Meridiana blocca le prenotazioni da/per la Sardegna dopo il 27/10/2013


Meridiana, un piano di sviluppo o è la fine
Per il segretario nazionale della Cgil trasporti i 1.350 in cig (70% dei dipendenti) potrebbero perdere il lavoro nel 2015
meridiana aerei trasporti

di Guido Piga

OLBIA. «L’avevamo detto, nessuno ci ha ascoltato». Ecco, verrebbe da dire, quelli della Cgil sono sempre i soliti: vogliono fare i primi della classe. Il guaio è che, trattandosi delle cose di Meridiana, con annessi e connessi, zero piano industriale e nuova continuità territoriale indigesta, un po’ di ragione ce l’hanno.
Perché - insieme agli altri sindacati, autonomi compresi - le cose hanno provate a dirle sia al mondo della politica sia ai vertici della compagnia. Inascoltati. Ora, centinaia di comunicati dopo, la «tragedia possibile», per usare le parole del segretario nazionale della Cgil trasporti, Mauro Rossi, è più di un concetto solo abbozzato, è qualcosa che sta assumendo forme reali, concrete.
Meridiana non ha un piano di sviluppo al di là del giugno 2015, mese in cui i 1350 cassaintegrati della compagnia (il 70% della forza lavoro, per lo più composta da dipendenti sardi) potrebbero diventare altrettanti disoccupati perché «l’Aga Khan, inutile girarci intorno, non ha voluto né vuole fare chiarezza sul futuro di Meridiana, soprattutto se un futuro ci sarà» attacca Rossi.
E perché nel bel mezzo del percorso di risanamento della compagnia di Olbia - fatto di cassa e meno aerei nella flotta e in volo - è piombata dall’alto la nuova continuità territoriale, «un male perché è solo propaganda politica e perché nessuno ha voluto discutere alternative» tuona il leader della Cgil. Un realismo che, in teoria, lascerebbe pochi spazi di manovra. Ma, dall’aeroporto di Olbia in cui la Cgil ieri ha riunito i propri dirigenti, un messaggio di speranza viene fuori. Da applicare in extremis, sempre che l’Aga Khan da una parte e le istituzioni dall’altra vogliano raccoglierlo.
La Cgil, prima di tutto, critica la nuova continuità. Su basi politiche e giuridiche. «La Regione e lo Stato devono prendere atto che la continuità è un diritto dei sardi, che è l’unico modo per garantire loro una mobilità simile agli italiani della penisola - spiega Rossi -. E allora, bisogna essere conseguenti: la continuità ha un costo, e questo costo se lo devono dividere Cagliari e Roma».
I soldi per l’attuale continuità, come hanno detto le compagnie, sono insufficienti a coprire i costi: e per questo Meridiana ha rinunciato a Cagliari e Alghero. «La continuità va rivista radicalmente» detta Rossi, altrimenti muore.
In questa «presa di coscienza» lo Stato non può non essere partecipe: «Un governo serio, come nel resto d’Europa, dovrebbe gestire il piano dei trasporti. Dovrebbe per esempio impedire che le low cost abbiano la maggior parte dei voli tra aeroporti italiani. È bene scandirlo: Francia, Germania, Inghilterra le hanno già bloccate. Ryanair sta lucrando solo in Italia, ormai, incassando soldi che gli enti locali le danno e che sottraggono ai servizi sociali. È intollerabile».
Meno soldi alle low cost, più soldi alla continuità. Una scelta prettamente politica. Ma la Cgil non risparmia il privato. «È vero, l’Aga Khan ha speso 600 milioni in pochi anni, ma la sua è, sia detto con rispetto, un’elemosina per far sopravvivere la compagnia dopo tante scelte errate. Noi pretendiamo di sapere, a nome di tutti i dipendenti, se l’Aga Khan ha intenzione di spendere, finalmente, per avere un piano di crescita, o per fare una fusione. Chiediamo di capire che intenzioni ha verso Meridiana. È un nostro diritto» chiude Rossi.
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http://lanuovasardegna.gelocal.it/r...na-un-piano-di-sviluppo-o-e-la-fine-1.7679440
 
