Thread Malpensa e Linate da febbraio 2014


Stato
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Peccato.
Ma anche se fosse fosse stato semplice tecnicamente, dubito la nostra politica potesse dimostrare lungimiranza nell'operare in questo senso razionalizzando.
La sindrome da botte piena e moglie ubriaca a Milano produce risultati miserabili.
In ogni caso, ad oggi il servizio Express da Centrale ė troppo poco dedicato. 52 minuti, frequenze di 30 min, tante di quelle fermate che uno perde il conto, scomodità di cambiare terminal per il T2. Anche un appassionato di treni come il sottoscritto se vola com Easyjet deve cedere passo al bus.


il problema sta nel fatto che la politica vorrebbe che si facesse, e tutti lo vogliono, fuorche' gli abitanti della zona che dovrebbero vedersi le case demolite.
 
Sea e sindacati "alleati" in nome di Malpensa

Al congresso provinciale della Filt-Cgil lo scalo della brughiera è stato il perno della discussione. Antonio Ciraci (Filt): «Il futuro di Malpensa non passa dalla chiusura di Linate»

L’unica raccomandazione che Massimiliano Crespi, responsabile risorse umane di Sea, aveva fatto ad Antonio Ciraci (foto a destra), segretario della Filt, la categoria dei lavoratori del settore trasporti della Cgil, era di non chiamarlo«compagno» quando gli avrebbe passato la parola al congresso provinciale. In effetti, sarebbe troppo chiamare così un dirigente della società che gestisce gli aeroporti milanesi che di solito nella contrattazione è la controparte. Crespi (foto sotto) non era al congresso per portare un semplice saluto ai 73 delegati della Filt, ma per ribadire chenella delicatissima partita tra Sea-Handling, la società che si occupa di servizi di terra a Malpensa e Linate, e laCommissione Europea, è un alleato del sindacato. «Noi la soluzione ce l’abbiamo – dice il dirigente di Sea guardando Ciraci – e da questa situazione ne usciremo insieme». La ricetta, firmata Sea- sindacato per evitare la maxi sanzione di 360milioni di euro e salvare 2.500 posti di lavoro, è semplice: azzerare la vecchia società e con essa tutti i contratti e il fatturato, ricominciando da zero con una nuova società controllata da Sea. «Abbiamo presentato il piano quattro mesi fa - continua Crespi - e la risposta dalla Commissione doveva arrivare a fine febbraio, ma non è arrivata».

Al congresso provinciale della Filt (federazione italiana lavoratori trasporti), che si è tenuto a Villa Cagnola di Gazzada Schianno, è stato l'aeroporto di Malpensa a fare la parte del leone, anche se la relazione del segretario provinciale ha spaziato dal trasporto pubblico locale al tema della rappresentanza, con una panoramica anche suRenzi e il nuovo che avanza in politica. Se qualcuno però si aspettava un attacco concentrico all’aeroporto di Linate in favore di quello della brughiera, l’attesa è andata delusa. Secondo Ciraci, infatti, il futuro di Malpensa non passa dalla chiusura di Linate. Affermazione mitigata dalla richiesta della Filt di un piano nazionale per gli aeroporti,soluzione non condivisa da alcunidelegati presenti che preferirebbero per Linate un destino legato ai soli voli nazionali. «Quelli che oggi fanno scalo a Linate con destinazioni intercontinentali – osserva un delegato – non si spostano a Malpensa, perché lo spostamento gli porta via un'altra ora e mezza. Piuttosto volano su Francoforte». Forse è questa la ragione per cui, secondo Saverio Innocenzio, la Germania ha piazzato il suo manifatturiero nel centro Europa.

