Sotto il profilo dei voli, anche LH ha ridotto le frequenze, adesso si tratta solo di un 3x.
Quanto a tutto il discorso politico ed economico, sottoscrivo quanto detto da Nicolap, etc. Certo che si può andare in Eritrea, ma le strutture ricettive sono modeste, e metà del paese è chiuso agli stranieri (tutto il confine con l'Etiopia, e non so quanto e come si possa andare ad Assab; pure la maggior parte delle Dahlak sono off-limits, se non proprio tutte). Rimane un posto sicuro, anche se non idilliaco come 15 anni fa (prima dell'indipendenza Asmara era una città chiusa causa guerra civile). Ci sono anche problemi di rifornimenti alimentari.
La situazione con l'Etiopia è di tregua vigile dopo che nel 2008 è stata chiusa la missione dei caschi blu ONU causa impossibilità di svolgere il mandato (l'Eritrea aveva tagliato tutto il carburante all'ONU). Per ora non è successo niente, ma bisogna tener presente che il primo ministro etiope è improvvisamente deceduto qualche giorno fa e non si sa ancora dove vada la transizione, nè se questa possa offrire spunti per una recrudescenza del conflitto da una parte o dall'altra.
La parte più triste è quella dei diritti umani. L'Italia in genere appoggia l'Eritrea in sede internazionale, dunque non si sono levate molte voci mentre il paese scivolava verso uno stato di militarizzazione permanente: non si sono tenute mai elezioni politiche dopo l'indipendenza, repressione totale della stampa, la costituzione non è mai entrata in vigore, la leva obbligatoria, già lunghissima, tende a diventare permanente. Se vi pare un bel posticino per le vacanze, non ho molto da aggiungere.
I nostalgici dell'Ala littoria possono andare a MXP a fare le foto al 787 Ethiopian, tanto per vedere come gira oggi il mondo. E se non c'era ET ancora aspettavamo di vederlo dal vivo sul suolo italico...