Thread Alitalia - Gennaio 2018


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In Lufthansa non vi è obbligo di domicilio entro X km ma obbligo di reperibilità entro 80km dall’aeroporto nei periodo di duty e stby. Biglietti gratis o possibilità di viaggiare gratis sul jump seat non esistono. Tutti i dipendenti pagano i voli stby. Io per pendolare con Roma pago circa 75 euro andata e ritorno eco stby.

In swiss hanno diritto ad una tratta nazionale in cui non pagano... per pendolare .. esempio che conksco personalmente Lugano/Zurigo.. se vuole partire da altri aeroporti anche MXP paga il biglietto st by
 
Perché non è colpa di AZ, ma dell’handling di TLV

Il passeggero acquista un biglietto Alitalia e paga Alitalia. La responsabilità del rapporto col cliente e dell'erogazione al cliente del servizio pattuito è di Alitalia anche quando questa dà in outsourcing a terze parti una o più parti dell'erogazione. Se c'è una cosa che fa imbestialire sono gli scaricabarile dei vettori: se mi vendi un servizio, sei responsabile della sua erogazione.
 
Il passeggero acquista un biglietto Alitalia e paga Alitalia. La responsabilità del rapporto col cliente e dell'erogazione al cliente del servizio pattuito è di Alitalia anche quando questa dà in outsourcing a terze parti una o più parti dell'erogazione. Se c'è una cosa che fa imbestialire sono gli scaricabarile dei vettori: se mi vendi un servizio, sei responsabile della sua erogazione.

Quindi quando ad Atlanta un blackout ha messo ko lo scalo era colpa dei vettori o dell"aeroporto la mancata partenza di un volo o la mancata coincidenza?

Idem se una sala radar va in tilt chi paga?

Cioè fino a dove le compagnie fanno ricadere le proprie responsabilità e fino a dove possono rivalersi sui propri fornitori di servizi?

Giuro non è polemica ma solo un chiarimento.

Anche io credo il vettore sia responsabile e si rivalga dopo sui fornitori ma chiedo a chi ne sa di più
 
Non esistono controlli medici se non per accertate necessitá da parte dell´azienda (perdita di fiducia nel rapporto lavorativo azienda-dipendente), per essere in malattia non bisogna essere a FRA o MUC (a seconda di dove si é basati) ed i certificati medici sono necessari ed accettati anche in lingua inglese, francese, spagnolo, italiano e portoghese Il certificato medico é necessario unicamente dal quarto giorno di malattia.
Ottimo grazie delle info !
 
Il passeggero acquista un biglietto Alitalia e paga Alitalia. La responsabilità del rapporto col cliente e dell'erogazione al cliente del servizio pattuito è di Alitalia anche quando questa dà in outsourcing a terze parti una o più parti dell'erogazione. Se c'è una cosa che fa imbestialire sono gli scaricabarile dei vettori: se mi vendi un servizio, sei responsabile della sua erogazione.

Si lo so che la responsabilità è di AZ, ma di certo la colpa è dell’handler non di AZ, contro cui inveisce la gente
 
La musicista israeliana Myrna Herzog si scaglia contro Alitalia, accusando la compagnia di aver distrutto la sua viola da gamba. In un post su Facebook, intitolato "Alitalia odia i musicisti" e corredato di foto, la musicista, direttrice dell'Ensamble Phoenix, scrive: "Così è come Alitalia mi ha consegnato la mia viola da gamba Lewis originale del 17esimo secolo, dopo avermi assicurato che sarebbe stata portata a mano sull'aereo e fuori da esso. È stata selvaggiamente vandalizzata e sembra che le sia passata sopra una macchina".

La Herzog dice di non essere "riuscita a contattare nessuno in Alitalia e la sola risposta ricevuta finora è che la compagnia non si assume responsabilità".







Una versione che però la compagnia non conferma, ed anzi rilancia. Fonti di Alitalia fanno infatti sapere che, a quanto risulta da una prima indagine, la passeggera, ripetutamente invitata a pagare per alloggiare il bagaglio nel cosiddetto extra seat, perchè notevolmente superiore alle dimensioni consentite, si è rifiutata, firmando anche lo scarico di responsabilità per eventuali danni di oggetti diversi dai normali bagagli; nonostante fosse stata avvertita del rischio che, in virtù della tipologia dello strumento, ci potessero essere dei danni. La compagnia ovviamente, rammaricandosi per quanto avvenuto, rispetterà come di consueto le normative in vigore sul rimborso degli eventuali danni ai bagagli.

