Alitalia, licenziamenti in vista


ER POLEMICA: ti chiedo scusa per la mia infelice frase, vorrei peró che capissi che ci sentiamo abbandonati da tutti, sindacati "in primis".
 
Quello che penso anche io.
Fai una selezione? Si presentano in 10000? Ne assumi 100? Bene, a quei 100 lavoro e pieni diritti.
Di questi 25 producono poco e dormono sul lavoro? Arrivederci e grazie.
Peccato che in Italia quei 25 te li tieni a vita (e magari fanno anche carriera automatica, come nel pubblico impiego). Per cui, per non rischiare, prendi tutti a TD.
Il problema dei TD e dei vari co.co.pro ecc. in Italia si può risolvere solo aumentando la mobilità in uscita (con tutele economiche crescenti al crescere dell'anzianità aziendale, al massimo). A quel punto i contratti possono diventare tutti a tempo indeterminato.
 
Peccato che in Italia quei 25 te li tieni a vita (e magari fanno anche carriera automatica, come nel pubblico impiego). Per cui, per non rischiare, prendi tutti a TD.
Il problema dei TD e dei vari co.co.pro ecc. in Italia si può risolvere solo aumentando la mobilità in uscita (con tutele economiche crescenti al crescere dell'anzianità aziendale, al massimo). A quel punto i contratti possono diventare tutti a tempo indeterminato.

Ok te li tieni a vita però almeno non chiami altra gente illudendola di aver trovato un lavoro definitivo, cmq condivido appieno la seconda parte.
 
Ok te li tieni a vita però almeno non chiami altra gente illudendola di aver trovato un lavoro definitivo, cmq condivido appieno la seconda parte.

Ricorda però che tra vari finanziamenti per avvio al lavoro chiamare gente nuova e che dice di si a tutto per accaparrarsi l'ennesimo contratto è conveniente per l'azienda che tira su il profitto ed è conveniente per chi riceve la chiamata che si ritrova ad avere uno stipendio per qualche mese.
È a questo sistema che bisogna mettere una pietra tombale, altrimenti con le logiche di mercato non ha torto nessuno dei due.
 
Ricorda però che tra vari finanziamenti per avvio al lavoro chiamare gente nuova e che dice di si a tutto per accaparrarsi l'ennesimo contratto è conveniente per l'azienda che tira su il profitto ed è conveniente per chi riceve la chiamata che si ritrova ad avere uno stipendio per qualche mese.
È a questo sistema che bisogna mettere una pietra tombale, altrimenti con le logiche di mercato non ha torto nessuno dei due.

Si si ma torniamo sempre al discorso che questa legge è sbagliata perchè esistono questi contratti e che sono pure incentivati, non dovrebbero esistere proprio, lascerei solo quelli di apprendistato convertibili in indeterminato con periodo di prova, perchè poi le aziende oggi hanno anche sempre pretese che uno abbia già esperienza. Cmq ripeto, basta chiedere a chi abita in Germania o fare domanda per entrare in Lufthansa come av per esempio per capire che questo è un fenomeno tipicamente nostrano. Ma basti anche vedere Easyjet.
 
Si si ma torniamo sempre al discorso che questa legge è sbagliata perchè esistono questi contratti e che sono pure incentivati, non dovrebbero esistere proprio, lascerei solo quelli di apprendistato convertibili in indeterminato con periodo di prova, perchè poi le aziende oggi hanno anche sempre pretese che uno abbia già esperienza. Cmq ripeto, basta chiedere a chi abita in Germania o fare domanda per entrare in Lufthansa come av per esempio per capire che questo è un fenomeno tipicamente nostrano. Ma basti anche vedere Easyjet.

L'ho scritto poche righe più sopra.
Prendere la normativa attuale e bruciarla. (nel mondo dei sogni)
100 escono, 100 entrano. Punto.
Ci si espande? Ne prendiamo 120. Si è in crisi? Escono 100 ne prendiamo 50.
 
L'ho scritto poche righe più sopra.
Prendere la normativa attuale e bruciarla. (nel mondo dei sogni)
100 escono, 100 entrano. Punto.
Ci si espande? Ne prendiamo 120. Si è in crisi? Escono 100 ne prendiamo 50.

Che poi è quello che stanno facendo ora con gli indeterminati Alitalia di cui stiamo parlando in questo thread. Il discorso stagionali con causa etc e tempo contratti a tempo determinato è un discorso ancora più triste della vicenda che non dovrebbe neanche esistere, è vera e propria discriminazione sociale delle persone, come se ci fossero lavoratori di serie A e serie B, ed è così nella realtà. Che schifo.
 
(....con buona pace degli ex AP/EAS il loro know how è decisamente inferiore a quello degli ex AZ, per ovvi motivi).

Parli con cognizione di causa? Sei mai stato un dipendente di Air One per affermare ciò? O è la solita diatriba sterile?
Se sei stato in AP, non sai di cosa parli o quantomeno non dovresti generalizzare, se non ci sei stato non dovresti affermare cose di cui non sei a conoscenza se non per il solito sentito dire.
Finchè si discute che grazie alle cause molti ex AP hanno avuto l'indeterminato in AZ, scavalcando l'anzianità di molti "anziani" AZ siamo tutti d'accordo ma francamente l'avremmo credo fatto tutti. Tutto il resto know how....è aria fritta e pretesto da asilo!
 
