Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti
Vedremo. Io agli scioperi fatti così ho sempre creduto poco: 4 ore di agitazione proclamate da una sola sigla che non ha un tavolo con l'azienda, che rappresenta al massimo tre gatti in uno solo dei paesi Ryanair, che deve convincere a partecipare gente impiegata direttamente dal vettore oltre a McGinley, Brookfield, Crewlink e Workforce International... Mi pare un'iniziativa destinata al fallimento che farà più male ai pochi partecipanti che non all'azienda.
D'accordissimo con te, infatti personalmente dubito della riuscita dello stesso, ma almeno qualcosa si muove
L'unica agitazione che potrebbe davvero servire ai piloti deve essere internazionale e forse persino a tempo indeterminato - alla francese: se una buona percentuale di comandanti in più basi e più paesi dovesse astenersi dal lavoro per vari giorni consecutivi, allora il Cda di Ryanair sarebbe costretto a far fuori MOL (non certo perché incapace - è un luminare!) per regalare una vittoria di Pirro al personale, mettere al timone qualcuno ad interim che faccia le concessioni minime per restaurare la normalità e andare avanti con contratti decenti e un costo del lavoro leggermente aumentato ma sempre ampiamente sostenibile. Probabilità che tutto ciò avvenga? Una su centomila.
Purtroppo hai ragione
Io auguro ai piloti FR buona fortuna per due motivi: mi piacciono libero mercato e sicurezza del trasporto aereo.
Il libero mercato funziona quando tutti gli attori giocano secondo le stesse regole, e trovo i meccanismi d'impiego di Ryanair illegali.
Da incorniciare
Quanto alla sicurezza (e ora sarò linciato) la penso come te. Quando un CEO - che dovrebbe essere il responsabile ultimo della sicurezza di centinaia di milioni di passeggeri - dice che il lavoro dei piloti è facile perché tanto fa tutto il pilota automatico, io mi preoccupo della cultura che si crea e temo che il vettore abbassi lo standard dei piloti che assume. Quando le sessioni al simulatore si scalano dallo stipendio dei piloti, mi viene il sospetto che l'azienda pensi all'addestramento solo come un costo, e non anche come una ricchezza. Quando il turnover raggiunge livelli insostenibili e l'azienda si preoccupa di vincere a tutti i costi la battaglia economica coi propri dipendenti, mi viene il dubbio che l'azienda sopravvaluti l'importanza della battaglia salariale e sottovaluti l'erosione del bagaglio di competenza ed esperienza del proprio corpo piloti.
Amen, ovviamente d'accordo su tutta la linea
Ma tranquillo, non verrai linciato perchè non sei pilota....
Andrei da MOL o da chi per lui, assieme a chi ci sta dei miei colleghi, dicendo quali sono le mie richieste minime per restare. Al suo no prenderei la porta e me ne andrei.
E al giorno dopo ti ritrovi senza lavoro, con l'azienda che magari non ti rilascia le certificazioni necessarie per poter rinnovarti la licenza per conto tuo
Nel giro di 3 mesi, se non hai trovato un nuovo lavoro, avrai la recency scaduta e molte compagnie non ti vorranno (oltre che ad essere andato via in malo modo dal tuo precedente lavoro)
In questo modo ti sei scavato la tomba da solo
Incapace di saper valutare oggettivamente quanto la condizione dei piloti Ryan sia esasperata, tuttavia una cosa mi salta all'occhio in tutto questo: com'è che non si sente nulla da parte degli aa/vv che, da quanto apprendo qui, sono al 100% contractors, con stipendi che non credo si avvicinino ai numeri letti poco prima e sono il doppio dei piloti (dalla semplice proporzione che per ogni 738 ci sono 2 in cockpit e 4 in cabina)?
Trovano le condizioni lavorative accettabili?
Ni. Pochi degli AA/VV trovano le condizioni accettabili, ed infatti di AA/VV che rimangono per tutta la loro carriera in RYR ce ne sono pochi
Dal punto di vista commerciale purtroppo gli AA/VV hanno un "peso" nella negoziazione più basso (per formare un CC da zero ci vogliono 3 settimane e 3000€ che pagano loro, un pilota anche con esperienza ti costa mesi e mesi di addestramento e simulatori)
Anche loro si stanno muovendo (gli scioperi pubblicati prima sono tutti per AA/VV mi sembra di ricordare), ma è "ovvio" che facciano meno rumore
Sta cosa dei permessi sindacali ti è rimasta impressa eh.
Il resto della lettera l'hai letta o ti sei fermato lì?


ho pensato lo stesso
Secondo me gli aa/vv sono la vera chiave di lettura per capire quello che sta succedendo in FR: ognuna delle parti si sta semplicemente facendo i cazzi suoi, altro che giustizia sociale.
I comandanti FR, forti di un potere contrattuale improvvisamente forte come mai lo è stato prima, stanno chiedendo di migliorare LA LORO condizione, non quella dei F/O, degli aa/vv, dei rampisti e compagnia bella. Nel fare ciò, e visto che nelle loro richieste c'è molta politica, stanno cercando di ingraziarsi l'opinione pubblica facendo passare la loro battaglia come "giusta", contrapponendola alla difesa "sbagliata" di quel diavolo che è MOL. Nei fatti, però, tra le due parti non ci sono differenze: gli uni vogliono guadagnare di più, l'altro vuole spendere di meno.
In questa bagarre, MOL risulta addirittura più onesto intellettualmente della sua controparte: la sua missione è quella di limitare l'aumento dei costi aziendali per difendere il ritorno degli azionisti, e così la chiama e la tratta. I comandanti invece vorrebbero ricevere gli stessi soldi cinesi senza però doversi trasferire in Cina, e per riuscirci scomodano parlamentari, giornali, racconti strappalacrime e così via. Tra l'altro dimenticandosi che il sistema che tanto gli fa schifo è il solo che gli ha permesso di diventare comandanti.
E gli aa/vv?
Degli aa/vv 'sti cazzi.
Non è proprio così, poichè aumentano le condizioni anche degli AA/VV
Considerando come vengono trattati anche i piloti che hanno provato ad organizzarsi, è difficile pensare che abbiano voglia e risorse per lottare anche per i loro colleghi AA/VV, ma se ci fosse un fronte unito sicuramente aiuterebbe a svegliare Michelino
Per il resto vale il discorso di quanto sopra: se se ne vanno 700 AA/VV li rimpiazzi nel giro di un mese con un paio di roadshow, per rimpiazzare 700 piloti ci vuole 1 anno e investimenti più corposi