Odissea Pista Aeroporto di Firenze


Stato
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P.S. Sono usciti i dati di assaeroporti....incrementi su FLR incredibili.....
P.P.S. Con questi dati si arriverà tra i 2300000 e i 2500000 di passeggeri quest'anno.....
 
P.S. Sono usciti i dati di assaeroporti....incrementi su FLR incredibili.....
P.P.S. Con questi dati si arriverà tra i 2300000 e i 2500000 di passeggeri quest'anno.....

? io vedo ancora quelli di Marzo

EDIT:trovato
 
Facciamo i conti dell'oste: FLR, attualmente con una pista di soli 1750 metri fa 2 milioni di passeggeri, con una pista di 2000 metri farebbe 3,5 milioni, con una di 2400 metri, 4,5 milioni, aggiungiamo il milione che va a PSA+ il milione che va a BLQ, piu' qualche collegamento non classificato, eccoti i 7 milioni.

Dimentichi i pax sottratti a Siena.
 
I dati Assaeroporti di questi primi 4 mesi 2014, sono lo specchio di come si muovono i pax da e per la Toscana e dell'interazione che c'è tra PSA, FLR e BLQ.
Possiamo osservare che alla grandissima crescita di FLR (+14.4%), fa da contrappunto un + 0.4% di PSA. Che vista la crescita globale dei pax sugli scali italiani (+3.2%) equivale di fatto ad una perdita di quote di mercato per l'aeroporto pisano. In pratica quasi tutto il traffico aggiuntivo degli scali toscani, è stato assorbito da FLR.
La crescita dello scalo fiorentino, non sembra peraltro aver influito sul vicino scalo di BLQ, che ha fatto a sua volta registrare un +7.8%, che in numeri assoluti significa un aumento di pax maggiore di quelli dei due scali toscani messi assieme.
Viene quindi smontato il cavallo di battaglia dei politici toscani che vuole i fiorentini in fuga in massa verso BLQ (e non PSA), mentre è chiaro che se FLR cresce, il conto da pagare arriva a PSA e non a BLQ.
Del resto anche i dati del 2013 avevano seguito il medesimo trend: PSA -0.3%, FLR +7.1%, BLQ +4%.
E' evidente che a Pisa e dintorni, stiano tentando di tutto per "rallentare" la crescita di FLR. D'altra parte se una crescita così forte è possibile con l'attuale pista, è ragionevole pensare che sarebbe ancor più rapida con la pista nuova. Dove prevedibilmente si trasferirebbero parecchi voli da PSA. E se decidesse di farlo FR, per lo scalo tirrenico sarebbero guai.
L'ossessione pisana del mantenimento delle quote di SAT in mano pubblica, risponde alla paura che un azionista privato possa seguire le richieste del mercato e non quelle politico-sindacali.
Secondo me è probabile che alla fine la pista nuova a FLR sia limitata a 2000 m per lasciare a PSA la "vittoria" di poter gestire il LR (più teorico che reale). Ma anche così ci sarà sicuramente un forte travaso di voli da PSA a FLR. D'altra parte i pax hanno diritto di andare nello scalo della città che vogliono visitare, non in quello che fa comodo agli interessi politico/sindacali.
 
E' evidente che a Pisa e dintorni, stiano tentando di tutto per "rallentare" la crescita di FLR. .......
L'ossessione pisana del mantenimento delle quote di SAT in mano pubblica, risponde alla paura che un azionista privato possa seguire le richieste del mercato e non quelle politico-sindacali.
Questo riassume in due righe la questione circa le proteste pisane.
Se si ha paura di FLR vuol dire che si è consapevoli del fatto che finora le proprie fortune sono state dovute non tanto a "meriti" propri quando a inadeguatezze infrastrutturali a 80 km più a est risalendo il corso dell'Arno..
Il fatto di fare sistema vuol dire tutto e niente......da parte di PSA il voler fare sistema è da leggersi......assicurateci che FLR rimanga sempre castrato.


Un FLR a 2,4 km penso che lascerebbe davvero le briciole a PSA.
A quel punto credo che BA e TK si trasferirebbero il giorno dopo l'inaugurazione a Peretola, non so nemmeno quanto a lungo rimarrà strategico il singolo volo giornaliero LH per Monaco con tutti quelli che sono presenti a FLR.
Air France ha già fatto i bagagli e se ne è andata.
Potrebbe essere il regno di FR più qualche altro volo LC

PS
Quanto all'attvitià intercontinentale, beh diciamo che PSA ha un volo per tre mesi 4 volte la settimana su JFK, nulla di irrinunciabile se anche andasse perso......anzi magari da 2,4km il 757 Delta riesce a decollare direttamente da là.
 