In un post successivo la musicista aggiunge altre foto dello strumento prima e dopo il viaggio su volo Alitalia e del documento che la Herzog spiega di aver dovuto compilare all'aeroporto quando è stata informata che lo strumento era stato rotto.

http://www.ladige.it/news/italia/2018/01/05/distrutta-viola-17esimo-secolo-alitalia-odia-musicisti
 
Una versione che però la compagnia non conferma, ed anzi rilancia. Fonti di Alitalia fanno infatti sapere che, a quanto risulta da una prima indagine, la passeggera, ripetutamente invitata a pagare per alloggiare il bagaglio nel cosiddetto extra seat, perchè notevolmente superiore alle dimensioni consentite, si è rifiutata, firmando anche lo scarico di responsabilità per eventuali danni di oggetti diversi dai normali bagagli; nonostante fosse stata avvertita del rischio che, in virtù della tipologia dello strumento, ci potessero essere dei danni. La compagnia ovviamente, rammaricandosi per quanto avvenuto, rispetterà come di consueto le normative in vigore sul rimborso degli eventuali danni ai bagagli.

Se è andata veramente così, e soprattutto se ha firmato la scarico di responsabilità per non pagare l'extra seat .... c'è da ridere di lei e delle sue braccine corte corte.
 
Era un GIG-FCO-TLV ?
In ogni caso anche se Az sembra avere scarse responsabilità, non è mai una bella pubblicità.
 
Quindi quando ad Atlanta un blackout ha messo ko lo scalo era colpa dei vettori o dell"aeroporto la mancata partenza di un volo o la mancata coincidenza?è

Idem se una sala radar va in tilt chi paga?

Cioè fino a dove le compagnie fanno ricadere le proprie responsabilità e fino a dove possono rivalersi sui propri fornitori di servizi?

Giuro non è polemica ma solo un chiarimento.

Anche io credo il vettore sia responsabile e si rivalga dopo sui fornitori ma chiedo a chi ne sa di più

E' chiaro che vi sono situazioni straordinarie e casi di forza maggiore, ma ciò non altera il rapporto fra un vettore e il suo cliente: ovvio - se l'aeroporto ha un blackout, o c'è un problema al servizio radar, il passeggero non può incazzarsi col vettore, ma quello è un problema di infrastrutture.
 
Se la versione della compagnia fosse vera, il danno di immagine rimane.

Premesso che non sono un musicista, le custodie rigide che contengono gli strumenti mi sembrano davvero difficili da rompere, anche lanciandole.
 
La musicista israeliana Myrna Herzog si scaglia contro Alitalia, accusando la compagnia di aver distrutto la sua viola da gamba. In un post su Facebook, intitolato "Alitalia odia i musicisti" e corredato di foto, la musicista, direttrice dell'Ensamble Phoenix, scrive: "Così è come Alitalia mi ha consegnato la mia viola da gamba Lewis originale del 17esimo secolo, dopo avermi assicurato che sarebbe stata portata a mano sull'aereo e fuori da esso. È stata selvaggiamente vandalizzata e sembra che le sia passata sopra una macchina".

La Herzog dice di non essere "riuscita a contattare nessuno in Alitalia e la sola risposta ricevuta finora è che la compagnia non si assume responsabilità".







Una versione che però la compagnia non conferma, ed anzi rilancia. Fonti di Alitalia fanno infatti sapere che, a quanto risulta da una prima indagine, la passeggera, ripetutamente invitata a pagare per alloggiare il bagaglio nel cosiddetto extra seat, perchè notevolmente superiore alle dimensioni consentite, si è rifiutata, firmando anche lo scarico di responsabilità per eventuali danni di oggetti diversi dai normali bagagli; nonostante fosse stata avvertita del rischio che, in virtù della tipologia dello strumento, ci potessero essere dei danni. La compagnia ovviamente, rammaricandosi per quanto avvenuto, rispetterà come di consueto le normative in vigore sul rimborso degli eventuali danni ai bagagli.