Parli con cognizione di causa? Sei mai stato un dipendente di Air One per affermare ciò? O è la solita diatriba sterile?
Se sei stato in AP, non sai di cosa parli o quantomeno non dovresti generalizzare, se non ci sei stato non dovresti affermare cose di cui non sei a conoscenza se non per il solito sentito dire.
Finchè si discute che grazie alle cause molti ex AP hanno avuto l'indeterminato in AZ, scavalcando l'anzianità di molti "anziani" AZ siamo tutti d'accordo ma francamente l'avremmo credo fatto tutti. Tutto il resto know how....è aria fritta e pretesto da asilo!

Sono una persona che generalmente parlo con cognizione di causa e, ti ribadisco, che il know how che c'era in AP era decisamente inferiore rispetto a quello di AZ. La mia non è né aria fritta, né pretesto da asilo. Lo constato quotidianamente, visto che, tra l'altro, vivo gomito a gomito con ex AZ ed ex AP, tra i quali, molti, con onestà intellettuale, riconoscono che c'era questo divario. Divario che, peraltro, è (stato?) uno dei problemi maggiori dell'integrazione riscontrati "sul campo".
 
Sono una persona che generalmente parlo con cognizione di causa e, ti ribadisco, che il know how che c'era in AP era decisamente inferiore rispetto a quello di AZ. La mia non è né aria fritta, né pretesto da asilo. Lo constato quotidianamente, visto che, tra l'altro, vivo gomito a gomito con ex AZ ed ex AP, tra i quali, molti, con onestà intellettuale, riconoscono che c'era questo divario. Divario che, peraltro, è (stato?) uno dei problemi maggiori dell'integrazione riscontrati "sul campo".

Se c'è stato un divario è limitato a casi isolati
 
Sono una persona che generalmente parlo con cognizione di causa e, ti ribadisco, che il know how che c'era in AP era decisamente inferiore rispetto a quello di AZ. La mia non è né aria fritta, né pretesto da asilo. Lo constato quotidianamente, visto che, tra l'altro, vivo gomito a gomito con ex AZ ed ex AP, tra i quali, molti, con onestà intellettuale, riconoscono che c'era questo divario. Divario che, peraltro, è (stato?) uno dei problemi maggiori dell'integrazione riscontrati "sul campo".

Considerando zero incidenti aerei (per fortuna), nessun deceduto ne tantomeno nessun passeggero rimasto ucciso a causa di questo "divario", mi piacerebbe sapere se questa discrepanza di talento si limiti al come si appoggiano i tovaglioli nella cassetta del trolley e al come sistemare il cassetto con le bustine dei limoni o se davvero esistono gravi mancanze di sicurezza.
Perché se si trattasse del primo caso ho paura che potremmo rendere vano ogni tentativo minimo di discussione tra chi ha lavorato in AP e chi è nato ed ha visto solo AZ.
Ovviamente in questo caso parlo per per gli assistenti di volo avendo vissuto la realtà in passato anche se in altra compagnia aerea e soprattutto per il sentito dire dei tanti amici che sono rimasti.
 
Ho letto le notizie dei licenziamenti, 690 tra assistenti di volo, personale di terra vario e meccanici. Alcune cose hanno senso, pur essendo brutte (se voli di meno, avrai anche bisogno di meno AAVV), altre mi incuriosiscono un po’ e altre proprio mi lasciano basito. Innanzitutto, riducono il personale “operativo”, che porta revenues o che concorre direttamente alla formazione delle suddette, e non toccano gli overheads (manager, impiegati back office, cose cosi’). Se uno vuole ridurre la propria spesa strutturale, mi sarei aspettato questo. Invece, colpiscono per lo piu’ le spese, diciamo, “operative”. Cosi’ non riducono stabilmente i costi, il giorno che si torna a crescere, presto o tardi, ritorneranno a salire i costi, piu’ che proporzionalmente perche’ bisognera’ addestrare la gente!
E, soprattutto, sono stupitissimo dal vedere che un buon numero di manutentori, 90 mi sembra, verranno lasciati a casa. Con la parziale esclusione dei meccanici, il personale addetto alla manutenzione costa parecchio, ci impiega una vita e mezza ad essere addestrato (un ingegnere B1 costa 100k €) ed e’ utilissimo come troubleshooter. 90 manutentori in meno, ragionando in termini di line maintenance, sono una decina di basi che vengono chiuse. E, se sono tutti line maintenance, sono tutte basi da dare in appalto a terzi, spendendo altri soldi.
Non lo so, ma io questi tagli alle gambe anziche’ alla testa non li capiro’ mai. Voglio vederla, Alitalia, a trovare 90 meccanici e ingegneri un domani, quando ne avra’ bisogno.
 
