Alitalia abbandona la Turchia


forse molti di questo forum tralasciano che Istanbul/Costantinopoli è della stessa fascia di Parigi, Londra, Madrid.

Ma stessa fascia in che senso? Varia molto in base al soggetto che produce le stime, ma il PIL di Londra e Parigi è almeno doppio - se non triplo o quadruplo - rispetto a quello di Istanbul. Parigi, Londra e Madrid sono sede di molte più aziende Global 500 e, in generale, sono centri finanziari di livello mondiale.

ci metto apposta bruxell, perchè sarà anche capitale europea ma è inferiore a istanbul

Il bello di essere capitale europea è che si muove tanto traffico di gente che non paga i biglietti aerei di tasca propria: in genere sono clienti meno price sensitive che alle compagnie piacciono. Istanbul è un centro sicuramente più importante, ma guardare solo alle dimensioni di una città non spiega il traffico aereo che genera.

inoltre, visto che siete esperti di aviazione, AZ rinuncia al collegamneto con uno dei primi 5 aeroporti europei....e non si può dire che lo sotituisce con SAW, come capitato a londra con LHR vs London City.

Quanti vettori hanno chiuso Dubai e Abu Dhabi nonostante siano aeroporti che muovono molti passeggeri... quando giochi in casa di un vettore in forte espansione duri fatica per forza, soprattutto quando il traffico p2p FCO-IST non è proprio molto.
 
Ha dimenticato di citate i transiti che AZ generava partendo da IST ad esempio per il nord america. E' vero che TK ha voli diretti per dovunque, ma FCO è in buona posizione per gli USA partendo dalla turchia inoltre AZ poteva offrire prezzi piu' bassi dei diretto di TK.

Credo che i costi di AZ siano più alti di quelli di Turkish, quindi non è che AZ potesse offrire prezzi più bassi del diretto di TK - doveva offrire prezzi più bassi pur di raggranellare qualche cliente. Col dumping che sta facendo TK adesso, è impensabile per AZ fare soldi sui flussi Turchia-USA.
 
quando Az chiuderà anche FRA o MUC, dove ha 2 striminziti 2wd, come era IST fino a poco fa, sarete indignati?
o sempre ultragiustificativi?

Io non giustifico Alitalia. Semplicemente comprendo la ratio della chiusura di IST. E, soprattutto, non mi indignerò mai della chiusura di una rotta da parte di un vettore: semmai, sono indignato da anni di osservare un paese incapace di produrre:
1) Scelte strategiche sensate per favorire la crescita di un vettore basato sul territorio nazionale (Linate sta sempre là, FCO è sempre un aeroporto pessimo rispetto a MUC e ZRH, col quale penso vada paragonato per dimensioni e ambizioni).
2) Pianificazione infrastrutturale.
3) Politiche fiscali e del lavoro adeguate per far crescere aziende competitive a livello internazionale, come deve essere una linea aerea.

Il contesto di partenza già rende difficilissimo per qualsiasi vettore produrre crescita e ricchezza. Poi mettici la mediocrità dei piani industriali di Alitalia che, a mio parere, non è affatto rappresentata dalla chiusura di un voletto su Istanbul (città che non potrà mai essere critica nella mappa strategica di AZ), bensì dall'incapacità di rischiare per ritagliarsi una nicchia davvero esclusiva: un medio raggio verso l'Africa settentrionale e centrale con aerei single aisle, che forse consentirebbero ad AZ di fare fra Europa e Africa quel che COPA fa fra Latam e America del Nord; una crescita in America latina, che sta partendo adesso - in pesante ritardo (questa era roba da fare nel 2010) e con macchine forse non più competitive (oggi un vettore come AZ avrebbe bisogno di 787 per macinare su certe destinazioni).
Ogni vettore globale di successo ha qualche cash cow: city pair sui quali controlla la maggioranza del mercato, potendo praticare così tariffe relativamente elevate. Non mi pare che Alitalia abbia molte di queste rotte: Iberia ne ha varie verso l'America latina, British Airways si gode il dominio da LHR al Nord America, Swiss si gode vari voli in esclusiva da Zurigo, e così via. Quello serve, e AZ non è stato in grado di farlo, ma non sarà certo la mancanza di Istanbul a causare problemi.
 
