Ryanair: ''Monti rifiuto' il nostro piano da 37 mila posti di lavoro''


Se ho ben capito la tua risposta, non parlavo di loro perchèhanno il loro guadagno o con contributi o senza ma spendono i passeggeri che trasporta nel paese ospitante
I punti sono 2 (quasi 3):
1) Capire quanti pax sono veramente aggiuntivi; facciamo l'esempio di Comiso, quante persone che voleranno a Comiso con Ryan avrebbero comunque preso l'aereo per Catania, spendendo sul territorio gli stessi soldi ma senza ricevere la "sovvenzione".
2) Capire quanti pax sono outgoing; spesso e volentieri si legge (qui e altrove) che grazie a FR "posso volare a Vattelapescaland con 30 euro". Ecco, per me, se ci voli con i tuoi soldi va tutto bene, se ci voli con i soldi dei contribuenti molto meno.
3) Ma siamo proprio sicuri che il modello di turismo che vogliamo attirare è quello veicolato da FR? L'Italia ha un patrimonio culturale e paesistico unico. Gli spagnoli, ad esempio, hanno da anni compreso che per valorizzare la Costa del Sol e destagionalizzare il turismo era fondamentale permettere agli imprenditori privati di investire in strutture ricettive di alto livello e campi da golf. Ci sono più campi fra Malaga e Gibilterra di quanti ce ne siano in Italia a sud di Roma. Tutto questo porta un turismo "ricco" che spende molto sul territorio.
 
E i fondi che la classe politica tutta sperpera da decenni, di quelli ne vogliamo parlare? Quante strutture ed eccellenze abbiamo perso grazie all'acquisto delle varie Serie 5 per far viaggiare comodo il vice-aiuto-fattorino del Ministero X, o degli emolumenti dati a chiunque abbia messo piede in parlamento, etc.?
Però, come si pronuncia la parola magica Ryanair, tutto passato e dimenticato: abbiamo una questione più seria da affrontare, non darle i 12 milioni di obolo, e pazienza se negli ultimi anni abbiamo bruciato svariati miliardi in politica.
Gli ospedali non funzionano per i 12 milioni, di sicuro. Difatti una città come Palermo, che di milioni ne ha giustamente dati a valanga a Ryanair per aprire 10 rotte in croce, di cui 4 stagionali, è un esempio di efficienza alla Monaco di Baviera. Provare per credere.
Certi costi della politica in realtà non sono una cifra significativa ed è molto da leggenda metropolitana. Il motivo per cui vanno senza dubbio tagliati non è perchè tali cifre spostano il bilancio dello Stato, ma perché è inaccettabile che la politica non dia il buon esempio tagliando i propri sprechi.
 
Del Torchio e Colaninno all'attacco di Ryanair



“Le low cost fanno male a tutti”. Un attacco frontale al mondo delle no frills quello di Gabriele Del Torchio (nella foto), amministratore delegato di Alitalia, sferrato dalla platea di Fiumicino in occasione della presentazione del nuovo piano industriale 2013-2016, che TTG ha seguito in diretta web.

“Michael O’Leary distrugge i posti di lavoro in Italia, è inutile che continui a dire che li genera”. Il top manager di Az non ha peli sulla lingua e anzi lancia un’offensiva senza precedenti e senza remora alcuna contro quello che forse è uno dei suoi più agguerriti competitor. “Lo sappiamo e lo riconosciamo, le low cost stanno crescendo enormemente sul bacino italiano – prosegue ancora Del Torchio -, ma inquinano in un certo senso il mercato. Hanno eroso grandi quote di share al nostro business e a quello di tutti i vettori tradizionali, che però potrebbero essere completamente ammazzati dal modello O’Leary. Rischiamo che non resti più nessuno a effettuare il servizio come sanno fare solo i legacy”.

Non fa esternazioni, il presidente di Az Roberto Colaninno, sul palco insieme a Del Torchio, ma l'annuire del capo è un segnale più che esplicito.

Sinora il duello con le low cost Alitalia lo aveva lasciato fare ai numeri ufficiali, non erano ancora state mai prese posizioni così nette. “Anche se Ryanair ha presentato qualche giorno prima di noi il suo piano di crescita – ripercorre il top manager – si tratta di una bella provocazione, specie se la lamentela principale è riguardo al fatto che lo Stato non aiuta a sufficienza i vettori no frills”.

