Thread Aeroporti di Linate & Malpensa dal 1 giugno


Stato
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Comuque non è un disonore il fatto che su malpensa ci sia molto low-cost. Eppoi, ormai quale sarebbe la differenza tra U2, Airone o Alitalia ? In futuro il low-cost crescerà sempre più, e SEA fa bene a puntare molto anche sul low-cost. Inoltre, anche molta clientela business vola (e volerà sempre più) low-cost: gli 8xdaily di U2 sulla MXP-CDG non penso che siano pensati prevalentemente per un traffico turistico...
 
Probabilmente hai ragione nel sostenere che, con un sistema diverso, SEA otterrebbe risultati ancora migliori; tuttavia tale cambiamento non può che derivare da una precisa azione dell'organo che ha il potere di intervenire su Linate: il Ministero, con il consenso politico del comune di Milano. Intervenire su Linate non è una delle leve su cui Bonomi può agire, se non a livello di parole (oggi, ieri nemmeno quello).

Se una delle condizioni poste fino a ieri dall'ex sindaco di Milano e principale azionista di SEA era, appunto, non toccare Linate, cosa avrebbe dovuto fare Bonomi?

Guarda, sono di parte. Bonomi per me è solo uno dei tanti boiardi di Stato passati a guidare aziende non per propria capacità ma per amicizie e paraculamenti politici. Una specie di Elio Catania vestito meglio. Forse sono troppo duro, forse no. Ma di certo la gestione della SEA nel periodo di Malpensa hub è stata lacunosa e quella attuale francamente pessima. Uno che si lascia scappare l'Investimento con la I maiuscola degli ultimi quindici anni del settore in Italia, LHI, e tutto quello che riesce a dire è "LHI era marginale" dovrebbe rimettersi a mandare in giro curricula. Altro che lo stipendio da presidente e da AD.

Cosa avrebbe potuto fare, Bonomi, per far funzionare meglio Malpensa? Non lo so, forse mobilitare la Lega pre-Belsito, quando ancora quel partito (per qualche strano motivo di cui mi sfugge la logica) aveva ancora un ascendente tra Varese e la metropoli? Tampinare Altero Matteoli, anche lui eletto in Lombardia? Appellarsi a Berlusconi, anche lui lùmbard?
 
l'operato di Bonomi è difficilmente commentabile per un paese civile
sotto la sua gestione è riuscito a far perdere a MXP il grosso di AZ e far fuggire a gambe levate LH ,direi che con le big ha fatto filotto , my compliment
mai una presa di posizione definitiva come si richiederebbe a un manager , solo tante chiacchere per tenersi tranquilli i lungimiranti politici di turno con il buon risultato che lui rimane li a prendere lo stipendio
stipendio che direi giustamente non si vuole diminuire
in una cosa è riuscito ad anticipare a MXP di un buon annetto il trend generale , la crisi dei passeggeri
a essere cattivi
poi SEA sarà un gioiello di azienda e al suo interno tutto funziona come un orologio svizzero non lo metto in dubbio
 
ViaMilano: superati i 100.000 passeggeri

Nuovo record passeggeri ViaMilano che supera la quota 100.000 nel periodo gennaio – luglio 2012. Sono sempre più numerosi i viaggiatori che scelgono il transito agevolato a Malpensa grazie all’innovativo servizio ideato da SEA, Società di gestione degli aeroporti di Milano. Il traffico dei transiti del mese di luglio, in linea con la stagionalità, registra un aumento del +61%, rispetto a giugno.

I passeggeri che maggiormente utilizzano il ViaMilano sono i siciliani (16%), seguono i viaggiatori della Sardegna (9%). Buoni anche i dati della Puglia, Campania, Lazio e Calabria (25%). Tra le maggiori città estere si distinguono Amsterdam, Londra, Parigi e New York.

ViaMilano consente di abbinare una o più tratte aeree di compagnie diverse, anche low cost, per un viaggio più economico e con meno ore di attesa tra un volo e l’altro. In più il passeggero ViaMilano ha diritto a tutta una serie di servizi top di solito riservati alla clientela business.