Io non giustifico Alitalia. Semplicemente comprendo la ratio della chiusura di IST. E, soprattutto, non mi indignerò mai della chiusura di una rotta da parte di un vettore: semmai, sono indignato da anni di osservare un paese incapace di produrre:
1) Scelte strategiche sensate per favorire la crescita di un vettore basato sul territorio nazionale (Linate sta sempre là, FCO è sempre un aeroporto pessimo rispetto a MUC e ZRH, col quale penso vada paragonato per dimensioni e ambizioni).
2) Pianificazione infrastrutturale.
3) Politiche fiscali e del lavoro adeguate per far crescere aziende competitive a livello internazionale, come deve essere una linea aerea.

Il contesto di partenza già rende difficilissimo per qualsiasi vettore produrre crescita e ricchezza. Poi mettici la mediocrità dei piani industriali di Alitalia che, a mio parere, non è affatto rappresentata dalla chiusura di un voletto su Istanbul (città che non potrà mai essere critica nella mappa strategica di AZ), bensì dall'incapacità di rischiare per ritagliarsi una nicchia davvero esclusiva: un medio raggio verso l'Africa settentrionale e centrale con aerei single aisle, che forse consentirebbero ad AZ di fare fra Europa e Africa quel che COPA fa fra Latam e America del Nord; una crescita in America latina, che sta partendo adesso - in pesante ritardo (questa era roba da fare nel 2010) e con macchine forse non più competitive (oggi un vettore come AZ avrebbe bisogno di 787 per macinare su certe destinazioni).
Ogni vettore globale di successo ha qualche cash cow: city pair sui quali controlla la maggioranza del mercato, potendo praticare così tariffe relativamente elevate. Non mi pare che Alitalia abbia molte di queste rotte: Iberia ne ha varie verso l'America latina, British Airways si gode il dominio da LHR al Nord America, Swiss si gode vari voli in esclusiva da Zurigo, e così via. Quello serve, e AZ non è stato in grado di farlo, ma non sarà certo la mancanza di Istanbul a causare problemi.


La chiusura di Istanbul, come le altre tratte, è la conseguenza di quello che hai detto. Concordo
 
Io non giustifico Alitalia. Semplicemente comprendo la ratio della chiusura di IST. E, soprattutto, non mi indignerò mai della chiusura di una rotta da parte di un vettore: semmai, sono indignato da anni di osservare un paese incapace di produrre:
1) Scelte strategiche sensate per favorire la crescita di un vettore basato sul territorio nazionale (Linate sta sempre là, FCO è sempre un aeroporto pessimo rispetto a MUC e ZRH, col quale penso vada paragonato per dimensioni e ambizioni).
2) Pianificazione infrastrutturale.
3) Politiche fiscali e del lavoro adeguate per far crescere aziende competitive a livello internazionale, come deve essere una linea aerea.

Il contesto di partenza già rende difficilissimo per qualsiasi vettore produrre crescita e ricchezza. Poi mettici la mediocrità dei piani industriali di Alitalia che, a mio parere, non è affatto rappresentata dalla chiusura di un voletto su Istanbul (città che non potrà mai essere critica nella mappa strategica di AZ), bensì dall'incapacità di rischiare per ritagliarsi una nicchia davvero esclusiva: un medio raggio verso l'Africa settentrionale e centrale con aerei single aisle, che forse consentirebbero ad AZ di fare fra Europa e Africa quel che COPA fa fra Latam e America del Nord; una crescita in America latina, che sta partendo adesso - in pesante ritardo (questa era roba da fare nel 2010) e con macchine forse non più competitive (oggi un vettore come AZ avrebbe bisogno di 787 per macinare su certe destinazioni).
Ogni vettore globale di successo ha qualche cash cow: city pair sui quali controlla la maggioranza del mercato, potendo praticare così tariffe relativamente elevate. Non mi pare che Alitalia abbia molte di queste rotte: Iberia ne ha varie verso l'America latina, British Airways si gode il dominio da LHR al Nord America, Swiss si gode vari voli in esclusiva da Zurigo, e così via. Quello serve, e AZ non è stato in grado di farlo, ma non sarà certo la mancanza di Istanbul a causare problemi.

