Thread ITA Airways dal 1 dicembre


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Dove possibile Altavilla sta portando i suoi uomini in ITA - prima Perosino come Chief Marketing Officer e poi il responsible comunicazione, entrambi ex FCA.

Non è ovviamente un problema ma nessuno ci azzecca (cit.) con il mondo Aviation - Altavilla incluso - e’ quello sì che è un problema…
Il responsabile della comunicazione è però passato prima in helbiz, dove lavora anche il figliastro di altavilla.
nello stesso periodo ita e helbiz hanno firmato sia un'attività di co-marketing che un servizio di fornitura per la mensa/catering aziendale (c'è stata una gara?).
magari nessuno dei due è stato coinvolto nella trattativa però c'è una certa commistione e passaggio di persone che non aiuta certo la trasparenza che si richiede a qualunque azienda, maggiormente ad una partecipata pubblica. questo è un problema IMHO.
che ci faceva davide d'amico in helbiz, uomo di fiducia di altavilla come lo chiami te? quali sono gli interessi che legano altavilla ad helbiz?
tra l'altro altavilla e il figliastro hanno una società di consulenza insieme. che tipo di attività viene svolta da questa società? chi sono i loro clienti?
 
Nella misura in cui i nomi di cui sopra dovessero limitarsi a traghettare l’azienda nelle mani di un grosso partner europeo, che poi avrà facoltà di nominare chi vuole nelle posizioni apicali, non lo vedo come un problema.
Per carità ognuno può avere la propria opinione ma nel mentre che arriva il grosso partner europeo possono far perdere valore all’azienda - facendo più perdite di quelle fisiologiche - e non procedere con la ristrutturazione “necessaria” dell’azienda - a partire dal work design alla network strategy, dalla distribuzione agli investimenti tecnologici. Implementare una strategia coerente sarebbe anche in linea ed a beneficio del partner industriale.

Se poi per puro caso non arrivasse il grosso partner europeo come la mettiamo ? Nuovo sperpero di denaro dei contribuenti….certo che sì…semplicemente non mi sembra un’ottima idea e mi aspettavo qualcosa di meglio - that’s it…
 
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Il responsabile della comunicazione è però passato prima in helbiz, dove lavora anche il figliastro di altavilla.
nello stesso periodo ita e helbiz hanno firmato sia un'attività di co-marketing che un servizio di fornitura per la mensa/catering aziendale (c'è stata una gara?).
magari nessuno dei due è stato coinvolto nella trattativa però c'è una certa commistione e passaggio di persone che non aiuta certo la trasparenza che si richiede a qualunque azienda, maggiormente ad una partecipata pubblica. questo è un problema IMHO.
che ci faceva davide d'amico in helbiz, uomo di fiducia di altavilla come lo chiami te? quali sono gli interessi che legano altavilla ad helbiz?
tra l'altro altavilla e il figliastro hanno una società di consulenza insieme. che tipo di attività viene svolta da questa società? chi sono i loro clienti?
Quanto dici è corretto ma gli uomini di fiducia di Altavilla sono quelli di FCA - lo stesso figlio della compagna di Altavilla è un ex FCA.

La connessione con helbiz non so se è puro caso o altro - onestamente non ho elementi per dare un giudizio ma concordo che - in nome della trasparenza - si poteva evitare anche perché ITA è una partecipata pubblica.
 
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Interessante. Credo sia un sito aperto da quelli frodati con la criptovaluta di helbiz (praticamente uno schema Ponzi via blockchain), quindi stanno abbastanza avvelenati. Ci sono anche le trascrizioni delle sedute. l'articolo comunque dovrebbe essere una traduzione di quello del giornale Domani.
Comunque a me piace immaginare i clienti ita sulla Roma Fiumicino in monopattino 🤣
 
Interessante. Credo sia un sito aperto da quelli frodati con la criptovaluta di helbiz (praticamente uno schema Ponzi via blockchain), quindi stanno abbastanza avvelenati. Ci sono anche le trascrizioni delle sedute. l'articolo comunque dovrebbe essere una traduzione di quello del giornale Domani.
Comunque a me piace immaginare i clienti ita sulla Roma Fiumicino in monopattino 🤣
ambeh...quello ieri sera parlava di $5000 investiti per riaverne si e no 200...e il monopattino neppure gliel'hanno regalato!

Sentire che comprando un biglietto aereo ITA puoi prenotare il monopattino in coincidenza fa rabbrividire; ma intanto l'annuncio della "partnership" (!!!) ha generato un +8% per Helbiz al NYSE...ergo qualcuno ci avra' guadagnato...
 
ambeh...quello ieri sera parlava di $5000 investiti per riaverne si e no 200...e il monopattino neppure gliel'hanno regalato!