Io sono ben conscio di non essere indispensabile. Solo un incosciente, a qualsiasi livello aziendale, può pensare di esserlo.
I contratti del trasporto aereo (e altrove) sono inquadrati dalla legge.
Evidentemente il contratto I9 è legale, e qualora non lo fosse basta rivolgersi alla magistratura.
Per poterti permettere di pagare i tuoi dipendenti il 30% in più di altri, devi avere dei risultati, degli utili, dei soldi, parecchi soldi.
Ora, non mi sembra che i bilanci Meridiana degli ultimi anni consentano lussi del genere.
Certo, il costo del personale è solo uno dei mille problemi di IG. Tagliarlo del 30% non risolverà magicamente la situazione, ma di certo aiuta. E parecchio.
Vedi che é un discorso che girerebbe all'infinito intorno a se stesso, anche uno stipendio do 600€ al mese è legale, che vuol dire, se un giorno divessero arrivare in Italia i Piloti Indiani o Pakistani per loro sarebbero comunque un sacco di soldi e allora sarebbe legittimo? No non credo, il costo del avoro incide sicuramente, ma a volte diventa la scusa di dirigenti incapaci per giustificare i propri fallimenti, in Italia hanno chiuso aziende come Myair o Windjet che non erano di certo campioni di Stipendio, e se la vogliamo dire tutta, nonostante I9 da anni avesse un contratto penoso ( così si narra) é comunque una azienda che è sempre stata sull'orlo del baratro e se non fosse che Gentile ( non si sa come) è riuscito a rifilarla all'Aga Khan ( benefattore dell'umanità italiota) avrebbe già chiuso, quindi come vedi il costo del lavoro non è un elemento in discussione.
 
Io sono ben conscio di non essere indispensabile. Solo un incosciente, a qualsiasi livello aziendale, può pensare di esserlo.
I contratti del trasporto aereo (e altrove) sono inquadrati dalla legge.
Evidentemente il contratto I9 è legale, e qualora non lo fosse basta rivolgersi alla magistratura.
Per poterti permettere di pagare i tuoi dipendenti il 30% in più di altri, devi avere dei risultati, degli utili, dei soldi, parecchi soldi.
Ora, non mi sembra che i bilanci Meridiana degli ultimi anni consentano lussi del genere.
Certo, il costo del personale è solo uno dei mille problemi di IG. Tagliarlo del 30% non risolverà magicamente la situazione, ma di certo aiuta. E parecchio.

C'è anche da dire che una buona parte del 30% di divario è dato dalle differenti anzianità di servizio visto che IG ha 50 anni di storia e dipendenti con 26 anni di servizio e I9 al max arriva a quanto? 3/4 anni?
 
No non credo, il costo del avoro incide sicuramente, ma a volte diventa la scusa di dirigenti incapaci per giustificare i propri fallimenti, in Italia hanno chiuso aziende come Myair o Windjet che non erano di certo campioni di Stipendio, e se la vogliamo dire tutta, nonostante I9 da anni avesse un contratto penoso ( così si narra) é comunque una azienda che è sempre stata sull'orlo del baratro e se non fosse che Gentile ( non si sa come) è riuscito a rifilarla all'Aga Khan ( benefattore dell'umanità italiota) avrebbe già chiuso, quindi come vedi il costo del lavoro non è un elemento in discussione.
Anche il tuo e' un discorso che girerebbe all'infinito intorno a se stesso. Si possono ovviamente e giustamente criticare i cronici insuccessi manageriali nel trasporto aereo in Italia. Ma allo stesso tempo l'equazione cruda e' chi caccia i soldi (investe) prende le decisioni, chi non li caccia (dipendente) puo' decidere nell'azienda per la quale lavorare o cambiare qualora non e' soddisfatto/a. Si puo' al massimo lamentare, ma e' fine a se stesso.

Ripeterei la domanda di TW843: Se tu fossi l'ad di Meridiana preferiresti avere dei dipendenti con contratto I9 o con contratto IG?
 
C'è anche da dire che una buona parte del 30% di divario è dato dalle differenti anzianità di servizio visto che IG ha 50 anni di storia e dipendenti con 26 anni di servizio e I9 al max arriva a quanto? 3/4 anni?

A maggior ragione.
Vedi, a me farebbe piacere se le condizioni del mercato permettessero a un giovane I9 di pretendere quanto un anziano IG, ma è molto probabile che queste condizioni non siano attuali. E ancora, sono perfettamente consapevole del fatto che un downgrade di stipendio e/o delle condizioni lavorative sia effettivamente difficile da accettare, ma tra questo e l'idea di dover finire a casa penso che ne passi parecchio.

