*** Alitalia chiede l'amministrazione straordinaria ***

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Un secondo aspetto riguarda invece i rapporti di filiera e, più nello specifico, le commissioni. Con riflessioni che partono da quanto accadde nel 2011, quando Alitalia venne commissariata e dunque si verificò una situazione simile a quanto sta accadendo in questi giorni.

“Sei anni fa - ricorsa Lucarelli -, da parte della compagnia ci fu la revocatoria delle commissioni: in altre parole, il vettore chiese agli agenti di viaggi la restituzione delle remunerazioni riconosciute nell’ultimo semestre”. Un provvedimento che, tuttavia, fu impugnato dalla stragrande maggioranza delle agenzie di viaggi.

“Per ora (siamo in attesa del pronunciamento in appello) i tribunali hanno dato ragione ai dettaglianti”, precisa Lucarelli. Che aggiunge: “Tra gli obiettivi dell’incontro c’è anche quello di evitare una situazione di questo tipo: Fiavet farà tutto il possibile per scongiurare uno scenario come quello che si verificò nel 2011”.

Non ero a conoscenza di questo interessante aspetto. Immagino l'entusiasmo con il quale le agenzie venderanno biglietti AZ nei prossimi mesi.
 
Il dato che emerge dalla vicenda di AZ, e che più mi dispiace, è che nel paese non si è più in grado di fare impresa.
Tolto un po di manifatturiero e qualche altra piccola nicchia, non abbiamo più realtà produttive significative ed imprenditori capaci di confrontarsi con un mondo che cambia ed anche velocemente.
L'Italia è l'unico paese occidentale a non avere una propria compagnia aerea di riferimento. Tutte o sono insignificanti o fallite.
L'esatta fotografia di paese condannato alla mediocrità.
 
Il dato che emerge dalla vicenda di AZ, e che più mi dispiace, è che nel paese non si è più in grado di fare impresa.
Tolto un po di manifatturiero e qualche altra piccola nicchia, non abbiamo più realtà produttive significative ed imprenditori capaci di confrontarsi con un mondo che cambia ed anche velocemente.
L'Italia è l'unico paese occidentale a non avere una propria compagnia aerea di riferimento. Tutte o sono insignificanti o fallite.
L'esatta fotografia di paese condannato alla mediocrità.
L'Italia è ancora il secondo paese per produzione industriale all'interno della UE (con o senza Brexit), e il secondo paese esportatore della UE.
 
Non ero a conoscenza di questo interessante aspetto. Immagino l'entusiasmo con il quale le agenzie venderanno biglietti AZ nei prossimi mesi.

Le revocatorie (per altro pare senza grandi successi in tribunale) si riferiscono eventualmente al pre 2 maggio. Anche per le agenzie vale il discorso fatto sulla prededuzione per tutti gli altri creditori della procedura. Diverso (e più preoccupante per loro) il rischio di cause da parte dei clienti in caso di grounding, rischio che mi chiedo se sia assicurabile.
 
Il dato che emerge dalla vicenda di AZ, e che più mi dispiace, è che nel paese non si è più in grado di fare impresa.
Tolto un po di manifatturiero e qualche altra piccola nicchia, non abbiamo più realtà produttive significative ed imprenditori capaci di confrontarsi con un mondo che cambia ed anche velocemente.
L'Italia è l'unico paese occidentale a non avere una propria compagnia aerea di riferimento. Tutte o sono insignificanti o fallite.
L'esatta fotografia di paese condannato alla mediocrità.

secondo me è diverso: si cerca di fare impresa sperando che qualche amico ti faccia entrare nel giro delle commesse statali e non si pensa a stare sul mercato
 
L'Italia è ancora il secondo paese per produzione industriale all'interno della UE (con o senza Brexit), e il secondo paese esportatore della UE.

Infatti.
Avere fallito miseramente negli ultimi trent'anni (le responsabilità sono molto radicate nel tempo) nel dare al Paese una compagnia aerea funzionante è veramente grave.
L'Italia, pur con tutti i problemi che ha, è pur sempre un Paese primario nella produzione industriale, nei consumi, nel traffico turistico outcoming ed incoming, ed in teoria le condizioni sarebbero state estremamente più favorevoli di tante altre compagnie "di bandiera", per usare un termine d'antan, che invece funzionano (anche se spesso nell'ambito di alleanze e sinergie).
Insomma, una Caporetto.
 
