Su NatGeo TV: "La vera storia dell'Air France 447" Alle 21.05


Scusate, ma in caso di problemi gravi dei pitot, che lasciano i piloti senza alcuna indicazione in merito alla velocità dell'aereo, per quale ragione non si usa il GPS per calcolare la ground speed?
Mi rendo ben conto che quella che conta è la true air speed, e che la GS con ogni probebilità è di un po' sbagliata, ma se si sta andando da un po' in una direzione di ha idea di quanto era il vento in coda o di fronte nell'ora precedente, e con l'indicazione del GPS si può dedurre la velocità, seppure indicativa.
Mi rendo conto che il mio ragionamento deve essere sbagliato da qualche parte, altrimenti i piloti l'avrebbero fatto, ma non capisco dove.
Ciao e grazie.

A 36.000 piedi e belli carichi (non potevano salire di più) il delta tra stallo e overspeed è poco...
Se gira il vento di colpo o diminuisce/aumenta non si rischia grosso?
In teoria in circa un minuto si dovrebbero sghiacciare in automatico... Quindi e' meglio concentrarsi sul tenere l'aereo livellato e cercando di mantenere costante la velocità...
 
Ciao a tutti
volevo segnalare qui il sito in cui si può scaricare in pdf la ricostruzione accurata dell'incidente AF447, realizzata sulla base dei dati di DFDR e CVR del BEA e del report dell'indagine giudiziaria. E' una ricostruzione che utilizza il mezzo letterario del racconto. Le fonti sono citate in fondo al sito.
gabbianella447.oneminutesite.it

Helena
 
Ciao Helena e benvenuta. :)
Il racconto degli eventi avvenuti sul volo AF 447 mi sembra molto ben fatto. Vorrei avere l'opinione di qualche pilota.
 
Ciao a tutti
volevo segnalare qui il sito in cui si può scaricare in pdf la ricostruzione accurata dell'incidente AF447, realizzata sulla base dei dati di DFDR e CVR del BEA e del report dell'indagine giudiziaria. E' una ricostruzione che utilizza il mezzo letterario del racconto. Le fonti sono citate in fondo al sito.
gabbianella447.oneminutesite.it

Helena

Ciao Helena, e benvenuta.

Un lavoro di 40 pagine come il tuo merita a priori un riconoscimento, se non altro per la dedizione e la pazienza nella raccolta e nell'analisi di fonti e dati. Non mi dispiace poi nemmeno la natura "non tecnica" del report, e, perchè no, anche la chiave d'esposizione letteraria.

Detto questo, la sola critica che mi viene da muovere è relativa alla troppa facilità con cui individui un "colpevole". Airbus ed i suoi automatismi hanno giocato sicuramente un ruolo importante in questa tragedia, che tu giustamente tenti di bilanciare con le variabili umane e procedurali. Nonostante ciò, però, il messaggio che mandi al lettore è alquanto chiaro, ed è questo il solo punto che non mi sento di condividere.

Ma nel complesso, ti rinnovo il mio apprezzamento. Essere appassionati significa anche questo.
 
Ultima modifica:
Ciao Helena e benvenuta.

Complimenti per l'enorme lavoro svolto, molto articolato e dettagliato.

Non sono in grado di darti un giudizio di merito sulle tante considerazioni tecniche che hai espresso, ma non posso che apprezzare il lavoro svolto.

Ci racconti qualcosa di più su di te: che estrazione hai? Perché ti sei dedicata a ricostruire questo incidente?

Di nuovo benvenuta!
 
Leggo dal sito:
Ricercatrice al Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell'Univerisità di Ferrara, autrice di racconti e pilota di aerei ultraleggeri, ha dedicato più di due anni allo studio del caso AF447, utilizzando il materiale messo a disposizione del pubblico dall'ente francese preposto alle indagini sugli incidenti aerei (BEA), il Report dell'indagine giudiziaria, simulatori full-flight e avvalendosi dell'expertise di piloti istruttori di A330.

