Thread Alitalia settembre 2018: rotta verso l'ignoto


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
in modo che tanta più gente si renda conto della follia di certi progetti.

Non credo si renderanno conto. I loro elettori sono un po' come i Brexiteers qui in UK: hanno votato senza avere la più pallida idea dei meccanismi post-Brexit in termini di economia, politiche sociali e non vi annoio con la lista completa - hanno semplicemente fatto la loro scelta in preda all'ignoranza più assoluta e con le paranoie su Bruxelles, l'immigrazione dal centro/est Europa e le smanie di grandeur a farla da padrone. Adesso, sostituite UK con Italia e centro/est Europa con Mediterraneo e ci siamo quasi (parlo di elettori, non di debito/economia).

G
 
Non credo si renderanno conto. I loro elettori sono un po' come i Brexiteers qui in UK: hanno votato senza avere la più pallida idea dei meccanismi post-Brexit in termini di economia, politiche sociali e non vi annoio con la lista completa - hanno semplicemente fatto la loro scelta in preda all'ignoranza più assoluta e con le paranoie su Bruxelles, l'immigrazione dal centro/est Europa e le smanie di grandeur a farla da padrone. Adesso, sostituite UK con Italia e centro/est Europa con Mediterraneo e ci siamo quasi (parlo di elettori, non di debito/economia).

G

Giusto, ma oggi cosa voterebbero quegli stessi elettori, pur non avendo ancora toccato con mano la min**iata che hanno fatto?
 
Giusto, ma oggi cosa voterebbero quegli stessi elettori, pur non avendo ancora toccato con mano la min**iata che hanno fatto?

tocca mettersi l'anima in pace nazionalizzazione a spese dei contribuenti assicurata se davvero i consensi del governo aumentano
evidentemente checche' se ne dica questo governo piace e anche tanto

ma la nazionalizzazione nel caso az sara' un insuccesso,un botto pazzesco che copriranno sempre i cittadini

chi ha votato NO perche' voleva la nazionalizzazione ci ha visto lungo
 
chi ha votato NO perche' voleva la nazionalizzazione ci ha visto lungo
Peccato che i propositi di far entrare i dipendenti nell'azionariato convertendo il TFR per esempio sia caduta in disgrazia (strano che non lo chiedano a gran voce), sarebbe stato giusto che scommettessero anche i loro soldini sulla buona riuscita del progetto di nazionalizzazione...
 
Non e' sufficiente svegliarsi la mattina e decidere di fare i "Grandi", prima bisogna crescere, possibilmente in maniera armonica e graduale,andando a creare una quota di mercato.

@paolo_61 esattamente Paolo volendo il mercato c'e' ma manca la quota, considera poi che quel mercato e' gia bene o male fidelizzato con altri operatori da anni, di conseguenza per andarlo a "rubare" a operatori ben piu' radicati devi mettere in conto anni e anni di perdite,oltre ai miliardi di partenza.

Assolutamente d’accordo.
 
tocca mettersi l'anima in pace nazionalizzazione a spese dei contribuenti assicurata se davvero i consensi del governo aumentano
evidentemente checche' se ne dica questo governo piace e anche tanto

ma la nazionalizzazione nel caso az sara' un insuccesso,un botto pazzesco che copriranno sempre i cittadini

chi ha votato NO perche' voleva la nazionalizzazione ci ha visto lungo

Su questo non ho mai avuto dubbi: rischio calcolatissimo.
 
Mail sgrammatica di richiesta cancellazione del post in 3, 2, 1 ...

P.S. Come sempre con minaccia di essere portati per direttissima davanti alla Corte Internazioale dell'Aia.
 