A scaldare il fronte cargo ci ha pensato Lorenzo Schettini Gherardini, vice presidente esecutivo diAlha Group, azienda che occupa più di 500 persone e da cui transita il 75% delle merci di Malpensa. «C’è una mancanza di progettualità - sottolinea Schettini - nonostante in Italia e nel sud Europa per le merci non ci sia altra alternativa a Malpensa. Non c'è una logica neppure nella decisione di Sea diampliare Cargo City, quando gli spazi già esistenti non sono ancora saturi. E se mancano le regole il rischio è di aprire una competitività al ribasso con conseguenze sull’occupazione».
In Italia esistono più di cento aeroporti e, come ha ricordato il segretario regionale Rocco Ungaro,ognuno ritiene il proprio scalo necessario. «Occorre un piano nazionale di specializzazione - conclude il segretario regionale-. L’ultima volta l’ho detto a Bergamo e mi hanno fatto un mazzo così».

http://www3.varesenews.it/lavoro/sea-e-sindacati-alleati-in-nome-di-malpensa-283510.html
 
Affermazione mitigata dalla richiesta della Filt di un piano nazionale per gli aeroporti,soluzione non condivisa da alcunidelegati presenti che preferirebbero per Linate un destino legato ai soli voli nazionali. «Quelli che oggi fanno scalo a Linate con destinazioni intercontinentali – osserva un delegato – non si spostano a Malpensa, perché lo spostamento gli porta via un'altra ora e mezza. Piuttosto volano su Francoforte».

ma ha mai messo piede a Malpensa? non è che tutti abitano a 2 minuti a Linate o a 1 ora e mezza da Malpensa!...
 
Infrastrutture: Sea e Pedemontana, incontro Lupi e Maroni (CorSera)

MILANO (MF-DJ)--I finanziamenti pubblici per completare la Pedemontana, le quote Sea che la Regione vuole acquisire dal Comune, il ruolo strategico di Linate nel piano nazionale degli aeroporti e il progetto di sviluppo della societa' ferroviaria Trenord con Trenitalia. Sono i dossier che oggi pomeriggio, scrive il Corriere della Sera nelle pagine dedicate a Milano, affronteranno il governatore Roberto Maroni e il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. L'appuntamento e' a Palazzo Lombardia. Oltre alla Sea e a Pedemontana sul tavolo c'e' anche la questione TreNord. Nei giorni scorsi si era favoleggiato di un'offerta di Trenitalia per acquisire il controllo della societa' oggi gestita in tandem. Palazzo Lombardia ha smentito con una certa decisione. Ma il tema c'e'. ? una questione di governance, pero', non di quote societarie. E il ragionamento di Maroni muove da un presupposto: i ritardi, la soppressione delle corse, la conseguente rabbia dei pendolari non sono piu' accettabili. E quindi se Trenitalia e' davvero interessata alla mobilita' del Nord, entri direttamente nella gestione e risponda in prima persona delle inefficienze. Il presidente lombardo e' cosi' convinto della necessita' di cambiare che sarebbe disponibile anche a rivedere gli assetti societari, lasciando alla compagnia nazionale la poltrona piu' prestigiosa di Trenord: quella dell'amministratore delegato. red/lab (fine) MF-DJ NEWS 1009:21 mar 2014
 
Sea: Lupi, venerdi' incontro Almunia su vicenda 'handling'
10 Marzo 2014 - 18:17
(ASCA) - Milano, 10 mar 2014 - Venerdi' prossimo Maurizio Lupi volera' a Bruxelles dove incontrera' il commissario Ue per la concorrenza, Joaquin Almunia, per fare il punto sulla vicenda Sea Handling, la controllata di Sea attiva nel settore dello smistamento bagagli, check-in e servizi a terra destinataria di una sanzione da 360 milioni di euro della commissione europea. Lo ha annunciato lo stesso Ministro delle Infrastrutture al termine dell'incontro di questo pomeriggio con il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. ''Domani avro' un appuntamento con il presidente della Sea, Pietro Modiano, mentre venerdi' saro' a Bruxelles dove incontrero' Almunia per far sentire peso del governo su questa vicenda'', sono state le parole del Ministro che ha anche espresso apprezzamento per il proposito del Pirellone di rilevare da Comune di Milano una partecipazione dell'ordine di circa 10 percentuali nel capitale della societa' che gestisce Linate e Malpensa: ''Se la Regione Lombardia ritiene fondamentale giocare un ruolo da player nel percorso di integrazione del sistema aeroportuale regionale, questo va va nella direzione auspicata dal governo''. fcz/mau/ss
 
