Alitalia: chiesta cigs per 3.960


Più «locale» e con aerei a chiamata, così sarà la nuova Alitalia L’Airbus A330 senza ormai la livrea di Alitalia a Fiumicino (foto AZ Fleet)
La livrea di Alitalia sull’Airbus A330 matricola I-EJGB è quasi sparita. Resta, per ora, la striscia verde sulla coda. Ma il logo non c’è più, come può notare chi questi giorni ha occasione di metter piede all’aeroporto di Roma Fiumicino. Questo è uno dei due A330 che Alitalia ha noleggiato da Etihad Airways al costo di 500 mila dollari al mese ciascuno, stando ai documenti in possesso del Corriere. Secondo una perizia della società specializzata Ascend l’esborso più adeguato sarebbe di 295 mila. Entrambi i velivoli saranno riportati presto ad Abu Dhabi: l’azienda — in amministrazione straordinaria da tre anni — ha deciso di non rinnovare i contratti di leasing in scadenza tra maggio e giugno.

Le novità
Si tratta di uno dei primi segni tangibili della nuova fase di Alitalia, quella a trazione statale, che dovrebbe iniziare tra poche settimane. Per qualche mese sarà una compagnia ridimensionata, più incentrata sui voli nazionali ed europei, con un’attenzione particolare alle destinazioni turistico-marittime a due, tre ore da casa — segmento in questi ultimi anni dominato dalle low cost — e una riduzione delle rotte intercontinentali ottimizzando quelle più profittevoli (il Nord e Sud America). Il commissario straordinario Giuseppe Leogrande e il direttore generale Giancarlo Zeni hanno preferito tacere sul piano industriale di rilancio del vettore tricolore nell’audizione alla Commissione Trasporti della Camera mercoledì 29 aprile.




La bozza
Ma quel piano, anche se in bozze, esiste già e qualche avvisaglia su come potrebbe ripartire l’aviolinea si riscontra nella composizione della futura flotta. È un piano che può cambiare ancora molto e che è stato pensato per essere il più flessibile possibile, a seconda di come evolverà il trasporto aereo da qui a marzo 2021, spiegano al Corriere tre diverse fonti istituzionali che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a discutere con la stampa del dossier. Perché se quest’anno è andato per tutto il settore — non solo finanziariamente, ma anche dal punto di vista operativo — gli occhi sono tutti puntati sulla stagione estiva 2021 che in aviazione inizia a fine marzo e termina gli ultimi giorni di ottobre: è l’arco temporale nel quale i vettori registrano i ricavi maggiori.



La flotta reale
Le criticità, notano altre due fonti industriali che lavorano sul dossier, non mancano. Il commissario Leogrande ha spiegato nell’audizione che nasceranno due newco: una che affitterà i servizi (personale e velivoli) da Alitalia e l’altra da CityLiner, la divisione regional del vettore. La dotazione massima sarà di 92 aerei — sui 113 attuali —, ma questo non significa che da giugno quella sarà la flotta utilizzata. In presenza di un settore azzerato e di mercati internazionali ancora vietati agli italiani nei primi mesi prevale l’ipotesi di un impiego di velivoli che va da 24 a 47-50. Questo significa che nello scenario peggiore le due newco pagheranno per l’utilizzo di macchine e personale relativo a 24 velivoli, mentre resteranno a terra equipaggi e 68 jet.


Il crollo di vendite
Lo scenario per ora non offre molte speranze. Il gruppo Lufthansa, per esempio, ha già anticipato che la maggior parte della flotta resterà a terra fino ad almeno il prossimo autunno, 100 velivoli (su 760) saranno dismessi e in 10 mila potrebbero ritrovarsi senza lavoro. Sul fronte italiano le vendite dei biglietti sono crollate del 99% alla fine di aprile per tutti i tipi di voli (nazionali, europei, intercontinentali) secondo Arc. E per i collegamenti programmati dal 1° giugno al 30 settembre è stato venduto solo il 2% dei posti offerti in partenza dal nostro Paese e meno dello 0,5% dei sedili sui voli dall’estero verso l’Italia. Questo spiega anche perché United Airlines ha deciso di non operare voli su Roma e Milano fino al 23 ottobre.



Gli aerei dismessi
In ogni caso i 92 aerei a disposizione della nuova Alitalia saranno così suddivisi: 12 Embraer per CityLiner, 60 Airbus A319 e A320 e 20 di lungo raggio tra A330 e Boeing 777-200ER. Questo significa che andranno via 8 Embraer, tutti e 7 gli A321 rimasti e sei velivoli per i viaggi intercontinentali, compresi quelli di Etihad. Non è chiara la tipologia degli Embraer: Alitalia ne ha oggi 15 E75 e 5 E90, ma il commissario ha parlato di 12 E90. È possibile un upgrade, ma le società che oggi forniscono questi velivoli a noleggio — Alc, Avolon e Nac — non hanno risposto alle domande del Corriere oppure hanno preferito non commentare. No comment anche dal vettore tricolore in merito a questo articolo.

