Thread Alitalia - Gennaio 2017


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3.sull'intercontinentale devi focalizzarti sugli hub principali che sono roma fiumicino e milano linate (il secondo ha un'area di 18 milioni di
clienti potenziali mentre malpensa 8 milioni)
per massa critica sia di aerei che di clienti potenziali.

Mah... ho i miei dubbi.

Chiudere Linate risulta troppo difficile?

il calcolo del bacino è relativo ad un documento di ferrovie dello stato italiane del 2013
 
La soluzione: game over..!
L'Italia è tra quei paesi che non può più permettersi (e ormai da tempo) una compagnia di bandiera o pseudo tale.
Per molti sarà difficile da accettare ma l'unica è appunto la fine.

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Ma almeno il gelataio sotto casa ti va bene o nemmeno lui? E' uno strazio leggerti, sempre con lo stesso livore...

Che cosa è che non ti va bene... questa è una mia opinione basata su esperienza diretta. Il livore sta tutto dalla tua parte

E poi se l'articolo del corriere e' accurato, non è che sia molto perspicace/informato
 
Etihad Airways says next phase of Alitalia business plan to be announced this week
The National Staff

January 9, 2017 Updated: January 9, 2017 04:31 PM

Shareholders of the Italian carrier including Etihad Airways, which owns a 49 per cent stake, are presenting the plan to Italian government ministers at a meeting on Monday.

An Etihad Airways spokesman said: "Alitalia and its shareholders will meet with Italian government ministers to explain the next phase of the airline’s business plan and James Hogan will represent Etihad Airways. The business plan was approved by the airline’s board of directors on 22 December and full details will be unveiled to the Alitalia workforce later this week."


Etihad has invested in minority stakes in airlines across Europe, India and Australia. Those investments attract passenger traffic through its Abu Dhabi airport hub, as it connects travellers from east to west.

business@thenational.ae

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http://www.thenational.ae/business/...talia-business-plan-to-be-announced-this-week


Alitalia, Delrio: “abbiamo ragionato con chiarezza sul futuro”

09 Gennaio 2017 - (Teleborsa) – Giornata cruciale per Alitalia, che riunisce oggi gli stati generali – vertici, soci e autorità pubbliche – per un confronto sulla seconda fase del piano industriale, che aspira a rilanciare la compagnia di nuovo in odore di dissesto finanziario.

I vertici della compagnia – il vice presidente James Hogan e l’Ad Cramer Ball – si sono incontrati stamattina al Ministero dello Sviluppo Economico con gli altri azionisti Giovanni Castellucci e, per la parte delle banche, Gaetano Miccichè (Intesa Sanpaolo) e Gianni Franco Papa (Unicredit). In qualità di arbitri ed in rappresentanza del governo erano presenti il ministro per lo sviluppo economico (Mise), Carlo Calenda, e quello dei trasporti e infrastrutture, Graziano Delrio.

“L’incontro con il Governo è stato molto buono e questo è molto positivo”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball, uscendo dal Ministero dello Sviluppo Economico mentre il vicepresidente di Alitalia, James Hogan, non ha rilasciato dichiarazioni.
“E’ stata una riunione utile e interessante”, ha detto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, specificando: “abbiamo ragionato con chiarezza sul futuro” anche se “non abbiamo visto nessun piano”.

“Nel corso dell’incontro il governo ha chiesto ad Alitalia di presentare entro le prossime settimane un piano industriale dettagliato condiviso dagli azionisti, dalle banche e dalle istituzioni finanziarie creditrici. Ogni eventuale discussione sui livelli occupazionali sarà affrontata solo in seguito, una volta che sarà finalizzato nei dettagli un piano industriale che definisca il progetto di lungo periodo dell’azienda e il rilancio della stessa”, si legge in una nota del Mise. “E’ stata infine ribadita da parte del governo la disponibilità a sostenere, nell’ambito delle proprie competenze, il piano industriale una volta che esso sarà presentato e condiviso”.

Un paio di giorni prima di Natale, il CdA aveva dato il via libera al secondo atto del piano industriale, dopo che i soci avevano approvato un nuovo finanziamento per tamponare le esigenze di cassa più urgenti della compagnia di volo tricolore, controllata dagli Emirati Arabi.

