Volo low cost annullato, avvocato si barrica per protesta nell’aereo


Ryanair avrà anche rivoluzionato il modo di viaggiare e di fare business nel trasporto aereo, ma tra le tante nefande conseguenze del suo modello economico ce ne sono anche alcune di natura culturale, come l'aver inculcato alle masse il diritto di viaggiare a due lire.

Quando ero giovane io (vale a dire poco dopo la fine delle guerre puniche) c'era il modo di viaggiare a prezzi stracciati, i voli charter. Era una logica diversa dai voli di linea ed era accettata come tale. Le Low Cost hanno "inculcato alle masse il diritto di viaggiare a due lire" su voli di linea. Nella percezione del passeggero che viaggia una o due volte l'anno e' lo stesso sistema solo "costa poco".

Nel periodo fine anni sessanta inizio anni settanta i charter venivano cancellati, subivano ritardi astronomici, si facevano bivacchi improvvisati in aeroporto ma erano "voli charter" , la percezione (sbagliata) del passeggero medio era che queste cose non sarebbero successe con "compagnie serie", ma volare con "compagnie serie" costava e quindi ti adattavi. Allo stesso modo in cui non potevi pretendere lo stesso servizio dalla pensioncina a conduzione familiare della riviera adriatica e dal Grand Hotel di Lusso dovunque fosse.

La distinzione e' sparita, e gli avvocati "occupano aerei". Il "Lei non sa chi sono io" imperversa. (In Inglese hanno persino creato una sigla DYKWIA = Do you know who I am?)
 
Non voglio mettere in dubbio l'inciviltà di alcune persone, però pagare un biglietto 20 euro non giustifica un'attesa di 18 ore ne tanto meno essere trattato come merda dalle compagnia senza che venga riconosciuto nessun diritto. Spero di sbagliarmi però sembra come che sia accettato il fatto che se pago poco un biglietto non ho nessun diritto.
 
Ryanair avrà anche rivoluzionato il modo di viaggiare e di fare business nel trasporto aereo, ma tra le tante nefande conseguenze del suo modello economico ce ne sono anche alcune di natura culturale, come l'aver inculcato alle masse il diritto di viaggiare a due lire.

Ssst, abbassa la voce… non vorrai farti sentire da qualcuno che se ne spende TRE di lire comincia a bestemmiare.
 
Non voglio mettere in dubbio l'inciviltà di alcune persone, però pagare un biglietto 20 euro non giustifica un'attesa di 18 ore ne tanto meno essere trattato come merda dalle compagnia senza che venga riconosciuto nessun diritto. Spero di sbagliarmi però sembra come che sia accettato il fatto che se pago poco un biglietto non ho nessun diritto.

Non si tratta di non avere nessun diritto, ma di prepararti a sopportare maggiori disagi rispetto ad una compagnia dove paghi di più, e quel di più serve a gestire non solo l'ordinario ma anche gli imprevisti.
Se accetti il concetto dei 20 euro come diritto divino al trasporto, devi anche comprendere che la struttura è snella e, conseguentemente, impostata alla gestione dell'ordinario. Ogni eccezione crea di fatto emergenze.
 
Non voglio mettere in dubbio l'inciviltà di alcune persone, però pagare un biglietto 20 euro non giustifica un'attesa di 18 ore ne tanto meno essere trattato come merda dalle compagnia senza che venga riconosciuto nessun diritto. Spero di sbagliarmi però sembra come che sia accettato il fatto che se pago poco un biglietto non ho nessun diritto.

Se ne parlava in un altro thread. Per come la vedo io se paghi 20 euro per un biglietto aereo devi essere pronto ad aspettarti di tutto.

Con le dovute differenze, è un po' come quando paghi un ristorante con un coupon. In alcuni ristoranti i camerieri neanche sanno che pagherai con il coupon e ti trattano come uno che paga il conto intero. In altri invece ti discriminano eccome e te lo fanno pesare, il coupon.

Per queste ragioni non volo a 20 euro e non mangio con i coupon. Se non ho soldi viaggio in pullman e mangio un trancio di pizza a €1,5 dar mignottone.
 
