infatti da vce ci vado diretto, questo non sa neanche di cosa parlaE perché no, di grazia?
che vergogna
infatti da vce ci vado diretto, questo non sa neanche di cosa parlaE perché no, di grazia?
Alitalia, da Palazzo Chigi fumata nera niente accordo, in campo Fintecna
Sfuma l’opzione Ferrovie. Torna in scena Cdp. La società potrebbe entrare nel capitale con il 15-20 per cento
E' Fintecna, una delle società della Cassa Depositi e prestiti, la nuova carta, ma non l’unica, che il governo vuole giocare per il salvataggio di Alitalia. Colpo di scena quindi dopo il lungo vertice a Palazzo Chigi nel corso del quale le Ferrovie hanno presentato un piano articolato d’integrazione e una serie di condizioni per entrare in pista. Ma i paletti messi da Moretti - in sostanza il manager ha chiesto di avere pieni poteri sulla compagnia aerea - sono stati considerati troppo vincolanti dal premier Enrico Letta che ha scelto di cambiare strada e di stoppare il decollo. Fumata nera quindi o quasi. E tensione alle stelle tra i soci mentre scorre veloce il conto alla rovescia verso l’assemblea del 14 ottobre, chiamata a decidere sulla ricapitalizzazione da 300 milioni.
PERCORSO IN SALITA
Scontato sottolineare che il percorso resta in salita, con tanti ostacoli da superare. Dal vertice, che si è aggiornato ad oggi, è emersa comunque la volontà del governo di non mollare la presa. Scartata l’opzione Fs, Letta e il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, hanno assicurato ai partecipanti al summit - banche e principali azionisti italiani - che verrà comunque individuato un soggetto pubblico - Fintecna o un altra società pubblica appunto - in grado di supportare lo sviluppo di Alitalia. Di dare cioè garanzie per controbilanciare il potere di Air France. Parigi, che ha il 25% del capitale, resta al momento l’unico partner industriale possibile.
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E se invece dicessimo che lo stato italiano mette 500 mln dentro Air France (per il 16%) la quale a sua volta sottoscriverà interamente l'aumento di capitale di CAI diventandone proprietaria al 100%
direi proprio di no!!. Aeronauticamente parlando, l'Italia è una colonia della Francia,
Gli investimenti si basano sulle prospettive.AZ fa riferimento ad uno dei più importanti mercati europei e con un piano realistico e gestito da persone oneste può assolutamente valere il rischio per le modeste cifre in gioco. Che poi si pensi a mosse pantalonesche esula da valutazioni imprenditoriali.Secondo me no. Credo che neanche il miglior avvocato potrebbe sostenere che investire qualche centinaio di milioni in AZ oggi, sia un'operazione gestita con criteri commerciali.
Ovviamente il discorso è riferito ad AZ. Globalmente siamo una colonia condivisa tra francesi/inglesi/irlandesi, con il resto degli stranieri a succhiare il resto. Visto che l'anno scorso dei 147M di pax che hanno usato gli scali italiani, meno di 30M hanno utilizzato una compagnia nazionale, è difficile negare la totale sudditanza delle nostre aziende. Che peraltro sono quasi tutte in crisi.direi proprio di no!!
non e' solo AZGli investimenti si basano sulle prospettive.AZ fa riferimento ad uno dei più importanti mercati europei e con un piano realistico e gestito da persone oneste può assolutamente valere il rischio per le modeste cifre in gioco. Che poi si pensi a mosse pantalonesche esula da valutazioni imprenditoriali che solitamente seguono la logica più rischio più possibilità di guadagno.
La prova non è facile,però era così anche per FS o per Poste Italiane per esempio.
Da cittadina italiana sarei felice di vedere un cambio di rotta nelle gestione etica delle cose,così come capisco il pessimismo di alcuni ma penso che non sia di nessuna utilità piegarsi al pessimismo cosmico stile grillino.
Anche a me piacerebbe che le cose stessero diversamente, ma purtroppo così non è. Le speranze di una rinascita in grande stile di AZ, le puoi misurare dalla volontà di investire che hanno i soci.Gli investimenti si basano sulle prospettive.AZ fa riferimento ad uno dei più importanti mercati europei e con un piano realistico e gestito da persone oneste può assolutamente valere il rischio per le modeste cifre in gioco. Che poi si pensi a mosse pantalonesche esula da valutazioni imprenditoriali.