I nuovi equilibri
Un rapido calcolo mostra come nella prossima fase i jet di corto e medio raggio diventeranno i due terzi della flotta (contro il 59% dell’attuale assetto), a scapito di quelli regional e di lungo raggio. I numeri sono in evoluzione e molto dipenderà anche dalla curva epidemiologica e quindi da quanto e come la domanda si riprenderà, ma — ragionano le fonti istituzionali — emerge l’orientamento di un’Alitalia all’inizio molto più concentrata sul connettere il Paese, l’Europa e il bacino mediterraneo, quindi ancora più sbilanciata su tratte a non più di quattro ore dall’hub di Roma Fiumicino.


Il network
Una decisione che non deve sorprendere. In alcune delle recenti conversazioni sia Alexandre de Juniac, numero uno della Iata (la principale associazione internazionale dei vettori), sia Brian Pearce, il capo economista dell’organizzazione, hanno spiegato che quando riprenderà il trasporto aereo sarà prima a livello domestico, quindi continentale e solo alla fine intercontinentale. Questa previsione si può facilmente tradurre in un numero: nel 2019 i voli nazionali e quelli internazionali (in Europa) hanno rappresentato il 57% dei biglietti emessi nel mercato italiano considerando vettori tradizionali e low cost, nazionali e stranieri. Per questo oltre alle capitali europee si guarderà con maggiore attenzione ai flussi turistici da e per l’Italia, alle isole greche e spagnole, sfruttando eventuali vuoti lasciati da qualche low cost e dai vettori stranieri.



Fuori dall’Europa
A livello intercontinentale i vertici della nuova Alitalia ragionano su un ulteriore sfoltimento delle rotte dopo aver cancellato, per esempio Santiago del Cile, la destinazione più distante della rete del vettore. Se sembrano confermate per i prossimi mesi i voli da Roma — l’hub dell’aviolinea — per New York (dopo la sospensione fino al 31 maggio), Boston, Los Angeles, Buenos Aires, San Paolo e Tokyo (in sospeso San Francisco previsto dal 1° giugno). In pericolo Delhi che pur offrendo una buona «alimentazione» ai voli da e per gli Usa, continua a essere in perdita.

Il caso Milano
All’aeroporto internazionale di Malpensa Alitalia aveva — prima della pandemia — soltanto due voli intercontinentali: uno per New York e l’altro per Tokyo. Se la prima destinazione dovrebbe essere confermata (nonostante l’altissima concorrenza di tre vettori Usa e Emirates), è in dubbio Tokyo. In parallelo Milano Linate, l’aeroporto cittadino nel quale Alitalia detiene i due terzi degli slot (i diritti di decollo e atterraggio), dovrebbe sempre di più trasformarsi nel mini-hub per i passeggeri business per i voli con l’Europa. Ma su Linate — avvertono le fonti industriali — c’è il rischio di frizioni con Sea, la società che gestisce i due scali lombardi: con gli Embraer — quasi tutti basati alle porte di Milano— che si riducono da 20 a 12 Sea teme che l’aeroporto venga sfruttato meno di quanto fatto in media nel 2019 finendo per strozzare il rilancio.

La ripresa dal 2022
«Avremo un 2021 ancora impattato dal rallentamento della propensione ad utilizzare il mezzo aereo — ha detto in audizione il direttore generale Giancarlo Zeni —. Ma abbiamo costruito una proiezione che vede a partire dal 2022 un risultato operativo positivo, che si amplia, con una progressione che a finire, nell’arco di piano, arriva a vedere l’impiego di velivoli superiore di quello che ha attualmente al compagnia». Velivoli che per il lungo raggio dovrebbero essere — se le trattative avviate ormai da mesi dovessero concludersi positivamente — Boeing 787 Dreamliner, mentre per il corto e medio raggio si guarda agli Airbus A220 e A320. Velivoli che già da oggi sono venduti a prezzi di saldo.



https://www.corriere.it/economia/az...ia-9050b2dc-8dde-11ea-b08e-d2743999949b.shtml
 
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Commento al post di TW 843

Ma i sindacati lo sanno che, a prescindere da considerazioni sul riempimento,
(1) i residenti in Italia possono viaggiare solo in casi di provata necessita'
(2) solo i cittadini Americani e i loro famigliari (essenzialmente coniugi e figli) possono entrare negli USA dall'Italia
 
Commento al post di TW 843

Ma i sindacati lo sanno che, a prescindere da considerazioni sul riempimento,
(1) i residenti in Italia possono viaggiare solo in casi di provata necessita'
(2) solo i cittadini Americani e i loro famigliari (essenzialmente coniugi e figli) possono entrare negli USA dall'Italia
Lo sanno, lo sanno, ma non gli importa niente.
 