Partendo anche dalla consapevolezza che una buona fetta di share sul domestico è stato eroso proprio dalle low cost, il piano di Az è incentrato sul ridimensionamento degli impegni sul fronte nazionale: “Dobbiamo ridefinire il ruolo di Az e quello di Air One – annuncia Del Torchio -. Faremo un grande lavoro proprio su quest’ultima, anche perché sinora i nostri risultati sono stati ben al di sotto delle nostre potenzialità”.


fonte: TTG
 
I punti sono 2 (quasi 3):
1) Capire quanti pax sono veramente aggiuntivi; facciamo l'esempio di Comiso, quante persone che voleranno a Comiso con Ryan avrebbero comunque preso l'aereo per Catania, spendendo sul territorio gli stessi soldi ma senza ricevere la "sovvenzione".
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Il fatto è proprio questo, un sistema semplice semplice è conoscere quante persone con le super offerte FR, dal loro sito acquistano altri servizi nel luogo in cui faranno le ferie eccc.
Esempio semplice:
Il 22 luglio un mio amico, ma moglie ed il figlio prenderanno il volo Eindhoven Brindisi, andrò a prenderli io all'aereoporto, verranno a casa mia per 15 giorni, gireremo il salento e poi il 5 agosto, ripartano. Spesa sostenuta da loro = 0 euro, sovvenzioni Regione Puglia a rigor di logica pari a 0 euro.
Il 23 agosto e ritono il 26 agosto mi recherò in Germania assieme ad altri 5 colleghi, dobbiamo prenotare albergo, autonoleggio dal sito FR, a questo punto Eindhoven, luogo in cui dormiremo (soldi spesi in albergo), e in cui nolegg. auto (altri soldi) può finanziare.

2) Ma perchè EasyJet, Wizz Air, Vueling, Air Baltic, Air One, Volotea, Air Berlin, Alitalia non hanno diritto alle sovvenzioni, i loro passeggeri non spendono soldi nei posti in cui si recano.??

Perchè non finanziamo anche il volo TrawelFly , Bergamo-Brindisi operato 1x per 2 mesi d'estate, anche i loro passeggeri portano ricchezza al salento, 5 euro per passeggero *140posti * 10 voli = 7.000 euro, chi li mette sul piatto, oppure questi sono di serie interreggionale, mentre i passeggeri di FR sono di Europa League
 
Del Torchio e Colaninno all'attacco di Ryanair
“si tratta di una bella provocazione, specie se la lamentela principale è riguardo al fatto che lo Stato non aiuta a sufficienza i vettori no frills”

Ah ah ah.... ce lo viene a dire chi rappresenta quel che resta di una società che negli ultimi dieci anni non è stata aiutata dallo Stato, e che anche oggi continua a non esserlo (vedi probabile proroga al 2018 della cassa integrazione ex dipendenti)......
 
Ah ah ah.... ce lo viene a dire chi rappresenta quel che resta di una società che negli ultimi dieci anni non è stata aiutata dallo Stato, e che anche oggi continua a non esserlo (vedi probabile proroga al 2018 della cassa integrazione ex dipendenti)......

Scusami , la cassa integrazione riguarda la vecchia alitalia o la nuova?
 
2) Ma perchè EasyJet, Wizz Air, Vueling, Air Baltic, Air One, Volotea, Air Berlin, Alitalia non hanno diritto alle sovvenzioni, i loro passeggeri non spendono soldi nei posti in cui si recano.??

Perchè non finanziamo anche il volo TrawelFly , Bergamo-Brindisi operato 1x per 2 mesi d'estate, anche i loro passeggeri portano ricchezza al salento, 5 euro per passeggero *140posti * 10 voli = 7.000 euro, chi li mette sul piatto, oppure questi sono di serie interreggionale, mentre i passeggeri di FR sono di Europa League
Io questo lo sostengo da tempo: un ente locale se vuole può sovvenzionare una rotta, non uno specifico vettore. Vale a dire: offro sconti sulle tariffe aeroportuali con soldi pubblici per ogni passeggero che arriva sul mio territorio a spendere e offro questi soldi a chiunque voglia aprire le rotte (da me considerate turistiche) x, y, z, ecc. Supponiamo 1 € a passeggero: FR porta 100.000 passeggeri in un anno' Intasca 100.000 euro. U2 ne porta 45.000? Intasca 45.000 euro. Ovviamente questo modello non andrebbe bene a FR che basa gran parte del suo vantaggio competitivo sugli accordi di esclusiva o quasi che le danno il completo controllo di un aeroporto, specie se minore. Ma lo scopo è elaborare un modello che permetta di coniugare il principio dell'incentivo pubblico al turismo con la concorrenza leale fra i vettori, non compiacere Mr. MOL.
 