Sono inammissibili si 18 ore di ritardo, ma quello che mi fa più rabbia, da operatore del settore, è la gestione insufficiente dei disservizi.
Gli aspetti da valutare sono molteplici.
Innanzitutto bisogna considerare che, non ho mai capito per quale motivo, il trasporto aereo viene percepito come un qualcosa di speciale, di certo, quasi una volontà divina. Per un ritardo di 30 minuti ho assistito a scene apocalittiche, eppure a mio avviso si tratta di un modo di viaggiare come un altro, come il treno e l'autostrada. Non ho mai visto però sommosse popolari in stazione (magari non sono informato io) o cartelli di protesta davanti ai caselli autostradali quando ti fai 20 km di coda a passo d'uomo. Questa percezione va modificata. L'industria aerea non gode di benefici soprannaturali per i quali sia possibile rimediare schioccando le dita ad un volo cancellato, occorre organizzare mezzi e risorse, e gli utenti questo non lo sanno. Quando comunico di un volo cancellato è una certezza che qualcuno mi chiederà "ebbeh possono mandare un altro aereo no?" come se avessimo una scorta di airbus 320 a disposizione dietro l'angolo di ogni aeroporto per fronteggiare ogni situazione. Stesso discorso per il crew di volo, se una squadra va fuori ore ci si aspetta sempre che nel giro di un quarto d'ora possa arrivare un altro crew al completo, da dove non è chiaro.
E poi la gestione del disservizio. Innanzitutto nella mia realtà siamo handler, non compagnia. Non so come siano gestite le cose negli scali ove la compagnia è presente, ma noi spesso ci troviamo a dover dare spiegazioni non avendone ricevute a sufficienza noi stessi. Il volo è in ritardo di un'ora, poi di due, a volte tre. Diciamo che arriva in ritardo dal volo precedente, o che si è rotto l'aereo in una tratta precedente. Forse la compagnia trova un altro aereo disponibile ma non sappiamo dire ne dove ne quando. Si fanno previsioni spesso ottimistiche in base a quanto le compagnie stesse ci riferiscono, e perdiamo credibilità nel giro di 5 minuti. Sapeste quante volte sono stato informato di un volo in ritardo da uno dei passeggeri che lo stava monitorando su flightradar 24.... sono brutte figure che fronteggiamo noi. Se ci viene chiesto di parlare con un responsabile dobbiamo rispondere che siamo handling, il responsabile c'è ma non è della compagnia, potrà dare spiegazioni ma non rimborsi.
Rimborsi che, quando dovuti, vengono gestiti spesso dai call centre. E sapete meglio di me che non c'è altra parola che faccia gelare il sangue dei viaggiatori come "call centre". Tutto questo per dire che l'utenza si aspetta sempre una risposta immediata, certa, ed in una qualche misura soddisfacente, e noi non siamo mai in grado di fornirla. Su questo dovrebbero lavorare i vettori e la iata insieme. Impegnarsi a dare comunicazioni chiare all'utenza e soprattutto instaurare un rapporto di fiducia: ti cancello il volo, mi mandi una email e ti rispondo con certezza entro 24 ore. non che ti attacchi al telefono (e a volte anche ad altro) e vieni rimbalzato tra sette operatori diversi. Sotto questo aspetto Ryanair è molto più efficente, mi sento di dirlo. Le disposizioni sono sempre molto chiare: fino a due ore di ritardo siamo dispiaciuti per il disagio. Oltre le due ore o in caso di cancellazione si può fare questo, questo o quest'altro. Il cliente sceglie e si procede secondo le sue indicazioni. E si procede subito, anche se arriva un altro aereo disponibile tra due ore e un quarto. Il cliente capisce che ha subito un disservizio ma sa anche che non è obbligato ad aspettare oltre se non vuole. Posso dirgli che se vuole il rimborso con due click faccio io la richiesta e nel giro di due settimane si vede riaccreditati i soldi sulla carta, senza chiamare nessuno.
Ovviamente non per tutti i vettori la cosa è di così semplce gestione e su questo si dovrebbe a mio avviso lavorare. Semplificare le procedure ed essere in grado sempre di dare una risposta certa.

Capisco benissimo le tue difficoltà.
Se mi permetti, paradossalmente, la motivazione di base può anche essere ricercata nell'enorme successo riscontrato negli anni dal trasporto aereo.

E non parlo di solo successo numerico (numero di pax)...ma proprio come "efficiente" mezzo di trasporto. Guardandomi attorno, mi pare indubbio che il trasporto aereo venga ancora percepito come un qualcosa di superiore, rispetto al treno....o al traghetto.

Con il tempo, si adatteranno.
 
