Thread Alitalia - Dicembre 2016


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CVD.

Alitalia, accordo raggiunto con le banche creditrici: ok di Intesa e Unicredit


Accordo raggiunto tra Alitalia e le banche creditrici, principalmente Intesa Sanpaolo e Unicredit. A tarda notte, dopo una maratona durata svariate ore, il pool di banche impegnate finanziariamente con la compagnia aerea posseduta al 49% da Etihad ha accettato la conversione in equity (cioè in azioni) di parte dei propri crediti.

L'accordo prevede che venga rapidamente elaborato un nuovo piano industriale e novità rilevanti anche relativamente alla governance. Potrebbe infatti cambiare l'assegnazione delle deleghe e non è escluso che si arrivi alla sostituzione dell'attuale amministratore delegato, l'australiano Cramer Ball.

http://economia.ilmessaggero.it/eco...nche_creditrici_intesa_unicredit-2156351.html

Vomito.

E chi ci mettono al posto di Ball? Schisano?
 
Mi pare che la confusione regni sovrana: ormai circola ovunque la notizia dell'uscita di Hogan, adesso anche Ball dovrebbe fare le valigie...
 
Mi pare che la confusione regni sovrana: ormai circola ovunque la notizia dell'uscita di Hogan, adesso anche Ball dovrebbe fare le valigie...
Mi sembrerebbe ovvio e scontato! Ma che si vuole continuare con una squadra che in un anno si é bevuta 400 milioni di €??? Voi lo fareste? Le banche lo farebbero?
Altro che compagnia sexy e a 5 stelle. Ripartiamo con gente più concreta e che non avanza con proclami. "5 cose", "play your part" e poi perdi 400 milioni... Serve gente seria e capace, altrochè! L'Italia non è l'India o le Seychelles.
PS serve gente seria e capace pure tra i sindacati, ad onor del vero.
 
spezzo una lancia in favore di Alitalia e del suo call center Millemiglia.

Ieri sera chiamo il call center di Club Ulisse (ore 22 circa), mi risponde una ragazza (italiana, nel senso che il call center era in Italia ... non faccio discriminazioni!) in modo molto gentile ed educato e in un attimo risponde alla mia domanda sulla tariffa (light o meno) di un biglietto comprato neanche da me ma dalla mia compagna.

Peccato che tale informazione non ero riuscito a trovarla sul sito, dopo che avevo recuperato la prenotazione con il numero di biglietto.
 
Mi son perso qualcosa in questi mesi di lontananza? ero rimasto ad un futuro radioso di AZ con decine di aerei nuovi, nuove rotte e non so' cos'altro ancora. Chi scriveveva e invocava una chiusura definitiva veniva tacciato perche' era in malafede e polemico. Ed ero rimasto che i problemi di AZ erano un tantino complicati per noi peones. Non mi sembra cosi' complicato. Il chiudere definitivamente. Ma poi guarda caso le pezze al culo le trovan sempre. Ha ragione TW, da vomito. Vero che siamo a Natale, ma non si dica che lo si fa per non lasciare a casa i dipendenti e a terra i passeggeri. Ormai le vergogne italiane non fanno piu' clamore.
 
Ball è arrivato da Marzo con un piano non fatto da lui, credo sia giusto dargli una opportunità. Hogan ha combinato un disastro in EY, giusto mandarlo a casa.
 
Alitalia: via libera dal Cda alla seconda fase del piano industriale
I soci chiedono una drastica riduzione dei costi


Roma, 22 dicembre 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha approvato oggi la seconda fase del piano industriale della Compagnia. In una riunione separata, l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato un finanziamento a breve termine per consentire al management di avviare, nei prossimi 60 giorni, un negoziato con i principali stakeholder - società di leasing aereo, fornitori, società di distribuzione e sindacati - allo scopo di ottenere il loro impegno su misure che portino a una radicale riduzione dei costi; unico modo per garantire il sostegno di lungo termine di soci e istituti finanziari e assicurare così la sostenibilità dell’azienda.

“I prossimi due mesi sono cruciali per Alitalia. E’ di vitale importanza che il personale della Compagnia e i principali stakeholder, quali i partner commerciali, i fornitori e i sindacati, accettino e facciano propri i cambiamenti radicali di cui abbiamo bisogno. Solo così potremo ottenere un successivo e significativo finanziamento da parte degli azionisti, senza il quale Alitalia non avrà futuro”, ha detto Cramer Ball, Amministratore Delegato della nostra Compagnia.

“Tutti dobbiamo remare nella stessa direzione per dare ad Alitalia un futuro duraturo, sostenibile e di successo. E tutti dobbiamo dare il nostro contributo per trasformare le ambizioni di crescita e sostenibilità di lungo termine in realtà”, ha aggiunto il manager.

I dettagli della seconda fase del piano industriale saranno presentati in gennaio a tutto il personale Alitalia. Il piano poggia sulle solide basi costituite dai significativi investimenti fatti negli ultimi due anni nella “nuova Alitalia” e tiene conto delle sfide di un mercato, quello del trasporto aereo, in cui la concorrenza è sempre più agguerrita.

Le attività future si concentreranno sulla necessità di cambiare l’attuale modello di business attraverso: l’ulteriore sviluppo del network di lungo raggio; il ridisegno del business per il corto e medio raggio; la riduzione dei costi e l’aumento della produttività per poter competere con la concorrenza; la rivalutazione degli accordi di joint venture; il rafforzamento delle attuali partnership con altre compagnie aeree; la ricerca di nuovi accordi commerciali; la valorizzazione degli ingenti investimenti tecnologici per competere con gli altri attori del mercato e per portare nuovi ricavi; la riduzione dell’organico per creare un’organizzazione più funzionale al business.

Avere una “giusta organizzazione e un giusto assetto” significa poter garantire alla Compagnia di operare in modo efficiente in un contesto altamente competitivo e, allo stesso tempo, permettere di massimizzare la produttività e al contempo minimizzare gli esuberi.

Nessuna decisione definitiva sulla riduzione del personale è stata ancora presa e il management comincerà da subito le consultazioni con il personale e con le rappresentanze sindacali.
“Siamo determinati a lavorare in modo costruttivo con i sindacati per trovare un’intesa sul nuovo contratto di lavoro collettivo. Il loro sostegno all’attuazione della seconda fase del piano industriale è infatti imprescindibile”, ha aggiunto Cramer Ball.

“Negli ultimi due anni abbiamo fatto significativi progressi, ma quello del trasporto aereo è un mercato spietato. Per questo dobbiamo proseguire nel percorso di cambiamento intrapreso: abbiamo bisogno della giusta organizzazione, di una maggiore produttività e di una struttura dei costi adeguata. Se riusciremo a fare tutto questo, Alitalia avrà finalmente successo”, ha aggiunto il manager.

Il Consiglio di Amministrazione ha infine nominato Gaetano Miccichè e Federico Ghizzoni quali nuovi consiglieri a seguito delle dimissioni, formalizzate nel corso dello scorso Consiglio del 2 dicembre, di Jean Pierre Mustier e di Paolo Colombo a seguito dell’assunzione di nuove responsabilità. Mentre la consigliera Antonella Mansi, nella stessa riunione, aveva rassegnato le dimissioni per ragioni personali.
 
Ogni volta che Alitalia riesce a spuntare l'accordo di sopravvivenza si risentono costantemente le solite stesse belle parole...
 
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