Ecco appunto, avrei una domanda, senza polemica alcuna, ed al di fuori delle posizioni FR si FR no, ed è la seguente: si può sapere in qualche modo per quali vettori vengono elargiti fondi pubblici? FR a parte, AZ, AP, U2, etc etc etc qualcuno sa se e dove percepiscono fondi per mantenere/aprire le rotte?
Sarebbe interessante anche un confronto con le ferrovie che mi pare anche loro prendono un tot da ogni regione per garantire un pacchetto di collegamenti.
Per prima cosa ti rispondo sulle ferrovie: Trenitalia ma anche altri gestori ricevono fondi dallo Stato per garantire il trasporto regionale/locale che altrimenti non ci sarebbe convenienza e nessuno opererebbe. Vengono fatti dei bandi soggetti a servizio pubblico e fra l'altro Trenitalia ci ricorda che con il trasporto regionale nonostante i fondi pubblici, ricordi per esempio Moretti che vorrebbe scorporare AV dal resto?
Per i voli a parte le varie continuità territoriali con rispettivo bando l'unico caso di contributi di co-marketing non a FR dovrebbe essere stato il caso dei 4 voli AZ a TRN che poi sono andati ad esaurimento una volta finiti i fondi.
 
Io questo lo sostengo da tempo: un ente locale se vuole può sovvenzionare una rotta, non uno specifico vettore. Vale a dire: offro sconti sulle tariffe aeroportuali con soldi pubblici per ogni passeggero che arriva sul mio territorio a spendere e offro questi soldi a chiunque voglia aprire le rotte (da me considerate turistiche) x, y, z, ecc. Supponiamo 1 € a passeggero: FR porta 100.000 passeggeri in un anno' Intasca 100.000 euro. U2 ne porta 45.000? Intasca 45.000 euro. Ovviamente questo modello non andrebbe bene a FR che basa gran parte del suo vantaggio competitivo sugli accordi di esclusiva o quasi che le danno il completo controllo di un aeroporto, specie se minore. Ma lo scopo è elaborare un modello che permetta di coniugare il principio dell'incentivo pubblico al turismo con la concorrenza leale fra i vettori, non compiacere Mr. MOL.
E magari solo per pax estero incoming.

O ancora meglio sarebbe incentivare lo sviluppo della qualità turistica in modo che i pax arrivino anche senza bisogno di pagare le compagnie aeree.
 
Plauso, plauso, plauso.
Per non essere così drastici, basterebbe un semplice software con codice biglietto emesso FR, AZ, U2, W6 ecc da cui si evice altri servizi comprati, albergo, noleggio ecc. Solo a fronte di dati certi io ti elargisco 5 euro a passeggero, visto che i passeggeri tra noleggio ed albergo mi hanno lasciato sul territorio 500/800 euro. Questo è sviluppo.
 
E magari solo per pax estero incoming.

O ancora meglio sarebbe incentivare lo sviluppo della qualità turistica in modo che i pax arrivino anche senza bisogno di pagare le compagnie aeree.

La Camera di Commercio di Salerno offre un contributo ai Tour Operator che vendono un pacchetto di almeno 7gg che prevede il volo da/per l'aeroporto di Salerno..
Infatti 2 TO Sloveni, Satur e Fifo, operano ormai da 3 anni da Bratislava.
 
La Camera di Commercio di Salerno offre un contributo ai Tour Operator che vendono un pacchetto di almeno 7gg che prevede il volo da/per l'aeroporto di Salerno..
Infatti 2 TO Sloveni, Satur e Fifo, operano ormai da 3 anni da Bratislava.
Una operazione del genere è già molto più intelligente che finanziare FR in quanto garantisce un ritorno economico sul territorio.
 
E magari solo per pax estero incoming.

O ancora meglio sarebbe incentivare lo sviluppo della qualità turistica in modo che i pax arrivino anche senza bisogno di pagare le compagnie aeree.
Parlo della realtà che conosco, in Sardegna (a parte incrementare la qualità dei servizi che è un discorso sacrosanto) anche il turista da Milano, da Roma o da Napoli va incoraggiato, specie in questa congiuntura economica e sopratutto ora che il prezzo di una traversata in traghetto è arrivato anche a un fattore 3 rispetto al costo di una settimana di soggiorno (prezzi alberghi e case in affitto sono in discesa dappertutto, mentre i traghetti costano quanto un passaggio sullo yacht di Abramovich).