Scegliere di fare scalo a Milano Malpensa è un nuovo modo di viaggiare assicurandosi la tranquillità e la comodità di un transito assistito. Milano Malpensa è l’unico aeroporto in Italia che offre questo servizio e sempre più persone lo apprezzano. I passeggeri che hanno utilizzato il ViaMilano lo considerano un servizio di elevato valore apprezzandone l’ottima assistenza ai banchi Drop Off dove si consegna il proprio bagaglio senza doversene più preoccupare e si ricevano tutti i voucher e le gratuità dei servizi offerti gratuitamente: l’ingresso alla sala VIP, l’accesso alla rete wi-fi per 60 minuti e un buono d’acquisto da spendere in tutti i negozi dell’aeroporto convenzionati.

Inoltre, in esclusiva per i passeggeri ViaMilano, è attiva da giugno un’assicurazione gratuita con AXA Assistance che prevede il rimborso delle spese per l’acquisto di un volo alternativo nel caso di perdita del volo di connessione a Malpensa.

Le combinazioni dei voli ViaMilano si possono acquistare presso le agenzie di viaggio su tutto il territorio nazionale o direttamente sul sito http://www.flyviamilano.eu.



Cordiali saluti,

Ufficio Stampa SEA
 
Se l'azienda che gestisco può rendere 10 con buona gestione e scelte oculate da me operate ed invece fa utili per mettiamo 4 ed il fatto che potrebbe fare decisamente meglio é sotto gli occhi di tutti nel privato non é un bell'andare per l'AD,perché se é pacifico che il tuo apporto é poco significativo il proprietario potrebbe sostituirti con uno più capace o con uno che perlomeno costa meno. Nel semi-pubblico ci sono altre logiche...
 
Se l'azienda che gestisco può rendere 10 con buona gestione e scelte oculate da me operate ed invece fa utili per mettiamo 4 ed il fatto che potrebbe fare decisamente meglio é sotto gli occhi di tutti nel privato non é un bell'andare per l'AD,perché se é pacifico che il tuo apporto é poco significativo il proprietario potrebbe sostituirti con uno più capace o con uno che perlomeno costa meno. Nel semi-pubblico ci sono altre logiche...

Immagino tu ti riferisca al discorso delle pagine precedenti. Bonomi avrebbe potuto fare meglio se avesse potuto mettere in discussione il sistema aeroportuale milanese, cosa che l'azionista non ha mai permesso di fare in passato. Lui rispondeva alla Moratti, le posizioni della Moratti e della sua coalizione su Linate erano ben note.

E, ripeto, il non fare utili adeguati è la critica meno logica che si può fare a Bonomi, altrimenti cosa dovremmo dire di tutte le altre società aeroportuali italiane? Critichiamolo (giustamente) per il senso generale di trascuratezza dell'aeroporto, per tutti quei piccoli accorgimenti che, se adottati, cambierebbero radicalmente la percezione dello stesso.
 
IL CASO
Linate vola, Malpensa perde
il city airport si scopre hub

Sorpasso sui passeggeri in transito: il Forlanini sta cannibalizzando il gemello. Le compagnie
aggirano il tetto di voli per l'Europa con 78 decolli a settimana per Parigi e 42 per Amsterdam

di ETTORE LIVINI

Milano, finalmente, è tornata ad avere un hub. Malpensa? No. I ruoli nel derby tra i due scali meneghini si sono ribaltati. Davide ha battuto Golia. E Linate, numeri alla mano, è diventato il nuovo aeroporto intercontinentale della città. Scippando alla Sea almeno un centinaio di milioni di entrate all’anno e regalando alle grandi compagnie estere il ricco traffico business del Nord Italia. Carta canta: nel 2011 ben 930mila persone (il 34 per cento in più del 2009) sono partite dal Forlanini per destinazioni a lungo raggio. E alla voce passeggeri in transito verso tratte internazionali — il fiore all’occhiello di ogni hub che si rispetti — Linate (arrivata a quota 630mila, +40 per cento) ha sorpassato il fratellastro bustocco, fermo a quota 450mila. Tre lustri fa il decreto Bersani aveva previsto un forte ridimensionamento del cityairport milanese per trasferire il traffico aereo a Malpensa 2000, ricostruita con 1,5 miliardi di investimenti a spesa dei contribuenti. È successo — complice l’addio di Alitalia — esattamente il contrario. E a pagare un pedaggio salato, in qualità di azionista di riferimento di Sea, è pure Palazzo Marino.

