Thread Alitalia - Febbraio 2018


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Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Di tutto un po': GOA, VRN (ancora per poco), VCE, TRS, PSA, NAP, BRI, MRS, ZRH, GVA, MUC, BRU, ORN, TGD, ALG, TUN....e dove serve, questi sono solo esempi a caso.
 
Scusa DusCgn, chiudono totalmente BCN o riducono? Non ho capito.

Viene chiusa, anche perchè ridurre ulteriormente una rotta come Barcellona che già è solo pentasettimanale non ha senso (non lo ha nemmeno adesso sinceramente).

Viene chiusa pure la FCO-ORN che era ormai solo bisettimanale, con E75.
 
Viene chiusa, anche perchè ridurre ulteriormente una rotta come Barcellona che già è solo pentasettimanale non ha senso (non lo ha nemmeno adesso sinceramente).

Viene chiusa pure la FCO-ORN che era ormai solo bisettimanale, con E75.

Di aperture/chiusure ne hanno fatte parecchie.
Peccato solo la figuraccia della NBO.
 
Di aperture/chiusure ne hanno fatte parecchie.
Peccato solo la figuraccia della NBO.

Trovo peggiore di tutte la chiusura di PEK. Tre tentativi in Cina andati a vuoto, in un mercato con tale potenziale, significa qualcosa. E non si venga a dire che è questione di orario.
 
Viene chiusa, anche perchè ridurre ulteriormente una rotta come Barcellona che già è solo pentasettimanale non ha senso (non lo ha nemmeno adesso sinceramente).

Viene chiusa pure la FCO-ORN che era ormai solo bisettimanale, con E75.

E' chiaro che se una rotta va male, è giusto chiuderla.
Però, con la fine del volo per Orano viene dimostrato che l'hub di AZ a FCO non è in grado di alimentare praticamente nessuna rotta "sottile" verso destinazioni di nicchia che non siano le Podgorica e Tirana del caso su cui AZ ha importanti quote di mercato.
Per il resto, AZ si concentra sempre più sulle rotte più battute, quelle che evidentemente hanno anche un forte mercato PTP.
 
Trovo peggiore di tutte la chiusura di PEK. Tre tentativi in Cina andati a vuoto, in un mercato con tale potenziale, significa qualcosa. E non si venga a dire che è questione di orario.

Concordo, tutto questo è inconcepibile. Chiudere l'unica rotta che serve la Cina che, tra l'altro, fa registrare un incremento considerevole di nuovi viaggiatori verso il bel paese, significa che molte cose non vanno in Az.


Boom di turisti cinesi, ecco come attirarli in Italia

[ 0 ] 13 febbraio 2018 11:44


Sono i più spendaccioni al mondo e crescono ad ritmo esponenziale: basterebbero questi due elementi per convincersi della necessità di investire sull’incoming dei turisti cinesi. Non è un caso il 2018 sia stato dichiarato dall’Unione europea l’anno del turismo Europa-Cina. Secondo i dati presentati alla Bit, nel 2017 l’Italia ha accolto 1,5 milioni di cinesi, contro i 5-10 milioni che hanno visitato l’Europa (dati estremamente imprecisi, frutto delle diversità delle rilevazioni di China Tourism Academy ed Eurobarometro) e i 120-130 milioni di cinesi che viaggiano all’estero. In Europa fanno meglio dell’Italia la Gran Bretagna, la Germania e la Francia, anche se la formula preferita dai cinesi rimane quella del viaggio multi-destinazione: viaggi di 7-10 giorni con tappe rapide nelle città più turistiche del Vecchio Continente. Ovunque vadano, comunque, i cinesi spendono parecchio: 1500 euro la spesa media pro-capite esclusi i costi di viaggio, cifra che dal 2012 fa di loro i “top spender” al mondo. Secondo le previsioni, gli arrivi di turisti cinesi in Italia aumenteranno del 5% l’anno. E cresceranno anche le aspettative: tra i nuovi desiderata spiccano soggiorni esperienziali, itinerari naturalistici, sportivi ed enogastronomici, ma anche hotel di design e servizi ultratecnologici.
 
E' chiaro che se una rotta va male, è giusto chiuderla.
Però, con la fine del volo per Orano viene dimostrato che l'hub di AZ a FCO non è in grado di alimentare praticamente nessuna rotta "sottile" verso destinazioni di nicchia che non siano le Podgorica e Tirana del caso su cui AZ ha importanti quote di mercato.
Per il resto, AZ si concentra sempre più sulle rotte più battute, quelle che evidentemente hanno anche un forte mercato PTP.

Ma con una una rotta bisettimanale cosa vuoi feederare?
 
