Alitalia: chiesta cigs per 3.960


Il solito Dragoni che argomenta a suo giudizio frasi che che nulla hanno a che vedere con quello che scrive. Peccato perchè fino a quel punto l'articolo era stato abbastanza oggettivo.

Attendiamo con ansia la tua risolutiva e chiarificatrice interpretazione delle parole di Patuanelli allora; io al “non è il management della newco che fa il piano industriale” mi sono arreso...
 
Le agevolazioni alle low cost
Secondo Patuanelli la nazionalizzazione di Alitalia «dovrà essere accompagnata da una riforma che metta tutti gli operatori sullo stesso livello. Credo che le tariffe aeroportuali pagate da Alitalia siano scandalosamente più elevate rispetto ad altri. Alitalia potrebbe essere una di quelle società a partecipazione pubblica che portano utili e non perdite. Non è tollerabile che per una toccata di un aereo Alitalia paghi 1.200 euro quando altre compagnie pagano solo 120 euro».

https://www.ilsole24ore.com/art/alitalia-newco-pubblica-sara-creata-giugno-piu-90-aerei-ADv8kCM

Quindi dare anche gli ultimi 500 Mln solo ad Alitalia fa parte della riforma per mettere tutti gli operatori sullo stesso livello? Perché non mi sembra molto coerente
 
Attendiamo con ansia la tua risolutiva e chiarificatrice interpretazione delle parole di Patuanelli allora; io al “non è il management della newco che fa il piano industriale” mi sono arreso...

C'è scritto non sai leggere? Il piano industriale non lo farà la newco, ma l'attuale gestione commissariale con un 30% di flotta lungo raggio dispetto al 20 di oggi.... e portare la compagnia ad essere più grande di adesso.

Anzi no aspetta ho riletto bene .... dice tra le righe "Alitalia fallirà!! Compriamo tutti azioni della United! " :D
 
C'è scritto non sai leggere? Il piano industriale non lo farà la newco, ma l'attuale gestione commissariale con un 30% di flotta lungo raggio dispetto al 20 di oggi.... e portare la compagnia ad essere più grande di adesso.

Azz, scusa; +10% LR e compagnia più grande.
Notevole...

Per quelli di bocca buona, tipo un cracker con la maionese insomma. Buon appetito...
 
Oltre alla solita malafede comunque stavolta Dragoni si è spinto anche oltre, visto che le parole di Patuanelli esprimono molto chiaramente il concetto.

https://webtv.camera.it/evento/16116#

Dal minuto 1:15:00 in poi

peggio mi sento: "e' evidente che il piano industriale non lo fa il management della newco, dato che non e' ancora costituito, ma lo fa l'A.S. che interloquisce coi ministeri di riferimento".
Io non so davvero se tu ti renda conto di questa "bestemmia" o se la malafede di Patuanelli, oltre alla sua impreparazione sull'argomento, al pari dei suoi simili "nei ministeri di riferimento", ormai abbia ampiamente esondato. Altro che quella presunta di Dragoni, che invece ha chiaramente riportato il nulla di questa inverosimile dichiarazione!

Sono l'A.S., faccio il piano interloquendo con dei politici (!!!!!!) e poi costituisco una management per la newco a cui lo metto in mano dicendo di svolgerlo; a quel punto me ne vado.
I piani, da sempre, li svolgono i protagonisti della loro stessa stesura, non dei delegati in assenza dei primi!
FAILING TO PLAN IS PLANNING TO FAIL.
AGAIN.
 
peggio mi sento: "e' evidente che il piano industriale non lo fa il management della newco, dato che non e' ancora costituito, ma lo fa l'A.S. che interloquisce coi ministeri di riferimento".
Io non so davvero se tu ti renda conto di questa "bestemmia" o se la malafede di Patuanelli, oltre alla sua impreparazione sull'argomento, al pari dei suoi simili "nei ministeri di riferimento", ormai abbia ampiamente esondato. Altro che quella presunta di Dragoni, che invece ha chiaramente riportato il nulla di questa inverosimile dichiarazione!

Sono l'A.S., faccio il piano interloquendo con dei politici (!!!!!!) e poi costituisco una management per la newco a cui lo metto in mano dicendo di svolgerlo; a quel punto me ne vado.
I piani, da sempre, li svolgono i protagonisti della loro stessa stesura, non dei delegati in assenza dei primi!
FAILING TO PLAN IS PLANNING TO FAIL.
AGAIN.

Cerchi in tutti i modi di sostenere la tua tesi fallace sotto tutti i punti di vista si vede che non hai argomenti, ti attacchi allo spelling di una frase verbale senza capirne il concetto base che tra parentesi è anche abbastanza basilare.