Roma, 15 set. (AdnKronos) – “Alitalia non può essere terreno di esercitazione di singoli esponenti del Governo né tantomeno su Alitalia può scaricarsi, come sta accadendo, il conflitto interno tra 5Stelle e Lega”. A dichiararlo è la senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd Commissione Attività Produttive, nel corso del dibattito su infrastrutture e mobilità nell’ambito delle “Giornate del Lavoro”.
Alitalia, dice Bellanova, “e’ un asset strategico del Paese messo in sicurezza dall’azione del precedente Governo e ha dinanzi a sé date obbligate che richiedono decisioni e azioni altrettanto nette: scadenza dei Commissari entro il 31 ottobre e restituzione del prestito ponte entro il 15 dicembre prossimo. I tempi a disposizione sono strettissimi e sono obbligate soluzioni definitive”.
“La continuità operativa di Alitalia -sottolinea l’esponente Pd- ha bisogno di investimenti a lungo termine, determinati da scelte strategiche chiare e da un nuovo piano industriale. Stanno giocando con migliaia e migliaia di lavoratori e con un segmento strategico per il sistema-paese e il suo posizionamento globale. Nel luglio scorso su questo abbiamo incalzato il Ministro, con una interrogazione e una Mozione. Non abbiamo ottenuto nessuna risposta. E all’orizzonte non ne vediamo alcuna. Sconcertante”.

http://ildubbio.news/ildubbio/2018/...governo-si-sbrighi-a-decidere-servono-scelte/
 
Roma, 15 set. (AdnKronos) – “Alitalia non può essere terreno di esercitazione di singoli esponenti del Governo né tantomeno su Alitalia può scaricarsi, come sta accadendo, il conflitto interno tra 5Stelle e Lega”. A dichiararlo è la senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd Commissione Attività Produttive, nel corso del dibattito su infrastrutture e mobilità nell’ambito delle “Giornate del Lavoro”.
Alitalia, dice Bellanova, “e’ un asset strategico del Paese messo in sicurezza dall’azione del precedente Governo e ha dinanzi a sé date obbligate che richiedono decisioni e azioni altrettanto nette: scadenza dei Commissari entro il 31 ottobre e restituzione del prestito ponte entro il 15 dicembre prossimo. I tempi a disposizione sono strettissimi e sono obbligate soluzioni definitive”.
“La continuità operativa di Alitalia -sottolinea l’esponente Pd- ha bisogno di investimenti a lungo termine, determinati da scelte strategiche chiare e da un nuovo piano industriale. Stanno giocando con migliaia e migliaia di lavoratori e con un segmento strategico per il sistema-paese e il suo posizionamento globale. Nel luglio scorso su questo abbiamo incalzato il Ministro, con una interrogazione e una Mozione. Non abbiamo ottenuto nessuna risposta. E all’orizzonte non ne vediamo alcuna. Sconcertante”.

http://ildubbio.news/ildubbio/2018/...governo-si-sbrighi-a-decidere-servono-scelte/

Anche questi del PD sono il trionfo dell'aria fritta. Il senso di queste affermazioni è pari a zero, se non nell'ottica di una miserabile captatio benevolentiae tra i pochi (pochissimi) dipendenti AZ non sostenitori del M5S, che ha invece fatto man bassa di voti promettendo a tutti il ritorno al regno di Pantalone.
 
Non so se riguardi più questo TR o quello sulla flotta AZ...

https://www.corriere.it/cronache/18...vi-ed5b81de-b8ea-11e8-a7f1-982db425565b.shtml


TRASPORTI

16 settembre 2018 - 07:20

Alitalia e il caso degli aerei vecchi pagati come se fossero nuovi

di*Leonard Berberi - lberberi@corriere.it

****

Ventotto milioni di dollari al mese per noleggiare aerei costruiti anche quasi un quarto di secolo fa, ma pagati da Alitalia come se fossero nuovi. È quanto emerge da un’analisi del*Corriere*con l’aiuto di alcuni esperti del settore sulla base dei dati contenuti in una relazione firmata dai commissari della compagnia aerea in amministrazione straordinaria dal 2 maggio 2017. Una «bolletta» che nel tempo è scesa, precisano i dirigenti nel documento pieno di omissis. Ma ancora oggi l’aviolinea continua a pagare a peso d’oro gran parte della sua flotta. Ed entro cinque anni — salvo sorprese — dovrebbe spendere altri 1,8 miliardi di dollari di solo leasing, 1,55 miliardi di euro secondo il cambio attuale. È bene precisarlo: l’esborso che deve affrontare oggi Alitalia nasce dagli accordi firmati prima della gestione commissariale.