Però, con la fine del volo per Orano viene dimostrato che l'hub di AZ a FCO non è in grado di alimentare praticamente nessuna rotta "sottile" verso destinazioni di nicchia che non siano le Podgorica e Tirana del caso su cui AZ ha importanti quote di mercato.
Per il resto, AZ si concentra sempre più sulle rotte più battute, quelle che evidentemente hanno anche un forte mercato PTP.

Io credo che rotte in Europa e nel bacino del Mediterraneo (1-2-3h di volo), proposte 2-3xw (a meno che non siano espressamente collegamenti di carattere vacanziero/iper stagionale) non hanno senso in un contesto Hub&spoke.

Penso alle varie BIO, MPL, KRK, RAK, ORN etc via via proposte con frequenze risibili.
Già il network è spesso deficitario pure sulle destinazioni più "pesanti", che andrebbero incrementate, ma rotte così sottili che non sono giornaliere (o perlomeno che tendano al giornaliero 5-6xw) offrono poca funzionalità al network stesso e flessibilità ai pax. Di conseguenza nascono già precarie, visto che il focus principale dovrebbero essere i transiti non il p2p.
 
Salvini: AZ non va svenduta. Serve compagnia aerea nazionale.

https://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN1FX248-OITTP

dice anche

«Un Paese che ha nel turismo una sua fonte di ricchezza non può non avere un ministero dedicato - spiega Salvini alla Confcommercio a Roma - e non può non avere una compagnia di bandiera che risponda all’interesse nazionale e non serva da sub fornitore per aeroporti di altri Paesi europei. Va fatto di tutto perché Alitalia sia al servizio del turismo italiano e non sia svenduta a qualche compagnia straniera».

http://www.lastampa.it/2018/02/13/e...-stranieri-TVHdUJ7HH7qEzViMTUHt2L/pagina.html


Dopo 10 anni sono in pratica le stesse parole di Silvio di allora (quando diceva AZ non dovesse finire in AF, pena la perdita dei turisti al Colosseo a favore della Tour Eiffel o ai Castelli della Loira e altre banalità simili...).
 
E basta! Non se ne puo' proprio piú con questi ricavi in aumento. Della colonna di destra del conto economico di Az tutto tace. I ricavi vanno da Dio, dei costi nessuno sa piú nulla.
Quoto. E' una costante e palese presa per il c...
dice anche

«Un Paese che ha nel turismo una sua fonte di ricchezza non può non avere un ministero dedicato - spiega Salvini alla Confcommercio a Roma - e non può non avere una compagnia di bandiera che risponda all’interesse nazionale e non serva da sub fornitore per aeroporti di altri Paesi europei. Va fatto di tutto perché Alitalia sia al servizio del turismo italiano e non sia svenduta a qualche compagnia straniera».

http://www.lastampa.it/2018/02/13/e...-stranieri-TVHdUJ7HH7qEzViMTUHt2L/pagina.html


Dopo 10 anni sono in pratica le stesse parole di Silvio di allora (quando diceva AZ non dovesse finire in AF, pena la perdita dei turisti al Colosseo a favore della Tour Eiffel o ai Castelli della Loira e altre banalità simili...).
Dunque, Giggino vuole nazionalizzare, Matteuzzo da Giussano (una volta...) pure, Graziano vuole una partecipazione dello stato in AZ e quanto a Silvietto ne hai ricordato fin troppo bene le idee.
E noi qui a perdere tempo parlando della presunta vendita di AZ, illudendoci di essere in un paese normale.
La triste verità è che probabilmente il carrozzone ci resterà sul gobbo sine die.
 
BGW non ho mai detto che Az fa più ricavi di BA o di chiunque altro. Che l' aumento della rotta su GRU sia dovuto al buon andamento della rotta non l' ho detto io ma Gubitosi che fino a prova contraria ha dei dati veritieri e migliori dei tuoi (poi magari sarà un bugiardo ma fino a prova contraria non lo possiamo sostenere).
So bene che l' algoritmo delle tariffe è molto complesso e difficile da capire per chi non è un esperto.
Dire che Az regali i biglietti e che è quasi sempre più economica di altre compagnie (di BA nel caso che hai discusso con Betha) è una generalizzazione senza fondamento (a meno che non hai i dati degli yields medi di Az su quella tratta). Poi se la moda è dire che Az regala i biglietti, andiamo avanti con la moda.

Né io né te abbiamo dati non lavorando per AZ quindi è una non-questione. Tu però in molti post hai sempre dato giudizi di valore, deducendoli da elementi fattuali che sono solo una delle componenti della redditività (o non redditività) di una rotta: frequenze, LF, eventuali promo, miglia extra, o cose simili.
Che AZ regali i biglietti non lo ha detto nessuno. Deo gratias riesce a vendere anche biglietti a tariffa piena, altrimenti sarebbe già fallita da tempo.
Ma trovami per favore un'altra compagnia che in maniera permanente - perché così è - sconta del 20% a turno destinazioni europee, intercontinentali, in business, economy premium o economy. E, bada bene, lo sconto del 20% si applica a tariffe che sono già scontate.
 