bravo! finalmente una risposta valida e documentata. grazie dell'analisi e delle conseguente riflessione, con cui concordo.
 
La chiusura di Istanbul, come le altre tratte, è la conseguenza di quello che hai detto. Concordo

Probabilmente IST sarebbe stata chiusa comunque: anche nella più rosea delle fantasie, un'Alitalia sana non sarebbe comunque molto più grande di quella malconcia di adesso. Lufthansa, Air France, KLM, BA - coi loro network enormi, riescono a reggere la rotta anche nella situazione attuale. I vettori coi quali Alitalia dovrebbe legittimamente paragonarsi - Iberia, Swiss, Austrian (quest'ultima più per il focus sull'Europa orientale che per le dimensioni) - non stanno volando su Istanbul.
 
Se un’attività non redditizia deve essere chiusa, perchè Alitalia è ancora aperta?
 
Probabilmente IST sarebbe stata chiusa comunque: anche nella più rosea delle fantasie, un'Alitalia sana non sarebbe comunque molto più grande di quella malconcia di adesso. Lufthansa, Air France, KLM, BA - coi loro network enormi, riescono a reggere la rotta anche nella situazione attuale. I vettori coi quali Alitalia dovrebbe legittimamente paragonarsi - Iberia, Swiss, Austrian (quest'ultima più per il focus sull'Europa orientale che per le dimensioni) - non stanno volando su Istanbul.

. . . o probabilmente no, perchè a prescindere dalle dimensioni, vale anche il proprio network. Certo, le destinazioni che l'attuale Az ha, non suscitano alcun interesse per pax provenienti da Ist. Ma con un Az diversa, non solo nelle dimensioni, probabilmente le cose cambierebbero.
 
. . . o probabilmente no, perchè a prescindere dalle dimensioni, vale anche il proprio network. Certo, le destinazioni che l'attuale Az ha, non suscitano alcun interesse per pax provenienti da Ist. Ma con un Az diversa, non solo nelle dimensioni, probabilmente le cose cambierebbero.

- se il network AZ fosse più ricco verso l'America latina... no: il traffico Turchia-Latam è poco, tant'è che Iberia non opera su IST.
- se il network AZ fosse più orientato all'Africa... probabilmente no: Turkish ha una presenza assai capillare in Africa, andarci a competere proprio da IST è insensato.
- se il network AZ fosse concentrato su Europa orientale, Asia minore e Asia centrale... no: non passi certo da Roma per andare da quelle destinazioni a IST.
 
- se il network AZ fosse più ricco verso l'America latina... no: il traffico Turchia-Latam è poco, tant'è che Iberia non opera su IST.
- se il network AZ fosse più orientato all'Africa... probabilmente no: Turkish ha una presenza assai capillare in Africa, andarci a competere proprio da IST è insensato.
- se il network AZ fosse concentrato su Europa orientale, Asia minore e Asia centrale... no: non passi certo da Roma per andare da quelle destinazioni a IST.

- se così fosse, potremmo fare a meno di tutte le altre compagnie: basta Turkish per andare in tutto il mondo. Prossimamente anche su marte
 
Mah...si parla tanto per discutere eh...essendo un forum...ma non ci vedo niente di trascendentale in questa chiusura, avranno dati alla mano che la certificano no? Avranno fatto i loro calcoli no? O sono sempre topolino e paperino a svegliarsi al mattino e fare queste scelte? Dai