Il fatto che alla partenza della procedura non sia corrisposto un grounding immediato rientra nelle logiche della procedura stessa. Il grounding di Swissair (e credo anche Sabena, ma ho ricordi più vaghi in proposito) fu assolutamente "pilotato", ovvero era già pronta la soluzione di ripartenza della compagnia (il fatto che poi Swiss sia sostanzialmente rifallita dopo poco tempo è un altro paio di maniche), mentre ad oggi il grounding di AZ avrebbe comportato la chiusura definitiva della compagnia (con grave danno per i creditori). Ora è necessario che i commissari trovino il cavaliere bianco disposto ad investire almeno su una parte della società, e da questo punto di vista il prestito ponte ha il senso di dare loro l'opportunità di avviare le necessarie trattative. Non saranno i commissari a preparare il piano industriale, o meglio quando lo faranno sarà sotto dettatura del nuovo acquirente, perché ad oggi, senza finanziamenti di almeno un paio di miliardi possibilmente di liquidità vera, qualunque piano industriale sarebbe una barzelletta.
Francamente non vedo molto probabile una soluzione positiva della vicenda, a meno che non cambi lo scenario di fondo. In particolare non vedo alcun soggetto extracomunitario che sia disposto a investire un miliardo (di nuovo, come minimo) senza avere il controllo effettivo della baracca, e dall'altra parte non vedo soggetti italiani pronti a buttare un altro miliardo nel pozzo senza fondo. Il cambiamento di scenario potrebbe essere dato dalla decisione UE di togliere il vincolo del 51% di partecipazione comunitaria (togliendo così le castagne dal fuoco anche per IAG, U2 e FR). A quel punto, con l'opportunità di comprare il 100% e la possibilità di ritagliarsi AZ in base alle proprie esigenze è possibile che salti fuori un compratore internazionale (non necessariamente una compagnia aerea, ci sono molti fondi speculativi che acquistano cadaveri per rilanciarli e cavarne un margine).
Se invece la UE rimane rigida sul concetto di proprietà e controllo, l'alternativa è fra la chiusura fra 6 mesi e la vendita dei pochi pezzi "pregiati" (posizione dominante a LIN, rotte coperte dai bilaterali, un po' di traffico LR interessante da FCO), la prospettiva insomma di cui si è vociferato parlando di LH, diciamo a stare larghi 40 aerei e 3000 persone.
In sintesi ritengo che quelli che oggi brindano a prosecchino pensado che il no sia stata una vittoria avranno presto un amaro risveglio.