*** Alitalia: al referendum vince il NO ***


Stato
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La politica si affanna, per mero interesse elettorale, a proporre ogni possible soluzione...finanziata sempre con soldi pubblici (anche se chiamata prestito ponte, nazionalizzazione ecc.), e quasi mai supportata da un minimo di conoscenza delle conseguenze gestionali che ogni soluzione comporta.
Intanto i soci aspettano silenti la riunione indetta per il 2 maggio (se non ricordo male) per ratificare l'unica decisione già anticipata...la richiesta di amministrazione straordinaria.
Ora...Etihad ha investito penso oltre un miliardo di euro tra sottoscrizione del 49% del capitale e prestiti concessi...mentre i vari componenti del capitale del 51% della Mid co...Intesa ed Unicredit, tra i più rilevanti, hanno a loro volta investito miliardi di euro per la sottoscrizione della loro quota di capitale e l'erogazione di prestiti..
Il fallimento comporterebbe per ciascuno la definitiva perdita di quanto investito....
Se per etihad (e per essa il fondo sovrano di Abu Dhabi), pur molto onerosa, la perdita verrebbe rubricata solo come un pessimo investimento senza grosse conseguenze finanziarie...per le banche italiane, il fallimento comporterebbe l'azzeramento del valore della partecipazione in Alitalia nei loro bilanci e l'iscrizione della perdita su crediti dei finanziamenti erogati...con pesanti ripercussioni sui bilanci...
Però questo accadrebbe solo a fallimento dichiarato...quindi meglio delegare allo stato ed alla politica la ricerca ed il finanziamento di una soluzione...con l'unica finalità di non ritrovarsi con il cerino in mano...
Quindi, via libera alla creatività dello Stato...per cui una soluzione verrà trovata...finanziata ed applicata...sempre nell'interesse del servizio pubblico...sempre con soldi pubblici...
Magari mi sbaglio...spero ma non credo
 
..una proposta shock qui in Italia, ma quando sei alla canna del gas prima del fallimento......il dipendente mette in gioco la sua liquidazione e diventa azionista, si mette un punto e si ricomincia da zero, via manager imposti dalla politica, sindacalisti, aerei in leasing....... riprendersi il mercato italiano ....... pura utopia.

Non è pura utopia, è stato fatto in aziende non parastatali. Solo che in questo caso dubito che la liquidità racimolata portrebbe molto lontano: c'è bisogno di accedere al mercato dei capitali e nessuno vuole fare credito a questa azienda
 
Perdonatemi.
leggendo tutto fin qui mi sembra di aver capito che:
a) le major europee che potremmo chiamate ex compagnie di bandiera fanno utili sul LR
b) le major europee di cui sopra hanno già un LR dal loro hub
c) AZ ad oggi perde tra 1 e 2 Mil € al giorno, quindi chiunque ci entrasse dovrebbe investirci molto anche solo per non chiudere dopodomani, ossia riuscire a sopportare perdite per un poco (ehm) prima di avere degli utili (si spera)
d) con questa struttura di costi che produce perdite di 1 o 2 Mil € al giorno, non si può continuare quindi qualcosa andrebbe modificato

Scusate se ho quotato l'ovvio

A questo punto mi chiederei:
1) chi ha abbastanza liquidità ?
2) chi avendola vorrebbe investirla/rischiarla in ambito aereonautico ?
3) forse chi già ci opera od avrebbe benefici ad entrarci ?
4) chi opera in ambito aereonautico o contiguo e non ha un LR e quindi lo vorrebbe utilizzando/rilevando quello di AZ ?
5) chi è coinvolto (azionisti e dipendenti) accetterebbero che chi rilevasse dettasse le sue regole ? miei i soldi, mie le decisioni ?*

Se un membro di questo forum vincesse una dozzina di lotterie, investirebbe in AZ ?
Se fossi io, no, visto che appunto il mio coinvolgimento in ambito aereonautico è limitato alla lettura di questo forum.
* quotando un detto attribuito ad un fondatore di TAM: se qualcuno dei miei concorrenti fà bene, non ho problemi di ego a riconoscerlo ed a copiare le sue procedure.
Se chi in passato voleva prendersi EI, forse potrebbe gradire un boccone dello spezzatino di AZ es il LR e per il resto dire, per il corto facciamo come quello che già faccio e per gli admin/manutenzione idem.
 
Retromarcia di Calenda (almeno, io la vedo così)

Alitalia: Calenda, fallimento sarebbe shock per Pil Paese
http://www.huffingtonpost.it/2017/0...mento-sarebbe-shock-per-pil-paese_a_22062167/

A dire il vero non ha detto proprio così. Ho visto l'intervista. Ha detto che sarebbe uno shock per i collegamenti nazionali dove opera solo AZ. Ovviamente questi nel tempo verrebbero rimpiazzati da altri operatori ma nel lasso di tempo prima ci si ritroverebbe con un paese spaccato e zone "isolate". Ciò incide sul PIL ovviamente.

EDIT: Difatti http://tg24.sky.it/economia/2017/04/30/intervista-carlo-calenda-alitalia.html
"Non si può far fallire dalla mattina alla sera perché non avremmo più collegamenti da una parte all'altra del Paese. Non ci sarebbero subito altre aziende pronte a prendere collegamenti, per un periodo sarebbero staccati”.
 
secondo me, alla fine della fiera i veri vincitori saranno i sindacalisti duri e puri, stile Frati di Fiumicino. Si creerà un precedente, e le ''richieste di nazionalizzazione'' fioccheranno. Io scommetto 5 Euro che AZ non sarà lasciata fallire
 
..una proposta shock qui in Italia, ma quando sei alla canna del gas prima del fallimento......il dipendente mette in gioco la sua liquidazione e diventa azionista, si mette un punto e si ricomincia da zero, via manager imposti dalla politica, sindacalisti, aerei in leasing....... riprendersi il mercato italiano ....... pura utopia.