Non si tratta di non avere nessun diritto, ma di prepararti a sopportare maggiori disagi rispetto ad una compagnia dove paghi di più, e quel di più serve a gestire non solo l'ordinario ma anche gli imprevisti.
Se accetti il concetto dei 20 euro come diritto divino al trasporto, devi anche comprendere che la struttura è snella e, conseguentemente, impostata alla gestione dell'ordinario. Ogni eccezione crea di fatto emergenze.
Capisco e fino a un certo punto posso accettarlo. Non sono un esperto del settore, però a chi ne sa più di me chiedo: in un mondo ideale i regolamenti UE non dovrebberro essere rispettati anche dalle low cost? Non parlo di mandarmi al Hilton se l'aereo è in ritardo, ma di cose molto più basiche.
 
Capisco e fino a un certo punto posso accettarlo. Non sono un esperto del settore, però a chi ne sa di più mi chiedo: in un mondo ideale i regolamenti UE non dovrebberro essere rispettati anche dalle low cost? Non parlo di mandarmi al Hilton se l'aereo è in ritardo, ma di cose molto più basiche.

In teoria si, in pratica gli è spesso impossibile. E alla fine è minore il danno che viene dall'eventuale denuncia del passeggero (quanti di noi le minacciano quando si incazzano, e quanti le fanno veramente?) piuttosto che dall'adeguamento della struttura in modo più efficiente ma più costoso.
 
Capisco e fino a un certo punto posso accettarlo. Non sono un esperto del settore, però a chi ne sa più di me chiedo: in un mondo ideale i regolamenti UE non dovrebberro essere rispettati anche dalle low cost? Non parlo di mandarmi al Hilton se l'aereo è in ritardo, ma di cose molto più basiche.
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"Le tutele si applicano:
• ai voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto comunitario
• ai voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto situato in un Paese non comunitario, con destinazione un aeroporto comunitario, solo qualora la compagnia aerea sia comunitaria e salvo cha non siano già stati erogati i benefici previsti dalla normativa locale".

Fonte: http://www.enac.gov.it/i_Diritti_dei_Passeggeri/La_Carta_dei_Diritti_del_Passeggero/index.html
 
Le regolamentazioni europee includono anche le Low Cost, che per la propria organizzazione piú "snella" possono essere meno "reattive" davanti ad un disallineamento operativo (ad eccezione della Ryan che ha tempi di risposta molto brevi);
 
A me pare di aver capito che le lamentale maggiori siano riferite alle scarse informazioni ricevute, ed alla pessima assistenza informativa nel immediatezza del evento.
se le cose stanno così, non ha senso distinguere tra major e low cost, ma rilevare soltanto la pessima gestione di un evento da parte della compagnia e dei suoi rappresentanti
 
A me pare di aver capito che le lamentale maggiori siano riferite alle scarse informazioni ricevute, ed alla pessima assistenza informativa nel immediatezza del evento.
se le cose stanno così, non ha senso distinguere tra major e low cost, ma rilevare soltanto la pessima gestione di un evento da parte della compagnia e dei suoi rappresentanti

Quoto. La carenza di customer caring é spesso trasversale nell'intero settore.
 