Alitalia richiede la conferma obbligatoria della prenotazione prima di volare

PRENOTAZIONI EFFETTUATE FINO AL 19 APRILE
In conformità con le disposizioni normative in materia di distanziamento sociale volte al contenimento del contagio da COVID 19, anche i nostri voli, come tutti i mezzi di trasporto pubblico, avranno una disponibilità di posti fortemente ridotta rispetto a quella originale.

Nell’interesse di tutti i nostri passeggeri e al fine di garantire una migliore gestione dei voli e della capacità offerta, coloro che hanno effettuato una prenotazione di voli Alitalia entro il 19 Aprile 2020, per volare dal 9 al 17 maggio 2020, devono confermare la partenza chiamando il Customer Center al numero verde 800 650055 (dall’Italia) o al numero +39 0665649 (dall’estero) o ai numeri locali consultabili sul sito www.alitalia.com o rivolgendosi al proprio agente di viaggio in caso di acquisto effettuato in agenzia.


In assenza di conferma, la prenotazione potrebbe essere cancellata.

Ad ogni modo, contattando i numeri sopra indicati anche successivamente alla data del volo originario, sarà possibile modificare il volo o chiedere un buono valido 1 anno dalla data di emissione.

La conferma della prenotazione sarà richiesta anche per voli in data successiva al 17 maggio in caso di estensione delle misure di riduzione della capacità a bordo dei nostri voli.

Alitalia.it
 
Siamo tornati nel 1985
Compagnie statali e conferma telefonica del viaggio per ogni settore
Che fascino vintage questa cosa
 
Quindi chi, come me, ha acquistato il volo scegliendo il posto su una cabina già "contingentata" (lo si desumeva dalla planimetria, salvo che non fossero occupati già a scacchiera i posti...) deve riconfermare il tutto telefonicamente.
Capisco che un no-show "pesi" tre volte su un volo vuoto, ma il dubbio che sia una stupidaggine rimane.
 
Sopratutto immagino che col call center già intasato da chi chiama per i vari rimborsi, cambi data e voucher, si rischia di stare ore al telefono nella speranza di riuscire a confermare il volo.
 
Quindi chi, come me, ha acquistato il volo scegliendo il posto su una cabina già "contingentata" (lo si desumeva dalla planimetria, salvo che non fossero occupati già a scacchiera i posti...) deve riconfermare il tutto telefonicamente.
Capisco che un no-show "pesi" tre volte su un volo vuoto, ma il dubbio che sia una stupidaggine rimane.

Con la policy che permette il cambio/rimborso del volo anche dopo la data fino al 31 Agosto, sta portando a tantissimi no-show che con la cabina contingentata crea ancora più danni.
Quella di confermare il volo per call center mi sembra una stupidaggine, dovrebbero permetterlo online magari con una sorta di ore check-in.
Intanto la Iata si dichiara contro il distanziamento a bordo. Per Az suppongo che ci sarà un massiccio uso dei WB su alcune tratte nazionali durante il peak estivo anche perché sono convinto che molte trarre intercontinentali verranno ridotte/cancellate (già rispetto allo scorso anno in questo momento avremo in meno la SCL, ICN e EZE).
 
Alitalia specifica per prenotazioni avvenute prima del 19 Aprile. Quindi la cosa ha un senso.
 
A me per la conferma del volo hanno chiamato 48 ore prima da un call center per conto di Alitalia da Torino.
 
Scusate la domanda che magari sará già stata fatta...ma mi chiedevo cosa siano tutti questi voli giornalieri con WB su OVB in Russia.
 
Scusate la domanda che magari sará già stata fatta...ma mi chiedevo cosa siano tutti questi voli giornalieri con WB su OVB in Russia.

Sono voli cargo di materiale sanitario per la Cina con scalo a OVB per l’impossibilità del cambio del equipaggio in Cina. Il volo e spesso operato da EI-WLA.
 
Come ha gia' scritto qualcun'altro mi sembra di ritornare ai tempi delle prenotazioni confermate solo dopo aver ricevuto un telex e della necessita' di riconfermare la prenotazione di un volo a lungo raggio 72 ore prima della partenza. All'epoca si poteva fare solo per telefono oppure l'agenzia di viaggi lo faceva via Telex. Per altro questa riconferma non era necessaria per il corto raggio!
 
Angela Zoppo su MF scrive che secondo indiscrezioni sarà Invitalia la società che sarà al centro della costituzione delle due newco della nuova Alitalia.

Si fa riferimento all’art. 79 del decreto Cura Italia che autorizza “la costituzione di una nuova società interamente controllata dal MEF, ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica, anche indiretta”.