[https://stadvtools-akamaized-net]

La flotta noleggiata

Al 30 giugno 2018, mettono nero su bianco Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari (i tre commissari scelti dal precedente governo per gestire l’amministrazione straordinaria) Alitalia e la succursale regional CityLiner contavano 118 aerei (diventati 117 a luglio perché un Airbus A319 è da tempo negli hangar). Di questi 26 sono utilizzati per i collegamenti intercontinentali (11 Boeing 777-200ER, 1 Boeing 777-300ER, 14 Airbus A330-200), 72 per il breve e medio raggio (12 Airbus A321, 38 A320, 22 A319), 20 da CityLiner (5 Embraer 190, 15 Embraer 175). Due terzi della flotta di Alitalia, però, sono presi in leasing: ogni mese la società deve versare dei soldi a 17 diverse società specializzate come AerCap, Aergo Capital, Air Lease Corporation, Avolon, CDB Leasing.

[https://stadvtools-akamaized-net]

I prezzi di mercato

Quanti soldi? Tanti. Non solo perché i velivoli in leasing sono 77, ma anche perché — come accennato — vengono pagati come se fossero nuovissimi, cioè 28 milioni di dollari al mese: 4 milioni per i 16 Embraer della succursale regional (sono anche i più piccoli), 12 milioni per i 42 jet del breve-medio raggio, altri 12 milioni per i 19 del lungo raggio. Non è dato sapere la spesa specifica di ogni velivolo, ma gli esperti consultati dal*Corriereevidenziano un costo rilevante, in alcuni casi fuori mercato. Per esempio. Sostengono gli esperti che un Embraer 175 nuovo costa di noleggio in media 136 mila dollari al mese, mentre uno nuovo 216 mila. Un Embraer 190 va da 150 a 255 mila. Per i sedici Embraer — costruiti oltre sei anni fa — Alitalia spende una media di 250 mila dollari.

Il costo degli Airbus

Lo stesso ragionamento riguarda anche l’altra parte della flotta. Per ciascun Airbus (A319, A320 e A321) Alitalia spende in media 286 mila dollari al mese. Un’enormità. Perché se si va a vedere il listino internazionale del leasing, un A319 datato costa 80 mila dollari mensili, uno nuovo 260 mila. Per il modello A320 si va da 65 a 300 mila. Per l’A321 da 83 a 128 mila. Nella flotta della compagnia tricolore, gli A319 hanno in media 11 anni, gli A320 quasi 12, gli A321 più di 21 anni. Insomma, non proprio nuovi.

[https://stadvtools-akamaized-net]

I jet del lungo raggio

La situazione non cambia nemmeno guardando i costi sostenuti per i velivoli del lungo raggio. Quelli che, per intenderci, collegano Roma con gli Usa, il Giappone, l’India il Sud America, l’Africa. Sono anche quelli più grandi e costosi: in media oltre 630 mila dollari al mese sborsati per ogni Airbus A330 o Boeing 777. Ma cosa dice il mercato internazionale del leasing? Che un Boeing 777-200ER va da 220 mila a 470 mila dollari al mese, un Boeing 777-300ER (Alitalia ne ha uno) da 570 mila a 1,3 milioni, un A330 da 165 mila a 620 mila. Anche in questo caso non avrebbe senso applicare la tariffa più alta perché i Boeing 777-200ER di Alitalia hanno in media 15 anni, il B777-300ER poco meno di dieci anni, così come gli A330.

«Avviata la rinegoziazione»

Un esborso che ai commissari di certo non è sfuggito. E infatti scrivono nella relazione: «È stato avviato un processo di contenimento di tutte le voci di costo tra cui, in particolare, quelle relative ai canoni dovuti per il leasing». E ancora: «È iniziata una fase di rinegoziazione con le 17 società di leasing per la ristrutturazione di tutti i contratti degli aeromobili in locazione che ha come obiettivo l’adeguamento dei termini e delle condizioni contrattuali agli indici dei valori di mercato rilevati». Una fase di rinegoziazione — scrivono i commissari in un altro documento — «stante i poteri negoziali». Poteri che Alitalia, secondo quanto fanno filtrare diverse società di leasing, questi mesi non ha più di tanto.



Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
 
Quanto sarebbe il risparmio se si applicassero dei canoni di leasing piu' vicini ai prezzi di mercato?

E perché la Alitalia targata Etihad non ha strappato prezzi piu' concorrenziali alle societa' di leasing, accettando invece prezzi che, stando a quanto si legge nel Corriere, sono assolutamente sbilanciati?
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.