Meridianafly - Qatar Airways: trovato l'accordo

  • Autore Discussione Autore Discussione Blos
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Più che altro se l'AD denuncia pubblicamente come le assenze per malattia fossero false, ed essendo in Italia obbligatoria l'azione giudiziaria, allora dovrebbe partire automaticamente un'indagine da parte delle autorità competenti.
Bisogna vedere se stiamo parlando di ipotesi di reato perseguibile d'ufficio o meno.
 
Bisogna vedere se stiamo parlando di ipotesi di reato perseguibile d'ufficio o meno.

Il diritto del lavoro non è esattamente il mio campo, ma non so quanto sia legale darsi malati se malati non lo si è. Altrimenti che bisogno ci sarebbe della visita fiscale? E un reato, sempre per il poco che so, dovrebbe essere sempre perseguibile d'ufficio nel momento in cui viene ravvisato dalle autorità competenti.
 
Più che altro se l'AD denuncia pubblicamente come le assenze per malattia fossero false, ed essendo in Italia obbligatoria l'azione giudiziaria, allora dovrebbe partire automaticamente un'indagine da parte delle autorità competenti.

Aless, non è proprio osì.
In Italia è obbligatoria per Costituzione l'esercizio dell'azione penale SE la Perocura rileva che sia stato commesso un reato, se no registro 45 e si archivia.
Fare le indagini di per sè non è un obbligo di legge.
Parlo in generale, non in riferimento al fatto specifico.
 
Aless, non è proprio osì.
In Italia è obbligatoria per Costituzione l'esercizio dell'azione penale SE la Perocura rileva che sia stato commesso un reato, se no registro 45 e si archivia.
Fare le indagini di per sè non è un obbligo di legge.
Parlo in generale, non in riferimento al fatto specifico.

Rimangio tutto e ti ringrazio della precisazione. Le mie erano mere supposizioni.
 
Meridiana: 600 firme per un referendum

Associazione piloti, "di chi è la colpa della crisi aziendale?"

Sono quasi 600 le firme dei lavoratori del Gruppo (Meridiana Fly, Meridiana Maintenance, Air Italy) che chiedono si svolga un referendum sull'ipotesi contrattuale prevista dall'accordo quadro sottoscritto al Mise dalla maggioranza delle sigle sindacali e dalla compagnia aerea, ma non firmato dall'Associazione dei piloti Meridiana (Apm), Cobas e Usb.

Intanto l'Apm ha risposto al presidente della società, Marco Rigotti, che negli scorsi giorni aveva inviato una lettera ai passeggeri scusandosi personalmente per i ritardi e per le oltre 200 cancellazioni che di fatto hanno creato molti disagi nei trasporti. "La colpa di questa crisi aziendale e umana è imputabile solo alla 'minoranza' che ostacola il percorso aziendale? - domanda Apm nella lettera al presidente -. Non Le viene da domandarsi se qualche responsabilità sia da ricercarsi anche nel management?". L'associazione precisa come "la storia" della compagnia di Olbia "l'hanno fatta sopratutto gli assistenti di volo che oggi Lei sta licenziando, ed i piloti che oltre a essere stati 'sfoltiti' con motivazioni discutibili prima e durante la procedura, vedono ora ridursi improvvisamente e drasticamente il loro tenore di vita a fronte di un netto peggioramento delle condizioni lavorative. I colleghi licenziati che sono sotto choc e che, a nostro avviso, giustamente e responsabilmente rinunciano ai loro ultimi stipendi sono a tutt'oggi una risorsa fondamentale per l'azienda, e fino a pochi mesi fa erano fieri di appartenere alla Compagnia che hanno partecipato a costruire".

Mentre prosegue la raccolta firme tra i dipendenti, Apm, Cocas e Usb hanno già chiesto un incontro ai sindacati che hanno sottoscritto gli accordi del 27 giugno scorso per condividere tempi e modalità, richiedendo in particolare che il contratto aziendale, la cui applicazione è prevista dall'1 agosto, venga sottoposto al vaglio dei lavoratori entro luglio: "ora si dia la parola ai lavoratori, che sono quelli che subiranno gli effetti di un accordo che ha tagliato i salari e cambierà in modo significativo e dirompente la normativa di impiego, senza peraltro salvare un singolo posto di lavoro". ANSA

 
Meridiana: 600 firme per un referendum

Associazione piloti, "di chi è la colpa della crisi aziendale?"

