorgere dalle sue ceneri Alitalia grazie alla newco messa in piedi da Intesa-San Paolo a uso e consumo del presidente Roberto Colaninno e dell’amministratore delegato Rocco Sabelli, condanna Linate se non a morte almeno a un ridimensionamento prossimo al coma. Perché è questo lo scotto che Milano, già penalizzata dalla grande fuga della compagnia da Malpensa, che, peraltro, proseguirà anche sotto il regno della cordata privata (il Piano Fenice prevede la distribuzione del traffico dell’ormai ex hub su sei scali), e dalla conseguente cassintegrazione di Sea potrebbe pagare al salvataggio della stessa Alitalia fagogitatrice in poche settimane del prestito-ponte da 300 milioni di euro concesso dal Governo.

E, nell’imbarazzato silenzio del Pdl di stanza sulle sponde dei Navigli, rotto, con il sindaco Letizia Moratti ancora in vacanza, dal governatore Roberto Formigoni ("La nascita di una nuova compagnia italiana va considerata una buona notizia. Quanto al futuro di Linate... Preferisco non commentare chiacchiere e illazioni dal momento che non aiutano a costruire nulla"), soltanto il Pd ieri s’è mobilitato per invocare la grazia dalla sentenza capitale incombente sul city-airport. Pure nell’ottica di tutelare i livelli occupazionali di Sea (86% Comune, 14% Palazzo Isimbardi) dal pericolo di tagli che, con lo scalo cittadino chiuso o semichiuso, nemmeno l’allargamento degli ammortizzatori sociali ad altri dipendenti della spa gestrice rispetto ai 900 già cassintegrati a rotazione potrebbe evitare.

Sul carro dell’apparentemente silurato scalo, infatti, sono saltati, a vario titolo, il presidente della Provincia Filippo Penati, pronto a interpretare la "rottamazione" di Linate nell’ambito di un freno allo sviluppo e alla modernizzazione dell’area metropolitana oltre che come un possibile favore agli immobiliaristi entrati nella neweco costruita da Corrado Passera, e i suoi assessori alle Attività economiche e alla Protezione civile.

"Il city-airport rappresenta una risorsa importante - ha scandito Ezio Casati, che ricopre pure la carica di segretario provinciale del Pd -. Ed è altrettanto importante che sia finalmente collegato da una metropolitana". "Il possibile ridimensionamento di Linate - ha argomentato, invece, Carla Corso - provocherebbe danni ai passeggeri, ai dipendenti dell’aeroporto e anche ai soci si Sea. Alitalia e Air One fuse insieme non si faranno, inoltre, più concorrenza. Wuesta situazione innescherà aumenti delle tariffe".

Sulla trincea del Pd, nonostante i recenti abboccamenti sul federalismo, non s’è attestata stavolta la Lega, più incline a pretendere il rilancio di Malpensa che l’esistenza dello scalo cittadino. Sponde nel centrodestra la Giunta di Via Vivaio ieri paladina di Linate non ne ha, dunque, trovate. Così, in serata, l’assessore regionale ai Trasporti s’è premurato di replicare alla Provincia.

"La circostanza che la cordata concretizzatasi per salvaguardare Alitalia sia estesa a soggetti tanto numerosi, autorevoli e, nella maggior parte dei casi, di estrazione del Nord mi sembra la prima garanzia per i lavoratori del vettore e per i dipendenti di Sea - ha dichiarato Raffaele Cattaneo -. L’ipotesi di un ridimensionamento di Linate non mi preoccupa perché, già da tempo, le istituzioni locali e la stessa spa gestrice si sono impegnate a risolvere il problema semmai fosse sorto sulla strada del rilancio di Malpensa. Se cresce l’Hub della Brughiera, d’altra parte, cresce l’intero sistema aeroportuale indipendentemente dal ruolo attualmente svolto dal city-airport. Sono sicuro che, alla fine, il saldo dell’occupazione si confermerebbe positivo pure con Linate depotenziato".

Il guaio (e pure il paradosso) è che nelle pieghe del Piano Fenice non si configura affatto il ritorno in massa della nuova Alitalia su Malpensa. E, in questa congettura, non si può escludere a priori che Milano si ritrovi presto senza Linate e con un hub diviso per sei proprio mentre si accinge a pianificare l’organizzazione dell’Expo 2015. Non pare, infatti, comprendere alcun premio per la città più sacrificata dalla compagnia della bandiera il piano di salvataggio della medesima. Morale? Su Linate, che Gabriele Albertini aveva difeso con le unghie e con i denti e che la Moratti aveva già offerto in pegno della grazia dal dehubbing di Malpensa, si allunga l’ombra dei titoli di coda. Sipario.

di Corrado Dragotto
Il Giornale
 
1) Infatti nessuno sta dicendo che AZ farà hub a MXP, lo farà Lufthansa.
2) Vanno a Parigi? Se non sbaglio da un po' parlano con Francoforte e mi pare che tra qualche giorno si incontreranno con il management di LH
3) Sbaglio o CAI (che non ha un brand) compra sia il brand AirOne sia il brand Alitalia? Ergo può decidere se tenere in vita entrambi i brand e distribuirli come vuole (aspettiamo qualche mese e vediamo), crearne uno nuovo, oppure utilizzarne solo uno dei due.

AFD, fare dell'ironia (continuo a ripetermi) a questo punto non serve molto, anche alla luce del fatto che non ne sai più di altri su questa faccenda, quindi potrebbero essere baggianate le mie quanto le tue, nonostante le mie fonti affermino di ricevere notizie di primissima mano...
 
