*** Alitalia: al referendum vince il NO ***


Stato
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Buonasera a tutti. 2000 euro al mese secondo me sono pochi. Non lavoro nel mondo dell'aviazione ed a prima vista una persona potrebbe pensare che quei soldi per servire da bere siano tantissimi. Purtroppo molti non si rendono conto che gli AV non sono lì solo per quello anche se mi auguro di non dover mai vederli fare il loro lavoro principale. Non ho sufficienti conoscenze del mondo aeronautico per esprimermi sulla situazione Alitalia ma penso che se la stragrande maggioranza dei dipendenti abbia votato no ci sia un motivo. Il grande problema lo hanno causato i sindacati confederali che non hanno saggiato la forza lavoro prima di accettare il Pre accordo. In tal modo sono stati sconfessati da chi dovrebbero rappresentare facendo un Assist alla dirigenza che così può far intendere che la crisi sia solo colpa dei dipendenti. Un in bocca al lupo ai dipendenti ed all indotto di Alitalia


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Dai diccelo, sei ypsilon, ramones oppure bongo bongo?
 
Non so quanto possa essere un problema attuale e futuro, ma in tanti hanno fatto notare come sia stato un problema passato. Secondo questi, il rilancio della CAI made in EY è stato minato dal vincolo del 49%, perchè un piano industriale serio avrebbe avuto bisogno di capitali maggiori (vedasi soprattutto espansione sul lungo), che gli arabi avrebbero anche messo se non fosse stato per le riluttanze del restante 51%. Come a dire che il vincolo ha azzoppato il rilancio, impedendo ad Etihad di innaffiare di soldi AZ.

Per quanto riguarda invece la direttiva, che in realtà è un regolamento, non funziona esattamente che te ne "infischi", con buona pace del Governo. Al massimo, a questo puoi chiedere di chiedere a sua volta per modifiche o deroghe, che mi sorprenderebbe mooooolto se venissero concesse da Bruxelles.

Ci vuole coraggio a sostenere che se Ethiad avesse innaffiato di soldi Alitalia le cose sarebbero andate bene.... se lo avesse fatto sarebbero rimasti tutti in mutande...meno male per loro che hanno immesso in AZ solo 500 milioncini! Ma come si fa scrivere simili castronerie...
 
Non capisco. Lavoro nell'esercito da quasi 20 anni. Nel mio post volevo solo dire che, a mio modesto parere, in molti non capiscono, o non vogliono capire, che non sempre le cifre che uno guadagna sono rapportate alle responsabilità che uno ricopre o dovrebbe ricoprire. Poi lo ripeto non sono un esperto del mondo dell'aviazione civile ed anche quella militare la frequento solo come passeggero o destinatario di supporto alle operazioni terrestri


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Delirio Renzi su Alitalia dagli articoli che si leggono. Adesso le connessioni per il lungo raggio le dovrebbe fare Fs e l'AV...il problema e' cominciare a riempire i serbatoi degli aerei per le tratte LR...
 
No! Meglio soldi direttamente che fare danni irreversibili ad un altro settore.

Ma perche' si e' disposti a qualunque qualunque cosa, non capisco. Regaloni ai dipendenti, ma basta inquinare e distruggere l'economia.
 
Tra l'altro sarebbe aiuto di stato.

C'e' il precedente di SEAH partecipata da SEA, a capitale pubblico. E li era lo stesso settore e lo stesso nome e la capogruppo era in attivo, quindi avere una divisione in perdita e' meno sospetto, anzi direi normale. Nonostante questo e' stato considerato aiuto di statro, c'e' stata una lunga vicenda da cui si e' usciti solo costituendo un'altra societa... vicenda che comunque non ho capito bene, qui dicono qualcosa: http://www.ilgiornale.it/news/milano/sea-handling-salva-niente-maxi-multa-1279685.html

Se invece AZ venisse acquisita e ripianata nelle perdite ogni anno dalle Ferrovie dello Stato (che come dice il nome sono partecipate dalo Stato attraverso il Ministero dell'Economia e delle Finanze), allora si che sarebbe PALESEMENTE un aiuto di stato.