Quindi, se il mondo che c'era 26 anni fa non esiste più, che dobbiamo fare?

Poi è chiaro, e nessuno qui l'ha mai negato, che il costo del lavoro sia solo una parte di un problema più complesso. Ma non per questo non merita di essere affrontato.
 
Anche il tuo e' un discorso che girerebbe all'infinito intorno a se stesso. Si possono ovviamente e giustamente criticare i cronici insuccessi manageriali nel trasporto aereo in Italia. Ma allo stesso tempo l'equazione cruda e' chi caccia i soldi (investe) prende le decisioni, chi non li caccia (dipendente) puo' decidere nell'azienda per la quale lavorare o cambiare qualora non e' soddisfatto/a. Si puo' al massimo lamentare, ma e' fine a se stesso.

Ripeterei la domanda di TW843: Se tu fossi l'ad di Meridiana preferiresti avere dei dipendenti con contratto I9 o con contratto IG?

Vediamo di rispondere in maniera più adeguata:

IG ha un costo del lavoro leggermente più alto di I9 ma ha macchine ( md80 ) di proprietà
I9 ha un costo del lavoro leggermente più basso di IG ma un costo elevatissimo di leasing delle macchine ( 737)

I leasing dei 320 di IG, essendo già operativi ,sono da considerarsi un valore neutro.

Il costo unitario fa si che IG sia più conveniente perché il leggero costo superiore del lavoro è molto inferiore all'elevato costo dei leasing di I9 , ma chiudere i leasing ( sbaraccare) ha anche quello un costo quindi.....

La verità ( che nessuno vuole dire) è che I9 è fine a se stessa ( senza pregi ne difetti ) ,ma nel contesto di IG non c'azzecca proprio nulla se non a chi deve giustificare il folle investimento (IG ha solo messo Soldi a vuoto in I9 ) e il solito KAK a cacciare fuori i sghei...

Se consideri inoltre che sono stati dati via 7 md80 di IG che erano in leasing operativo, con un valore degli stessi pari all'acquisto di una Fiat 500 per fare spazio ai 7 B737 di I9 con dei leasing altissimi, capisci ancora di più la follia dell'operazione.

Se il tutto fosse stato fatto solo per abbassare il costo del lavoro in IG, come qualche scienziato ha suggerito, con i soldi BUTTATI nell'operazione acquisizione di I9 ( più di 100 milioni ....centomilioni di € ) , sai quanti contratti rinnovavi in IG ?
 
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Ripeterei la domanda di TW843: Se tu fossi l'ad di Meridiana preferiresti avere dei dipendenti con contratto I9 o con contratto IG?

Io preferirei avere dipendenti contenti....producono di più e si lamentano meno. Ma questa mentalità in italia non esiste perchè non esiste una borghesia colta e attenta al sociale
 
A maggior ragione.
Vedi, a me farebbe piacere se le condizioni del mercato permettessero a un giovane I9 di pretendere quanto un anziano IG, ma è molto probabile che queste condizioni non siano attuali. E ancora, sono perfettamente consapevole del fatto che un downgrade di stipendio e/o delle condizioni lavorative sia effettivamente difficile da accettare, ma tra questo e l'idea di dover finire a casa penso che ne passi parecchio.

Quindi, se il mondo che c'era 26 anni fa non esiste più, che dobbiamo fare?

Poi è chiaro, e nessuno qui l'ha mai negato, che il costo del lavoro sia solo una parte di un problema più complesso. Ma non per questo non merita di essere affrontato.
Ma siccome il mondo cambia completamente ogni 5 anni, che facciamo? Ricominciamo ogni volta da zero con stipendi e normative al ribasso?
O cerchiamo di stabilire una linea di principio e etica sotto la quale non si vada?
 
Io preferirei avere dipendenti contenti....producono di più e si lamentano meno. Ma questa mentalità in italia non esiste perchè non esiste una borghesia colta e attenta al sociale

Se è per questo non esistono più nemmeno proletariato e classe operaia.
 
E' evidente che KAK ha ben altri valori in testa.. In una situazione come questa vorrei proprio vedere chi non farebbe un grounding volontario con liquidazione immediata di entrambe le compagnie.