Sono quasi 600 le firme dei lavoratori del Gruppo (Meridiana Fly, Meridiana Maintenance, Air Italy) che chiedono si svolga un referendum sull'ipotesi contrattuale prevista dall'accordo quadro sottoscritto al Mise dalla maggioranza delle sigle sindacali e dalla compagnia aerea, ma non firmato dall'Associazione dei piloti Meridiana (Apm), Cobas e Usb.

Intanto l'Apm ha risposto al presidente della società, Marco Rigotti, che negli scorsi giorni aveva inviato una lettera ai passeggeri scusandosi personalmente per i ritardi e per le oltre 200 cancellazioni che di fatto hanno creato molti disagi nei trasporti. "La colpa di questa crisi aziendale e umana è imputabile solo alla 'minoranza' che ostacola il percorso aziendale? - domanda Apm nella lettera al presidente -. Non Le viene da domandarsi se qualche responsabilità sia da ricercarsi anche nel management?". L'associazione precisa come "la storia" della compagnia di Olbia "l'hanno fatta sopratutto gli assistenti di volo che oggi Lei sta licenziando, ed i piloti che oltre a essere stati 'sfoltiti' con motivazioni discutibili prima e durante la procedura, vedono ora ridursi improvvisamente e drasticamente il loro tenore di vita a fronte di un netto peggioramento delle condizioni lavorative. I colleghi licenziati che sono sotto choc e che, a nostro avviso, giustamente e responsabilmente rinunciano ai loro ultimi stipendi sono a tutt'oggi una risorsa fondamentale per l'azienda, e fino a pochi mesi fa erano fieri di appartenere alla Compagnia che hanno partecipato a costruire".

Mentre prosegue la raccolta firme tra i dipendenti, Apm, Cocas e Usb hanno già chiesto un incontro ai sindacati che hanno sottoscritto gli accordi del 27 giugno scorso per condividere tempi e modalità, richiedendo in particolare che il contratto aziendale, la cui applicazione è prevista dall'1 agosto, venga sottoposto al vaglio dei lavoratori entro luglio: "ora si dia la parola ai lavoratori, che sono quelli che subiranno gli effetti di un accordo che ha tagliato i salari e cambierà in modo significativo e dirompente la normativa di impiego, senza peraltro salvare un singolo posto di lavoro". ANSA

Per favore fate scappare QR e chiudete IG così smettiamo di leggere certe robe...
 
Si è vero hai ragione , oggi ero a Milano ed ho visto uno passare con il semaforo rosso,fermato dalla Polizia locale, fossi nel Prefetto sospenderei patente a tutti i milanesi per 1 mese e -10 punti dalla patente,così imparano.
Immagino quindi potrai postarci la tua e dei tuoi colleghi presa di distanze da questi personaggi?
E le firme immagino che non ci siano?
Poi in Sardegna deve esserci una pericolosa epidemia che si espande sugli aerei Meridiana? Preoccupante!
 
Una volta completata la raccolta di firme e incassato lo sticazzi del Qatar, come si procede?
 
Se Qatar dovesse mollare, grideranno allo scandalo e che Meridiana non può chiudere pena l'isolamento dal mondo, nazionalizzazione con regione Sardegna al 51% del capitale e ritorno al nome Alisarda...
 