Sentire che comprando un biglietto aereo ITA puoi prenotare il monopattino in coincidenza fa rabbrividire; ma intanto l'annuncio della "partnership" (!!!) ha generato un +8% per Helbiz al NYSE...ergo qualcuno ci avra' guadagnato...
il primo video è imbarazzante, come fai a investire in questa roba dai?!
 
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Chissà perché mi sembra una di quelle società di facciata il cui unico scopo è la speculazione finanziaria.
 

Quasi la metà dei passeggeri e dei ricavi nei primi due mesi e mezzo di attività Ita Airways li ha registrati all’aeroporto di Linate. Numeri che da un lato ribadiscono il ruolo cruciale del city airport milanese sui conti dell’aviolinea che a metà ottobre ha preso il posto di Alitalia. E dall’altro confermano come gli slot ereditati dalla vecchia compagnia e la posizione geografica dello scalo saranno tra gli asset più preziosi che i vertici aziendali metteranno a disposizione durante le trattative — per ora con Air France e Lufthansa — per la scelta del partner industriale entro giugno di quest’anno. Dal 15 ottobre (giorno del decollo) al 31 dicembre 2021 gli Airbus A319 e A320 di Ita Airways hanno imbarcato circa 578 mila persone sui voli nazionali ed europei da e per Linate, conferma la compagnia al Corriere. Nello stesso periodo Ita ha trasportato complessivamente 1,26 milioni di clienti, quindi poco meno della metà è transitata nel terminal a pochi chilometri dal centro di Milano.

L’incasso
Sul fronte economico — stando ai database specializzati che monitorano le tariffe medie dei vettori — il Corriere stima per Ita Airways 37,8 milioni di euro di ricavi, sempre su Linate, nei due mesi e mezzo di attività nel 2021: anche in questo caso poco meno della metà di quelli totali dal trasporto viaggiatori (76,6 milioni di euro) ai quali si aggiungono i 9,4 milioni di euro di cargo in generale. I collegamenti nazionali — in particolare verso il Sud della Penisola — restano la principale fonte di ricavi di Ita Airways, mentre quelli internazionali sono limitati ai confini dell’Unione europea (includendo anche il Regno Unito, almeno fino all’ottobre prossimo) come stabilisce il decreto Delrio che regola i movimenti del city airport.



Gli slot al Forlanini
Come hanno ricordato i vertici di Ita Airways, Alfredo Altavilla (presidente) e Fabio Lazzerini (amministratore delegato), nell’audizione di mercoledì scorso alla Commissione Trasporti della Camera dei deputati, l’aviolinea tricolore ha ereditato a Linate l’85 per cento degli slot di Alitalia (perdendo così 14 coppie giornaliere, pari a 28 voli) dopo un lungo braccio di ferro con la Commissione europea. L’aeroporto di Linate — che assieme a Malpensa è gestito da Sea — è uno degli aeroporti più intasati e più pregiati del mondo e infatti Ita lo ritiene un «asset strategico da valorizzare con potenziali partner europei» nelle trattative delle prossime settimane.

Le rotte del 2022
Per questo riguarda i prossimi mesi nella stagione estiva 2022 — che nel settore inizia il 27 marzo e termina il 29 ottobre — la compagnia italiana prevede di operare da/per il «Forlanini» 11 rotte nazionali e 17 internazionali. Dal 2 aprile dovrebbe decollare il primo e unico volo intercontinentale da Malpensa (per New York) dove se la dovrà vedere con Delta Air Lines (con la quale ha pure un accordo di codeshare), United Airlines, American Airlines, Emirates, Neos e La Compagnie. Proprio il ruolo marginale di Malpensa nei piani di Ita è stato uno dei motivi di frizione nell’audizione di mercoledì tra il deputato (ed ex ministro dei Trasporti) Maurizio Lupi e i vertici dell’aviolinea.

La tensione Sea-sindacati
Qualche frizione c’è anche tra Sea e i sindacati. Nel primo pomeriggio è previsto un presidio contro quello che Filt Cgil lombarda e alcune sigle autonome definiscono «lo smembramento dell’azienda e l’esternalizzazione dell’Ict da parte di Sea e del suo maggior azionista il Comune di Milano». Questa iniziativa — si legge in una nota sindacale — «fa prevedere l’ulteriore espulsione di lavoratori dal perimetro Sea» e per questo si chiede «di sospenderla e di aprire un tavolo negoziale»
Interessante il confronto delle tariffe medie tra i voli che utilizzano LIN e tutti gli altri. Tra questi ultimi c'è anche il JFK che ovviamente spunta cifre molto più alte di un nazionale/europeo, ma nel totale di circa 200 voli giornalieri, credo che sposti davvero poco la media.

