Thread Alitalia settembre 2018: rotta verso l'ignoto


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La foto nel link Da Avherald http://avherald.com/h?article=4bde3234&opt=0




Incident: Alitalia Cityliner E175 at Rome on Sep 15th 2018, burst both right main tyres on departure

By Simon Hradecky, created Wednesday, Sep 19th 2018 17:42Z, last updated Wednesday, Sep 19th 2018 17:42Z
An Alitalia Cityliner Embraer ERJ-175, registration EI-RDM performing flight AZ-568 from Rome Fiumicino (Italy) to Geneva (Switzerland), was accelerating for takeoff from Fiumicino's runway 25 when just before becoming airborne the aircraft experienced excessive vibrations. The crew continued takeoff, the aircraft became airborne, the vibrations ceased and the aircraft climbed out. The crew stopped the climb at FL200 after being told tyre debris had been found on the departure runway and decided to return to Fiumicino. The aircraft landed on runway 16R about 35 minutes after departure and stopped on the runway.

A passenger reported there had been extreme vibrations just before the aircraft became airborne. After the crew decided to return to Rome the cabin was prepared for a rough landing, passengers were instructed to assume the brace position for landing. The landing was "heavy" but successful, there was no need to evacuate the aircraft. The passengers disembarked normally via stairs onto the runway, were medically checked and offered water, none of the passengers indicated injuries. The passengers were subsequently bussed to the terminal, where police registered every one, which lasted about two hours, before the passengers were released to their hotels or their homes.

The shredded tyres:
alitalia_e175_ei-rdm_rome_180915_1.jpg



 
Ultima modifica da un moderatore:
Alitalia, Di Maio: "L'ingresso dello Stato non è più un tabù"
"Lo Stato che entra nelle aziende non è più un tabù". Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio parlando del futuro di Alitalia. "La prima cosa che mi viene in mente è che bisogna investire sui voli a lungo raggio ed è chiaro che una delle destinazioni non può che essere la Cina", ha sottolineato il ministro del Lavoro precisando che la compagnia aerea sta "registrando una controtendenza in positivo in questi ultimi mesi".

TGCOM24
 
Alitalia, Di Maio: "L'ingresso dello Stato non è più un tabù"
"Lo Stato che entra nelle aziende non è più un tabù". Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio parlando del futuro di Alitalia. "La prima cosa che mi viene in mente è che bisogna investire sui voli a lungo raggio ed è chiaro che una delle destinazioni non può che essere la Cina", ha sottolineato il ministro del Lavoro precisando che la compagnia aerea sta "registrando una controtendenza in positivo in questi ultimi mesi".

TGCOM24

Di minus habens questo sfortunato paese ne ha visti tanti nel corso dei secoli, ma uno come Di Maio ancora non era apparso all'orizzonte degli eventi.
 
Alitalia, Di Maio: "L'ingresso dello Stato non è più un tabù"
"Lo Stato che entra nelle aziende non è più un tabù". Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio parlando del futuro di Alitalia. "La prima cosa che mi viene in mente è che bisogna investire sui voli a lungo raggio ed è chiaro che una delle destinazioni non può che essere la Cina", ha sottolineato il ministro del Lavoro precisando che la compagnia aerea sta "registrando una controtendenza in positivo in questi ultimi mesi".

TGCOM24

Ma controtendenza da cosa? Dal traffico aereo in Italia? Quello cresce ben di più di quanto crescano i passeggeri di Alitalia.
 
Alitalia, Di Maio: "L'ingresso dello Stato non è più un tabù"
"Lo Stato che entra nelle aziende non è più un tabù". Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio parlando del futuro di Alitalia. "La prima cosa che mi viene in mente è che bisogna investire sui voli a lungo raggio ed è chiaro che una delle destinazioni non può che essere la Cina", ha sottolineato il ministro del Lavoro precisando che la compagnia aerea sta "registrando una controtendenza in positivo in questi ultimi mesi".

TGCOM24

Ottima occasione per vedere se Di Maio è più bravo dei precedenti governanti nel gestire i rapporti con la Cina (ammesso che qualcuno gli abbia comunicato che AZ ha aperto e chiuso n volte le rotte con l'ex celeste impero)
 
Il momento in cui si renderanno conto di come gira l´industria dell´aviazione sará il momento giusto per tirare fuori la scusa del lobbismo di Air France, Lufthansa e BA che non avranno permesso ad AZ di espandersi come si erano immaginati. Non lo capiranno nemmeno in quel momento in cui la voragine finanziaria diventerá un buco nero. Come ha detto Carsten Spohr..ne riparliamo tra qualche anno.
 