La newco avrà come azionisti gli stessi personaggi che oggi gestiscono la società in AS, ossia LO STATO e i MISTERI COMPETENTI (cosi come avviene per tutte le altre azienda pubbliche)

Verrà fatto un piano industriale dall'attuale gestione e passato alla newco perchè come dice Pautuanelli (mi ritrovo a difendere uno dei 5S, cascherà il mondo :D ) ovviamente non puoi fare prima la newco e poi il piano indistriale senno non sai come dimensionare la newco.

Stop, semplice e chiaro.

Dice chiaramente che la Newco sarà strutturata secondo le esigenze necessarie a raggiungere una profittabilità, come lo puoi fare se fai prima la newco e poi il BP ?

Metti il carro davanti ai buoi?

Aggiungo cosa intendi nello specifico con la tua frase "I piani, da sempre, li svolgono i protagonisti della loro stessa stesura, non dei delegati in assenza dei primi!" , dico fammi qualche esempio nel dettaglio, perchè sono curioso di capire il tuo livello di conoscenza di un BP o di un budget annuale.
 
Cerchi in tutti i modi di sostenere la tua tesi fallace sotto tutti i punti di vista si vede che non hai argomenti, ti attacchi allo spelling di una frase verbale senza capirne il concetto base che tra parentesi è anche abbastanza basilare.

La newco avrà come azionisti gli stessi personaggi che oggi gestiscono la società in AS, ossia LO STATO e i MISTERI COMPETENTI (cosi come avviene per tutte le altre azienda pubbliche)

e hai detto tutto! :super:
 
e hai detto tutto! :super:


Polemiche a parte fra di voi, piaccia ( a pochi) o non piaccia (a molti), credo che si cominci a delineare quello che sarà di Alitalia.
La newco inizierà a metà Giugno, quando sarà completamente esaurita la cassa dell' attuale Az in AS. Passeranno nella newco solo gli aerei di proprietà, mentre verranno presi "in affitto" le altre macchine da badco. Una volta passata questa fase di forte riduzione dei voli dovuti al Covid, Az riprenderà l' attività normale con circa 90 aerei, dei quali il 30% di LR: questo, se confermato, vorrebbe dire che verrebbero dismessi solo macchine di medio raggio, mentre verranno rinegoziati con i lessor i nuovi contratti per gli aeromobili che sono in leasing.
Sarà una Az al 100% nazionalizzata: ci piaccia o no (a me personalmente no), questo è quello che avremo. Ci saranno, parecchi, esuberi che saranno "giustificati" dalla crisi del COVID: riuscirebbero cosi a fare quello che avrebbero sempre voluto fare, ma che, senza il COVID, non avrebbero potuto fare, una AZ nazionalizzata con esuberi.
 
Polemiche a parte fra di voi, piaccia ( a pochi) o non piaccia (a molti), credo che si cominci a delineare quello che sarà di Alitalia.
La newco inizierà a metà Giugno, quando sarà completamente esaurita la cassa dell' attuale Az in AS. Passeranno nella newco solo gli aerei di proprietà, mentre verranno presi "in affitto" le altre macchine da badco. Una volta passata questa fase di forte riduzione dei voli dovuti al Covid, Az riprenderà l' attività normale con circa 90 aerei, dei quali il 30% di LR: questo, se confermato, vorrebbe dire che verrebbero dismessi solo macchine di medio raggio, mentre verranno rinegoziati con i lessor i nuovi contratti per gli aeromobili che sono in leasing.
Sarà una Az al 100% nazionalizzata: ci piaccia o no (a me personalmente no), questo è quello che avremo. Ci saranno, parecchi, esuberi che saranno "giustificati" dalla crisi del COVID: riuscirebbero cosi a fare quello che avrebbero sempre voluto fare, ma che, senza il COVID, non avrebbero potuto fare, una AZ nazionalizzata con esuberi.

Ottimo sunto EdoC; il piano industriale e' questo, il nulla tecnico-operativo e il pieno di politica. Avanti cosi'.
 
Ottimo sunto EdoC; il piano industriale e' questo, il nulla tecnico-operativo e il pieno di politica. Avanti cosi'.

Esattamente. Tutto quello che non dovrebbe essere una compagnia aerea che vuole fare utili.
Ma ci si può aspettare qualcosa da qualcuno che sta facendo una Newco (a prescindere dal fatto di essere pubblica o privata) che ancora non sa bene se restare in Skyteam o fare un accordo con LH ...??
 
Si andrà a schiantare molto presto così, perchè di quattrini ne servono una montagna, quelli promessi sono pochi e in Europa, passata la baldoria di come finanziare gli stati, i nodi arriveranno al pettine. Dubito che ci sia la coda degli stati disponibili a dare l’OK incondizionato a foraggiare con qualche miliardo una compagnia che pre pandemia già aveva 1,3 miliardi di “prestito ponte” sul gobbo e che quindi era già uno zombie.
 