Certo la commissione europea decide a simpatia e magari vedono di buon occhio che si mantenga lo status quo, a costo di sottrarre 2 milioni al giorno allo sviluppo infrastrutturale,a un settore strategico e ai viaggiatori, che non verrebbe ripianato dallo Stato, se no ci ricadremmo. Avremmo due milioni in meno al giorno di treni nuovi per l'AV e per i pendolari, di stazioni fatiscenti non sistemate ecc.
 
da segnalare un dibattito infuocato su questo tema in diretta su rtl 102,5, conducono Davide Giacalone ed Andrea Pamparana.
 
Oggi articolo sul Sole in cui si dice che l'ipotesi più probabile sarà quella di un commissario unico nella persona di Gubitosi.
Io aggiungo che tale soluzione sarebbe quella più gradita ai soci/creditori. Infatti con professionisti come Laghi che ha una collezione infinita di poltrone di nomina ministeriale si teme che gli interessi dei politici possano avere prevalenza rispetto all'interesse dei soci/creditori.
 
Delirio Renzi su Alitalia dagli articoli che si leggono. Adesso le connessioni per il lungo raggio le dovrebbe fare Fs e l'AV...il problema e' cominciare a riempire i serbatoi degli aerei per le tratte LR...
Il problema italiano è che gli hub italiani sono stati progettati senza una linea ferroviaria passante, cosa demenziale soprattutto a MXP visto che era tecnicamente fattibile e avrebbe si permesso di progettare il federaggio da buona parte del nord Italia via treno ad AV.
Federaggio via treno che già avviene in diversi hub europei, quindi non è che Renzi dice una stupidaggine in senso assoluto, solamente rapportata all'Italia attuale.
Se ci fosse la volontà politica di aggiornare MXP, chiudere LIN , mettere ordine ai finanziamenti alle low cost e al sistema aeroportuale del nord Italia allora potrebbe aver senso AZ collegata alla branca AV di Trenitalia.
Se invece serve per mantenere il controllo della politica sui capibastone sindacalari si va a rovinare anche la risanata Trenitalia dalla quale l'ex sindacalista Moretti è riuscito a ad espellere buona parte dei malcostumi da carrozzone statale, specialmente nella branca AV.
 
Ciao e benvenuto.

Non solo non è possibile rispondere alla tua domanda (ci vorrebbe la sfera di cristallo), ma ne approfittiamo ancora una volta per invitare gli utenti a non cimentarsi in questo esercizio. Il motivo è duplice: innanzitutto ne va della serietà di questo forum, ma anche della nostra tranquillità, in un paese dove dopo un terremoto si condannano i sismologi.

Sintetizzando: soprattutto in queste prime fasi, le uniche notizie che ammetteremo circa l'operatività attuale e futura di AZ sono quelle provenienti dai canali aziendali ufficiali. Tutto il resto verrà cancellato su due piedi, sia le domande che le risposte.


PS: per i più arditi che mettono in discussione direttamente la sicurezza, invece, in automatico scatta il ban definitivo e senza appello. Giusto per capirci e darci qualche regola di condotta.

Non era mia intenzione contravvenire alle regole del forum.
Comunque per amor di cronaca l'ho preso. 377 € per Firenze-Santiago A/R valgono il rischio!
 