In un post successivo la musicista aggiunge altre foto dello strumento prima e dopo il viaggio su volo Alitalia e del documento che la Herzog spiega di aver dovuto compilare all'aeroporto quando è stata informata che lo strumento era stato rotto.

http://www.ladige.it/news/italia/2018/01/05/distrutta-viola-17esimo-secolo-alitalia-odia-musicisti

Tradotto: AZ pagherà i 1.000 Euro e qualcosa previsti dalla convenzione di Montreal. Se non erano presenti assicurazioni extra sul bagaglio, la musicista becca gli spiccioli
 
Si lo so che la responsabilità è di AZ, ma di certo la colpa è dell’handler non di AZ, contro cui inveisce la gente
il vettore risponde dell’handler quale suo ausiliario rispetto all’utente: principio di recente ribadito in linea con la convenzione di Montreal dalla Cassazione italiana a Sezioni Unite n. 21850 del 20/9/2017

Alitalia deve spiegare però che risponde del fatto di un terzo e non proprio, come pure delle scelte dell’utente informato
 
il vettore risponde dell’handler quale suo ausiliario rispetto all’utente: principio di recente ribadito in linea con la convenzione di Montreal dalla Cassazione italiana a Sezioni Unite n. 21850 del 20/9/2017

Alitalia deve spiegare però che risponde del fatto di un terzo e non proprio, come pure delle scelte dell’utente informato

Grazie per la precisa risposta. AZ ha diritto di rivalsa sulla società di handling ?
 
In ogni caso non volevo aprire un OT cosi corposo, solo citare una possibile clientela per NBO.

Io ringrazio per l'OT che mi ha dato la possibilità di condividere informazioni utili a rettificare certe idee, se non pregiudizi. Benissimo criticare gli sprechi ma bisognerebbe sempre farlo con cognizione di causa quando possibile.

Ritornando IT, l'unica rotta che può avere una componente davvero significativa di traffico generato dalle organizzazioni internazionali AFAIK è la JFK-GVA.

Se AZ vuole provare a mettersi in quel business, che comunque esiste, deve servire bene le città sede delle organizzazioni (e per es. non vola a VIE e ad ADD, e non mi pare che i voli da e per GVA siano ottimizzati per coincidenze) ed essere competitiva sul prezzo perché il criterio è "most direct, most economic". In questo momento, chi riesce a prendere traffico è TK visto che ha frequenze, prezzo e network.
 
Grazie per la precisa risposta. AZ ha diritto di rivalsa sulla società di handling ?

Sicuramente esiste un contratto tra le due che può essere utilizzato per allocare la responsabilità, ma bisogna vedere se davvero la società di handling o AZ ne hanno. Da quel poco che si sa, sempre che i fatti siano corretti:
- si tratta di una viola da gamba del 1685; non so quanto possa valere, ma è sicuramente un oggetto fragile;
- la viola era in una custodia normale, non da viaggio, dunque l'imballaggio non era ottimale;
- si applicano i limiti di responsabilità del vettore da Convenzione di Montreal, secondo i quali la signora prende poco, come ben detto sopra.

L'unico dubbio è se davvero qualcuno al check in ha dato assicurazione alla concertista che il bagaglio sarebbe stato trattato solo a mano, poiché si tratta di dichiarazione sull'esecuzione del contratto che impegna AZ (con rivalsa sul dipendente, se possibile). Diventa un problema di prova, oltre al fatto che le condizioni di trasporto non dovrebbero essere modificabili oralmente.

Altra questione è la gestione mediatica della cosa. Nel 2018 si potrebbe pensare che i tempi del "è colpa tua, avevi da fare diversamente" siano finiti, e che una compagnia aerea interessata a dare una buona immagine di sé abbia procedure standard per gestire questi incidenti in modo professionale su internet e social media. La copia della dichiarazione di bagaglio danneggiato con ben stampato sopra il richiamo ai limiti di responsabilità, per quanto tecnicamente corretta, dà purtroppo un'impressione diversa se rimane l'unico messaggio da parte di AZ.
 
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