A me sembra che il punto fondamentale sia la dichiarazione del governo che è meglio mettere 200 milioni per tirare a campare che spendere un miliardo per la procedura concorsuale (amministrazione straordinaria o altro). Questo vuol dire che una rinascita attraverso un hard reset non è possibile se non cambia prima la legge sulla CIGS nel settore, cosa che mi pare impossibile a meno che sia a tempo ed a un certo punto scada naturalmente (cosa che ignoro).
Altrimenti continueremo con questa agonia che riesce nel triplice intento di offrire un servizio sempre più modesto ai passeggeri (in termini di network, servizi, etc.), irritare i contribuenti (a causa dello stillicidio di contributi pubblici a fondo perduto) ed umiliare le professionalità dei lavoratori AZ che le hanno (che, sono certo, non sono pochi).
Ma è semplicemente la stessa cosa che succede in tutta Europa: per paura di perdere consenso politico, si decide di difendere rendite di posizione che portano a distorsioni economiche ben maggiori dei benefici per il sistema paese o il sistema continentale, mentre i "barbari" concorrenti sono non alle porte ma ben dentro alla cittadella, ed hanno iniziato a spartirsi il bottino.