Aeroporto Galilei di Pisa, ecco la svendita agli amici degli amici di Renzi
Il magnate argentino Eduardo Eurnekian offre un prezzo basso per lo scalo e il governatore della Toscana Enrico Rossi decide la cessione come se fosse un affare privato


lI frastuono elettorale sta coprendo l’assurda vicenda della privatizzazione semi-clandestina dell’aeroporto di Pisa. Il magnate argentino Eduardo Eurnekian, forte di ottime relazioni con il network del potere renziano e con il presidente dell’Enac (l’ente vigilante sul settore) Vito Riggio, ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto sulla Sat, la società quotata in Borsa che gestisce lo scalo ai piedi della Torre pendente, uno dei primi dieci italiani.

La Sat è controllata al 57 per cento da un patto di sindacato tra enti pubblici e, siccome ha i bilanci in attivo ed è considerata ben gestita, nessuno aveva mai finora sollevato il tema della privatizzazione. Eurnekian avanza la sua offerta, a un prezzo che secondo gli analisti finanziari è la metà di quello offerto in parallelo per l’aeroporto di Firenze, già privato. Reagisce alle polemiche con un piccolo rilancio che non cambia la sostanza. Il patto di sindacato che controlla Sat, presieduto dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi, all’unanimità decide di respingere l’offerta al mittente. Ma il governatore della Toscana, Enrico Rossi, si sfila e decide per conto suo che la Regione consegnerà le sue azioni a Eurnekian.

Nonostante il rischio di dover pagare agli altri enti – per la rottura del patto – una penale nettamente superiore all’incasso atteso, Rossi è determinatissimo a vendere il suo 17 per cento, che, aggiunto al 27 che già Eurnekian ha rastrellato tra i privati, lo porterebbe al 44 per cento garantendogli di fatto il successo. Nel frattempo lo stesso Rossi annuncia che, al contrario, nell’offerta parallela sullo scalo di Peretola si terrà stretto il suo inutile 5 per cento dell’Adf (Aeroporto di Firenze), evitando a Eurnekian una spesa inutile, visto che a Firenze il controllo lo ha già preso. Vendere un pacchetto di controllo e tenersi un pacchettino di minoranza è uno strabismo sospetto. Ma Renzi, intervistato da Rtv38, tv leader in Toscana, ha subito dato il suo entusiastico endorsement a Rossi.

Per capire l’importanza della posta in gioco bisogna prima diradare la nebbia prodotta da tre argomenti coloriti. Il primo è il timore dei politici pisani che dietro l’operazione si celi la volontà di Matteo Renzi, del suo luogotenente Dario Nardella e della variegata lobby cittadina che li attornia di sviluppare lo scalo di Peretola, presieduto dall’amico del cuore del premier Marco Carrai, a danno di quello di Pisa. L’aeroporto vicino al mare ha un traffico più che doppio, e due piste lunghe anziché una sola corta, anche se per Eurnekian (e per Rossi) le due società hanno lo stesso valore. Ma i timori dei pisani li espongono alle facili accuse di campanilismo degli amici dello scalatore.

Il secondo è il curriculum di Eurnekian, già protagonista quindici anni fa di un’operazione disastrosa per gli aeroporti milanesi di Sea, sedotti e abbandonati per assicurarsi il controllo di 14 scali argentini in via di privatizzazione. Oggi è a processo al tribunale di Busto Arsizio, insieme al suo luogotenente fiorentino Roberto Naldi, per la bancarotta della compagnia aerea Volare.

Il terzo è il sospetto che il pisano Rossi, avendo combattuto frontalmente, da vecchio dalemiano quale era, l’ascesa dell’ex sindaco di Firenze, voglia conquistare benemerenze renziane e scongiurare il rischio, effettivamente alto, di essere rapidamente asfaltato per dare il suo posto a un governatore più affidabile per il premier e i suoi amici, tra i quali il fiorentino Denis Verdini.