A spese dei contribuenti italiani che si continua a ritenere non siano salassati abbastanza​

Alitalia ce la terremo ancora

Baraonda di ipotesi per confondere le idee di chi paga
di Mario Sechi Il Foglio.it - List

Il Genio Italico. Che cos'è? Una definizione precisa non c'è e se c'è precisa non è. Il titolare di List ne ha una imprecisa ma pregnante: è quell'attività dello spirito che spesso conduce alla realizzazione materiale dei peggiori incubi a rate. È il caso di Alitalia dove gli scricchiolii della linea del rigore, del mercato, dell'efficienza, dell'economicità e bla bla bla si stanno sfarinando per lasciare il posto alla frase «faremo tutto il possibile» che tradotta diventa: «Tranquilli, la compagnia non chiude, dilazioniamo, ci sono le elezioni e Alitalia volerà».
Alla domanda del povero scemo del villaggio che alza il dito, timidamente, e chiede «chi paga?», non risponde nessuno.

Sogghigni dei presenti, sollazzo degli assenti. E dunque? Dunque Alitalia è in pista per una soluzione da genio italico: il prestito ponte si sta ampliando nella quantità (ora si dice che non basteranno 400 milioni) e nel tempo (e sei mesi sono pochi) e il messaggio è frizzante come l'acqua delle cascate del Niagara: signori e signori, si vota, non possiamo far esplodere una bomba sociale a Roma. Nel giro di pochi giorni, sono emerse una serie di scenari e ipotesi di intervento che via via diventano sempre più una minaccia concreta al portafoglio del contribuente. Il titolare di List ne ha fatto una raccolta, tratta rigorosamente dalla cronaca di questi giorni, un florilegio altamente istruttivo:

Sei mesi di prestito ponte
Sei mesi non bastano più
Intervento diretto dello Stato
Non interviene direttamente lo Stato
Servono 200-300 milioni
Servono 400 milioni
Servono 500 milioni
Intervento di Cassa Depositi e Prestiti
NON interviene Cassa Depositi e Prestiti
Coinvolgimento delle Ferrovie dello Stato
Le Ferrovie dello Stato NON sono interessate
Cessione a Lufthansa
Lufthansa: siamo fermamente NON interessati a Alitalia
Liquidazione e spezzatino
Alt, si vota «fare tutto il possibile»
Il Pd ha un piano
Il Governo ha un piano
Renzi: fare come Meridiana
NON fare come Meridiana
Banca Intesa NON ha un piano B su Alitalia
Rifacciamo il referendum!

Come lo chiamate tutto questo? Non ci sono dubbi, è Genio Italico. Lo spettacolo è offerto dal contribuente. A sua insaputa. Gettate la schiuma in pista, Alitalia sta atterrando.

https://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=2175328&codiciTestate=1&titolo=Alitalia%20ce%20la%20terremo%20ancora
 
Il problema italiano è che gli hub italiani sono stati progettati senza una linea ferroviaria passante, cosa demenziale soprattutto a MXP visto che era tecnicamente fattibile e avrebbe si permesso di progettare il federaggio da buona parte del nord Italia via treno ad AV.
Federaggio via treno che già avviene in diversi hub europei, quindi non è che Renzi dice una stupidaggine in senso assoluto, solamente rapportata all'Italia attuale.
Se ci fosse la volontà politica di aggiornare MXP, chiudere LIN , mettere ordine ai finanziamenti alle low cost e al sistema aeroportuale del nord Italia allora potrebbe aver senso AZ collegata alla branca AV di Trenitalia.
Se invece serve per mantenere il controllo della politica sui capibastone sindacalari si va a rovinare anche la risanata Trenitalia dalla quale l'ex sindacalista Moretti è riuscito a ad espellere buona parte dei malcostumi da carrozzone statale, specialmente nella branca AV.

Renzi deve però spiegarci perché i lavori relativi alla variante di galliate previsti dal decreto del fare 2013 non sono ancora finanziati.
 
Renzi deve però spiegarci perché i lavori relativi alla variante di galliate previsti dal decreto del fare 2013 non sono ancora finanziati.
Perchè storicamente il più tutto per tutti non è fattibile...