La prova non è facile,però era così anche per FS o per Poste Italiane per esempio.
Da cittadina italiana sarei felice di vedere un cambio di rotta nelle gestione etica delle cose,così come capisco il pessimismo di alcuni ma penso che non sia di nessuna utilità piegarsi al pessimismo cosmico stile grillino.
Se le cifre sono modeste e le prospettive buone, non si capisce perché non si trovi un privato che investa. La verità è che Alitalia è un bidone che nessuno vuole prendere, se non a condizioni durissime. Il governo cerca di prolungare l'agonia nella vana speranza che le così non si sa come migliorino. Il tutto a nostre spese.Gli investimenti si basano sulle prospettive.AZ fa riferimento ad uno dei più importanti mercati europei e con un piano realistico e gestito da persone oneste può assolutamente valere il rischio per le modeste cifre in gioco. Che poi si pensi a mosse pantalonesche esula da valutazioni imprenditoriali.
La prova non è facile,però era così anche per FS o per Poste Italiane per esempio.
Da cittadina italiana sarei felice di vedere un cambio di rotta nelle gestione etica delle cose,così come capisco il pessimismo di alcuni ma penso che non sia di nessuna utilità piegarsi al pessimismo cosmico stile grillino.
Io 3 anni fa ho lanciato un prodotto (IVA al 20) e lo vendevo a 50€, con l'IVA al 21% il prezzo è aumentato a 50€, adesso con l'IVA al 22% costa sempre 50€. Posso dire tranquillamente che l'aumento dell'IVA è un calo del mio margine, piuttosto che un rincaro.
A chi?E cosa gli racconti agli ex dipendenti LAI a casa dal 2008?
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La prova non è facile,però era così anche per FS o per Poste Italiane per esempio.
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Se tuo cugino ti ha fatto credere che ci fa la cresta se acquista con IVA al 21% e vende con IVA al 22%, deve essere lo stesso cuggino che una volta e morto e che parla coi rutti.Mio cugggino, che è negoziante come te, quando aumenta l'iva aumenta anche i prezzi. Non solo. Siccome le giacenze in magazzino le ha pagate con l'imposta al 21, vendendole con l'imposta al 22 ci fa pure la cresta. Ora si apre però un dilemma, ovvero credere a te o a mio cugggino?
Per quanto mi riguarda mi sono fatto una idea digitando le parole chiave "se aumenta l'iva aumentano i prezzi al dettaglio" su google.
Vero, però con tutta la "poco simpatia" che ho per Moretti, bisogna riconoscere che ha fatto digerire a FS una cura da cavallo, molto più incisiva di quanto sia stato fatto negli ultimi anni (e non parlo solo del periodo CAI) in AZ.Parzialmente corretto.
Le privatizzazioni di PT e FS hanno avuto luogo in un contesto molto diverso.
E' certamente corretto pensare che fossero dei super carrozzoni da ristrutturare e rendere competitivi ma, erano anche le due uniche realta' presenti in Italia nei rispettivi settori con tanti problemi tranne la concorrenza ed un consumatore abituato a "scegliere", cosa che, ha aiutato non poco la loro trasformazione in cio' che sono oggi.
Se tuo cugino ti ha fatto credere che ci fa la cresta se acquista con IVA al 21% e vende con IVA al 22%, deve essere lo stesso cuggino che una volta e morto e che parla coi rutti.
Se tuo cugino ti ha fatto credere che ci fa la cresta se acquista con IVA al 21% e vende con IVA al 22%, deve essere lo stesso cuggino che una volta e morto e che parla coi rutti.
Sicuramente FCO e MXP sono due problemi da risolvere...in ogni caso,AZ o non AZ.non e' solo AZ
cosi' come e' e con gli hub che ci sono da solo non vai da nessuna parte e loro lo sanno bene
l'italia ha due hub principali, uno e' scentrato rispetto all'asse industriale e commerciale del paese, ed ha standard bassissimi ed alte inefficienze, ed e' impossibile farlo cambiare(mi vien da dire che e' un pezzo di medio oriente , ma a dubai e' fantascienza in confronto)
un'altro e' quasi una cattedrale nel deserto senza connessioni dirette e veloci, impossibile farne un hub anche solo del nord al momento.
se parti da questi presupposti sei gia con una bella palla al piede che ti ammazza i costi di struttura