Maroni: «La Regione punta a Sea
È arrivato il momento giusto»

10 marzo 2014

«Confermo l’interesse della Regione Lombardia per Sea. Mi pare sia davvero il momento giusto, perché il Piano nazionale aeroporti che il Governo si accinge ad approvare vede Malpensa come punto di riferimento. Noi vogliamo giocare un ruolo strategico da protagonisti, per creare e consolidare un sistema aeroportuale regionale lombardo e non solo, attorno a Malpensa».

Lo ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine del vertice con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, tenutosi lunedì 10 marzo a Palazzo Lombardia».

Il presidente ha confermato che «ci sono contatti con il Comune di Milano» e ha detto di pensare che arriveremo a una decisione entro breve tempo». Per quanto riguarda l’opinione del Governo, il ministro Lupi ha rimandato al Piano nazionale aeroporti, che verrà presentato in Consiglio dei ministri per essere approvato e iniziare il suo iter nelle Commissioni competenti e nella conferenza Stato-Regioni.

Il progetto di Palazzo Chigi, ha spiegato, prevede azioni che possano finalmente portare a una integrazione sul territorio del sistema di gestione dei nostri aeroporti. «Non è più accettabile - ha spiegato il ministro - che ci siano nella stessa regione quattro o cinque scali che si fanno concorrenza senza un minimo di strategia». «Da questo punti di vista - ha sottolineato - il Piano vede per tutta la macroarea del Nord-Ovest Malpensa come aeroporto strategico, intorno al quale ruota il sistema degli scali di interesse nazionale». «Se Regione Lombardia - ha aggiunto - prende l’iniziativa e si fa promotrice, con gli strumenti che ha a disposizione, per integrare questo sistema, dal nostro punto di vista va nella direzione che auspichiamo».

http://www.ecodibergamo.it/stories/...-sea-e-arrivato-il-momento-giusto_1049401_11/
 
mmmmmmmm ma tanto il problema non si risolve perché sempre di pubblico trattasi e quindi legato a un bacino elettorale della quale si nutrono forti timori. Eddai!
 
Lupi: «Orio non è penalizzato. Pedemontana pronta nel 2017»

Le infrastrutture come chiave di rilancio del sistema Paese. Restando con i piedi per terra e lavorando sulle ferrovie e i pendolari («La vera sfida dei prossimi 3 anni»), così come sulle autostrade in Lombardia: «La Pedemontana sarà pronta, tutta, per il 2017». Ma anche alzando lo sguardo a quel Piano degli aeroporti che mette ordine «e vuole fare, appunto, sistema». E che per il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi (Ncd), «non ha alcuna intenzione di penalizzare scali come Orio al Serio».

La Lombardia è al centro dell’azione del suo ministero.

«È il cuore pulsante del sistema produttivo italiano e, se vogliamo permettere alle nostre imprese di essere competitive, le infrastrutture sono fondamentali. Inoltre l’anno prossimo c’è Expo, una grande opportunità per tutto il Paese: avevamo il dovere di dare un contributo serio per far tornare la Lombardia competitiva».

Resta il nodo Pedemontana, però.

«Sarà realizzata, tutta, entro il 2017. Domani s’insedia un tavolo permanente per monitorare gli ultimi adempimenti sulle infrastrutture insieme alla Regione».

Costa 4 miliardi: dove li troviamo?