Meridiana, ultima chiamata per il volo

IL PIANO DI SALVATAGGIO DEL QATAR POTREBBE NON PASSARE IL REFERENDUM DI PILOTI E ASSISTENTI. L’AGA KHAN NON VUOLE METTERE ALTRI SOLDI NELL’EX ALISARDA. LA FLOTTA RIDOTTA AI MINIMI

[IL CASO ] Milano L a nuova Meridiana targata Qatar Airways non è ancora partita ma è già all’ultima spiaggia. Perché l’accordo salva-azienda siglato il 27 giugno al Mise da 6 delle 9 sigle sindacali, che prevede di lasciare a terra 396 addetti in esubero (perlopiù assistenti di volo e 30 tecnici alla manutenzione) e riduce del 20% gli stipendi più alti dei piloti, è a un passo dal mayday: con il rischio far saltare l’ingresso di Doha nell’ex Alisarda e spalancare le porte del fallimento. Da più di dieci giorni il personale navigante, il 70% dei piloti e il 50% dell’equipaggio di cabina, secondo le stime di Meridiana, ha messo in atto una dura protesta sotto forma di certificato medico di malattia che ha portato alla cancellazione di 200 voli. E questo è solo l’antipasto, visto che i sindacati di piloti e assistenti di volo, Apm e Usm, stanno raccogliendo le firme necessarie, serve l’adesione del 30% dei lavoratori, per indire un referendum interno e bocciare l’accordo quadro.

Ad oggi, al netto dei disagi e dei ritardi, il costo del noleggio di aerei per “riproteggere” i passeggeri fino a destinazione finale, ha superato i 4 milioni di euro. Un salasso per un vettore che è a secco di utili dal 2007 (l’anno scorso il rosso è stato di 36 milioni), e il cui azionista, il fondo Akfed del principe ismaelita Karim Aga Khan non è più intenzionato a ripianare le perdite con ulteriori aumenti di capitale. L’unico piano possibile, sostengono azienda e sindacati che hanno firmato l’accordo quadro del 27 giugno, è l’ingresso di Qatar al 49% in una nuova holding per il rilancio della seconda compagnia aerea italiana. Doha ha posto come condizione il dimagrimento dello staff e un alleggerimento del contratto di lavoro dei piloti basato sulle variabili dell’integrativo, secondo il verbo della produttività “più voli più guadagni”. «L’accordo Meridiana è il migliore possibile. Abbiamo ridotto gli esuberi a 396 dai 955 messi in mobilità dall’inizio della cassa integrazione. Se non avessimo firmato la compagnia sarebbe fallita e molta più gente sarebbe in mezzo a una strada», spiega Antonio Piras segretario generale della Fit Cisl.

Meridiana oggi è una pallida ombra del gruppo che negli anni Ottanta trasportava a bordo di aerotaxi personaggi facoltosi del jet set in Costa Smeralda per poi trasformarsi nella seconda compagnia di linea italiana. Nel 2007 la compagnia fatturava 800 milioni: oggi i ricavi sono scesi in picchiata a 400. Le basi operative di Verona e Firenze sono state dismesse, gli aeromobili a disposizione sono appena 7 per Meridiana e una decina per la consorella Air Italy, il vettore a vocazione charter acquisito nel 2011. I dipendenti, che costano il 20% dei ricavi, sono 1.600. Troppi, secondo i progetti di rilancio di Doha. Non sono d’accordo i sindacati Usb e Apm , che oltre a non aver firmato l’intesa del 27 giugno, hanno rispedito al mittente la lettera con cui il presidente di Meridiana Marco Rigotti invitava il personale ad avere fiducia nel piano di rilancio. Dopo una lunga stagione di cassa integrazione, delisting di Borsa, acquisizioni tutt’altro che felici, prima Eurofly poi Air Italy, aumenti di capitale bruciati in pochi anni, piloti e assistenti di volo non ci stanno a fare le vittime sacrificali di una “cattiva gestione della compagnia”.

Da anni si rumoreggia sull’arrivo di Qatar, interessato a espandersi in Europa con una base operativa battente bandiera comunitaria, dribblando così tutti i vincoli imposti dall’Europa ai vettori extra Ue, per poi puntare ai collegamenti più remunerativi verso Nord e Sud America. A febbraio è stato siglato un Memorandum d’intesa, in cui si parla dell’impegno di Qatar a rinnovare una flotta ormai obsoleta, mettere in pista il servizio Cargo (il ministro ai trasporti Graziano Delrio ha dato il via libera) e far decollare i collegamenti con le Americhe.

