Thread Aeroitalia


Ribadisco basta continuità per la Sardegna .
İ servizi essenziali sono tutti presenti sull' isola. Spendano i soldi in sanità e nelle decine di ospedali che hanno..Se poi devono andare a Roma o a Milano ( non è obbligatorio ) pagano come tutti inoi del continente ai prezzi di mercato salvo emergenze o situazioni particolari. .
La continuità ha senso solo sulle piccole isole che non hanno servizi essenziali.

Perdona, sei disposto anche a rinunciare alle tasse che i sardi spendono per mantenere le infrastrutture nazionali, tipo, chessò, l'autostrada o la rete ferroviaria che tu usi?
Giusto per capire a che livello vogliamo portare la riflessione, visto che ne fai solo una questione di quattrini.
 
Perdona, sei disposto anche a rinunciare alle tasse che i sardi spendono per mantenere le infrastrutture nazionali, tipo, chessò, l'autostrada o la rete ferroviaria che tu usi?
Giusto per capire a che livello vogliamo portare la riflessione, visto che ne fai solo una questione di quattrini.
Scusate l'OT, non che si voglia difendere il Barone, ma premesso che tutti gli italiani pagano le tasse per i servizi comuni ma solo alcune regioni godono di statuti speciali/vantaggi se si dovesse fare una questione di dare e avere la questione non la risolviamo perché in Italia abbiamo i cittadini di 5 regioni che ricevono meno dallo Stato centrale di quello che versano e di contro le altre 15 regioni ricevono più di quello che versano. Il concetto dovrebbe essere di spenderli bene i soldini a favore della comunità e non di interessi dei singoli. Personalmente preferirei che i soldini in questione fossero investiti in servizi sull'isola e magari limitata la continuità territoriale a specifiche esigenze, tipo mediche, studio ecc e magari a condizioni più meditate, magari prendendo esempio da quella spagnola ad esempio. Ma la cosa importante sarebbe fare le cose per bene, possibile che tutte le volte sia una telenovela? Fine OT
 
Perdona, sei disposto anche a rinunciare alle tasse che i sardi spendono per mantenere le infrastrutture nazionali, tipo, chessò, l'autostrada o la rete ferroviaria che tu usi?
Giusto per capire a che livello vogliamo portare la riflessione, visto che ne fai solo una questione di quattrini.
Il discorso è un altro. I sardi pretendono di essere condotti, a prezzi calmierati, ovunque. Si lamentano perché: "a ferragosto ho un'emergenza e sti delinquenti mi chiedono 400€ a/r da Pisa. E non c'è nemmeno un volo diretto su Safernosu Assaregnu".
 
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Il discorso è un altro. I sardi pretendono di essere condotti, a prezzi calmierati, ovunque. Si lamentano perché: "a ferragosto ho un'emergenza e sti delinquenti mi chiedono 400€ a/r da Pisa. E non c'è nemmeno un volo diretto su Safernosu Assaregnu".

Distinguiamo: chi pretende di volare ovunque a due spiccioli esiste a prescindere dalla regione di residenza, poi ci sono le persone ragionevoli che ne fanno una questione di libertà di movimento per le più disparate necessità (non necessariamente per il week end fuori porta). Per esperienza, ti posso aggiungere che, spesso, i primi nemmeno sanno cercarsi un biglietto aereo in autonomia, e non controllano se il biglietto per il "resto del mondo" costi meno di quello in regime di CT, e quand'anche lo facessero non capiscono la differenza tra i due biglietti. Questo per quanto riguarda il "popolo".
Sulla classe politica, non credo sussistano differenze marcate tra quella nazionale e quella regionale: ci siamo capiti, la chiudo qua.
 
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Oltre al cambio di nome, l'inizio dell' articolo dice anche "Vogliamo sapere se Ita ha una posizione dominante a Linate come sospettiamo” pare che vogliano aprire anche loro, come sta già facendo Luxair, un contenzioso con ITA per avere maggiori slot a LIN. Però il resto dell' articolo è a pagamento qualcuno riesce a riportarlo?
 