Complimenti anche da parte mia, e grazie per aver postato il tuo lavoro qui da noi!:)
 
Ciao a tutti
sono geologa ricercatrice all'uni, la mia estrazione è questa, lavoro su dati numerici ma parte del mio lavoro è trovare i collegamenti tra i dati, per formulare dei modelli, dunque in un certo senso è "ricostruire" la storia di una roccia, si un sito, ecc..
Mi piace volare, lo faccio su ultraleggeri a 3 assi (p92 e P2002), ma mi sono interessata a questo caso per motivi più che altro affettivi. Ho voluto comprendere questo caso e ci ho dedicato tantissimo tempo. Con un programma di estrazione di dati grafico ho preso i dati dei grafici del FDR e ne ho fatto una sinossi, accoppiandoli coi dialoghi e coi vari comandi, in modo da poter leggere l'evento nella sua interezza. Nessuna velleità di mettermi in competizione col BEA!! Solo che nel final report sul caso la sequenza dell'incidente non è descritta per intero, e nessuna delle ricostruzioni trovate in rete o su libri (a cominciare dal vergognoso libro di J-P Otelli e dal relativo articolo su Popular Mechanics) mi pareva equilibrata, x cui ho voluto farne una io, utilizzando il mezzo letterario del racconto e cercando di narrare in modo che chiunque, non solo chi si intende di aviazione, potesse capire cosa è successo. Ho avuto la fortuna di provare un sim full motion di A330 e il racconto è stato revisionato da piloti istruttori di A330 di Alitalia, coi quali mi sono chiarita alcuni dubbi.
A mio avviso le responsabilità di Airbus erano da sottolineare, ma come si evince molto bene sia dal Final Report BEA che dal report giudiziario, la radice dell'incidente è lontana, e tocca tanti livelli del sistema: addestramento, certificazioni, ritorno d'esperienza, ecc...
Tutto qui. Non sono una esperta e non desidero in alcun modo fare polemica. Ho pensato che tra appassionati di aviazione civile questo racconto potesse interessare, dato che avevate seguito le varie ricostruzioni fatte da programmi televisivi.
A me gli Airbus piacciono in realtà, trovo il FBW una bella invenzione, e como ogni tecnologia suscettibile di miglioramenti.
Grazie dell'accoglienza!
 
Una versione più breve e con un editing diverso di questo racconto è stata pubblicata sul numero di Gennaio 2013 dalla rivista Volare. Mi sembrava comunque giusto che potesse essere messa a disposizione di tutti in modo gratuito.
Buona serata a tutti! :-)
 
[...] Ho pensato che tra appassionati di aviazione civile questo racconto potesse interessare, dato che avevate seguito le varie ricostruzioni fatte da programmi televisivi. [...]

Sei nel posto giusto, doc.

Grazie ancora per aver condiviso con noi il tuo lavoro.
 
Tra l altro si parla molto di mancanza di basic skills da parte dei due f.o. Ma uno era pilota di aliante e l altro per hobby volava sul suo piper , dunque queste non potevano mancare.
Ma prova te a essere nel buio, nel panico, senza punti di riferimento e senza la sensazione di cadere, il muso infatti e' rimasto quasi sempre in alto.
Tre minuti di caduta o poco piu sono niente pet capirci qualcosa.
Mi date il link del sito di helena ? Non lo trovo.
Grazie
 
non riesco ad aprirlo, viene immediatamente sostituito dalla pubblicità di onesite.it
 
Ieri sera ho letto con calma il rapporto di Helena e confermo pienamente l'apprezzamento per l'ottimo lavoro.
L'unica piccola perplessità, è nella condanna senza appello di Airbus, che dalla descrizione sembra abbia concepito tutta l'avionica per mettere nei guai i piloti. Suppongo che seppur perfettibile, il cockpit di un liner moderno sia studiato e ristudiato per renderlo più sicuro e "facile" possibile da usare. Immagino che certe scelte di Airbus che nel volo 447 sono risultate dannose, siano state studiate per essere di norma un aiuto e magari tante volte hanno evitato incidenti, dei quali ovviamente non vi è notizia o quasi. Sarebbe interessante avere un parere da parte di Airbus sul perché di certe scelte.
Purtroppo come capita spesso, il crasi del 447 è frutto di una serie di eventi che presi singolarmente non sono drammatici, ma concatenati hanno portato alla tragedia.
I pitot difettosi, i piloti stanchi, non comunicativi e non addestrati all'evento da AF, i limiti dell'avionica del 330, le condizioni meteo, sono tutte concause che hanno determinato l'evento.
Come una serie di fusibili messi a protezione di impianto elettrico che saltano uno dopo l'altro, fino all'ultimo.
 
Sei così gentile da suffragare questa tua affermazione con dati chiari ed inequivocabili ? Se si, posta grazie, altrimenti edita.

Semi-ot..Mio cugino Tenente Colonnello dell'Aeronautica mi ha detto che in Accademia c'erano tre tipi di Ufficiali:quelli bravi,quelli meno bravi e le "chiaviche...Questo mi disse svariati anni fa'..Credo che valga per qualsiasi professione...