«1,3 li metterà il governo, il resto la concessionaria Cal: il primo tratto sarà pronto tra agosto e settembre, quello che serve per l’accesso all’Expo ad aprile 2015. Ma il governo, al primo Cipe, porterà la defiscalizzazione di tutta l’opera, per circa 400 milioni di euro. E vorrei anche ricordare Brebemi, Teem e l’ulteriore implementazione dell’Alta velocità ferroviaria: stiamo realizzando la Treviglio-Brescia e abbiamo accelerato con la Legge di stabilità i tratti Brescia-Verona e Verona-Padova».

Ma ai pendolari sembra non pensarci nessuno.

«Quando si è insediato il nuovo Cda delle Ferrovie, l’abbiamo sfidato a ripetere gli eccellenti risultati dell’Alta velocità: la vera sfida dei prossimi 3 anni deve essere il trasporto locale».

Alziamo lo sguardo: il Piano degli aeroporti ha suscitato molte polemiche.

«Mi sono sembrate strumentali. Questo è un Paese che sconta un ritardo frutto dell’incapacità di fare sistema. Abbiamo regioni con 3-4 aeroporti vicini che invece di fare concorrenza al mondo se la fanno tra loro. Il Piano per la prima volta fa delle scelte: ragiona cioè per grandi aree e sistemi, senza penalizzare nessuno».

Nemmeno Orio?

«Ma proprio no. Per il Nordovest il perno è Malpensa, ma è una pura constatazione: intorno si sviluppano scali d’interesse nazionale, come Orio e Linate».

http://www.ecodibergamo.it/stories/...emontana-pronta-nel-2017_1049163_11/?attach_m
 
si ma un bacino piu ampio, dove votano anche bresciani e varesini, che sic rebus stantibus non contano nulla

guarda pur di non sentir parlare più del rebus MXP e del suo mare di debiti che provoca preferirei regalare varese e il suo aeroporto alla svizzera
che ci pensino loro
l'unica condizione è dar la possibilità alla squadra di basket di continuare a giocare in italia
 
da Varesenews:

Riprendono i controlli a Malpensa, 5 denunce e 6 fogli di via

Nuova serie di verifiche per contrastare in particolare i "facchini abusivi", dopo la rissa che due settimane fa ha mandato in ospedale, in coma, un ragazzo di 18 anni

Cinque persone denunciate e sei Fogli di via dall'aeroporto: è il bilancio del nuovo giro di controlli straordinari fatti dalla Polizia di Stato a Malpensa. Un servizio disposto dal Questore di Varese Dott. Francesco Messina "allo scopo di intensificare la quotidiana attività di monitoraggio e di prevenzione dei fenomeni delinquenziali" e che segue i controlli di settimana scorsa, dopo il grave episodio che ha visto un 18enne finire in ospedale in coma, dopo una colluttazione tra "facchini" abusivi. Il servizio ha coinvolto personale della Questura di Varese, dei Commissariati di Busto Arsizio e Gallarate, della Polizia di Frontiera di Malpensa e della Polizia Ferroviaria. Le persone identificate risultano essere abitualmente presenti in aerostazione ed alcune di loro sono state identificate appunto come facchini abusivi, che offrono carrelli portabagagli ai passeggeri in cambio di denaro.
Nello specifico, tra le persone controllate, 15 risultano avere precedenti penali: 5 persone (3 italiani, 1 senegalese e 1 cittadino del Bangladesh) sono state denunciate per inottemperanza al Foglio di Via Obbligatorio. Fogli di Via Obbligatori sono stati eccezionalmente effettuati mediante contestuale notifica (5 a carico di cittadini italiani ed 1 a carico di cittadino senegalese pregiudicato). Per ingiustificata presenza in aeroporto sono stati sanzionati ai sensi del Codice della Navigazione 3 cittadini italiani, 1 cittadino lettone, 1 cittadino albanese ed 1 tunisino. 3 persone sono risultate sprovviste di documenti. 2 altre persone sono stati espulse ai sensi della vigente normativa, tra cui un cittadino comunitario.
 
da Varesenews:

Riprendono i controlli a Malpensa, 5 denunce e 6 fogli di via

Nuova serie di verifiche per contrastare in particolare i "facchini abusivi", dopo la rissa che due settimane fa ha mandato in ospedale, in coma, un ragazzo di 18 anni

Cinque persone denunciate e sei Fogli di via dall'aeroporto: è il bilancio del nuovo giro di controlli straordinari fatti dalla Polizia di Stato a Malpensa. Un servizio disposto dal Questore di Varese Dott. Francesco Messina "allo scopo di intensificare la quotidiana attività di monitoraggio e di prevenzione dei fenomeni delinquenziali" e che segue i controlli di settimana scorsa, dopo il grave episodio che ha visto un 18enne finire in ospedale in coma, dopo una colluttazione tra "facchini" abusivi. Il servizio ha coinvolto personale della Questura di Varese, dei Commissariati di Busto Arsizio e Gallarate, della Polizia di Frontiera di Malpensa e della Polizia Ferroviaria. Le persone identificate risultano essere abitualmente presenti in aerostazione ed alcune di loro sono state identificate appunto come facchini abusivi, che offrono carrelli portabagagli ai passeggeri in cambio di denaro.
Nello specifico, tra le persone controllate, 15 risultano avere precedenti penali: 5 persone (3 italiani, 1 senegalese e 1 cittadino del Bangladesh) sono state denunciate per inottemperanza al Foglio di Via Obbligatorio. Fogli di Via Obbligatori sono stati eccezionalmente effettuati mediante contestuale notifica (5 a carico di cittadini italiani ed 1 a carico di cittadino senegalese pregiudicato). Per ingiustificata presenza in aeroporto sono stati sanzionati ai sensi del Codice della Navigazione 3 cittadini italiani, 1 cittadino lettone, 1 cittadino albanese ed 1 tunisino. 3 persone sono risultate sprovviste di documenti. 2 altre persone sono stati espulse ai sensi della vigente normativa, tra cui un cittadino comunitario.

Se Atene (FCO) piange, Sparta (MXP) non ride... che brutta gente che gira nel nostro bel mondo di trasvolatori... :(
 
Malpensa, l’ira del Covest: “I tagli al piano di ampliamento sono fittizi”
La realizzazione della terza pista non sarebbe annullata, ma solo rimandata di qualche anno anche per il crollo del traffico
FILIPPO MASSARA

VARALLO POMBIA
«Attenzione, Sea vuole addolcire il parere contrario dei Comuni lombardi con improbabili ricadute occupazionali, minore impatto ambientale e aiuti alle loro casse».

È l’ipotesi formulata dal Covest, il comitato dell’Ovest Ticino che si batte contro l’espansione di Malpensa. A febbraio la società che gestisce l’aeroporto ha presentato alla direzione Valutazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente un nuovo documento.


Il comitato non era stato avvisato. «Sono osservazioni al suo stesso progetto – spiega Elena Strohmenger, presidente del Covest -. E’ come se Sea fosse diventata la controparte, non più il proponente. Sembra un controsenso, forse è un’abile manovra per sviare l’attenzione dei territori». La società lombarda ha previsto un ridimensionamento del masterplan iniziale: l’espansione dell’area aeroportuale verrebbe dimezzata, da 400 a 200 ettari. Così dal progetto sarebbe stralciato il nuovo polo logistico. «In realtà – continua il comitato – il polo sarebbe comunque realizzato attraverso nuove procedure tramite gli strumenti urbanistici dei Comuni».

In pratica, Sea vorrebbe ridurre il fronte lombardo del «no» in cambio di oneri di urbanizzazione e ipotesi di sviluppo economico. «Queste osservazioni – prosegue Strohmenger – rischiano di essere un problema per l’Ovest Ticino. Ammorbidendo il parere dei Comuni lombardi, noi saremmo più deboli di fronte agli obiettivi di Sea».