Ora le trattative si svolgono in due direzioni: da un lato i colloqui con i sindacati, che verteranno sui nuovi esuberi (si parla di circa 1.600 posizioni), dall’altro il nuovo modello di business, che a quanto pare dovrebbe sdoppiare la compagnia su due tipologie di servizio, il lungo raggio ed il breve-medio raggio (Italia ed Europa), dove potrebbe debuttare anche un nuovo modello low-cost.

Sullo sfondo resta l’amarezza del socio di riferimento, la compagnia emiratina Ethiad, per nulla soddisfatta del risultato della prima fase del piano, che ripropone problematiche ben note e criticità mai risolte. Abu Dhabi ha anche trovato un capro espiatorio nel vice presidente James Hogan, che potrebbe trascinare con sé anche il suo pupillo Cramer Ball.



http://quifinanza.it/lavoro/alitalia-delrio-abbiamo-ragionato-con-chiarezza-sul-futuro/100973/



Alitalia, incontro al Mise. Il governo chiede il piano ai vertici
L'ad Cramer Ball ha visto i ministri Calenda e Delrio: sul piano i nodi delle rotte nazionali in perdita e la questione bollente dei 1.600 esuberi previsti dal piano industriale


"E' stato un incontro molto positivo". Così l'amministratore delegato dell'Alitalia, Cramer Ball, ha definito l'incontro al Ministero dello Sviluppo economico con il titolare del dicastero, Carlo Calenda, e il collega di Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio. Nessun commento specifico, invece, dal vice presidente James Hogan che si è limitato a osservare: "Oggi è una bella giornata".

Al tavolo erano presenti anche il neo consigliere d'amministrazione Gaetano Miccichè, in rappresentanza dell'azionista Intesa, il dg di Unicredit Gianni Papa, l'ad di Aeroporti di Roma, Giovanni Castellucci. Assenti invece il ministro Pier Carlo Padoan è il presidente di Alitalia Luca Cordero di Montezemolo. Al termine dell'incontro, una nota diffusa dal Mise ha specificato la posizione dell'esecutvio: "Il governo ha chiesto all'Alitalia di presentare entro le prossime settimane un piano industriale dettagliato condiviso dagli azionisti, dalle banche e dalle istituzioni finanziarie creditrici". E ancora: "Ogni eventuale discussione sui livelli occupazionali - sottolinea la nota - sarà affrontata solo in seguito, una volta che sarà finalizzato nei dettagli un piano industriale che definisca il progetto di lungo periodo dell'azienda e il rilancio della stessa".

L'obiettivo di Ball, prima dell'incontro, era di incassare il sostegno del governo sulle rotte nazionali più difficili, quelle che impongono alla compagnia perdite difficilmente arginabili con le sole forze commerciali, e di rispondere alla preoccupazione manifestata dai ministri sugli esuberi previsti dal piano industriale. Questi dovrebbero fermarsi a quota 1600, in vista del confronto che dovrebbe tenersi mercoledì con i sindacati, dopo le tensioni che si sono acuite con la decisione dell'azienda di congelare gli automatismi contrattuali

a partire dal 1 gennaio. Mentre sul piano delle rotte, i vertici della compagnia puntano ad ottenere un'ulteriore liberalizzazione per Milano Linate, dopo la sospensione dei voli sulla rotta Roma-Malpensa, e le agevolazioni per la continuità territoriale sulla Roma-Reggio Calabria.

http://www.repubblica.it/economia/2...rtici_e_il_governo_molto_positivo_-155681534/
 
3.sull'intercontinentale devi focalizzarti sugli hub principali che sono roma fiumicino e milano linate (il secondo ha un'area di 18 milioni di
clienti potenziali mentre malpensa 8 milioni)
per massa critica sia di aerei che di clienti potenziali.

Il calcolo del bacino è relativo ad un documento di ferrovie dello stato italiane del 2013

Chiudi LIN e vedrai che il bacino d'utenza di MXP cresce di colpo.
 
