Thread Alitalia - Novembre 2016


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Un punto di vista Interessante.
Siamo Sicuri che la Nuova Low Cost che si viene a creare nasca però dalle ceneri di Air Berlin?

Non potrebbe nascere da quelle di AZ con uno scorporo di Cityliner? Oppure non potrebbe essere la stessa Etihad Regional ad ereditare Slot ed Aeromobili AZ dismessi ed operare poi come feeder di Alitalia?

Puo' essere di tutto, l'essenziale e' che si ricominci da un foglio bianco con nuove persone e nuovi contratti senza correre il rischio che la magistratura possa restaurare i diritti acquisiti nel corso dei decenni passati.
 
In un altro paese hanno costruito un aeroporto sull'acqua e parli di due miseri binari TAV in confronto

In Giappone a parte gli aereporti sull acqua a Tokyo Nagoya Osaka e Kobe

Hanno la piu' estesa TAV del mondo senza che ci siano antitreno che ostacolano e stanno facendo la superTAV da Tokyo a Osaka quasi tutta sottoterra a per andare a 500km/h
e la fanno perche' JR (la trenitalia giapponese) ha talmente tanta liquidità in cassa che non sapendo come spendere centinaia di miliardi di dollari, fanno appunto la super linea super veloce.

Pero' in giappone i giapponesi pagano i mezzi pubblici (dal bus all'aereo) al costo vero senza che nessuno chiede che i biglietti devono essere pagati dai comuni regioni e stato. tutto privato
 
Se il sito va giù per due ore è solo che una buona notizia, vuol dire che stanno modificando qualcosa..

Non penso proprio, sono tre anni che il sito fa schifo. Ma va male da almeno 10.
dicono che e' stato cambiato il motore di prenotazione. Ma non penso sia quello il problema
 
Non penso proprio, sono tre anni che il sito fa schifo. Ma va male da almeno 10.
dicono che e' stato cambiato il motore di prenotazione. Ma non penso sia quello il problema

Ma cosa impedisce ad AZ di commissionare il sito e tutto ciò ad esso collegato alle medesime società che lo fanno per le altre maggiori compagnie??????
 
vorrei attirare l'attenzione degli stimati utenti di questo forum sull'ultima riga dell'articolo del Sole 24 ore di oggi.
Finalmente avete il nome del responsabile di sito ed App.
Spero di aver fatto cosa gradita

immagine a bassissima risoluzione del tutto illeggibile
 
Puo' essere di tutto, l'essenziale e' che si ricominci da un foglio bianco con nuove persone e nuovi contratti senza correre il rischio che la magistratura possa restaurare i diritti acquisiti nel corso dei decenni passati.

Assolutamente.

Ho sempre trovato strano comunque l'approccio di EY alle sue diverse acquisizioni: pensavo che, alla base di tutto, ci fosse un "masterplan" in base al quale le varie compagnie satellite si sarebbero posizionate sul mercato in maniera da integrarsi e creare un valore aggiunto, per ognuna di esse, dalla stessa. Invece....tanta confusione.
 
Assolutamente.

Ho sempre trovato strano comunque l'approccio di EY alle sue diverse acquisizioni: pensavo che, alla base di tutto, ci fosse un "masterplan" in base al quale le varie compagnie satellite si sarebbero posizionate sul mercato in maniera da integrarsi e creare un valore aggiunto, per ognuna di esse, dalla stessa. Invece....tanta confusione.

+1
 
Credo che sia al vaglio di QR eventualmente di operare pax su rotte ex-MXP, specialmente sul nordamerica, incluso ORD. Bisogna pero' ricordare che non sono soltanto SEA ed il Governo Italiano a decidere, ma ci sarebbe da convincere anche e soprattutto il Governo Americano e la DOT. A loro come penso sia facile intuire di FCO ed AZ frega veramente poco, pertanto una decisione negativa non sarebbe imputabile ad alcun ipotetico ed alquanto fantasioso protezionismo 'romano', come invece capita di leggere fra le righe di certi interventi ogni tanto.

Grazie x la risposta, concordo sul fatto che qui il fantomatico "pro Roma" conta poco anche perche' evidentemente c'e' gia' chi non muove un dito internamente allo scalo della Brughiera per espandere il network.
 