La realizzazione della terza pista non sarebbe annullata, ma solo rimandata di qualche anno anche per il crollo del traffico: -25% di passeggeri in transito dal 2007. «Restano i problemi di inquinamento e le previsioni di sviluppo eccessive: non più 50 milioni di viaggiatori nel 2030, ma 41 milioni entro il 2035». Il Covest chiede al Ministero dell’Ambiente di respingere il masterplan. Negli ultimi anni le osservazioni del comitato sono state recepite dai Comuni e dalla Provincia. «Ci rivolgiamo a cittadini e amministratori: speriamo si uniscano a noi per rilevare queste nuove insidie».


http://lastampa.it/2014/03/17/edizi...no-fittizi-SOF00kYHmuAs3FVAmDanYL/pagina.html
 
Società comunali, Pisapia alle corde

Di «scenario opaco» parla l'inchiesta per turbativa d'asta aperta dal pm Alfredo Robledo a proposito del bando con cui il fondo F2i di Vito Gamberale si è aggiudicato per 385 milioni (più un euro) la quota del 29,75 per cento ceduta dal Comune di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa. E attraverso Sacbo, di cui azionista di maggioranza relativa, anche quello di Orio al Serio. Un'operazione datata dicembre 2011 e tornata di attualità oggi per le notizie apparse sulla cronaca giudiziaria. Ma anche per l'interessamento della Regione alla società aeroportuale, dopo che il governatore Roberto Maroni ha ufficialmente chiesto al sindaco Giuliano Pisapia, ma anche agli altri soci privati, di poter acquistare un pacchetto di azioni. Confermando così la sua volontà di avere sempre più voce in capitolo nel rilancio dei due scali lombardi oggi piuttosto in crisi.

http://www.ilgiornale.it/news/milano/societ-comunali-pisapia-alle-corde-1002097.html
 
Singapore Airlines June – August 2014 Milan Service Increase

by JL

Update at 0500GMT 19MAR14

Singapore Airlines from 17JUN14 to 29AUG14 is increasing operations on*Singapore – Milan Malpensa*service, as overall operation increases from 5 to 7 weekly. Boeing 777-300ER operates this route.

SQ378 SIN0140 – 0820MXP 77W 7
SQ368 SIN0205 – 0845MXP 77W x37
SQ378 SIN2335 – 0615+1MXP 77W 2

SQ367 MXP1200 – 0600+1SIN 77W x37
SQ377 MXP1300 – 0700+1SIN 77W 3
SQ377 MXP1550 – 0950+1SIN 77W 7


http://airlineroute.net/2014/03/19/...l&utm_medium=social&utm_campaign=social140319
 
Sciopero dei taxi. "No a Uber e abusivi"

La protesta continua fino alle 22 di stasera, riguarda Milano e anche gli aeroporti. Nel mirino, soprattutto l'applicazione Uber che consente di usare le auto NCC come fossero taxi

All'indomani dello sciopero dei trasporti, a Milano tocca ai taxisti: i conducenti delle auto bianche incrociano le braccia dalle 8 di questa mattina alle 22 della sera. Una protesta che riguarda anche gli scali aeroportuali milanesi, Malpensa compresa: «Lo sciopero è principalmente contro l'avanzata di Uber» chiarisce subito Massimo Campagnolo, del Consorzio Taxi Malpensa. La questione è già finita sulle pagine di tutti i giornali nei mesi scorsi: Uber è un'applicazione tecnologica che consente di chiamare in qualunque momento un'auto NCC (Noleggio Con Conducente), "coordinando" per così dire il servizio. Di fatto, si può chiamare un'NCC come si farebbe con un taxi, a un costo poco più alto. La diffusione di Uber ha messo in allarme i taxisti, non solo in Italia ma anche in altre grandi città europee e americane: «NCC a tariffe predeterminate e servizio taxi con tassametro sono funzioni completamente diverse. Ma di fatto le auto di Uber svolgono un servizio taxi, senza rientrare in rimessa tra un servizio e l'altro come prevede la legge» dice ancora Campagnolo. «Mancano totalmente i controlli: la richiesta che a Milano facciamo a Prefettura e forze del'ordine è di controllare maggiormente le auto NCC e anche gli abusivi». Nei mesi scorsi anche il Comune di Milano aveva emanato una ordinanza specifica per inserire nuove regole per Uber, con una scelta che è stata al centro di diverse discussioni. Nota: nel giorno dello sciopero, Uber ha risposto anche conuna scelta che non mancherà di causare polemiche, con uno sconto del 20% le tariffe.