Passata dunque la sbornia da privatizzazione con un risveglio brusco e finita alle ortiche anche l’opzione capitali stranieri (che solo in quanto tali sembrano debbano possedere virtù taumaturgiche che invece quelli nazionali non hanno), cosa resta? Resta che senza un intervento diretto dello Stato non solo lasciamo a casa 20mila persone – che in tempi di disoccupazione stabilmente ben oltre il 10% è un ulteriore colpo alla nostra economia – ma cediamo in mani straniere un’altra, l’ennesima realtà industriale italiana, senza alcuna garanzia sul futuro e rinunciamo contestualmente ad un asset che definire strategico è quasi riduttivo. Poi certo, va ripensata globalmente una strategia fino ad oggi fallimentare e che anche senza sindacati, raccomandazioni e clientelismi, tagliando tutti i rami secchi e pure con il prezzo del carburante a zero mai avrebbe pagato. Ma questo, come si suol dire, è un altro discorso. Filippo Burla

http://www.ilprimatonazionale.it/ec...-va-nazionalizzata-63159/#W2PtIVQbWeGIxHJT.99

Personalmente, coinvolto nella cessione al Mef delle vecchie azioni a 0, 2722 centesimi di euro dal c.d. decreto legge "anticrisi" 78/2009, in caso di decreto di nazionalizzazione alitalia con l’intervento della cassa depositi e prestiti e con nuovi investimenti privati in bond a due anni, che prevedesse, alla scadenza, anche il rimborso del ricalcolo di quell'esiguo valore di scambio a quello equo di 1 euro, reinvestirei ancora congruamente [10 mila euro].

Il debito pubblico è enorme e deve essere ripianato il più presto possibile per il bene di tutti ed in primis dei nostri figli, ma fare questo ulteriore sforzo per salvare definitivamente la compagnia di bandiera anche per cancellare un brutto capitolo di storia italiana, fatta di sperperi e di corruzione, contribuirebbe certamente al rilancio di tutta l’economia italiana ed al prestigio della nazione.
 
Passata dunque la sbornia da privatizzazione con un risveglio brusco e finita alle ortiche anche l’opzione capitali stranieri (che solo in quanto tali sembrano debbano possedere virtù taumaturgiche che invece quelli nazionali non hanno), cosa resta? Resta che senza un intervento diretto dello Stato non solo lasciamo a casa 20mila persone – che in tempi di disoccupazione stabilmente ben oltre il 10% è un ulteriore colpo alla nostra economia – ma cediamo in mani straniere un’altra, l’ennesima realtà industriale italiana, senza alcuna garanzia sul futuro e rinunciamo contestualmente ad un asset che definire strategico è quasi riduttivo. Poi certo, va ripensata globalmente una strategia fino ad oggi fallimentare e che anche senza sindacati, raccomandazioni e clientelismi, tagliando tutti i rami secchi e pure con il prezzo del carburante a zero mai avrebbe pagato. Ma questo, come si suol dire, è un altro discorso. Filippo Burla

http://www.ilprimatonazionale.it/ec...-va-nazionalizzata-63159/#W2PtIVQbWeGIxHJT.99

Personalmente, coinvolto nella cessione al Mef delle vecchie azioni a 0, 2722 centesimi di euro dal c.d. decreto legge "anticrisi" 78/2009, in caso di decreto di nazionalizzazione alitalia con l’intervento della cassa depositi e prestiti e con nuovi investimenti privati in bond a due anni, che prevedesse, alla scadenza, anche il rimborso del ricalcolo di quell'esiguo valore di scambio a quello equo di 1 euro, reinvestirei ancora congruamente [10 mila euro].

Il debito pubblico è enorme e deve essere ripianato il più presto possibile per il bene di tutti ed in primis dei nostri figli, ma fare questo ulteriore sforzo per salvare definitivamente la compagnia di bandiera anche per cancellare un brutto capitolo di storia italiana, fatta di sperperi e di corruzione, contribuirebbe certamente al rilancio di tutta l’economia italiana ed al prestigio della nazione.

LOLL

Per far capire l'autorevolezza e lo spessore della testata on-line ''Il Primato Nazionale'', posto uno dei loro migliori articoli, roba di grande valore intellettuale, che rischiava di vincere qualche prestigioso premio internazionale nel campo del giornalismo:

http://www.ilprimatonazionale.it/ap...rgomento-di-cui-vale-la-pena-ragionare-60572/

Ieri parlavano dell'aspetto fisico dei liberali, oggi vogliono privatizzare AZ, domani le scie chimiche ???
 
Perchè rimpiangere Cempella significherebbe far riemergere la parola "Malpensa", che per la politica rappresenta la madre di tutte le sconfitte di AZ. Di cui la politica stessa è stata responsabile al 200%.
Lungi dal voler riaprire la nota diatriba, ma davvero nessuno si chiede come mai non venga fatto uno studio comparativo imparziale tra le potenzialità che AZ potrebbe avere a FCO e a MXP (con LIN ovviamente chiuso)?

Magari, ma non succederà mai. Per la politica e il passeggero beota malpensa è scomodo
 
Quindi per adesso il piano è portare avanti questo carrozzone per altri 6 mesi (in cui nessuno comprerà niente) fino a che non si presenterà la prima offerta decente (che non si presenterà, perché nemmeno un idiota si comprerebbe Alitalia in queste condizioni)?
 
Stato
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