L’ipotesi Invitalia nasce come alternativa al ripescaggio FS. A capo della società c’e Domenico Arcuri attualmente commissario straordinario per l’attuazione delle misure di contenimento e contrasto del virus.

Da statuto l’Agenzia nazionale per lo sviluppo “da’ impulso alla crescita economica del paese puntando sui settori strategici per lo sviluppo e la occupazione” compreso il turismo.

Sarebbe quindi continua l’articolo il candidato ideale visto anche che nessuna delle quotate dello stato vuole essere coinvolta nel progetto che partirà con una dotazione di appena 500 milioni.

Mentre il MEF prepara la ossatura della newco (questione di giorni se non di ore) è stato raggiunto l’accordo sulla csssa integrazione per oltre 6500 dipendenti di terra e volo.
 
Roma, 7 mag. (askanews) - "L'intenzione del governo non è l'ennesimo salvataggio ma il rilancio della compagnia di bandiera che deve essere nel mercato un punto di riferimento". Così al question time in Senato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, il quale ha sottolineato che il "capitale iniziale della newco non potrà essere inferiore a 3 miliardi" e che i "livelli occupazionali saranno tutelati al massimo".
 
Roma, 7 mag. (askanews) - Il piano industriale della newco di Alitalia "punterà fortemente sul lungo raggio" anche "con nuove alleanze transatlantiche" e "ritengo che il lungo raggio sia uno dei grandi asset su cui investire così come c'è una riflessione in corso sul potenziamento della flotta cargo perché quel settore abbiamo capito quanto importante sia". Così il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, al question time in Senato.

La nuova Alitalia, dovrà essere operativa "immediatamente non appena le fasce di mercato si apriranno, andando a conquistare mercati che oggi erano in sofferenza".

Per il ministro, "non ci sarà un ridimensionamento dell'azienda" e "la flotta dovrà essere pronta a reperire sul mercato nuovi aeromobili visto che questo momento può essere favorevole per gli investimenti. Alitalia partiva sempre svantaggiata per situazione pregressa, oggi nella disgrazia che stiamo vivendo c'è una pari compoetitività con le altre compagnie".
 
Roma, 7 mag. (askanews) - Per Alitalia "non credo che lo stand alone sia una possibilità. E' necessario valutare in modo attento le alleanze atlantiche future, credo finalmente che ci siano tutte le condizioni perché ritorni ad essere il fiore occhiello del Paese". Così il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, al question time in Senato.
 
(AGI) - Roma, 7 mag. - "Dobbiamo - ha aggiunto il ministro Patuanelli
- conquistare mercati che oggi sono in sofferenza come il lungo raggio anche con eventuali nuove alleanze transatlantiche, come c'e' una valutazione in corso sul potenziamento della flotta cargo". Il lungo raggio, dice, "e' uno dei nuovi asset su cui investire: non c'e' un ridimensionamento della azienda. Ci saranno 113 aerei - e' da piu di un anno che ne volavano meno di 100 - sono stati risparmiati 815 milioni di euro per il leasing". Ci sono, ha concluso, "le condizioni perche' Alitalia diventi il fiore all'occhiello che è stato per tanti anni nel nostro Paese".
 
(AGI) - Roma, 7 mag. - "Dobbiamo - ha aggiunto il ministro Patuanelli
- conquistare mercati che oggi sono in sofferenza come il lungo raggio anche con eventuali nuove alleanze transatlantiche, come c'e' una valutazione in corso sul potenziamento della flotta cargo". Il lungo raggio, dice, "e' uno dei nuovi asset su cui investire: non c'e' un ridimensionamento della azienda. Ci saranno 113 aerei - e' da piu di un anno che ne volavano meno di 100 - sono stati risparmiati 815 milioni di euro per il leasing". Ci sono, ha concluso, "le condizioni perche' Alitalia diventi il fiore all'occhiello che è stato per tanti anni nel nostro Paese".

Già che si parla di un aumento del lungo raggio e potenziamento della flotta di WB appena il mercato tornerà a livelli di quasi normalità mi sembra una delle poche cose intelligenti dette.
 
Già che si parla di un aumento del lungo raggio e potenziamento della flotta di WB appena il mercato tornerà a livelli di quasi normalità mi sembra una delle poche cose intelligenti dette.

Per andare dove?
Santiago, Seoul, Johannesburg tutte aperte e chiuse, Tokyo che si dice salti da MXP, Pechino fallita ad ogni tentativo, USA da capire se stiano in piedi stand alone senza JV (che, è noto, “non valorizza” il cavallo di razza), ivi compresa la JFK... e sempre la solita solfa dell’andare a prendere i turisti e portarli in Italia...
Ma sì, diamoglieli altri (ALTRI) 3 miliardi, che tanto questo è il giro buono per andare a invadere coi timoni tricolori i “mercati in sofferenza”!