L'idea di abbinare, per esempio, uno sconto in ristoranti, alberghi ecc. alla presentazione della carta di imbarco sarebbe ottima e permetterebbe di tenere conto della spesa effettiva abbinata all'arrivo di un passeggero, offrendo al tempo stesso un servizio al turista. Ma temo che siano cose al di là della capacità proprio mentale dei politici che si occupano di turismo in Italia.
 
Ma smettiamola una buona volta di augurarci che Ryanair vada via dall'Italia. Dobbiamo ringraziarla perchè ha veramente creato tantissimi posti di lavoro. La settimana scorsa sono partito da Bergamo e sul tabellone partenze si vedeva praticamente solo FR.... almeno il 60% di chi lavora a Bergamo deve ringraziare FR e mi sembra che di gente che lavora all'apt e indotto ce n'è veramente tanta (negozi, parcheggi, taxi, hotels, ecc....). E Bergamo è solamente uno degli aeroporti dove opera Ryanair.

Personalmente anche quest'anno ho volato come al solito con FR e ne sono strafelice: 200 euro per volare a/r in 3 in Grecia per una settimana di mare. Voli come al solito puntuali ed operativi perfetti (andata sabato mattina e ritorno sabato pomeriggio). Se il mio viaggio è costato qualche euro ai contribuenti italiani (tra i quali ci sono anch'io che come autonomo pago oltre il 50% di tasse) mi spiace ma penso che almeno ho fatto lavorare qualcuno grazie al mio viaggio.

PS - non siamo ridicoli.... non è certo per colpa di FR che ci sono i tagli ad ospedali e scuole....

ryan non ha mai creato veri posti di lavoro, semmai ha creato solo " schiavi".
 
Parlo della realtà che conosco, in Sardegna (a parte incrementare la qualità dei servizi che è un discorso sacrosanto) anche il turista da Milano, da Roma o da Napoli va incoraggiato, specie in questa congiuntura economica e sopratutto ora che il prezzo di una traversata in traghetto è arrivato anche a un fattore 3 rispetto al costo di una settimana di soggiorno (prezzi alberghi e case in affitto sono in discesa dappertutto, mentre i traghetti costano quanto un passaggio sullo yacht di Abramovich).

L'idea di abbinare, per esempio, uno sconto in ristoranti, alberghi ecc. alla presentazione della carta di imbarco sarebbe ottima e permetterebbe di tenere conto della spesa effettiva abbinata all'arrivo di un passeggero, offrendo al tempo stesso un servizio al turista. Ma temo che siano cose al di là della capacità proprio mentale dei politici che si occupano di turismo in Italia.
Pacchetti volo+ hotel come propone asessa, oppure sconti sui servizi come proponi tu sono fattibili e legate al ritorno turistico sul territorio.
 
Esatto. Il finanziamento 'secco' sulla rotta, con quel vettore X, proprio non va bene.
 
Condivido molto le opinioni ed i ragionamenti di chi non è molto favorevole a Ryan&Co a prescindere. Dico la mia, poi correggetemi se sbaglio.

Intanto, come dicevano i romani molti secoli fa ... la virtù sta nel mezzo, ovvero l'equilibrio (che sarebbe plausibile) tiene conto di vari fattori e sarebbe il caso di mediare.
Quello che succede a me: per motivi lavorativi da un anno e mezzo vivo a Bari, ma sono friulano. Quando torno a casa sfrutto ovviamente il volo su Trieste operato da Ryan. Io dico: per fortuna che c'è il collegamento (anche se lo preferirei operato da Alitalia o qualsiasi altra compagnia aerea "tradizionale").
Sono cosciente che ogni volta che acquisto il biglietto ad un prezzo agevole, dovrei esser riconoscente a tutti gli enti pubblici (e quindi gli italiani) che elargiscono Ryanair con fior di denaro pubblico. Capisco benissimo che buona parte della restante quota di biglietto viene pagata da qualcun altro. Del resto è permesso e seguo queste regole (se fossero differenti, mi comporterei di conseguenza).
Tuttavia non mi si faccia il discorsetto del ritorno economico x il territorio sulle sovvenzioni di co-marketing ... come spesso ripete ad oltranza TW, non si è mai vista una relazione "congrua e puntuale" a dimostrazione di ciò. Finchè non me lo si dimostra pragmaticamente con i numeri/fatti per me rimangono put-----e.

