Gli aerei costano. Aprire il lungo raggio costa. La struttura costa. Reggere la concorrenza costa. xxx costa... fin qui, una serie di ovvie banalità.
Cosa ci sia dietro non lo so, ma con due soli soci privati va da sè che i quattrini per l'investimento e la copertura delle perdite li debbano mettere loro, e che evidentemente o hanno cannato completamente il business plan, trovandosi con ricavi nettamente inferiori alle attese, oppure qualcosa tra loro non vada in modo così idilliaco. La carenza dei mezzi è, al momento, una scusa: se quelli che ci sono bastano a coprire le necessità presenti, e quelli in arrivo vengono fermati e/o dirottati altrove, è evidente che il problema non è la carenza degli aerei.
La questione della CT è di dubbia valutazione (volevano perdere sul serio o, almeno su OLB, sono stati "fregati"?), ma quel che si legge in giro sui feeder nazionali è sotto gli occhi di tutti (pochi pax e tariffe all'osso), sul "ponte" Nord America/Asia il mio timore è che le attese fossero di gran lunga diverse. certo è che se continui ad aprire e cancellare ogni due mesi, il mercato non te lo crei, il passeggero non te lo fidelizzi, ed il cu@o sempre più esposto all'aria fredda te lo trovi.
Se vogliamo, è l'ennesima dimostrazione che il "secondo me funziona" è cosa ben diversa dalla cruda realtà dei numeri. La situazione, a mio modesto avviso, è parecchio preoccupante.