Sono inammissibili si 18 ore di ritardo, ma quello che mi fa più rabbia, da operatore del settore, è la gestione insufficiente dei disservizi.
Gli aspetti da valutare sono molteplici.
Innanzitutto bisogna considerare che, non ho mai capito per quale motivo, il trasporto aereo viene percepito come un qualcosa di speciale, di certo, quasi una volontà divina. Per un ritardo di 30 minuti ho assistito a scene apocalittiche, eppure a mio avviso si tratta di un modo di viaggiare come un altro, come il treno e l'autostrada. Non ho mai visto però sommosse popolari in stazione (magari non sono informato io) o cartelli di protesta davanti ai caselli autostradali quando ti fai 20 km di coda a passo d'uomo. Questa percezione va modificata. L'industria aerea non gode di benefici soprannaturali per i quali sia possibile rimediare schioccando le dita ad un volo cancellato, occorre organizzare mezzi e risorse, e gli utenti questo non lo sanno. Quando comunico di un volo cancellato è una certezza che qualcuno mi chiederà "ebbeh possono mandare un altro aereo no?" come se avessimo una scorta di airbus 320 a disposizione dietro l'angolo di ogni aeroporto per fronteggiare ogni situazione. Stesso discorso per il crew di volo, se una squadra va fuori ore ci si aspetta sempre che nel giro di un quarto d'ora possa arrivare un altro crew al completo, da dove non è chiaro.
E poi la gestione del disservizio. Innanzitutto nella mia realtà siamo handler, non compagnia. Non so come siano gestite le cose negli scali ove la compagnia è presente, ma noi spesso ci troviamo a dover dare spiegazioni non avendone ricevute a sufficienza noi stessi. Il volo è in ritardo di un'ora, poi di due, a volte tre. Diciamo che arriva in ritardo dal volo precedente, o che si è rotto l'aereo in una tratta precedente. Forse la compagnia trova un altro aereo disponibile ma non sappiamo dire ne dove ne quando. Si fanno previsioni spesso ottimistiche in base a quanto le compagnie stesse ci riferiscono, e perdiamo credibilità nel giro di 5 minuti. Sapeste quante volte sono stato informato di un volo in ritardo da uno dei passeggeri che lo stava monitorando su flightradar 24.... sono brutte figure che fronteggiamo noi. Se ci viene chiesto di parlare con un responsabile dobbiamo rispondere che siamo handling, il responsabile c'è ma non è della compagnia, potrà dare spiegazioni ma non rimborsi.
Rimborsi che, quando dovuti, vengono gestiti spesso dai call centre. E sapete meglio di me che non c'è altra parola che faccia gelare il sangue dei viaggiatori come "call centre". Tutto questo per dire che l'utenza si aspetta sempre una risposta immediata, certa, ed in una qualche misura soddisfacente, e noi non siamo mai in grado di fornirla. Su questo dovrebbero lavorare i vettori e la iata insieme. Impegnarsi a dare comunicazioni chiare all'utenza e soprattutto instaurare un rapporto di fiducia: ti cancello il volo, mi mandi una email e ti rispondo con certezza entro 24 ore. non che ti attacchi al telefono (e a volte anche ad altro) e vieni rimbalzato tra sette operatori diversi. Sotto questo aspetto Ryanair è molto più efficente, mi sento di dirlo. Le disposizioni sono sempre molto chiare: fino a due ore di ritardo siamo dispiaciuti per il disagio. Oltre le due ore o in caso di cancellazione si può fare questo, questo o quest'altro. Il cliente sceglie e si procede secondo le sue indicazioni. E si procede subito, anche se arriva un altro aereo disponibile tra due ore e un quarto. Il cliente capisce che ha subito un disservizio ma sa anche che non è obbligato ad aspettare oltre se non vuole. Posso dirgli che se vuole il rimborso con due click faccio io la richiesta e nel giro di due settimane si vede riaccreditati i soldi sulla carta, senza chiamare nessuno.
Ovviamente non per tutti i vettori la cosa è di così semplce gestione e su questo si dovrebbe a mio avviso lavorare. Semplificare le procedure ed essere in grado sempre di dare una risposta certa.
Meno male che c'è flightradar!
Con questo voglio dire che le compagnie devono farsi carico di avvisare i pax con chiarezza e gentilezza facendoli partecipi dei problemi tecnici in modo che se anche il ritardo si prospettasse lungo i viaggiatori se ne farebbero una ragione e il danno d'immagine per la compagnia sarebbe minore rispetto all'essere smascherati con flightradar o la presa per i fondelli del rimandare più volte la partenza con la speranza di affrancarsi spese di albergo o ristoro!
 
Meno male che c'è flightradar!
Con questo voglio dire che le compagnie devono farsi carico di avvisare i pax con chiarezza e gentilezza facendoli partecipi dei problemi tecnici in modo che se anche il ritardo si prospettasse lungo i viaggiatori se ne farebbero una ragione e il danno d'immagine per la compagnia sarebbe minore rispetto all'essere smascherati con flightradar o la presa per i fondelli del rimandare più volte la partenza con la speranza di affrancarsi spese di albergo o ristoro!

E poi c'è chi della trasparenza ne ha fatto la propria bandiera, addirittura usando il proprio FlightRadar24 per far vedere dov'è il "tuo" aereo
https://www.easyjet.com/en/flight-tracker
 