Né io né te abbiamo dati non lavorando per AZ quindi è una non-questione. Tu però in molti post hai sempre dato giudizi di valore, deducendoli da elementi fattuali che sono solo una delle componenti della redditività (o non redditività) di una rotta: frequenze, LF, eventuali promo, miglia extra, o cose simili.
Che AZ regali i biglietti non lo ha detto nessuno. Deo gratias riesce a vendere anche biglietti a tariffa piena, altrimenti sarebbe già fallita da tempo.
Ma trovami per favore un'altra compagnia che in maniera permanente - perché così è - sconta del 20% a turno destinazioni europee, intercontinentali, in business, economy premium o economy. E, bada bene, lo sconto del 20% si applica a tariffe che sono già scontate.


È vero che le tariffe in J di AF/KL con origine Italia verso le destinazioni servite da AZ sono allineate, con 1600/1700€ quest'inverno si vola quasi ovunque
 
È vero che le tariffe in J di AF/KL con origine Italia verso le destinazioni servite da AZ sono allineate, con 1600/1700€ quest'inverno si vola quasi ovunque

Solo un esempio sulla SCL, visto che è un biglietto che ho appena comprato:
SCL-LHR via FCO con AZ, in promo fino al 28/02 è venduta a CLP 2.170.000 (circa 2.930 Euro).
SCL-LHR via CDG con AF, anch'essa in promo fino al 28/02, è venduta a CLP 2.293.000 (circa circa 3.090 Euro).
Fin qui, si potrebbe dire che le promozioni sono appaiate (più o meno). AZ offre però anche dal Cile la sua ulteriore promo del 18% di sconto, e quindi la tariffa "scende" a CLP 1.681.000 (circa 2.270 Euro).
Quindi, a parità di tratta e tariffa, la differenza è 3.090 di AF contro 2.270 di AZ...
 
«Alitalia non va svenduta alle multinazionali o alle società straniere, ma va valorizzata come compagnia di bandiera». Non siamo nel 2008, quando Silvio Berlusconi puntò la sua campagna elettorale sull’italianità del vettore, ma esattamente dieci anni dopo. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, interviene infatti sulla vicenda dell’ex compagnia di bandiera, che è in amministrazione straordinaria da maggio, convinto che l’azienda debba restare italiana. Oggi la compagnia si trova nel processo di vendita, con due acquirenti in prima fila: la tedesca Lufthansa e il tandem anglo-francese Easyjet-Air France.

«Un Paese che ha nel turismo una sua fonte di ricchezza non può non avere un ministero dedicato - spiega Salvini alla Confcommercio a Roma - e non può non avere una compagnia di bandiera che risponda all’interesse nazionale e non serva da sub fornitore per aeroporti di altri Paesi europei. Va fatto di tutto perché Alitalia sia al servizio del turismo italiano e non sia svenduta a qualche compagnia straniera».

A pochi giorni dal voto, Salvini riprende in sostanza il refrain di Berlusconi che nel 2008, una volta al governo insieme peraltro alla Lega Nord, rifiutò la proposta di Air France e promosse una cordata di imprenditori italiani – i cosiddetti “capitani coraggiosi” – che rilevarono la compagnia, anche allora commissariata. Il leader della Lega non ha spiegato se l’azienda andrebbe nazionalizzata per intero o se lo Stato debba acquisirne solo una parte, anche se quest’ultima opzione sembra quella auspicata.

La cordata di imprenditori del 2008, frutto di quel progetto chiamato Fenice, non portò comunque a risultati soddisfacenti, tanto che nel 2015 in Alitalia è entrata la compagnia di Abu Dhabi, Etihad. Anche questa esperienza è finita senza successo ed oggi Alitalia è in cerca di un acquirente che possa farla uscire definitivamente da anni difficili.

Ad opporsi all’ipotesi di intervento dello Stato è il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che lunedì vedrà i commissari straordinari per fare il punto. «L’obiettivo di non usare soldi del contribuente rimane prioritario», spiega ricordando che fino ad oggi sono stati spesi 8 miliardi di soldi pubblici per tenere in vita Alitalia. «Sono contrario a qualunque progetto Fenice 2. Avrei già chiuso ma i pretendenti hanno frenato a causa delle elezioni». E’ infatti sempre più probabile che una decisione verrà presa dopo il voto: «Alitalia è troppo piccola per rimanere da sola ed è importante trovarle uno sbocco nel più breve tempo possibile», avverte il ministro.

http://www.lastampa.it/2018/02/13/e...-stranieri-TVHdUJ7HH7qEzViMTUHt2L/pagina.html
 
Stato
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