LH243, ma che vuoi che ne capisca Spohr di aerei, mercato, ed aviazione in generale? Questi hanno un superconsulente del settore, fattene una ragione! Il suo curriculum uno come Spohr se lo sogna, che diamine! Fossi in te, ci penserei se non sia il caso di andare a conquistare il sol dell’avvenire. Consiglio da amico, eh!
 
Il momento in cui si renderanno conto di come gira l´industria dell´aviazione sará il momento giusto per tirare fuori la scusa del lobbismo di Air France, Lufthansa e BA che non avranno permesso ad AZ di espandersi come si erano immaginati. Non lo capiranno nemmeno in quel momento in cui la voragine finanziaria diventerá un buco nero. Come ha detto Carsten Spohr..ne riparliamo tra qualche anno.

Eh ma con tutto il rispetto a voi manca il guru, possiamo discutere quanto vuoi della bravura di Spohr ecc. ma senza l’ “advaisor” del Toninelli non andate da nessuna parte.

G
 
Alitalia: da intesa con Boeing 10 aerei per lunghi viaggi (Stampa)
ROMA (MF-DJ)--Aumentare gli aerei per il lungo raggio grazie a un accordo con Boeing e omogeneizzare la flotta di Alitalia. Lo scrive La Stampa aggiungendo che il ministero dei Trasporti è al lavoro sul nuovo ambizioso piano quinquennale per rilanciare la compagnia. Il progetto prevede ad oggi di portare il numero di aerei per le tratte più lunghe da 26 a poco meno di 40: una decina di mezzi in più per potenziare i voli redditizi della compagnia; gli altri 100 aerei sono invece per le tratte più brevi che restano in perdita.

Al tempo stesso, spiegano alcune fonti, il governo punta a far sì che per il lungo raggio venga usato un solo modello, mentre oggi ce ne sono due diversi: si tratta del modernissimo Boeing 787 Dreamliner. È per questo dunque che sono stati avviati dei contati con il costruttore americano, che non dovrebbe avere alcuna quota della nuova azienda controllata dallo Stato ma limitarsi a fare il fornitore. È possibile che vengano avviati contatti anche con Airbus.

I nuovi aerei saranno presi in leasing ed essendo moderni la rata sarà maggiore. Nel governo però sono convinti di poter avere margini di guadagno: i mezzi hanno costi di esercizio del 20% in meno rispetto agli attuali ed essendo più leggeri e potenti possono essere usati in modo più versatile, aumentando l'offerta. In questa fase intanto la compagnia continua ad essere gestita dai tre commissari, che saranno sentiti in audizione in Parlamento il 26 settembre.

(END) Dow Jones Newswires

... cominciano a mettere i piedi per terra : l'intesa con Boeing si riduce ad una decina di aerei ......
 
Prendendo la notizia con le pinze, diciamo che, per cominciare, i quattrini andrebbero da A(Z) a B(oeing), non al contrario. Non che ci fossero dubbi, per la verità.
 
Ma qualcuno glie lo ha spiegato a questi che B777 e A330 non sono due versioni diverse dello stesso tipo di aereo (a la A330 e B767, per esempio)?
 
Prendendo la notizia con le pinze, diciamo che, per cominciare, i quattrini andrebbero da A(Z) a B(oeing), non al contrario. Non che ci fossero dubbi, per la verità.
Tutto questi can can per arrivare ad ordinare una quarantina di B787 aumentando i costi di leasing... geniale...
 
Fra l'altro portare la flotta LR circa a 40 non è chissà quale novità estratta dal cilindro da parte dei mega consulenti del governo.
 
Ma qualcuno glie lo ha spiegato a questi che B777 e A330 non sono due versioni diverse dello stesso tipo di aereo (a la A330 e B767, per esempio)?
Vero, però oggettivamente fra - 800 e - 1000 AZ probabilmente dovrebbe poter cavarsela con un solo tipo.
Detto questo, a parte la paccata di soldi che ci vogliono per un simile cambio flotta, sarebbe anche interessante capire dove vorrebbero farli volare

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