Cerco di risponderti senza fare ironia. Pensare di risanare i conti di una compagnia dipingendone gli aerei con luoghi di destinazioni turistiche è un'ingenuità: a meno che non vi siano contributi da parte di enti turistici interessati a promuovere così la propria regione/città/destinazione, pitturare la coda di un aereo con Leonardo da Vinci serve solo ad avere un'immagine di Leonardo sulla coda di un aereo. E' ingenuo anche ritenere che Alitalia possa far soldi come vettore per il trasporto di turisti in Italia: quello è il modello di Ryanair, Easyjet, Norwegian e Vueling, non di Alitalia.
Veniamo all'italianità. Il marchio
Italia è indubbiamente potente ma va allineato a quello di Alitalia con intelligenza. Non sono i colori e le icone dell'aereo a far scegliere un vettore ai passeggeri. L'esercizio al quale dovresti pensare è uno di prodotto e
branding. Pensa a come distinguere l'esperienza di un passeggero di business class fra Alitalia e Lufthansa. Immagina questo mondo:
- Il sito e le app per smartphone Alitalia sono eleganti e funzionali. Fare qualcosa di meglio di Lufthansa dovrebbe essere semplice, tanto fa schifo il prodotto digitale dei tedeschi. I marchi italiani di successo tendono a utilizzare caratteri futuristici o art deco (in AZ già lo sanno: basta guardare il marchio di Casa Alitalia). E soprattutto, con sito e app devi poter fare tutto e in modo semplice, prendendo come esempio Alaska Airlines, United, American e Delta che hanno tutte prodotti digitali ampiamente superiori ai vettori europei. Un americano o un cinese che usano il sito Alitalia devono poter fare tutto mentre nella mente immaginano l'Italia di De Sica, il mare e il cibo italiano.
- Casa Alitalia deve offrire un'esperienza analoga alle lounge di Turkish Airlines: bellissime, spaziose, e con esperienze culinarie varie e autentiche.
- Nelle lounge e sugli aerei potrebbe non essere una cattiva idea investire negli odori. Il
scent marketing è utilizzato con grande eleganza da Singapore Airlines. Altree linee aeree, da ANA a United, ci stanno lavorando. Mandarino di Amalfi, Neroli Portofino, Tuscan Leather, Acqua di Parma... il mondo dei profumi personali già sfrutta abbondantemente nomi e aromi italiani - potrebbe farlo anche Alitalia nell'ambito degli aromi a bordo.
- Boarding music: per maccheronico che sia, una
boarding music lieve ispirata alle
musiche del Mediterraneo potrebbe essere un ottimo complemento.
- Welcome drink: acqua, succo di arancia rossa, prosecco o... Alitalia Spritz. Ottimo esempio di marketing esperienziale viene da Jetblue, che nella propria business class denominata "Mint" offre un welcome drink alla menta che è praticamente un Mojito.
- Catering: il migliore del mondo. Punto. Do & Co partner praticamente obbligato. Turkish Airlines ha addirittura una JV con Do&Co... e i risultati sono ottimi.
Tutto ciò sarebbe bello e produttivo, ma del tutto inutile in assenza di un profilo operativo efficiente, flotta e
route planning adeguati, servizi di assistenza alla clientela meno italiani possibile, ecc. Chi fa soldi, in aviazione, non lo fa con banali espedienti.