"Vogliamo sapere se Ita ha una posizione dominante a Linate come sospettiamo”
Ma mentre si completava la partita di ITA, delle valutazioni su LIN, della cessione degli slot alla concorrenza il nostro super AD era troppo impegnato a mandare querele e diffide in giro? ITA ha una posizione dominante su LIN, ma il discorso è già passato per la commissione e per i vari remedies attuati, mi sembra un po' tardi accorgersene e il rischio di pernacchia è alto
 
Oltre al cambio di nome, l'inizio dell' articolo dice anche "Vogliamo sapere se Ita ha una posizione dominante a Linate come sospettiamo” pare che vogliano aprire anche loro, come sta già facendo Luxair, un contenzioso con ITA per avere maggiori slot a LIN. Però il resto dell' articolo è a pagamento qualcuno riesce a riportarlo?

Cosa ti aspetti che dica il piangina?


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"Vogliamo sapere se Ita ha una posizione dominante a Linate come sospettiamo”
Ma mentre si completava la partita di ITA, delle valutazioni su LIN, della cessione degli slot alla concorrenza il nostro super AD era troppo impegnato a mandare querele e diffide in giro? ITA ha una posizione dominante su LIN, ma il discorso è già passato per la commissione e per i vari remedies attuati, mi sembra un po' tardi accorgersene e il rischio di pernacchia è alto
Sono daccordo che doveva lamentarsi prima quando era in corso il procedimento antitrust ormai chiuso. Ma c'è un precedente a suo favore, anche Luxair ha aperto un contenzioso dopo la chiusura del procedimento antitrust e ha ottenuto come compensazone degli slot a LIN e adesso sta continuando nel contenzioso per ottenerne altri.
 
Sono daccordo che doveva lamentarsi prima quando era in corso il procedimento antitrust ormai chiuso. Ma c'è un precedente a suo favore, anche Luxair ha aperto un contenzioso dopo la chiusura del procedimento antitrust e ha ottenuto come compensazone degli slot a LIN e adesso sta continuando nel contenzioso per ottenerne altri.
Con la piccola differenza che Luxair ha al suo interno il 40% dello stato nel suo azionariato, dunque può esercitare un minimo di soft-power, Air Italy operated by Aeroitalia no
 
Ecco l'articolo completo

Aeroitalia si chiamerà Air Italy. L’ad Intrieri: marchio registrato. Ita vince, ma risponda su slot​

di Aldo Fontanarosa
Un Boeing 737-800 di Aeroitalia
Un Boeing 737-800 di Aeroitalia
Secondo i giudici, la nuova compagnia (Aeroitalia) ha un nome e un brand troppo simili a quelli di Alitalia (ora proprietà di Ita). Il manager: “Obbediamo alla magistratura. Ma adesso giochiamo una seconda partita. Vogliamo sapere se Ita ha una posizione dominante a Linate come sospettiamo”
27 Settembre 2025 alle 05:00 2 minuti di lettura

ROMAGaetano Intrieri, ad di Aeroitalia. La sua compagnia, costretta dai giudici a cambiare nome, alla fine si chiamerà Air Italy. Lo conferma?
“Ho registrato il marchio Air Italy e scelto questa nuova denominazione”.

Adesso la vittoria di Ita Airways è totale.
“La storia è nota. Ita è proprietaria del nome e del marchio Alitalia. Pensa che il nostro nome, Aeroitalia, sia troppo simile a quello di Alitalia. Pensa anche che il nostro marchio tricolore sia troppo vicino a quello di Alitalia. Ita ha vinto un ricorso cautelare; noi daremo seguito alla decisione dei giudici, anche se amara”.

I giudici vi chiedono di adottare un nuovo nome e un nuovo marchio dal primo gennaio 2026.
“Il primo gennaio 2026 è dopodomani. La scadenza è troppo vicina ed è impraticabile. Per questo stiamo parlando con i legali di Ita Airways per concordare un percorso adeguato, ragionevole. Il clima tra noi e Ita è molto positivo”.



Gaetano Intrieri
Gaetano Intrieri


Abbiamo bisogno di tempo per ridipingere i nostri aerei, che non sono utilitarie. L’operazione non si può fare in pochi giorni
Percorso adeguato? Vuole forse fare melina?
“Assolutamente no. La macchina del cambiamento del nome, io la accendo lunedì mattina. Un aereo, però, non è un’utilitaria. Non lo ridipingi in tre giorni. Collocare la nuova denominazione e il nuovo marchio sulla carlinga può richiedere anche un mese per ogni nostro aeromobile”.