La questione riguarda anche l'aeroporto, anche se Campagnolo riconosce che «a Malpensa l'abusivismo è stato debellato al 95%», nonostante qualche irriducibile e nonostante, anche qui, la concorrenza degli NCC che vengono da fuori, da Calabria, Svizzera, valli varesine (con tanto diinchiesta collaterale). «Il lavoro è calato, siamo alla frutta secca: paghiamo tasse e non possiamo confrontarci con chi è totalmente abusivo».
Tra le file dei tassisti non manca anche qualche caustico riferimento politico: «La protesta nasce dall'atteggiamento di Milano» dice Giuseppe De Bernardi Martignoni, tassista ed esponente di Forza Italia, già assessore alla sicurezza in Provincia. «Non sono intervenuti per tempo, a differenza degli amministratori regionali e dei rappresentanti in Unione Europea che si sono attivati per tempo».

http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/sciopero-dei-taxi-no-a-uber-e-abusivi-284733.html
 
Linate, protesta a sorpresa dei lavoratori Sea Handling: ritardi e disagi per i passeggeri
L'astensione improvvisa provoca disagi nell'imbarco e nel ritiro dei bagagli. I lavoratori protestano perché la privatizzazione della società in seguito alla maximulta della Ue potrebbe tagliare centinaia di posti

di ILARIA CARRA
21 marzo 2014
Disagi nell'aeroporto milanese di Linate per una protesta improvvisa dei lavoratori di Sea Handling. Per i passeggeri significa ritardi nel ritiro dei bagagli, che dalle 17.30 non vengono caricati né scaricati dagli aerei. E ritardi anche nei voli, perché i lavoratori si astengono anche dall'imbarco dei bagagli nelle stive. C'è chi ha dovuto aspettare la valigia anche mezz'ora. Altri, invece, proprio non l'hanno vista. È capitato a chi è atterrato con Alitalia da Cagliari e da Bari alle 17.30 e alle 18: i passeggeri sono stati scaricati ma altrettanto non è avvenuto per le valigie, rimaste a bordo degli aerei poi ripartiti per altre destinazioni e dunque da rintracciare. La protesta è durata fino alle 19, con qualche ripercussione anche in tarda serata.

La mobilitazione è legata alla trattativa per il salvataggio di Sea Handling. Per azzerare la multa comunitaria da 452 milioni di euro che pende sulla società, l'Europa ha imposto l'ingresso di un privato nell'azionariato della controllata di Sea, nel nome di una maggior discontinuità aziendale che possa sanare i presunti aiuti di Stato oggetto del provvedimento. Ma i sindacati si sono opposti: il timore è che la privatizzazione della società possa mettere a rischio i 2.300 posti di lavoro.

Dalle 17 i lavoratori in turno, una cinquantina fra impiegati, operai e addetti allo smistamento bagagli, si sono radunati sul piazzale dell'aeroporto per un'assemblea spontanea. "Siamo arrivati a questo perché ci è stato stracciata l'unica via d'uscita che avevamo - racconta uno di loro - E' una risposta a una situazione disperata". L'agitazione potrebbe durare fino a venerdì sera. I dipendenti garantiscono comunque la messa in sicurezza dei voli in arrivo e in partenza e la discesa dei passeggeri.

Repubblica Milano
 
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