Certo che anche chiudere ha un costo, ma Karim ha sicuramente gli sghei per chiudere e soprattutto gli costerebbe sicuramente meno che continuare ogni anno a coprire le voragini dei bilanci IG+I9.
 
Vediamo di rispondere in maniera più adeguata:

IG ha un costo del lavoro leggermente più alto di I9 ma ha macchine ( md80 ) di proprietà
I9 ha un costo del lavoro leggermente più basso di IG ma un costo elevatissimo di leasing delle macchine ( 737)

I leasing dei 320 di IG, essendo già operativi ,sono da considerarsi un valore neutro.

Il costo unitario fa si che IG sia più conveniente perché il leggero costo superiore del lavoro è molto inferiore all'elevato costo dei leasing di I9 , ma chiudere i leasing ( sbaraccare) ha anche quello un costo quindi.....

La verità ( che nessuno vuole dire) è che I9 è fine a se stessa ( senza pregi ne difetti ) ,ma nel contesto di IG non c'azzecca proprio nulla se non a chi deve giustificare il folle investimento (IG ha solo messo Soldi a vuoto in I9 ) e il solito KAK a cacciare fuori i sghei...

Se consideri inoltre che sono stati dati via 7 md80 di IG che erano in leasing operativo, con un valore degli stessi pari all'acquisto di una Fiat 500 per fare spazio ai 7 B737 di I9 con dei leasing altissimi, capisci ancora di più la follia dell'operazione.

Se il tutto fosse stato fatto solo per abbassare il costo del lavoro in IG, come qualche scienziato ha suggerito, con i soldi BUTTATI nell'operazione acquisizione di I9 ( più di 100 milioni ....centomilioni di € ) , sai quanti contratti rinnovavi in IG ?

Fondamentalmente il grosso del divario è negli stipendi dei piloti. Un cpt I9 prende la metà di uno IG
 
Se è per questo non esistono più nemmeno proletariato e classe operaia.

vero. ma cosa aggiunge? Tanto più che a parte Olivetti, e in minima parte Valletta, la borghesia italiana è la stessa che plaudiva al Fascismo convinta che chiudersi fosse meglio che competere
 
Ma siccome il mondo cambia completamente ogni 5 anni, che facciamo? Ricominciamo ogni volta da zero con stipendi e normative al ribasso?
O cerchiamo di stabilire una linea di principio e etica sotto la quale non si vada?

Però hai detto bene: il mondo cambia ogni 5 anni! E questo significa che le forme contrattuali rigide come sono state partorite in un'epoca in cui il mondo cambiava al massimo ogni 50 anni non vanno più bene.
Il ricorso a forme di flessibilità nel mondo del lavoro è improcastinabile. E non per forza questa cosa deve significare una gara al ribasso, che nessuno si auspica o quantomeno io.

Hai ragione inoltre quando dici che non tutta l'imprenditoria (suona un po' meglio di "borghesia") italiana vede la funzione sociale del proprio ruolo. Ma sbagli, questo il mio punto di vista, quando fai di tutta l'erba un fascio e non vedendo i problemi che stanno anche dalla tua, di parte.

Quindi domanda rivolta a te personalmente: cosa pensi sarebbe giusto fare in una situazione come questa? Mantenere i privilegi/diritti acquisiti e basta o aprire a margini di manovra?
 
vero. ma cosa aggiunge? Tanto più che a parte Olivetti, e in minima parte Valletta, la borghesia italiana è la stessa che plaudiva al Fascismo convinta che chiudersi fosse meglio che competere

Vabuò, ja! Che c'entra!
Le persone di cui parli sono non solo morte, ma già abbondantemente ammuffite e decomposte.
Pensiamo ad andare avanti, che dietro c'abbiamo le macerie.
 
Però hai detto bene: il mondo cambia ogni 5 anni! E questo significa che le forme contrattuali rigide come sono state partorite in un'epoca in cui il mondo cambiava al massimo ogni 50 anni non vanno più bene.
Il ricorso a forme di flessibilità nel mondo del lavoro è improcastinabile. E non per forza questa cosa deve significare una gara al ribasso, che nessuno si auspica o quantomeno io.