E la Sardegna? Il presidente Marco Rigotti ha escluso che la nuova Meridiana sotto l’ala di Doha vestirà la livrea di low cost pur mantenendo una forte presenza nell’isola, i cui collegamenti aerei saranno potenziati grazie al network di Qatar. Sul corto raggio la concorrenza è feroce. Il mercato è ormai dominato dalle compagnie “no frills”, la cui avanzata è arrivata al 49% del trasporto passeggeri in partenza e in arrivo dalla Penisola, con la sola Ryanair che ha imbarcato nel 2015 29 milioni di passeggeri. Margini per competere, in quel segmento, sono risicati. E poi c’è Vueling, che pur attraversando una stagione turbolenta di disservizi e guasti tecnici a ripetizione con il rischio la revoca temporanea della licenza di volo, rimane l’ammiraglia low cost di Iag, la holding che controlla British e Iberia, in cui Qatar Airways è appena salita al 15% del capitale. Il personale navigante teme che per l’ex Alisarda si prospetti, più che un nuovo decollo, un lento atterraggio di emergenza. E il costo del biglietto sarà a carico dei dipendenti e del turismo Made in Italy. il presidente di Meridiana Marco Rigotti

http://www.repubblica.it/economia/a...idiana_ultima_chiamata_per_il_volo-143880440/
 
Qatar Airways: "Basta ricatti dei dipendenti, con noi Meridiana volerà"

Parla il numero 1 della compagnia aerea di Doha, critiche per le malattie. Annunciato un vertice in giornata con i vertici dell'azienda dell'Aga Khan

OLBIA. "Trattatiamo ancora per prendere Meridiana, ma gli sciopero di queste settimane non ci sono piaciuti: non ci piace lavorare con una compagnia così". Sono le dure parole che ha pronunciato il 12 luglio, a Farnborough (Inghilterra), il numero 1 di Qatar Airways,Akbar Al Baker.

Parlando a margine dell'International Airshow, Al Baker - secondo quanto riportato dalla agenzie di stampa internazionali, fra cui Reuters -, Al Baker ha detto: "Ci incontreremo oggi (12 luglio, ndr) con i rappresentanti di Meridiana e vedremo quali passi possiamo intraprendere per continuare le negoziazioni in corso. Quello che sta accadendo in quella compagnia non ci mette a nostro agio: il 70% dei piloti e il 32% degli assistenti di volo sono stati in malattia in un giorno e 30 mila passeggeri sono rimasti a terra. Non è questo il tipo di compagnia con cui ci piace lavorare. Saremo molto chiari con loro oggi - ha aggiunto Al Baker -. Abbiamo bisogno di sapere cosa il governo italiano e Meridiana hanno intenzione di fare per darci rassicurazioni sul fatto che questo tipo di azioni non accadranno di nuovo una volta che entreremo nella società. Siamo qui per far crescere l’azienda, non per essere ricattati dal personale che non vuole cambiare il modo di lavorare. Vogliamo far crescere la compagnia, non vogliamo solo essere i proprietari, vogliamo che questa azienda diventi tra le migliori in Europa, così come facciamo in Medio Oriente".Al Baker ha così rotto il silenzio dopo l'accordo salva Meridiana fra Governo e sindacati, confermando di voler prendere il 49% della compagnia aerea di Olbia.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/o...ipendenti-con-noi-meridiana-volera-1.13806332
 
I sindacati: "Voli di Meridiana sicurissimi"

Lettera di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sui dipendenti licenziati ancora al lavoro

OLBIA. I sindacati firmatari dell'accordo salva Meridiana, ovvero Cgil, Cisl, Uil e Ugl, intervengono per rassicurare tutti, i passeggeri in primo luogo, sulla sicurezza dei voli della compagnia aerea di Olbia, "mai venuta meno". Lo fanno dopo che alcune sigle, Usb (assistenti di volo) e Apm (piloti), avevano segnalato all'Enac, l'ente che controlla i voli, che sugli aerei Meridiana prendevano servizio assistenti di volo con la lettera di licenziamento in mano.