Ah, da qualche ora (dopo le sparate della sera e quelle mattutine) i telegiornali ed i giornali cominciano a dire che comunque l'incontro con AirFrance-KLM è finalizzato a mettere in piedi una collaborazione puramente commerciale (se si perdesse il loro appoggio ora sai che casino?), mentre per il partner forte che poi possa entrare nel capitale rimane favorita Lufthansa.
Chi vivrà vedrà.
 
Ah, da qualche ora (dopo le sparate della sera e quelle mattutine) i telegiornali ed i giornali cominciano a dire che comunque l'incontro con AirFrance-KLM è finalizzato a mettere in piedi una collaborazione puramente commerciale (se si perdesse il loro appoggio ora sai che casino?), mentre per il partner forte che poi possa entrare nel capitale rimane favorita Lufthansa.
Chi vivrà vedrà.

Peccato che le due cose non possano coesistere, o si sta di qua o di là.... ah, i telegiornali...!!!
 
Ormai è ufficiale:


da governo.it

Il Consiglio dei Ministri è convocato giovedì 28 agosto 2008 alle ore 11,30 a Palazzo Chigi per l’esame del seguente ordine del giorno:


- DECRETO-LEGGE: Modifiche urgenti alla legislazione in materia di gestione delle crisi aziendali (SVILUPPO ECONOMICO);


- DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per il riordino della legislazione in materia di gestione delle crisi aziendali (SVILUPPO ECONOMICO);
 
Sbagliato. Prova ad immaginare cosa succederebbe se AirFrance interrompesse ORA gli accordi commerciali con Alitalia... Nulla impedisce invece di terminarli nel 2010 e di viaggiare (sempre fino al 2010) con tanti code-share di LH.

AFD, visto che ne sai più degli altri, rendici partecipi di tanta scienza...
 
ANSA

ROMA - Governo e sindacati si incontreranno lunedi' per discutere degli esuberi di Alitalia dopo la nascita della nuova societa'. Lo si apprende da fonti di Governo. (Agr)
 
ANSA

ROMA - Governo e sindacati si incontreranno lunedi' per discutere degli esuberi di Alitalia dopo la nascita della nuova societa'. Lo si apprende da fonti di Governo. (Agr)
chi è che diceva che la cordata non avrebbe consultato i sindacati?

AFD, visto che ne sai più degli altri, rendici partecipi di tanta scienza...

ho scritto cose nelle settimane precedenti a questa,tipo che ap sarebbe confluita nella nuova az,e che avrebbe portato in dote la flotta ei i nuovi ordini,tutto ciò veniva confermato anche dalle testate,ma per qualcuno erano solo indiscrezioni giornalistiche e nulla più....
 
Ultima modifica da un moderatore:
Dragotto del Giornale riporta il sentito dire del sentito dire, e fa gran confusione. Il piano prevede un aumento delle basi AZ, ma al solo scopo di far partire i voli del mattino dalle città italiane verso Milano e Roma, evitando la fallimentare prima ondata e le camere d'albergo. Da qui a dire che il traffico di AZ verrà distribuito su sei o più scali ne passa...
 
Quoto, sono cifre insipide e senza contenuti concreti. Concordo con Boeing747 che ripetersi è come parlare ai 4 venti, ma 2 righe le spendo volentieri.

Fabiazzo, la produttività, anzi LE produttività (plurale) vanno spallinate per settore e ponderate tenendo anche conto delle differenze di vocazione di business, della composizione flotta e delle scelte sulla struttura aziendale (vedi attività terzializzate).
Non si può ponderare il numero di dipendenti con aerei e pax in maniera così sterile.

Secondo il bollettino sindacale LH è la più inefficiente d’europa ed AZ inverosimilmente un gioiello. Andiamo!
Inizia a levare a LH 50.000 risorse (18 technik, 28 catering, 3 IT, etc) o aggiungerne un numero ponderato in AZ e vedrai che già si capovolge la situazione. Se pensi poi che l’handling AZ ce l’ha terzializzato anche in casa mentre altri hanno personale proprio anche nelle loro catacombe, alle merci, sugli scali periferici, mi vien da pensare che non solo i sindacati non capiscono una beata mazza ma anche voi che li gli andate appresso e gli date corda non siete da meno.
Vista in quest’ottica si può persino concludere che non conoscete l’azienda per cui lavorate e non siete in grado di fare un benchmark accurato con la concorrenza. E poi se si perdono quote di mercato si da colpa alla mamma di O’Leary per aver messo al mondo un figlio così rompicoglioni.

Vorrei che qualcuno mi correggesse: sai quanti colleghi hai che si occupano di acquisti? Dalla regia mi dicono una novantina. Sai quanti ne ha AF/KL (che fa qualche acquisto in più di AZ)? Sempre dalla regia mi dicono una quarantina.

Ho postato quei numeri perché credo evidenzino che il costo del personale non sia tra le maggiori cause del disastro az.
So che sono dati grezzi e magari fuorvianti, ma sono pur sempre dati reali. Se LH riesce a guadagnare con una produttività apparentemente più bassa, vuol dire che LH è meglio organizzata. Vuol dire, credo, che anche az poteva essere meglio organizzata.
Saranno dati grezzi e fuorvianti, ma quando vedi acquisti insensati di vagonate di attrezzature inutili, superflue, quando vieni a sapere di certe faccende di favori, appalti ad amici di amici, eccetera, mi viene da pensare che se tu hai una lavanderia che ha 3 dipendenti, spendi 15 guadagni 190, poi vai al casinò fai il matto e butti 250, poi per la tua lavanderia acquisti l'insegna al neon in kryptonite laser a 370, la colpa del dissesto forse non è dei tre commessi. Questo e solo questo intendevo dire.
 
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