Cina: precipita Boeing 737-800 China Eastern diretto a Guangzhou con 133 passeggeri a bordo


Non ho scritto che tutte le CAA abbiano abiurato ai loro doveri. Ho scritto che nel muro di quelle poche regole condivise, vedo crepe sempre più evidenti.
Se avrai ragione tu, dovremmo vedere la Cina bannata dai cieli UE, se ho ragione io, non succederà assolutamente niente, perchè i cinesi ritengono di aver acquisito abbastanza potere per imporre la loro scelta al resto del mondo senza subire conseguenze. E alla prossima occasione, qualsiasi stato che si riterrà abbastanza forte per farlo, seguirà l'esempio di Pechino. Ora vedremo cosa faranno gli indiani.

Mi sa che proprio non ci capiamo. Io non sto parlando di massimi sistemi, sto parlando di sicurezza aerea. E al di fuori della Cina (e della Russia anche se non ho visto casi eclatanti ultimamente), queste crepe non ci sono. Proprio non ci sono.

Aggiungo un altro esempio alla pletora di cui sopra. Guardiamo Boeing post-MCAS. Un regime di controllo mai visto prima, e giustamente. Un regime che continua fino ad oggi, al punto che la FAA controlla e rifà i test di Boeing per le riconfigurazioni di cabina.

Con questo caso, invece, abbiamo un organismo di controllo che antepone la politica all’imperativo di capire le root causes, renderle pubbliche e fare in modo che non succeda piú. Nessuno sa cosa sia successo e come fare affinché non succeda di nuovo. E nessuno puó dire che le autorità cinesi non insabbino tutto ancora una volta in futuro. Questa è la chiave di volta della just safety culture e l’hanno buttata nel cesso. Non sto parlando di geopolitica, massimi sistemi o via dicendo. Sto parlando di air travel safety.

Nemmeno le monarchie assolute del mondo arabo fanno tanto. Mi spiace ma questo non è un caso in cui il piú pulito c’ha la rogna, io non me ne ricordo un altro in tempi recenti.

I danni per la credibilità del regolatore cinese sono enormi.
 
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@13900
Guarda che sono d'accordo. Ho solo argomentato sul perchè, a mio avviso, la Cina si sia sentita nella possibilità di fare un simile strappo in questo preciso momento storico. Il mio timore è proprio quello di aver creato un pericoloso precedente, che potrebbe essere seguito da altri stati poco in vena di divulgare al mondo eventuali carenze di qualsivoglia tipo che abbiano origine interna.
D'altra parte se fino a ieri nessuno aveva osato spingersi a tanto, ed oggi è avvenuto, evidentemente qualcosa è cambiato.
Quelli che tu chiami massimi sistemi, sono in realtà le fondamenta di base, psicolgiche prima ancora che normative, sulle quali si basa
la convivenza tra i popoli. Se rendere l'aviazione più sicura condividendo i dati per salvare migliaia di vite, per un paese è diventato un vantaggio secondario a fronte del proprio celodurismo di stato, significa che abbiamo un problema che va ben oltre le CAA, perchè presuppone implicitamente che la negazione di qualsiasi responsabilità di entità con la propria bandiera, sia più importante che salvare la vita alle persone su larga scala.
E piaccia o meno, questa è la filosofia tipica della guerra: accettare che ci siano dei caduti, in nome del primato nazionale sugli altri.
 
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Io non voglio buttarla in politica, si sa che la Cina è un paese totalitario e tanto vale. Ma in questo campo, quello della safety, l'insabbiamento è qualcosa di ingiustificabile.

Se si insabbia l'incidente, non scopriremo mai le root causes. Se non le scopriamo, allora può succedere di nuovo. E altra gente può morire.
Insabbiando l'incidente, il messaggio che si da urbi et orbi è che la Cina non vuole notizie "scomode". Ciò che ne consegue è che verranno a mancare gli incentivi per riportare i near misses, le situazioni di pericolo, le situazioni che potenzialmente possono portare a un disastro. Una cultura come questa porta a disastri in una maniera incredibilmente veloce.

Un caso fuori dal mondo dell'aviazione, Chernobyl. Il reattore aveva dei difetti di design che avevano già portato a un incidente in precedenza, ma erano stati insabbiati. Aggiungici le pressioni di ottenere un determinato traguardo - cosa tipica di un totalitarismo - e voilà.
C'è da dire una cosa, per quanto di cattivo gusto e chiedo già scusa, se fosse stato un problema del velivolo non ci avrebbero pensato due volte a comunicarlo vista la provenienza, almeno possiamo star sicuri che il 737 da quel lato non ha causato l'incidente.
 
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Lo facessimo, la Cina chiuderebbe i suoi cieli agli operatori UE (avranno valutato scenario e controscenario) e onestamente non ce lo possiamo permettere, vista la posizione del paese, il ban su russia e su tre quarti di medio oriente…
My two cents, ovvio
Non ce lo possiamo permettere non è una risposta da dare, se un altro Paese se ne infischia delle regole internazionali. Ci chiuderanno lo spazio aereo cinese, vorrà dire che useremo altre rotte, come la rotta polare, ma di certo non è utile far finta di nulla.
Siamo un mercato di 450 milioni di persone, non siamo proprio gli ultimi... fosse per me ogni compagnia che vola nello spazio aereo russo sarebbe vietata dall'attraversare i cieli europei, ho il sospetto che molte si adeguerebbero.
 
@13900
Guarda che sono d'accordo. Ho solo argomentato sul perchè, a mio avviso, la Cina si sia sentita nella possibilità di fare un simile strappo in questo preciso momento storico. Il mio timore è proprio quello di aver creato un pericoloso precedente, che potrebbe essere seguito da altri stati poco in vena di divulgare al mondo eventuali carenze di qualsivoglia tipo che abbiano origine interna.
D'altra parte se fino a ieri nessuno aveva osato spingersi a tanto, ed oggi è avvenuto, evidentemente qualcosa è cambiato.
Quelli che tu chiami massimi sistemi, sono in realtà le fondamenta di base, psicolgiche prima ancora che normative, sulle quali si basa
la convivenza tra i popoli. Se rendere l'aviazione più sicura condividendo i dati per salvare migliaia di vite, per un paese è diventato un vantaggio secondario a fronte del proprio celodurismo di stato, significa che abbiamo un problema che va ben oltre le CAA, perchè presuppone implicitamente che la negazione di qualsiasi responsabilità di entità con la propria bandiera, sia più importante che salvare la vita alle persone su larga scala.
E piaccia o meno, questa è la filosofia tipica della guerra: accettare che ci siano dei caduti, in nome del primato nazionale sugli altri.

OK, capito :)

C'è da dire una cosa, per quanto di cattivo gusto e chiedo già scusa, se fosse stato un problema del velivolo non ci avrebbero pensato due volte a comunicarlo vista la provenienza, almeno possiamo star sicuri che il 737 da quel lato non ha causato l'incidente.

Beh, non possiamo saperlo. È questo l'enorme problema. Non sappiamo cosa sia successo, e non sappiamo quando e se le stesse condizioni potranno accadere domani, o dopodomani.
 
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