"Apprendiamo con stupore i contenuti della lettera inviata da alcune sigle sindacali il 6 luglio sull'eventuale impiego di personale con la lettera di mobilità - scrivono Cgil. Cisl, Uil e Ugl -. Ci risulta che nessun pilota sia in possesso della stessa. Per quanto concerne gli assistenti di volo siamo sicuri che chi, pur avendo un turno programmato e abbia ritenuto di non essere fit to fly, non sia salito a bordo di alcun aeromobile, consapevole di non trovarsi nelle migliori condizioni psicofisiche per svolgere i compiti assegnatili. Consci del fatto che l'azienda e i suoi dipendenti stiano attraversando un momento di grande apprensione per futuro della stessa, riteniamo comunque opportuno rassicurare tutti che la sicurezza a bordo degli aeromobili non è mai venuta meno e che le operazioni di volo sono sempre state condotte secondo i più alti standard operativi".

http://lanuovasardegna.gelocal.it/o...cati-voli-di-meridiana-sicurissimi-1.13811002
 
Meridiana, a giorni la firma definitiva alla trattativa con il Qatar

Potrebbe chiudersi entro pochi giorni il negoziato tra Qatar e Meridiana. Il passaggio definitivo a Doha del 49 per cento del vettore dell’Aga Khan potrebbe infatti vedere la firma entro la settimana: in questi giorni, infatti, il presidente Meridiana Marco Rigotti sta incontrando il numero uno di Qatar Airways Akbar Al Baker proprio per definire i dettagli del passaggio definitivo.

Un passaggio definitivo che, nei piani di Qatar Airways, punterebbe a fare dell’aerolinea sarda una delle migliori del Vecchio Continente, come riporta Il Sole 24Ore che cita le parole di Al Baker: “Vogliamo rendere la compagnia tra le migliori in Europa, così come lo siamo in Asia”.

Stando a quanto riporta ancora il quotidiano, Al Baker ha dato il proprio via libera alla prosecuzione del negoziato, a condizione che non si ripetano più “ricatti da parte dei dipendenti”. Il riferimento va ai disagi ai passeggeri creatisi nei giorni passati, a seguito della messa in malattia di un’elevata percentuale di lavoratori di Meridiana. E per il prossimo 23 luglio, intanto, i sindacati hanno proclamato uno sciopero della durata di 8 ore. TTG
 
Qatar Airways: "Basta ricatti dei dipendenti, con noi Meridiana volerà"

Parla il numero 1 della compagnia aerea di Doha, critiche per le malattie. Annunciato un vertice in giornata con i vertici dell'azienda dell'Aga Khan

OLBIA. "Trattatiamo ancora per prendere Meridiana, ma gli sciopero di queste settimane non ci sono piaciuti: non ci piace lavorare con una compagnia così". Sono le dure parole che ha pronunciato il 12 luglio, a Farnborough (Inghilterra), il numero 1 di Qatar Airways,Akbar Al Baker.

Parlando a margine dell'International Airshow, Al Baker - secondo quanto riportato dalla agenzie di stampa internazionali, fra cui Reuters -, Al Baker ha detto: "Ci incontreremo oggi (12 luglio, ndr) con i rappresentanti di Meridiana e vedremo quali passi possiamo intraprendere per continuare le negoziazioni in corso. Quello che sta accadendo in quella compagnia non ci mette a nostro agio: il 70% dei piloti e il 32% degli assistenti di volo sono stati in malattia in un giorno e 30 mila passeggeri sono rimasti a terra. Non è questo il tipo di compagnia con cui ci piace lavorare. Saremo molto chiari con loro oggi - ha aggiunto Al Baker -. Abbiamo bisogno di sapere cosa il governo italiano e Meridiana hanno intenzione di fare per darci rassicurazioni sul fatto che questo tipo di azioni non accadranno di nuovo una volta che entreremo nella società. Siamo qui per far crescere l’azienda, non per essere ricattati dal personale che non vuole cambiare il modo di lavorare. Vogliamo far crescere la compagnia, non vogliamo solo essere i proprietari, vogliamo che questa azienda diventi tra le migliori in Europa, così come facciamo in Medio Oriente".Al Baker ha così rotto il silenzio dopo l'accordo salva Meridiana fra Governo e sindacati, confermando di voler prendere il 49% della compagnia aerea di Olbia.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/o...ipendenti-con-noi-meridiana-volera-1.13806332

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