Hai ragione inoltre quando dici che non tutta l'imprenditoria (suona un po' meglio di "borghesia") italiana vede la funzione sociale del proprio ruolo. Ma sbagli, questo il mio punto di vista, quando fai di tutta l'erba un fascio e non vedendo i problemi che stanno anche dalla tua, di parte.

Quindi domanda rivolta a te personalmente: cosa pensi sarebbe giusto fare in una situazione come questa? Mantenere i privilegi/diritti acquisiti e basta o aprire a margini di manovra?

Intanto bisognerebbe interdersi su cosa è privilegio e cosa no. Per gli americani la sanità deve essere in massima parte privata, per me deve essere pubblica. Una volta intesi sui principi condivisi, in IG si è già parecchio intervenuti col machete per quanto riguarda il costo del lavoro. Ma per paradosso se anche si lavorasse tutti gratis l'azienda non farebbe utili. Quindi bisogna lavorare per aumentare i ricavi.
Oltretutto ci son settori dove è imprescindibile un indirizzo governativo che imponga delle regole, questo nell'interesse stesso della nazione. Perchè chi paga le tasse in italia deve per forza avere un occhio di riguardo rispetto a chi invece viene e mangia come le cavallette.
Anche sulla flessibilità ci vogliono regole severe altrimenti ci diamo la zappa sui piedi come in questi anni in cui abbiamo cresciuto una generazione di precari senza diritti tantomeno futuro che appena raggiungerà l'età della pensione ci verrà a cercare coi forconi. Purtroppo siamo un paese poverissimo intellettualmente e con un senso civico e etico sottozero percui assistiamo ad Audi, in attivo, che divide parte degli utili con gli operai dando ciascuno 6800 euro mentre Fiat, in difficoltà, premia il solo Marchionne con circa 20milioni di euro.
Non voglio citare solo Gentile, Chieli o G.Rossi, ma ad esempio uno come Cimoli che ha lasciato macerie ma se n'è andato con i miliardi in tasca.......
Quindi è nato prima l'uovo o la gallina? Se il manager non è credibile e "ruba" perchè io dipendente non posso cercare di tenermi il mio?
 
Vabuò, ja! Che c'entra!
Le persone di cui parli sono non solo morte, ma già abbondantemente ammuffite e decomposte.
Pensiamo ad andare avanti, che dietro c'abbiamo le macerie.

Le persone son morte ma certe idee continuano a vivere vista la scarsa competitività dell'Italia
 
vero. ma cosa aggiunge? Tanto più che a parte Olivetti, e in minima parte Valletta, la borghesia italiana è la stessa che plaudiva al Fascismo convinta che chiudersi fosse meglio che competere

Fondamentalmente il grosso del divario è negli stipendi dei piloti. Un cpt I9 prende la metà di uno IG
Ci sono dentisti che per fare un lavoro chiedono 10.000€ e ci sono dentisti che per lo stesso lavoro chiedono 5.000€, chi ha torto e chi ha ragione? Chi sovrastima il lavoro e chi lo deprezza?
È per questo che si sta tentando di fare un contratto unico nazionale di categoria.


P.s.
Ho sentito di stipendi di Cpt di 767 in I9 pari a 4.600 € ,se fosse vero credo che sia I9 fuori mercato mondiale, ( forse Air Koryo guadagna meno)
 
... in IG si è già parecchio intervenuti col machete per quanto riguarda il costo del lavoro. Ma per paradosso se anche si lavorasse tutti gratis l'azienda non farebbe utili...

Ma il Tribunale nel 2012 non ha sancito la restituzione di quanto decurtato per accordo sindacale?

"Nuova vittoria dei lavoratori Meridiana iscritti al sindacato Usb. Il giudice del tribunale del lavoro di Tempio Pausania, Chiara Aytano, ha dichiarato illegittimo l’accordo sindacale siglato nel marzo 2009 da Uil Trasporti e Anpav. L’azienda dovrà applicare a quanti hanno fatto ricorso le norme contrattuali originarie e anche le differenze di stipendio non percepite dal 2009 ad oggi"
 
Scusa se spezzetto il tuo intervento, ma c'era tanta carne al fuoco da meritare una risposta organica.

Intanto bisognerebbe interdersi su cosa è privilegio e cosa no.