"...il Governo ha chiesto entro le prossime settimane un piano industriale dettagliato...", a botte di 500mila Eur quotidiani di perdite. Ma si, nelle prossime settimane, che fretta c'e' poi... :wall::wall:
 
"...il Governo ha chiesto entro le prossime settimane un piano industriale dettagliato...", a botte di 500mila Eur quotidiani di perdite. Ma si, nelle prossime settimane, che fretta c'e' poi... :wall::wall:

Trovo incredibile che abbiano aspettato tutto questo tempo per incontrare il Governo e che si siano presentati all'incontro senza almeno una bozza di piano industriale ... w l'Italia!
 
Direi che è necessario disdettare subito anche l'incontro dell'11 pv con i sindacati per non far perdere altro tempo
 
Comunque ieri ho volato la mia prima tratta nazionale con il servizio di bordo ridotto (solo bevande).

Dopo due anni e quasi 150 voli all'attivo devo dire che mi ha fatto veramente impressione vedere Alitalia tornare indietro su qualcosa.

In effetti riflettevo e in due anni di passi in avanti ne sono stati fatti, dalla puntualità, agli interni rinnovati, alle divise, al terminal B di FCO, alla puntualità, il nuovo sito, il nuovo brand e il servizio medio raggio migliorato.

Insomma mi ha fatto un po tristezza vedere fare questo passo indietro, per quanto sia cosa di poco conto alla fine.

Spero vivamente introducano un servizio almeno pari a quello di british (ho visto i prezzi e sono veramente super competitivi, manco al Bar paghi un pacco di biscotti 1 sterlina!) cosi da poter perlomeno offrire un servizio si a pagamento, ma con un offerta che soddisfi i gusti di tutti i clienti e di qualità (mi immagino una patnership con Eataly per esempio) . Aspettiamo e vediamo......
 
Oggi ho volato un modesto pmo/Fco/PSA

Sulla pmo-fco equipaggio romano.
Sempre col sorriso e disponibile. Soprattutto le 2 a/v. Volo tranquillo e in orario, operato con 320.
Load factor 100℅.

Come dicevano anche altri forumisti non mi immaginavo quanta gente ci tenesse al dolce o salato.
Le av rispondevano rammaricate con un " mi dispiace", "non tornerà più sul nazionale per il momento" e con "non servìamo più dolce o salato da 2 giorni purtroppo".
Molti transiti: in particolare per Parigi, Amsterdam, Dublino (via AMS), Stoccolma, e Mauritius (via CDG).

Sul Fco-Psa (operato da Etihad regional) volo leggermente in ritardo, passeggeri sui 40/45.
Con polemica da parte di un paio che avevano dicevano di aver comprato un posto comfort ma di non averlo trovato comfort.



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Vorrei condividere con voi una testimonianza da addetto ai lavori sull'atteggiamento dei naviganti AZ. Ormai è risaputo che sono arrabbiati con l'azienda, col mondo e con l'Universo intero, ma non smettono mai di stupirmi. In negativo, ovviamente.

Volo pieno con A319 riconfigurato (143 su 144), rischio di sbarco bagagli nonostante i filtri vari. Chiedo gentilmente all'equipaggio di lasciare i bagagli in stiva, vista la situazione, per evitare disagi e ritardi.

Per chi non lo sapesse, gli equipaggi possono indifferentemente portare i loro bagagli a bordo o farli mettere nel compartimento 5 delle stive degli Airbus, segregati dalla maggior parte dei bagagli dei passeggeri. Nel 5, dove non vanno contenitori, solitamente finiscono passeggini, bagagli prioritari e rush.

Queste sono le risposte che mi sono state date:

- Capocabina: no, il mio non lo lascio, lo trattano male e me lo rovinano, parla col comandante.

- Comandante: no, nelle cappelliere ci vanno i nostri bagagli perché sono i nostri, fate il filtro e prendete i bagagli voluminosi ai passeggeri.

Alla fine i bagagli sbarcati da bordo sono stati 2, che ovviamente non sarebbero mai stati sbarcati se l'equipaggio avesse avuto un atteggiamento diverso. La congestione in cabina è stata, anch'essa, causa di altro ritardo.

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