Esattamente. Tutto quello che non dovrebbe essere una compagnia aerea che vuole fare utili.
Ma ci si può aspettare qualcosa da qualcuno che sta facendo una Newco (a prescindere dal fatto di essere pubblica o privata) che ancora non sa bene se restare in Skyteam o fare un accordo con LH ...??
Sostanzialmente terrebbero il numero delle macchine di lungo raggio fisso e taglierebbero 20-25 NB e Regional come avevano già progettato nel piano FS-DL.

La parte sostanziale è se i politici vorranno dire la loro o se anche solo per disattenzione lascino fare a Zeni (non credo che al momento sceglieranno altri avendo scelto Zeni qualche mese fa).
 
Non ho mai avuto la fortuna, l’opportunità o la capacità di lavorare alla pianificazione di una compagnia aerea, ma un minimo di progettazione aziendale forse lo afferro.
C’è una cosa su cui proprio non mi trovo ed è il fatto che si parli di dimensione della flotta (l’ultima versione è un auspicio di 90 aerei, di cui il 30% per il lungo raggio) senza mai aver fatto cenno alcuno al network, o meglio, alla strategia di network.

Due avvertenze, a questo punto, diventano necessarie.

1) Parlare di network non è la stessa cosa che parlare di rotte: quelle vengono dopo. La scelta delle rotte è la specificazione operativa di un assetto (il network, appunto) più generale. Quindi, definire un network non ha nulla a che vedere con uno sterile totorotte. Se si definisse, come strategia di network per il lungo raggio, di concentrarsi sull’America Latina (sto banalizzando, naturalmente), in una fase della pianificazione ancora a livello strategico e non ancora operativo, questo discorso avrebbe senso anche se non si fosse deciso se volare su Bogotà piuttosto che su Lima.
2) Il piano industriale non c’è ancora, ed è giusto così: ogni cosa a suo tempo. La pianificazione ha la sua successione logica che deve essere rispettata, e mi auguro che a farla (la pianificazione) sia il management, altrimenti proprio non so chi altri. Una cosa che mi vorrei aspettare dal piano industriale è proprio quale determinata e coerente strategia di network privilegiare.

E qui vengo al problema. La definizione della flotta, per dimensione e composizione, dovrebbe essere l’output, o uno degli output, di un processo di pianificazione che passi per una serie di fasi necessariamente preliminari, e fra questi passaggi precedenti dovrebbe esserci anche la determinazione della strategia di network.
Qui, invece, sembra che si voglia porre la dimensione della flotta come input, ovvero come variabile (quasi) indipendente, il che mi sembra non solo illogico, ma anche potenzialmente dannoso.

Questo perché? Credo ci possano essere almeno due ragioni che inducano a ragionare in questo modo che a me pare contorto:

1) perché parlare di dimensione della flotta è più efficace dal punto di vista della comunicazione. È un concetto che, in assenza di un piano industriale, è privo di senso, ma riesce a dare l’idea di che cosa si miri a fare. Insomma, è un concetto funzionale alla comunicazione politica, sebbene assurdo dal punto di vista della pianificazione strategica
2) perché parlare di dimensione della flotta significa avere pressoché immediatamente l’idea della futura dimensione occupazionale, il che, per la politica e per i sindacati, è la cosa più importante, ben più importante della redditività aziendale, che, anzi, non c’è praticamente mai stata. Ma anche i livelli occupazionali dovrebbero essere un output della pianificazione, una volta definito il modello di business, il network e tutti gli altri aspetti strutturali

Insomma, non sono molto ottimista: fare una pianificazione alla rovescia e non permettere al management di metterci bocca non mi sembra il miglior viatico per l’ennesima avventura di Alitalia.

S. E. & O.
 
Ok, apriamo le scommesse su:

1) Con quale consonante si aprirà l'acronimo -AI della nuova compagnia. Dopo CAI, LAI, SAI cosa avremo?
2) Quando finirà la cassa della nuova compagnia, richiedendo l'ennesimo "prestito ponte"? Se iniziamo con mezzo miliardo azzarderei Q4 2021.
 
1 - DAI (tu dai, dai, dai, che qui ci sono mutui, famiglie, bambini e professionalità eccelse che mica potemo lascialle pe' strada,
perciò tu dai, dai, dai)
2 - Cassa continua - Ponte infinito
 
Io sono indeciso..

Direttorato Aerolinee Italiane non è male.. Però sa un po' troppo di URSS..

Ministero Aerolinee Italiane? Sarebbe pure onesto..
 
1. HAI (stavolta fa male) o MAI (s'era vista roba simile). RAI è già utilizzato da attività simile mentre VAI (era il sogno di tutti) non s'è realizzato.
2. Tipo regina Elisabetta.