DECRETO-LEGGE 2 maggio 2017, n. 55

Misure urgenti per assicurare la continuita' del servizio svolto da
Alitalia S.p.A. (17G00077)

(GU n.100 del 2-5-2017)

Vigente al: 2-5-2017

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di adottare misure
dirette a scongiurare l'interruzione del servizio svolto da Alitalia
S.p.A. in amministrazione straordinaria, per i collegamenti aerei,
ivi compresi quelli con oneri di servizio pubblico ai sensi della
vigente normativa europea;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella
riunione del 2 maggio 2017;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, del
Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro dello sviluppo
economico;

Emana


il seguente decreto-legge:

Art. 1

1. Al fine di evitare l'interruzione del servizio svolto da
Alitalia - Societa' Aerea Italiana - S.p.A. in amministrazione
straordinaria, per i collegamenti aerei nel territorio nazionale e
con il territorio nazionale, ivi compresi quelli con oneri di
servizio pubblico ai sensi della vigente normativa europea, tenuto
conto delle gravi difficolta' di ordine sociale e dei gravi disagi
per gli utenti che tale interruzione determinerebbe, e' disposto un
finanziamento a titolo oneroso di seicento milioni di euro, della
durata di sei mesi, da erogare con decreto del Ministro dello
sviluppo economico di concerto con il Ministro dell'economia e delle
finanze entro cinque giorni dall'apertura della procedura di
amministrazione straordinaria a favore di Alitalia - Societa' Aerea
Italiana - S.p.A. in amministrazione straordinaria, da utilizzare per
le indilazionabili esigenze gestionali della societa' stessa e delle
altre societa' del gruppo sottoposte alla procedura di
amministrazione straordinaria, anche relative alla continuita' dei
sistemi di regolazione internazionale dei rapporti economici con i
vettori, nelle more della esecuzione di un programma a norma degli
articoli 27 e 54 del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270 e
conforme alla normativa europea. Il relativo stanziamento e' iscritto
nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Il
finanziamento e' concesso con l'applicazione di interessi al tasso
Euribor a sei mesi pubblicato il giorno lavorativo antecedente la
data di erogazione, maggiorato di 1.000 punti base ed e' restituito
entro sei mesi dalla erogazione, in prededuzione, con priorita'
rispetto a ogni altro debito della procedura. Le somme corrisposte in
restituzione del finanziamento per capitale e interessi sono versate,
nel 2017, all'entrata del bilancio dello Stato per essere
riassegnate, per un importo pari a 300 milioni di euro, al fondo di
cui all'articolo 37, comma 6, del decreto-legge 24 aprile 2014, n.
66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89,
e per l'importo eccedente al Fondo per l'ammortamento dei titoli di
Stato di cui alla legge 27 ottobre 1993, n. 432.
2. Ai fini della predisposizione del programma di cui all'articolo
54 del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, i Commissari
straordinari provvedono, entro quindici giorni dalla pubblicazione
del presente decreto, a pubblicizzare un invito per la raccolta di
manifestazioni di interesse finalizzate alla definizione della
procedura di amministrazione straordinaria secondo gli indirizzi di
cui alle lettere a), b) e b-bis), dell'articolo 27, comma 2, del
decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270. Le conseguenti procedure,
da espletare nel termine di sei mesi dalla concessione del
finanziamento di cui al comma 1, assicurano il rispetto dei principi
di trasparenza, parita' di trattamento e non discriminazione.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 600 milioni
di euro per l'anno 2017, si provvede:
a) quanto a 300 milioni di euro per l'anno 2017 mediante utilizzo
delle risorse di cui all'articolo 50 del decreto-legge 24 aprile
2017, n. 50;
b) quanto a 300 milioni di euro per l'anno 2017 mediante
riduzione della dotazione del fondo di cui all'articolo 37, comma 6,
del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, e successive
modificazioni.
4. Ai fini dell'immediata attuazione delle disposizioni recate dal
presente decreto, il Ministro dell'economia e delle finanze e'
autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti
variazioni di bilancio. Ove necessario, previa richiesta
dell'amministrazione competente, il Ministero dell'economia e delle
finanze puo' disporre il ricorso ad anticipazioni di tesoreria, la
cui regolarizzazione avviene tempestivamente con l'emissione di
ordini di pagamento sui pertinenti capitoli di spesa.

