Ti ringrazio molto.
La posizione di IAG mi sorprende. Sicuramente è come dici tu: risparmiano soldi sull'assicurazione (immagino per darli agli azionisti ed al senior management). Easyjet non mi sorprende visto che imbarco e sbarco di una LC sono pensati diversamente. Di Aer Lingus non ne so nulla.
La regola di Emirates è quella che mi aspetterei da una qualsiasi compagnia aerea dignitosa: normalmente, il passeggero deve mettere il bagaglio a mano in cappelliera da solo (e, naturalmente, il bagaglio a mano deve essere conforme in peso e dimensioni). Anziani, donne con bambini, turiste giapponesi e filippine, altre etnie ad altezza ridotta, affetti da patologie e variazioni genetiche varie ecc. possono contare sull'aiuto del personale di bordo. E ci mancherebbe altro.
Il caso riportato qui è diverso. Una signora (abituata nel suo paese ad avere un rapporto cortese e formale con chiunque, specialmente i prestatori di servizio) vede una persona che, indossando una divisa di una compagnia aerea e trovandosi su un aereo di quella compagnia aerea, viene associata (giustamente) a quella compagnia aerea. Naturalmente (dal suo punto di vista) chiede una cortesia, senza pensare alla copertura assicurativa, alle condizioni generali di trasporto (che, fino a prova contraria, non vietano al personale di AZ di aiutare un passeggero): ha percorso 5000 chilometri, avrà un bel jetlag e magari anche qualche aspettativa romantica di un paese che vuole visitare da tempo. Addirittura, potrebbe avere risparmiato per qualche mese o anno per venire a dare un minimo contributo all'economia locale. E come risposta il nostro principe azzurro offre un classico: "Ma li morta'...".
Ecco, secondo me questa non è una risposta da compagnia a 5 stelle - e neppure a 4, 3, 2 o 1. Sarebbe bello chiedere a Cramer Ball cosa ne pensa, ma credo di saperlo.