Air Italy era il nome della compagnia sarda che ha chiuso nel 2020. Siete proprio sicuri di poterlo usare?
“Assolutamente sì perché sono trascorsi più di 5 anni dall’ultimo volo della vecchia Air Italy”.

Oltre al nome, rinuncerete anche al tricolore?
“Il tricolore resterà. Abbiamo fatto vedere a Ita tre bozzetti di nuovi possibili marchi. E Ita li considera corretti. Tutti mantengono il verde, bianco e rosso”.

Insomma: pace è fatta tra voi e Ita.
“La partita del nome e del marchio l’hanno vinta loro. Lo riconosco. Ma siamo pronti a giocare un’altra partita, in cui venderemo cara la pelle: quella degli slot di Milano”.

Gli slot di Milano? Che cosa centrano?
“Lo spiego in parole semplici. Fin dal suo primo giorno di vita, Ita sostiene di essere una compagnia del tutto nuova. Ita dice, insomma: non sono l’erede di Alitalia, non opero in continuità con Alitalia”.

Dunque?
“Ita, se è davvero un soggetto nuovo rispetto ad Alitalia come sostiene, non aveva il diritto di ereditare gli slot di Alitalia in un aeroporto strategico come Linate”.

Presenteremo due esposti, una all’Antitrust italiana e uno alla Commissione Ue, per chiedere chiarezza sullo scalo lombardo
Non so se la sua tesi sia giuridicamente fondata. Davvero a Linate c’è stato questo travaso automatico di slot?
“Legali di fama sono già al lavoro per sostenere i nostri dubbi e le nostre ragioni in punta di diritto”.

Farete degli esposti? A chi, scusi?
“Li invieremo all’Antitrust italiana e alla Commissione Ue a Bruxelles. Chiederemo se Ita abbia una posizione dominante a Milano Linate, come noi sospettiamo; e se avesse titolarità giuridica a ricevere così tanti slot in quello scalo. Noi crediamo che gli slot di Alitalia dovessero ritornare all’arbitro del settore, al regolatore pubblico”.

Allude ad Assoclearance?
“Alludo ad Assoclearance. Gli slot andavano riportati a lei. Così Assoclearance avrebbe potuto redistribuirli in modo equo a tutte le compagnie, sulla base delle liste di attesa”.

Intrieri, non teme di perdere anche questa seconda partita?
“E’ mio diritto giocarla. E’ mio dovere difendere gli interessi della compagnia che guido”.

Dunque il buon AD ha registrato il marchio in assenza di accordo con i precedenti proprietari, ci sarà di divertirsi
 
Come di consueto, le contraddizioni non mancano: clima positivo tra le due compagnie (addirittura, la perdente ha sottoposto alla vincente tre proposte di livrea per sapere se vadano bene!), ma lui va ad attaccare su LIN su argomenti, peraltro, già giudicati (la continuità tra Alitalia e Ita, e il diritto ad ereditare gli slot). I tempi, poi: “Da lunedì” parte la giostra per risistemare tutto, ma l’ordinanza é vecchia e “adesso il tempo non basta”.
Insomma, la vecchia pubblicità con Calimero protagonista.
 
Ecco l'articolo completo


Dunque il buon AD ha registrato il marchio in assenza di accordo con i precedenti proprietari, ci sarà di divertirsi
Soprattutto se la procedura di liquidazione della fu Air Italy fosse ancora aperta. Qualcuno sa qualcosa?
 
Da una rapidissima ricerca su uibm.gov esistono due marchi Air Italy.
Il primo, presentato nel 2017, risulta in possesso di Air Italy (precedentemente Meridiana) e con scadenza 2027.

Il secondo, è stato presentato da Aeroitalia il 29/08/2025, ma la domanda risulta ancora pendente.
Per ulteriori dettagli basta fare un ricerca qui:

Tuttavia un marchio può essere dichiarato decaduto se non è stato effettivamente usato per 5 anni consecutivi dalla registrazione o dall’ultimo uso comprovato. Per poterlo utilizzare Aeroitalia dovrebbe iniziare una procedura per la decadenza del marchio.
 
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