La vera ragione per cui toccherebbe proprio a Renzi, incline com’è a invadere competenze altrui quando animato da idee forti, fermare la svendita dell’aeroporto di Pisa è che la vicenda denuncia il vuoto di regole in cui galleggia il vasto sistema delle aziende municipali e regionali. Da una parte si invocano le salvifiche privatizzazioni, e certe volte a sproposito, dall’altra c’è la più ampia libertà per gli enti territoriali di vendere o svendere beni pubblici senza spiegare ai cittadini perché, senza indire una gara, senza porre condizioni all’acquirente. Soprattutto può capitare che, con la proprietà frazionata tra più enti, come fossero boutique finanziarie e non custodi della proprietà pubblica, uno da solo possa decidere per tutti. La cosa è tanto più grave in casi come l’aeroporto di Pisa: un monopolio naturale, moderatamente esposto alla concorrenza, nel quale (come nel caso delle Poste o delle Ferrovie) la ricerca del profitto dovrebbe essere temperata dalle esigenze di un servizio essenziale al pubblico, e l’esperienza insegna che l’azionista privato fatica a garantire un giusto equilibrio.

Nel vuoto di regole attuale può dunque accadere che arrivi un signore, offra una cifra vile per un’azienda pubblica e un ente territoriale decida di vendere all’impronta, senza istruttoria e senza discussione pubblica. Magari perché, come nel caso di Pisa, una classe politica più attenta agli affari propri che all’interesse generale può decidere di inchinarsi al potente o prepotente di turno per non turbare i sacri equilibri politici. O le campagne elettorali.

da Il Fatto Quotidiano del 24 maggio 2014
 
D'altra parte i pax hanno diritto di andare nello scalo della città che vogliono visitare, non in quello che fa comodo agli interessi politico/sindacali.

L'unico diritto di un pax è rispettare i limiti di misura del bagaglio a mano :compiaciuto: La scelta del pax ricade invece nella soluzione più economica (che può essere PSA come può essere FLR)...

In ogni caso, bene per gli ottimi risultati che ha conseguito FLR, ma tornate con i piedi per terra
 
I dati Assaeroporti di questi primi 4 mesi 2014, sono lo specchio di come si muovono i pax da e per la Toscana e dell'interazione che c'è tra PSA, FLR e BLQ.
Possiamo osservare che alla grandissima crescita di FLR (+14.4%), fa da contrappunto un + 0.4% di PSA. Che vista la crescita globale dei pax sugli scali italiani (+3.2%) equivale di fatto ad una perdita di quote di mercato per l'aeroporto pisano. In pratica quasi tutto il traffico aggiuntivo degli scali toscani, è stato assorbito da FLR.
La crescita dello scalo fiorentino, non sembra peraltro aver influito sul vicino scalo di BLQ, che ha fatto a sua volta registrare un +7.8%, che in numeri assoluti significa un aumento di pax maggiore di quelli dei due scali toscani messi assieme.
Viene quindi smontato il cavallo di battaglia dei politici toscani che vuole i fiorentini in fuga in massa verso BLQ (e non PSA), mentre è chiaro che se FLR cresce, il conto da pagare arriva a PSA e non a BLQ.
Del resto anche i dati del 2013 avevano seguito il medesimo trend: PSA -0.3%, FLR +7.1%, BLQ +4%.
E' evidente che a Pisa e dintorni, stiano tentando di tutto per "rallentare" la crescita di FLR. D'altra parte se una crescita così forte è possibile con l'attuale pista, è ragionevole pensare che sarebbe ancor più rapida con la pista nuova. Dove prevedibilmente si trasferirebbero parecchi voli da PSA. E se decidesse di farlo FR, per lo scalo tirrenico sarebbero guai.
L'ossessione pisana del mantenimento delle quote di SAT in mano pubblica, risponde alla paura che un azionista privato possa seguire le richieste del mercato e non quelle politico-sindacali.
Secondo me è probabile che alla fine la pista nuova a FLR sia limitata a 2000 m per lasciare a PSA la "vittoria" di poter gestire il LR (più teorico che reale). Ma anche così ci sarà sicuramente un forte travaso di voli da PSA a FLR. D'altra parte i pax hanno diritto di andare nello scalo della città che vogliono visitare, non in quello che fa comodo agli interessi politico/sindacali.