Art. 2

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e
sara' presentato alle Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato a Roma, addi' 2 maggio 2017

MATTARELLA


Gentiloni Silveri, Presidente del
Consiglio dei ministri

Padoan, Ministro dell'economia e
delle finanze

Calenda, Ministro dello sviluppo
economico

Visto, il Guardasigilli: Orlando
 
Infatti.
Avere fallito miseramente negli ultimi trent'anni (le responsabilità sono molto radicate nel tempo) nel dare al Paese una compagnia aerea funzionante è veramente grave.
L'Italia, pur con tutti i problemi che ha, è pur sempre un Paese primario nella produzione industriale, nei consumi, nel traffico turistico outcoming ed incoming, ed in teoria le condizioni sarebbero state estremamente più favorevoli di tante altre compagnie "di bandiera", per usare un termine d'antan, che invece funzionano (anche se spesso nell'ambito di alleanze e sinergie).
Insomma, una Caporetto.
Sarebbe un perfetto case history per un esame di strategia aziendale all'università.
 
Show da circo di Calenda. Entro 15 giorni viene pubblicato il bando per le manifestazioni di interesse cui ovviamente non parteciperà nessuno. In alternativa, solo a titolo di cortesia per fare un favore ai soci o al governo, si presenterà qualcuno a proporre condizioni terribilmente peggiori rispetto a quelle rifiutate dai dipendenti.
Insomma, tutto un teatrino per prendere sonoramente a ceffoni chi aveva votato NO e andare avanti con il piano originario annichilendo i dipendenti e i loro aizzatori. Del resto Gubitosi era l'uomo voluto dalla banche per portare avanti un certo tipo di piano.
Guarda caso, i 600 mln anticipati dal governo sono più o meno gli stessi che avrebbero messo i soci in caso di SI al referndum.
Quindi dici Stato che sostituisce le banche, magari con la branca AV di Trenitalia, e EY (che possedendo Millemiglia è comunque presto per buttarla fuori dalla baracca) e ai fenomeni del no si impone un piano molto più duro magari con un referendum con sul piatto per il no la liquidazione immediata?
 
Quindi dici Stato che sostituisce le banche, magari con la branca AV di Trenitalia, e EY (che possedendo Millemiglia è comunque presto per buttarla fuori dalla baracca) e ai fenomeni del no si impone un piano molto più duro magari con un referendum con sul piatto per il no la liquidazione immediata?

Non può essere diversamente. Magari la riduzione di stipendio non andrà oltre quella del piano bocciato, ma statene certi che gli esuberi non saranno solo 980.
 
decisione UE di togliere il vincolo del 51% di partecipazione comunitaria

Molto difficile per non dire impossibile. E men che meno in soli 6 mesi. Francesi, tedeschi, olandesi e spagnoli farebbero immediatamente barricate ad oltranza. In primis per il trasporto aereo ma soprattutto per altri settori industriali ben più importanti. Perché se levi il vincolo solo per il trasporto aereo diventa poi molto difficile lasciarlo in piedi in qualunque altro settore. E li cascherebbe non solo l'asino ma anche tutto il concetto di UE.

vendita dei pochi pezzi "pregiati" (posizione dominante a LIN, rotte coperte dai bilaterali, un po' di traffico LR interessante da FCO), la prospettiva insomma di cui si è vociferato parlando di LH, diciamo a stare larghi 40 aerei e 3000 persone.

Per prenderti le rotte coperte dai bilaterali devi mantenere in vita il COA AZ con tutte le rogne annesse e connesse. Altrimenti queste rotte tornano in mano ad ENAC che le riassegna con una gara. Ne vale la pena per un Roma-Tokyo o Roma-Buenos Aires fare sto circo con il solo risultato sicuro quello di togliere pax dal tuo hub per queste direttrici?