Io stesso vado a casa mia in Friuli e torno qui a Bari spendendo il meno possibile. E come me, chissà quante altre persone viaggiano in questo modo; del resto chi si orienta a viaggiare low-cost vuol spendere di meno .... spende poco poco e quindi il suo contributo è pressoché risibile all'economia.
Preferirei che questo volo fosse operato da es. Alitalia. Ok, spenderei di più e ciò inciderebbe sul mio piccolo bilancio mensile (non percepisco chissà che stipendio, eh! ... sopravvivo ... faccio le mie rinunce pur di avere i soldi x tornare a casa dai miei affetti ecc.), magari tornerei a casa una volta di meno ... ma saprei di non "pesare" sul groppone della comunità.

Ora ... va bene che ci siano compagnie low-cost che facilitino la mobilità ... fino ad un certo punto, per determinati target di clientela e su linee (come dire) "sensibili". Ricevano incentivi per operativi (frequenze, orari e destinazini) concordate con l'Ente che eroga tali contributi (e non stabilite a comodacci del MoL di turno). Questo, alla lontana, può portare giro di denaro.
Tuttavia se gli enti locali vogliono sviluppare turismo x far lavorare la propria gente, beh signori, a mio parere sarebbero da incentivare altre forme di voli (charter incoming per esempio) e soprattutto servizi di qualità fatti per il turista (divertimenti, cultura, enogastronomia, settore croceristico, strutture ricettive di livello, sport, trasporti, ordine e pulizia delle località, prezzi onesti in rapporto a quel che si offre, ecc.). Spesso sono andato nella mia vicina Carinzia e posso garantire che lì stanno in un altro mondo ... noi italiani abbiamo solo che da imparare!!!

Se si vuole ritorno economico sul territorio, si deve puntare su un'offerta di alto valore aggiunto che faccia la differenza; e questo avviene non spendendo soldi a vanvera solo x poter recarsi in no-whereland. Ci si dibatte sugli aeroporti di Bergamo o Treviso (solo x fare degli esempi, eh ... si potrebbe nominare altri) come positivi esempi di aeroporti prettamente low-cost che però hanno bilanci attivi e si spara a zero contro quelli sempre low-cost che hanno bilanci passivi (solo ad esempio ... Trapani, Rimini, ecc.). Quanti aeroporti Ryanair-dipendenti hanno i conti i nero computandoci nel bilancio anche tutte le sovvenzioni di comarketing? Certo, alcuni hanno bilanci in pareggio o positivi ... ma nel bilancio sono contemplate risorse economiche proprie della società di gestione, oppure quelle date dal territorio? Di questo forse si sa poco, o solo chi c'è dentro può avere tali informazioni.

Concludo x non dilungarmi troppo ... chè sono prolisso ... io non difenderei troppo Ryan&Co; lascerei più spazio alle linee aeree tradizionali che pagano tutte le tasse che devono pagare nel territorio ove operano e onorano trattamenti contrattuali in rispetto del lavoro e dell'impegno dei propri dipendenti. Riconosco che anche le low-cost debbano esistere ma senza cannibalizzare il mercato, come mi sembra sia successo oggigiorno. (stesso discorso vale per servizi e prodotti in genere ... il ribasso a tutti i costi porta solo al fallimento del sistema ... e opero nell'ambito dei "ribassi" quindi so a cosa mi riferisco).

Perdonate la lungaggine. Mi son fatto prendere la mano.
 
Ottimo marcofvg, centrato in pieno il problema. FR deve esistere ma non a discapito di altri, nel settore aereo tutti si parte dallo stesso punto, se poi tu vuoi atterrare a Linate paghi x, se vuoi atterrare a Bergamo paghi x-y. Ma le condizioni devono essere uguali, per i lavoratori, niente sovvenzioni (escludendo quelle private). La Ryanair calcisticamente parlando scende in campo ogni volta "grazie alle sovvenzioni" gia dal 3-0 a favore, oppure con la sua porta più piccola di un paio di metri rispetto a quella dell'avversario. Confrontandola con il mondo dei Gran Premi, a tutti gli altri concorrenti per arrivare alla fine devono fare x giri, a lei ne bastano x-y, il perchè è da chiedere ai posteri.