Puo' essere di tutto, l'essenziale e' che si ricominci da un foglio bianco con nuove persone e nuovi contratti senza correre il rischio che la magistratura possa restaurare i diritti acquisiti nel corso dei decenni passati.

A nome di tutte le persone volenterose a cui auguri di rimanere senza lavoro, ringrazio.
 
A nome di tutte le persone volenterose a cui auguri di rimanere senza lavoro, ringrazio.


Carissimo,
prova a mettere un annuncio sul giornale offrendo di scambiare il tuo posto di lavoro con quello di un collega di Ryanair.
Sono pronto a scommettere che la tua casella di posta verrebbe inondata di richieste. Altro che rimanere senza lavoro.
 
C'è chi ridicolo lo è per un giorno, chi da una vita...


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Oggi avrebbe dovuto tenersi un cda di Alitalia che è stato rinviato all'improvviso, in serata, ufficialmente per l'assenza di alcuni consiglieri. Si terrà, forse, la prossima settimana. La decisione rende l'idea del nervosismo che serpeggia nella compagnia. Il vertice dovrà infatti approvare un nuovo piano industriale che con tagli al personale e una virata del modello di business segnerà, di fatto, l'insuccesso del progetto che Etihad si era data all'inizio del 2015. I conti sono insoddisfacenti e i due poli azionari (Cai-banche al 51% e Etihad al 49%) sono in contrasto su una possibile iniezione di nuove risorse, così che gli arabi si trovano a percorrere la strada di un aumento di capitale mascherato, sottoscrivendo obbligazioni per 216 milioni di euro. I soci italiani non intendono scucire una lira.

La compagnia che l'anno prossimo dovrebbe teoricamente chiudere in pareggio, sta perdendo soldi in quantità ed evoca fantasmi del passato: nessuno è riuscito a risanarla, non il monopolio statale, non i Capitani coraggiosi, non il Cavaliere bianco. Le stime dicono che quest'anno le perdite potrebbero ammontare a 400 milioni, l'anno prossimo addirittura a 500, e l'utile rinviato al prossimo decennio. Tutto ciò prima di partite straordinarie e delle politiche di bilancio.

Così è (quasi) pronto un inevitabile nuovo piano industriale che prende atto degli obbiettivi mancati. Si parla nuovamente di esuberi ed esternalizzazioni, di riduzione della flotta e, soprattutto, di revisione del modello: quella che doveva essere la bandiera del lusso italiano viene derubricata a low-cost, sia sul medio che sul lungo raggio. I tagli riguarderanno 6-700 persone di terra, mentre la cessione di attività riguarderà 1.200-1.300 dipendenti, che passando sotto nuovo padrone s'imbatteranno in varie incognite; il personale di volo subirà i tagli legati agli aerei che saranno dismessi, non si sa ancora se 13 o più (6 della regional Cityliner, 7 di Alitalia). Gli Airbus 321 passerebbero tutti da Alitalia alla controllata, ottenendo una revisione al ribasso dei contratti. Il piano sarebbe stato già segretamente presentato ai sindacati, e i confederali Cgil, Cisl e Uil avrebbero assicurato un atteggiamento morbido.

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Infine, il modello low cost. Niente panini, niente bibite: ma questo è il meno. Viene smorzata quell'enfasi sull'italianità che finora era stata una delle leve del rilancio. Più preoccupante ancora l'ipotesi di low cost per il lungo raggio, dove la linea verrebbe sempre più charterizzata (esempio: il collegamento con L'Avana, in collaborazione con MSC crociere). Il concetto è semplice: Etihad vuol comprimere i costi per sfruttare al massimo il feederaggio (cioè il trasporto di passeggeri in connessione) di Alitalia verso Abu Dhabi.

Il paradosso infatti è questo. Alitalia perde e i progetti di Etihad sono sfumati. Eppure per quest'ultima Alitalia è un affare: il traffico aggiuntivo sul proprio hub, gli affitti degli aerei, i contratti hedging per il carburante, le manutenzioni e tutti gli altri servizi che Etihad fornisce ad Alitalia ne fanno un cliente sicuro e redditizio.

Ma guarda un po' ...
 
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