Il buon Renzi ha promesso una soluzione, non è che poteva lasciare i grullini a pontificare. Non avendo idea della situazione e non avendo uno staff di livello è uscito con la soluzione Meridiana dimenticando che gli emiri lì si era abbindolati già una volta e a questo giro la soluzione Meridiana era quella bocciata dai dipendenti. Allora deve inventarsi una soluzione, possibilmente che non risulti ridicola, ora che l'ha annunciata.
 
..una proposta shock qui in Italia, ma quando sei alla canna del gas prima del fallimento......il dipendente mette in gioco la sua liquidazione e diventa azionista, si mette un punto e si ricomincia da zero, via manager imposti dalla politica, sindacalisti, aerei in leasing....... riprendersi il mercato italiano ....... pura utopia.
 
Perchè storicamente il più tutto per tutti non è fattibile...

Il buon Renzi ha promesso una soluzione, non è che poteva lasciare i grullini a pontificare. Non avendo idea della situazione e non avendo uno staff di livello è uscito con la soluzione Meridiana dimenticando che gli emiri lì si era abbindolati già una volta e a questo giro la soluzione Meridiana era quella bocciata dai dipendenti. Allora deve inventarsi una soluzione, possibilmente che non risulti ridicola, ora che l'ha annunciata.

A questo riguardo, interesaante l'articolo pubblicato il Corriere (la voce del padrone) l'altro giorno in cui ricompare improvvisamente l'ex commissario Fantozzi che elogia Renzi e propone un prestito convertibile.
In effetti, se questo prestito venisse in parte sottoscritto da qualcuno privato che non è stakeholder (ad. Es air france, easyjet o Lufthansa) a quel punto potrebbe sottoscriverlo anche lo stato senza violare la norma sugli aiuti di stato.
 
..una proposta shock qui in Italia, ma quando sei alla canna del gas prima del fallimento......il dipendente mette in gioco la sua liquidazione e diventa azionista, si mette un punto e si ricomincia da zero, via manager imposti dalla politica, sindacalisti, aerei in leasing....... riprendersi il mercato italiano ....... pura utopia.

E' quello che voleva fare e che propone ancora un certo Cempella.

http://www.repubblica.it/economia/2...salva_con_le_azioni_ai_dipendenti_-164199822/

PS: un altra cosa che non capisco e' perche' nei dibattiti e nei commenti rimpiangono tutti la mancata vendita ad Air France, che era gia' una morte, e non quello che aveva quasi fatto quest'uomo. Quella e' la Cosa da rimpiangere.
 
Anzi, visto che i contenuti di qualita' sul tema sono rari, io l'ìntervista in questione la quoterei integralmente. E' di ieri. Se non e' da considerare fair use, allora spazzolatela:

Domenico Cempella: "La compagnia si salva con le azioni ai dipendenti"
Alitalia, ora Renzi vuole Moretti commissario. Ecco la ricetta dell'ex amministratore: "Gli azionisti privati hanno fatto la scelta scellerata di competere con le low cost"

di LUCIO CILLIS
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29 aprile 2017
201
ROMA. Domenico Cempella, 79 anni, una grinta da far paura anche a un manager navigato, è l'uomo più amato e rimpianto dai dipendenti di Alitalia dove entrò nel 1958 come impiegato allo scalo di Ciampino. Fino alla nomina di amministratore nel 1996 quando prese in mano l'azienda portandola all'utile, unico dirigente nella storia della compagnia. Nel 2000 l'addio dovuto allo scontro col governo su Malpensa. Da allora Cempella ha preferito stare lontano dalle beghe e dalle crisi a catena di Alitalia.

Come si è giunti a questo punto?
"Alla fine degli anni '90 avevamo ritrovato efficienza, stabilità e qualità e sottoscritto una grande alleanza internazionale con Klm. Arrivammo a produrre utili netti di bilancio di circa 900 miliardi di vecchie lire: la nuova azienda avrebbe avuto la leadership del settore in Europa".

