Tutto ciò che è stato raccontato finora in questo TR sarebbe impossibile che si realizzasse in Italia, sia che si parli delle famose riqualificazioni urbane di Rotterdam che di quelle dell'omonima nave.
Impossibile per: (i) concezione del patrimonio e degli spazi pubblici, (ii) accezione di quello che dovrebbe essere il loro utilizzo e la loro funzione sociale, (iii) vitalità e fantasia del sistema imprenditoriale, (iv) apparato normativo e burocratico, (v) interpretazione, proprio sotto il profilo ontologico, del concetto di restauro.
Da noi, tutto ciò che abbiamo visto finora non sarebbe mai stato proposto da alcun politico/imprenditorie; se anche fosse, non avrebbe mai passato il vaglio istruttorio del MIBACT; se comunque l'istruttoria fosse stata avviata, si sarebbe persa nei meandri del trasferimento di competenze dal Ministero dei BB.CC. a quello dell'Agricoltura (!!!), tuttora in corso e su cui pende un ricorso presso la CC; se per sbaglio si fosse andati avanti, avremmo visto la contestazione dei comitati di quartiere; i lavori iniziati e mai finiti, utili solo per le photo opportunity di sindaci nostalgici dei tempi in cui lottavano contro il comunismo, sarebbero riusciti non si sa come a coincidere comunque con una voragine erariale; la conseguente indagine della magistratura, quindicennale come minimo e mai giunta a sentenza, sarebbe infine stata la più degna delle conclusioni possibili.
Una volta miè capitato di dialogare con la decana di una importante sovrintendenza ai BB.CC. Parlavamo di un possibile itinerario per la fruizione di alcuni ritrovamenti. Si proponeva di fare delle infografiche più dinamiche del solito, che avessero l'obiettivo non di contribuire in maniera determinante al dibattito scientifico sulla datazione dei reperti ma a far imparare due stronzate a quella massa di ragazzini in gita con colazione al sacco che erano gli unici frequentatori del posto. "No, bisogna fare alla vecchia maniera". "Sì, ma così nessuno ci capirà nulla". "Pazienza, noi non abbiamo il dovere di insegnare niente a nessuno. Se non capiscono, affari loro. La cultura non deve essere popolare".
Boh.
Comunque bellissimo TR, grazie per la condivisione.
Impossibile per: (i) concezione del patrimonio e degli spazi pubblici, (ii) accezione di quello che dovrebbe essere il loro utilizzo e la loro funzione sociale, (iii) vitalità e fantasia del sistema imprenditoriale, (iv) apparato normativo e burocratico, (v) interpretazione, proprio sotto il profilo ontologico, del concetto di restauro.
Da noi, tutto ciò che abbiamo visto finora non sarebbe mai stato proposto da alcun politico/imprenditorie; se anche fosse, non avrebbe mai passato il vaglio istruttorio del MIBACT; se comunque l'istruttoria fosse stata avviata, si sarebbe persa nei meandri del trasferimento di competenze dal Ministero dei BB.CC. a quello dell'Agricoltura (!!!), tuttora in corso e su cui pende un ricorso presso la CC; se per sbaglio si fosse andati avanti, avremmo visto la contestazione dei comitati di quartiere; i lavori iniziati e mai finiti, utili solo per le photo opportunity di sindaci nostalgici dei tempi in cui lottavano contro il comunismo, sarebbero riusciti non si sa come a coincidere comunque con una voragine erariale; la conseguente indagine della magistratura, quindicennale come minimo e mai giunta a sentenza, sarebbe infine stata la più degna delle conclusioni possibili.
Una volta miè capitato di dialogare con la decana di una importante sovrintendenza ai BB.CC. Parlavamo di un possibile itinerario per la fruizione di alcuni ritrovamenti. Si proponeva di fare delle infografiche più dinamiche del solito, che avessero l'obiettivo non di contribuire in maniera determinante al dibattito scientifico sulla datazione dei reperti ma a far imparare due stronzate a quella massa di ragazzini in gita con colazione al sacco che erano gli unici frequentatori del posto. "No, bisogna fare alla vecchia maniera". "Sì, ma così nessuno ci capirà nulla". "Pazienza, noi non abbiamo il dovere di insegnare niente a nessuno. Se non capiscono, affari loro. La cultura non deve essere popolare".
Boh.
Comunque bellissimo TR, grazie per la condivisione.