A mio avviso, un privilegio è non accettare assolutamente, nella teoria e nella pratica, che la propria condizione possa mutare se non in meglio.
Questa cosa non fa parte del mondo reale, in cui invece a volte le cose vanno bene e in altre vanno male. Dunque chi la pretende sta a mio avviso pretendendo non la tutela di un diritto (che non può esistere) ma un trattamento di favore che andrà a scapito di altri.

Ti faccio un esempio pratico: un privilegio è, per quanto mi riguarda, il modello pensionistico retributivo. Questo non è un diritto, ma un privilegio, perchè si basa su di una insostenibile truffa ai danni delle generazioni più giovani.

Per gli americani la sanità deve essere in massima parte privata, per me deve essere pubblica.

Pure per me. Pubblica e di qualità. Quando si arriverà a mettere seriamente in discussione questo principio passerò alla lotta armata.

Se però vuoi che i medici non lavorino gratis o che non ti taglino in due con un coltello da cucina, e al tempo stesso vuoi sempre una sanità pubblica e di qualità, servono soldi. Per avere soldi devi avere tasse. Per avere tasse devi lavorare e non evaderle. Se non c'è lavoro (e c'è evasione) non c'è prelievo fiscale, dunque non ci sono soldi, dunque non c'è sanità. Almeno non pubblica nè di qualità.
Ergo, la sanità pubblica e di qualità te la puoi permettere a fronte di una buona situazione economica.

Anche sulla flessibilità ci vogliono regole severe altrimenti ci diamo la zappa sui piedi come in questi anni in cui abbiamo cresciuto una generazione di precari senza diritti tantomeno futuro che appena raggiungerà l'età della pensione ci verrà a cercare coi forconi. Purtroppo siamo un paese poverissimo intellettualmente e con un senso civico e etico sottozero percui assistiamo ad Audi, in attivo, che divide parte degli utili con gli operai dando ciascuno 6800 euro mentre Fiat, in difficoltà, premia il solo Marchionne con circa 20milioni di euro.

La flessibilità ha paradossalmente bisogno di più regole, non di meno.
Con l'esempio di Audi però ti rispondi da solo: non è un esempio di come può essere virtuosa la flessibilità? Quel premio agli operai non è stato corrisposto per via di una buona situazione industriale, e mantenendo fermo lo stipendio dell'AD?

Una volta intesi sui principi condivisi, in IG si è già parecchio intervenuti col machete per quanto riguarda il costo del lavoro. Ma per paradosso se anche si lavorasse tutti gratis l'azienda non farebbe utili. Quindi bisogna lavorare per aumentare i ricavi.

Un buon piano industriale serve quanto un sistema di costo del lavoro in linea con il mondo in cui devi competere.
Perchè noi non vogliamo il protezionismo, vero?

Oltretutto ci son settori dove è imprescindibile un indirizzo governativo che imponga delle regole, questo nell'interesse stesso della nazione. Perchè chi paga le tasse in italia deve per forza avere un occhio di riguardo rispetto a chi invece viene e mangia come le cavallette.

Vero che non lo vogliamo?

vero. ma cosa aggiunge? Tanto più che a parte Olivetti, e in minima parte Valletta, la borghesia italiana è la stessa che plaudiva al Fascismo convinta che chiudersi fosse meglio che competere


Comunque, arriviamo al dunque.

Ti ho chiesto questo:

Quindi domanda rivolta a te personalmente: cosa pensi sarebbe giusto fare in una situazione come questa? Mantenere i privilegi/diritti acquisiti e basta o aprire a margini di manovra?

Mi hai risposto questo:

Non voglio citare solo Gentile, Chieli o G.Rossi, ma ad esempio uno come Cimoli che ha lasciato macerie ma se n'è andato con i miliardi in tasca.......
Quindi è nato prima l'uovo o la gallina? Se il manager non è credibile e "ruba" perchè io dipendente non posso cercare di tenermi il mio?

Da una parte un plauso: sei il primo che, pur pensandola, la frase sottolineata ha il coraggio di dirla e non di farla intendere.

Dall'altra una critica: la frase sottolineata rende palese la forma con cui, per te, si materializza il contributo dei lavoratori alla loro azienda in difficoltà. Comportamento molto poco edificante. Soprattutto se consideri una grande aggravante, e cioè la particolare storia di IG e il contributo pluridecennale di KAK, a cui secondo me si sta rispondendo con una ingratitudine che non fà alcun onore.
 
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