E invece?
"Purtroppo l'inaffidabilità del sistema politico italiano, che per ben cinque volte cambiò l'assetto operativo di Malpensa, sul cui hub le due compagnie avrebbero sviluppato una poderosa rete di lungo raggio, convinse gli olandesi ad abbandonare l'integrazione, pur sopportando una pesante penale pagata ad Alitalia".

La crisi è esplosa con la privatizzazione del 2009.
"Gli azionisti privati, dopo aver ricevuto un'azienda libera da debiti e con costi ridotti, fecero la scelta scellerata di investire sul medio raggio e competere con le low-cost, anziché sviluppare il lungo raggio che produce profitti. L'Alitalia sotto la mia gestione aveva una flotta di lungo raggio di 30 aerei mentre la nuova realtà arrivava a malapena a 20. Tutte le grandi compagnie hanno una rete dove il lungo raggio ha un peso preponderante, fino al 70%. Anche per loro il corto raggio è in perdita, ma è indispensabile per produrre ricavi sul più ricco lungo raggio".

Cosa prova nel vedere la "sua Alitalia" ridotta così?
"Grande amarezza: ci ho trascorso circa 40 anni della mia vita e oggi sono molto preoccupato, anche per come si sta gestendo la crisi. Aver detto al mondo che, nel migliore dei casi, l'azienda avrà sei mesi di vita e poi vediamo è francamente un disastro di strategia e di comunicazione. Il prodotto di una compagnia aerea sono i voli e, con questa sentenza di morte annunciata, chi prenota Alitalia? Nessuno, anzi, quelli che lo hanno fatto si staranno già preoccupando di cancellare e trovare alternative. Si rischia di far perdere ancor più valore alla compagnia".

Si può ancora salvare?
"Credo si debba fare di tutto per evitarne la fine e produrre un danno irreparabile al Paese. Il trasporto aereo produce un indotto quattro volte superiore al valore del suo fatturato".

Non è tardi?
"Non esistono ricette "facili", in questi anni sono stati fatti molti errori: lo sbilanciamento tra il breve raggio ed il lungo, gli accordi insensati con Air France mirati ad alimentare il loro hub di Parigi per "un piatto di lenticchie", o ancora la collaborazione con Delta che preclude ad Alitalia di sviluppare voli sugli Usa".

Quindi, cosa farebbe oggi?
"Di certo non possiamo aspettare sei mesi per assistere inermi al disastro dell'azienda e al sacrificio dei lavoratori. La soluzione va cercata partendo dal coinvolgimento dei dipendenti, che devono sentirsi partecipi delle sorti della compagnia. Una riduzione dei costi del lavoro si può cercare in cambio di una partecipazione all'azionariato, come facemmo nel '96". Con questi dipendenti considerati "viziati" "Nessuna azienda di servizi può stare sul mercato senza il loro contributo responsabile. Questo lo può chiedere però un management credibile, senza atteggiamenti coloniali, che riporti un senso etico nella gestione".

Che progetto serve?
"Un piano industriale che punti sul lungo raggio, un modello di business coerente con il contesto competitivo e la partecipazione dei dipendenti. Questi gli ingredienti per uscire dalla tragedia. Non dovrebbe essere impossibile trovare finanziamenti e, solo successivamente, dei partner".
http://www.repubblica.it/economia/2...salva_con_le_azioni_ai_dipendenti_-164199822/
 
PS: un altra cosa che non capisco e' perche' nei dibattiti e nei commenti rimpiangono tutti la mancata vendita ad Air France, che era gia' una morte, e non quello che aveva quasi fatto quest'uomo.
Perchè rimpiangere Cempella significherebbe far riemergere la parola "Malpensa", che per la politica rappresenta la madre di tutte le sconfitte di AZ. Di cui la politica stessa è stata responsabile al 200%.
Lungi dal voler riaprire la nota diatriba, ma davvero nessuno si chiede come mai non venga fatto uno studio comparativo imparziale tra le potenzialità che AZ potrebbe avere a FCO e a MXP (con LIN ovviamente chiuso)?
 
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