Ho letto le notizie dei licenziamenti, 690 tra assistenti di volo, personale di terra vario e meccanici. Alcune cose hanno senso, pur essendo brutte (se voli di meno, avrai anche bisogno di meno AAVV), altre mi incuriosiscono un po’ e altre proprio mi lasciano basito. Innanzitutto, riducono il personale “operativo”, che porta revenues o che concorre direttamente alla formazione delle suddette, e non toccano gli overheads (manager, impiegati back office, cose cosi’). Se uno vuole ridurre la propria spesa strutturale, mi sarei aspettato questo. Invece, colpiscono per lo piu’ le spese, diciamo, “operative”. Cosi’ non riducono stabilmente i costi, il giorno che si torna a crescere, presto o tardi, ritorneranno a salire i costi, piu’ che proporzionalmente perche’ bisognera’ addestrare la gente!
E, soprattutto, sono stupitissimo dal vedere che un buon numero di manutentori, 90 mi sembra, verranno lasciati a casa. Con la parziale esclusione dei meccanici, il personale addetto alla manutenzione costa parecchio, ci impiega una vita e mezza ad essere addestrato (un ingegnere B1 costa 100k €) ed e’ utilissimo come troubleshooter. 90 manutentori in meno, ragionando in termini di line maintenance, sono una decina di basi che vengono chiuse. E, se sono tutti line maintenance, sono tutte basi da dare in appalto a terzi, spendendo altri soldi.
Non lo so, ma io questi tagli alle gambe anziche’ alla testa non li capiro’ mai. Voglio vederla, Alitalia, a trovare 90 meccanici e ingegneri un domani, quando ne avra’ bisogno.


Bhè è una logica ormai ben troppo collaudata no?
 
In un mondo perfetto. Nel mondo fuori dalla finestra quello che scrivi è una parte della realtà. I criteri tecnico-organizzativi e produttivi sono vitali per qualsiasi azienda, poi viene l'anzianità. La qualità è parte integrante di ogni aspetto citato. In mancanza di qualità non si parla di meritocrazia ma di incompetenza.

Sbagliato. L'anzianita' deve venire per prima perche' altrimenti con questa boiata delle esigenze organizzative dell'azienda, che non si capisce mai quali siano, quest'ultima fa come gli pare. Ad esempio, se un lavoratore gli costa meno di uno piu' anziano, e' sempre autorizzata a scegliere quest'ultimo. Non solo le aziende hanno dei diritti ma anche i lavoratori.
Vatti a vedere, ad esempio, in che ordine sono le esigenze organizzative delle aziende e l'anzianita' aziendale nei criteri di individuazione del personale da porre in cassaintegrazione e riflettici sopra. Se poi i sindacati, che hanno oramai assunto tutte le sfumature conosciute del giallo, firmano accordi per sovvertire l'ordine, e' un altro paio di maniche.
 
Non sta a me decidere quali, credo che un'azienda seria ne abbia i mezzi e le competenze se volesse, anche perché i parametri per ogni mansione sarebbero diversi, comunque non ho mai capito perché la parola " meritocrazia" esacerbi gli animi oltremodo, qui sul forum come a bordo...
Te lo dico io perche' non l'hai mai capito. Parli di meritocrazia e se qualcuno ti domanda quali sarebbero i criteri meritocratici non sai che rispondere.
 
Sono una persona che generalmente parlo con cognizione di causa e, ti ribadisco, che il know how che c'era in AP era decisamente inferiore rispetto a quello di AZ. La mia non è né aria fritta, né pretesto da asilo. Lo constato quotidianamente, visto che, tra l'altro, vivo gomito a gomito con ex AZ ed ex AP, tra i quali, molti, con onestà intellettuale, riconoscono che c'era questo divario. Divario che, peraltro, è (stato?) uno dei problemi maggiori dell'integrazione riscontrati "sul campo".
Ancora con queste pippe mentali sul know-how? Guarda che alle aziende non frega nulla del know-how. Gli aeroplani volano e non fanno il botto? Apposto cosi. Oppure credi ancora alla storiella di Sabelli che disse di aver assunto le "migliori risorse"... Chiedi a ErPolemica se quando gli hanno dato la divisa Alitalia ha fatto un assestment simulator per vedere se rispettava gli "alti standard Alitalia"..
 
Vatti a vedere, ad esempio, in che ordine sono le esigenze organizzative delle aziende e l'anzianita' aziendale nei criteri di individuazione del personale da porre in cassaintegrazione e riflettici sopra. Se poi i sindacati, che hanno oramai assunto tutte le sfumature conosciute del giallo, firmano accordi per sovvertire l'ordine, e' un altro paio di maniche.

:oky:
 
che sia una stortura, è bene che lo specifichi, è una tua personale opinione.
esempio pratico: ho 3 linee produttive X,Y,Z
Questo mi sembra tanto il giochetto delle transizioni. Vuoi sapere come lo risolvi? Fai pagare un bond al lavoratore e cosi a te non ti costa una mazza e rispetti l'anzianita' cosi sono tutti contenti. PS ho sentito che se vai in Emirates ti assumono direttamente sul 380 e poi fai il comando li. Perche' non ci vai?