Voli che utilizzano LIN:
Revenue 37.8 M€
Pax 578.000
Tariffa media 65.4€

Voli che non utilizzano LIN:
Revenue 38.8 M€
Pax 682.000
Tariffa media 56.9€

I biglietti su LIN, hanno quindi un valore medio superiore di 8.5€ (pari al 15%) rispetto agli altri.
 
Interessante il confronto delle tariffe medie tra i voli che utilizzano LIN e tutti gli altri. Tra questi ultimi c'è anche il JFK che ovviamente spunta cifre molto più alte di un nazionale/europeo, ma nel totale di circa 200 voli giornalieri, credo che sposti davvero poco la media.

Voli che utilizzano LIN:
Revenue 37.8 M€
Pax 578.000
Tariffa media 65.4€

Voli che non utilizzano LIN:
Revenue 38.8 M€
Pax 682.000
Tariffa media 56.9€

I biglietti su LIN, hanno quindi un valore medio superiore di 8.5€ (pari al 15%) rispetto agli altri.
Bisognerebbe onestamente valutare questo dato nel tempo e purtroppo ( non dipende ne da ITA ne da chi viaggia) in un contesto di non pandemia. Se confermato, ho ragione di credere che il differenziale potrebbe anche essere piu' ampio se e' vero che il network di Linate non e' "tarato" esclusivamente su cio' che chiede il mercato ma sono costretti a far volare macchine in certi orari poco profittevoli per mantenere gli slot. Sembra evidente ad es. che certi Lin/Fco di questi tempi e in alcune fasce orario sono dei salassi per le casse di ITA.
 
Interessante il confronto delle tariffe medie tra i voli che utilizzano LIN e tutti gli altri. Tra questi ultimi c'è anche il JFK che ovviamente spunta cifre molto più alte di un nazionale/europeo, ma nel totale di circa 200 voli giornalieri, credo che sposti davvero poco la media.

Voli che utilizzano LIN:
Revenue 37.8 M€
Pax 578.000
Tariffa media 65.4€

Voli che non utilizzano LIN:
Revenue 38.8 M€
Pax 682.000
Tariffa media 56.9€

I biglietti su LIN, hanno quindi un valore medio superiore di 8.5€ (pari al 15%) rispetto agli altri.

Ottima analisi, come sempre.
domanda: mere ragioni geografiche dietro il valore medio superiore? Roma e' al centro, Milano al nord, sul domestico le miglia volate sono sempre maggiori da LIN. Banale lo so, ma e' la mia logica base! :ROFLMAO:
 
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Reactions: belumosi
se e' vero che il network di Linate non e' "tarato" esclusivamente su cio' che chiede il mercato ma sono costretti a far volare macchine in certi orari poco profittevoli per mantenere gli slot.

Purtroppo è vero. Basta ricordare i voli e relative frequenze operati pre-pandemia sul Nord Europa.
 
Iniziano già a scannarsi!


Turbolenze ai vertici di Ita: Altavilla chiede all’ad di lasciare
di Aldo Fontanarosa

Il presidente vorrebbe tutti i poteri sostanziali, ma Lazzerini incassa l’appoggio del Mef e per ora resterà


Articolo a pagamento.

 
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Iniziano già a scannarsi!


Turbolenze ai vertici di Ita: Altavilla chiede all’ad di lasciare
di Aldo Fontanarosa

Il presidente vorrebbe tutti i poteri sostanziali, ma Lazzerini incassa l’appoggio del Mef e per ora resterà


Articolo a pagamento.

Son d’accordo. Uno è di troppo.

Ma in tutta onestà avrei eliminato entrambi e preso qualcuno più “del ramo”......
 
Iniziano già a scannarsi!


Turbolenze ai vertici di Ita: Altavilla chiede all’ad di lasciare
di Aldo Fontanarosa

Il presidente vorrebbe tutti i poteri sostanziali, ma Lazzerini incassa l’appoggio del Mef e per ora resterà


Articolo a pagamento.
Sempre più bislacca l’intera questione ITA; i cosiddetti “pretendenti” avranno ordinato rispettivamente un cognac a Parigi, uno schnapps a Francoforte, una pinta ad Amsterdam e una Budweiser ad Atlanta.
grasse risate per tutti!
 
Sempre più bislacca l’intera questione ITA; i cosiddetti “pretendenti” avranno ordinato rispettivamente un cognac a Parigi, uno schnapps a Francoforte, una pinta ad Amsterdam e una Budweiser ad Atlanta.
grasse risate per tutti!
Comunque fidarsi della stampa quando scrive sul tema Alitalia/Ita ci vuole fegato...chissa' cosa c'e' dietro a questo "sgub"...
 
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Reactions: BrunoFLR
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