Sono inammissibili si 18 ore di ritardo, ma quello che mi fa più rabbia, da operatore del settore, è la gestione insufficiente dei disservizi.
Gli aspetti da valutare sono molteplici.
Innanzitutto bisogna considerare che, non ho mai capito per quale motivo, il trasporto aereo viene percepito come un qualcosa di speciale, di certo, quasi una volontà divina. Per un ritardo di 30 minuti ho assistito a scene apocalittiche, eppure a mio avviso si tratta di un modo di viaggiare come un altro, come il treno e l'autostrada. Non ho mai visto però sommosse popolari in stazione (magari non sono informato io) o cartelli di protesta davanti ai caselli autostradali quando ti fai 20 km di coda a passo d'uomo. Questa percezione va modificata. L'industria aerea non gode di benefici soprannaturali per i quali sia possibile rimediare schioccando le dita ad un volo cancellato, occorre organizzare mezzi e risorse, e gli utenti questo non lo sanno. Quando comunico di un volo cancellato è una certezza che qualcuno mi chiederà "ebbeh possono mandare un altro aereo no?" come se avessimo una scorta di airbus 320 a disposizione dietro l'angolo di ogni aeroporto per fronteggiare ogni situazione. Stesso discorso per il crew di volo, se una squadra va fuori ore ci si aspetta sempre che nel giro di un quarto d'ora possa arrivare un altro crew al completo, da dove non è chiaro.
E poi la gestione del disservizio. Innanzitutto nella mia realtà siamo handler, non compagnia. Non so come siano gestite le cose negli scali ove la compagnia è presente, ma noi spesso ci troviamo a dover dare spiegazioni non avendone ricevute a sufficienza noi stessi. Il volo è in ritardo di un'ora, poi di due, a volte tre. Diciamo che arriva in ritardo dal volo precedente, o che si è rotto l'aereo in una tratta precedente. Forse la compagnia trova un altro aereo disponibile ma non sappiamo dire ne dove ne quando. Si fanno previsioni spesso ottimistiche in base a quanto le compagnie stesse ci riferiscono, e perdiamo credibilità nel giro di 5 minuti. Sapeste quante volte sono stato informato di un volo in ritardo da uno dei passeggeri che lo stava monitorando su flightradar 24.... sono brutte figure che fronteggiamo noi. Se ci viene chiesto di parlare con un responsabile dobbiamo rispondere che siamo handling, il responsabile c'è ma non è della compagnia, potrà dare spiegazioni ma non rimborsi.
Rimborsi che, quando dovuti, vengono gestiti spesso dai call centre. E sapete meglio di me che non c'è altra parola che faccia gelare il sangue dei viaggiatori come "call centre". Tutto questo per dire che l'utenza si aspetta sempre una risposta immediata, certa, ed in una qualche misura soddisfacente, e noi non siamo mai in grado di fornirla. Su questo dovrebbero lavorare i vettori e la iata insieme. Impegnarsi a dare comunicazioni chiare all'utenza e soprattutto instaurare un rapporto di fiducia: ti cancello il volo, mi mandi una email e ti rispondo con certezza entro 24 ore. non che ti attacchi al telefono (e a volte anche ad altro) e vieni rimbalzato tra sette operatori diversi. Sotto questo aspetto Ryanair è molto più efficente, mi sento di dirlo. Le disposizioni sono sempre molto chiare: fino a due ore di ritardo siamo dispiaciuti per il disagio. Oltre le due ore o in caso di cancellazione si può fare questo, questo o quest'altro. Il cliente sceglie e si procede secondo le sue indicazioni. E si procede subito, anche se arriva un altro aereo disponibile tra due ore e un quarto. Il cliente capisce che ha subito un disservizio ma sa anche che non è obbligato ad aspettare oltre se non vuole. Posso dirgli che se vuole il rimborso con due click faccio io la richiesta e nel giro di due settimane si vede riaccreditati i soldi sulla carta, senza chiamare nessuno.
Ovviamente non per tutti i vettori la cosa è di così semplce gestione e su questo si dovrebbe a mio avviso lavorare. Semplificare le procedure ed essere in grado sempre di dare una risposta certa.

D'accordo su tutto....
 
Capisco benissimo le tue difficoltà.
Se mi permetti, paradossalmente, la motivazione di base può anche essere ricercata nell'enorme successo riscontrato negli anni dal trasporto aereo.

E non parlo di solo successo numerico (numero di pax)...ma proprio come "efficiente" mezzo di trasporto. Guardandomi attorno, mi pare indubbio che il trasporto aereo venga ancora percepito come un qualcosa di superiore, rispetto al treno....o al traghetto.

Con il tempo, si adatteranno.

Mmmm, non è che mi convinci tanto sai? Se ci sono inefficienze e servizi di mxxx@ su altri tipi di trasporto, è normale che uno dei pochi che funziona si debba adeguare in basso? Nel mondo dei miei sogni migliorano i treni, non è che peggiorano gli aerei. Il trasporto aereo E' superiore sotto molti aspetti, e come tale giustamente viene percepito.
 
E poi c'è chi della trasparenza ne ha fatto la propria bandiera, addirittura usando il proprio FlightRadar24 per far vedere dov'è il "tuo" aereo
https://www.easyjet.com/en/flight ... che un giorno lo si usi anche per i voli AZ
 
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