Questo è dovuto all'errore italiano che in passato creava posti di lavoro dove naturalmente non c'erano a suon di soldi pubblici. Mancando quelli il lavoro si ridistribuisce dove lo richiede il mercato. Così è in tutti gli ambiti e così è anche nell'aviazione. PSA deve decidere se continuare a fare la guerra a FLR con la possibilità di vincere e non far fare la pista a FLR. Ma questo porterà PSA a perdere il ruolo di aeroporto strategico e quindi i soldi europei e pubblici. Oppure allearsi con FLR facendogli fare la nuova pista perdendo dei passeggeri ma guadagnando lo status di aeroporto strategico e i soldi europei e pubblici. La politica ha sbagliato in passato e ora sta cercando di metterci una pezza, forse in modo sbagliato anche quella.
 
Questo è dovuto all'errore italiano che in passato creava posti di lavoro dove naturalmente non c'erano a suon di soldi pubblici. Mancando quelli il lavoro si ridistribuisce dove lo richiede il mercato. Così è in tutti gli ambiti e così è anche nell'aviazione. PSA deve decidere se continuare a fare la guerra a FLR con la possibilità di vincere e non far fare la pista a FLR. Ma questo porterà PSA a perdere il ruolo di aeroporto strategico e quindi i soldi europei e pubblici. Oppure allearsi con FLR facendogli fare la nuova pista perdendo dei passeggeri ma guadagnando lo status di aeroporto strategico e i soldi europei e pubblici. La politica ha sbagliato in passato e ora sta cercando di metterci una pezza, forse in modo sbagliato anche quella.

tre ore di applausi!
 
Se Firenze si allunga ruba passeggeri a Pisa

In primo luogo l’analisi rivela che il progetto per realizzare la nuova pista di Firenze sta in piedi solo se si spendono 100-120 milioni di fondi pubblici e se “Peretola” «cannibalizza» entro il 2024 un milione di passeggeri dal “Galilei”. Non solo. Lo studio dimostra che l'aeroporto di Pisa sul mercato azionario vale di più di quello fiorentino: il concambio corretto sarebbe di 1,3. Una cifra che male si concilia con l'Opa (offerta pubblica di acquisto) lanciata da Corporacion America per Pisa a un prezzo bassissimo.


quindi per dare il gioccatolino agli amichetti di Renzi lo stato dovrebbe spendere 100/120 mln di euro per una pista di 2km o 200mln per una di 2,4km e poi regalare il tutto ai privati
così potremo sempre dire grazie Renzi
 
quindi per dare il gioccatolino agli amichetti di Renzi lo stato dovrebbe spendere 100/120 mln di euro per una pista di 2km o 200mln per una di 2,4km e poi regalare il tutto ai privati
così potremo sempre dire grazie Renzi

Giusto per dire, la nuova pista a Firenze è interamente finanziata da ADF e lo "Stato" non ci mette un solo eurino pubblico.
 
quindi per dare il gioccatolino agli amichetti di Renzi lo stato dovrebbe spendere 100/120 mln di euro per una pista di 2km o 200mln per una di 2,4km e poi regalare il tutto ai privati
così potremo sempre dire grazie Renzi

Fammi capire. Tu saresti per l' ammodermamento della tratta ferroviaria FI-PI? Ma per quella chi ce li metterebbe i soldi Zio Paperone o la regione Toscana? E poi ammodernare che significa? Una mano di coppale e una di bianco e ho ammodernato la tratta? O forse ci sarebbero da spendere centinaia di milioni per avere forse un risparmio di 5 minuti sull'attuale percorrenza?
Il fatto è come la si mette si mette bisogna mettere mano al portafoglio...anche quello pubblico. Ovviamente il meno possibile. Qui si parla come se fosse un delitto tirar fuori dei soldi pubblici. Poi però per le min..ate come studi su studi progetti mai realizzati e stron.te simili se ne spendono miliardi e tutti muti.

P.S. Vorrei ricordare che a Firenze stanno facendo altre due linee di tranvia con una marea di soldi pubblici. Però li vanno bene. Per l'aeroporto no.
 
quindi per dare il gioccatolino agli amichetti di Renzi lo stato dovrebbe spendere 100/120 mln di euro per una pista di 2km o 200mln per una di 2,4km e poi regalare il tutto ai privati
così potremo sempre dire grazie Renzi

Quel giocattolino serve per soddisfare il traffico reale, che è su Firenze e non su Pisa.
 
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