Traffico LR da FCO? Te lo vieni a prendere mettendo più feeder per il tuo hub. Senza bisogno di nient'altro e senza andarti a scontrare con le varie norwegian o flylevel che ci sguazzeranno sin da subito.

Sulla posizione dominante a LIN ci sarebbe molto da dire. Premesso che gli slot sono già oggi fin troppi anche per AZ che non sa come usarli, fino ad oggi ENAC ha sempre chiuso entrambi gli occhi sull'incorporazione degli slot a Linate tramite acquisizione di un vettore aereo da parte di un altro. In realtà questi diritti andrebbero riconsegnati e poi riassegnati. Ora non ditemi che in caso di fallimento AZ molti, Easyjet e Ryanair in testa, farebbero un pandemonio se questi venissero consegnati as is chiavi in mano a una Lufthansa o chi per essa. Il rischio di comprare il nulla è quindi molto alto.

Ah, e d'ogni modo, chi vuole farlo (nessuno, imho) ma soprattutto chi se lo potrebbe permettere (anche qui non vedo tutta sta folla che sgomita ai cancelli) per portarsi a casa uno, due o tutte e tre gli scenari di cui sopra non necessita certo di 40 aerei -gli bastano e avanzano quelli che già ha- ne soprattutto di 3000 persone -un centinaio distaccati dalla casa madre e tutto il resto outsourcing sono fin troppi.
 
fino ad oggi ENAC ha sempre chiuso entrambi gli occhi sull'incorporazione degli slot a Linate tramite acquisizione di un vettore aereo da parte di un altro. In realtà questi diritti andrebbero riconsegnati e poi riassegnati.
Da quanto prescrive il RE, mi sembra che l'eventuale acquirente di AZ, potrebbe intestarsi gli slot senza problemi.

Dal RE 793/2004:

1. Le bande orarie possono:

a) essere spostate da un vettore aereo da una rotta o tipo di servizio ad un'altra rotta o tipo di servizio operati dal medesimo vettore aereo;

i) tra società madre e affiliata, e tra società affiliate della stessa società controllante,

ii) in quanto parte dell'acquisizione del controllo sul capitale di un vettore aereo,

iii) nel caso di acquisizione totale o parziale, quando le bande orarie sono direttamente connesse con il vettore aereo acquisito;

c) essere scambiate, una contro una, tra vettori aerei.

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32004R0793&from=IT



 
Altra cosa che non ho capito: chi esattamente dovrà (better said, dovrebbe) rimborsare il prestito da 600 milioni? Per forza l'eventuale e fantomatico prossimo acquirente di AZ, oppure chi altri?
 
Altra cosa che non ho capito: chi esattamente dovrà (better said, dovrebbe) rimborsare il prestito da 600 milioni? Per forza l'eventuale e fantomatico prossimo acquirente di AZ, oppure chi altri?
In teoria credo la stessa SAI. Con ogni probabilità un eventuale acquirente comprerebbe solo quel po' di polpa rimasto attraverso una newco, mentre SAI verrebbe declassata a badco.
 
...se si riesce a portare qualche casa qualche soldino è con la cessione degli slot di Linate ( ramo aziendale); per il resto ho paura che gli esuberi possano essere anche il triplo di quelli previsti in precedenza, ammesso che ci sia qualcuno sia disposto ad entrare in gioco!
 
Altra cosa che non ho capito: chi esattamente dovrà (better said, dovrebbe) rimborsare il prestito da 600 milioni? Per forza l'eventuale e fantomatico prossimo acquirente di AZ, oppure chi altri?

A spanne, la procedura, col ricavato di quanto dovesse riuscire a piazzare a destra ed a manca o con gli introiti del risanamento, sempre che riesca a risanare qualcosa. Dovesse cedere la baracca a qualcuno, non so se il debito possa essere trasferito a questo soggetto (cioè se possa il soggetto in questione procedere in autonomia al rimborso o se, pur accollandoselo, lo debba liquidare alla procedura, che provvede alla restituzione allo Stato).
Tutto questo indipendentemente dal fatto che già chi lo ha concesso parli apertamente di ulteriore esborso a fondo perso, visto che dice apertamente che si somma a quanto già pagato (e ovviamente non rientrato) negli anni passati.
 
Stato
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