Ma non ho capito perché questo accanimento nei confronti di EY...è solo prerogativa di questa assumere questi piloti? Vi risulta che tutte le altre compagnie abbiano fornito elenchi?
Ma non ho capito perché questo accanimento nei confronti di EY...è solo prerogativa di questa assumere questi piloti? Vi risulta che tutte le altre compagnie abbiano fornito elenchi?
Direi che li hanno forniti, visto che specificano che emirates non ha voluto. Ma poi stiamo parlando di un'autorità, perche non dovrebbero fornirli?Ma non ho capito perché questo accanimento nei confronti di EY...è solo prerogativa di questa assumere questi piloti? Vi risulta che tutte le altre compagnie abbiano fornito elenchi?
Non capisco che problemi potrebbero sorgere a fare i conti in tasca agli altri 200 e passa pioti italiani, salvo che non abbiano altro da nascondere. Se, come credo, non è così, e considerato che parliamo della GDF, non di un soggetto qualsiasi, che ben si guarda dal divulgare dati sensibili, per quale ragione non dovrebbe entrare in possesso di tali dati?
Come sempre, io oramai vengo da fuori e' oramai assorbito una grossa parte di mentalita' anglosassone. Io sono per l'innocenza fino a provata colpevolezza.
A prescindere da quello che hanno da nascondere o meno si deve partire da un ipotesi di reato. Quanti sono i piloti in mobilita'? Li chiami tutti il giorno tale ora tale a Roma/Milano/vattelapesca. Se non si presentano senza una ragione piu' che corazzata gli sospendi ogni pagamento. Questo e' quello che succede con il sussidio di disoccupazione in un paese civile. Quelli che non si presentano vengono indagati.
A me sembra semplice
Il fatto che i piloti si presentino il giorno e nel luogo convenuto in Italia, firmandoti pure una dichiarazione, non è sufficiente a provare che non lavorino altrove. E' la loro parola.
nemmeno il disturbo di lavorare "in nero".
Le compagnie coinvolte non sono da meno....da dove pensavano spuntassero sti tizi?
!
quanti non lo so, ma ne ho conosciuti molti che facevano dei corsi di cucina in alcuni ristoranti gourmet (per la serie : non finisco mai di saziarmi) e se ne guardavano bene di farsi assumere, per non perdere i diritti acquisiti. Considera poi che in italia il lavoro nero e' la prassi consolidata e quindi il gioco e' fattoSi sa, orientativamente, quanti sono i piloti e gli assistenti di volo che ricevono questa forma di cassa integrazione?
Parliamo di cittadini Italiani che stanno lavorando all'estero. Se le autorità del paese di provenienza, chiedono a te datore di lavoro, di fornire i nomi dei dipendenti cittadini del suddetto paese, perchè potenzialmente truffatori nel loro paese d'origine, tu datore di lavoro hai tutto l'interesse a collaborare con le autorità di quel paese (in accordo con le autorità del tuo paese, in questo caso degli UAE).Ecco è finita in caciara, CVD, complice anche un articolo pieno di balle. Per quanto riguarda La questione di Emirates e affini, hanno il diritto (e nel caso specifico la policy aziendale) di non divulgare la lista dei propri dipendenti, che siano italiani o del turkmenistan. Il motivo è semplice : se la gdf ha il sospetto che pinco pallino sia un truffatore perché percepisce la CIGS e lavora in Emirates, si trovano gli elementi necessari a procedere contro pinco pallino nello specifico, e non a fare i conti in tasca ad altri 200 e passa piloti italiani.
anche perche' io datore di lavoro, qualche "piccolo" problema me lo farei se le autorita' mi chiedessero info sul personale che proprio io ho assunto!Parliamo di cittadini Italiani che stanno lavorando all'estero. Se le autorità del paese di provenienza, chiedono a te datore di lavoro, di fornire i nomi dei dipendenti cittadini del suddetto paese, perchè potenzialmente truffatori nel loro paese d'origine, tu datore di lavoro hai tutto l'interesse a collaborare con le autorità di quel paese (in accordo con le autorità del tuo paese, in questo caso degli UAE).
A meno che te ne sbatti della richiesta proveniente dalle autorità del suddetto paese, e mi sembrerebbe strano.
Sempre che le cose siano poi andate effettivamente così eh.
Parliamo di cittadini Italiani che stanno lavorando all'estero. Se le autorità del paese di provenienza, chiedono a te datore di lavoro, di fornire i nomi dei dipendenti cittadini del suddetto paese, perchè potenzialmente truffatori nel loro paese d'origine, tu datore di lavoro hai tutto l'interesse a collaborare con le autorità di quel paese (in accordo con le autorità del tuo paese, in questo caso degli UAE).
A meno che te ne sbatti della richiesta proveniente dalle autorità del suddetto paese, e mi sembrerebbe strano.
Sempre che le cose siano poi andate effettivamente così eh.
E poi...francamente troppi privilegi per piloti and Co...figure altamente professionali...non meno di piloti ed assistenti di volo non hanno e non avranno mai paracaduti occupazionali così prelibati.... VERGOGNA!
Come sempre, io oramai vengo da fuori e' oramai assorbito una grossa parte di mentalita' anglosassone.
A me sembra semplice