In fuga a Londra e Parigi. Il travaso di passeggeri da Malpensa a Linate è uno stillicidio iniziato con il dehubbling della compagnia di Colaninno e in corso ancor oggi, malgrado il gran lavoro del management della Sea per limitare i danni. Nel 2011 il traffico a Linate è cresciuto del 9,2 per cento contro il +1,8
del rivale. E quest’anno siamo a + 4,1 per cento contro -3,6. Come si spiegano questi numeri? Semplice: molti vettori, Air France e Klm in testa, hanno concentrato i loro voli al Forlanini (da Malpensa non si vola più a Parigi e Amsterdam) per intercettare il traffico business e dirottarlo sui collegamenti intercontinentali in partenza dai loro hub. E i milanesi, vista la comodità del city airport, sono ben contenti. Ben 300mila persone volano dalla Madonnina al Nord America partendo da Linate, oltre 200mila decollano dall’Idroscalo in direzione SudAmerica. British Airwyas da sola trasporta più passeggeri business da Linate a New York via Londra (prezzo del biglietto 4mila euro) di quanti viaggino su tutti i vettori in partenza per la Grande mela dalla Malpensa.

Un “tetto” saltato. Il decreto Bersani aveva messo in teoria un tetto rigido ai collegamenti tra il Forlanini e le capitali europee (due al giorno per vettore) proprio per evitare questo Malpensicidio. Ma le compagnie l’hanno aggirato a modo loro: Alitalia ha “prestato” ai partner Air France e Amsterdam i diritti di decollo in capo alle sue controllate Volare, Air One, Alitalia Express e Cityliner. Morale: dal Forlanini partono 78 voli la settimana per Parigi e 42 per Amsterdam. Molti di più di quelli consentiti in teoria. Lo stesso ha fatto Lufthansa sfruttando gli slot della Austrian e British affittando quelli di Meridiana per Londra. E così Linate è diventata la porta di Milano verso il mondo, ai danni di Malpensa: su 130 passeggeri in partenza ieri mattina dal city airport con il primo volo verso una grande capitale del nordEuropa, ben 104 avevano come destinazione finale il sud America.

Il costo per Milano. I consumatori, naturalmente, scelgono in base alla loro convenienza. Ma quanto costa a Milano e alla Sea il ribaltone fra i due aeroporti? «Diverse centinaia di milioni l’anno», calcola una fonte attendibile che conosce bene il problema. Vediamo come: solo in mancate tasse aeroportuali quasi cento milioni (soldi che vanno invece agli scali di transito come Parigi, Londra e Amsterdam). A questa voce si aggiunge il calo degli incassi dei duty free: i giapponesi in viaggio per Tokio, ad esempio, erano soliti far incetta di marchi made in Italy a Malpensa prima di decollare verso casa con il volo diretto. Oggi quasi tutti partono dal Forlanini e rimandano lo shopping al transito a Parigi. Un altro effetto collaterale sono i danni all’indotto, visto che una singola tratta a lungo raggio — calcolano gli esperti — genera circa 600 posti di lavoro e diverse decine di milioni l’anno di investimento. Il conto, insomma, è salatissimo. E non a caso negli ultimi mesi si sono moltiplicati sia a Palazzo Marino come in Sea (e pure ai ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico) i dossier e gli appelli per provare a fermare l’eutanasia di Malpensa. Le soluzioni tecniche a disposizione sono in teoria molte, prima di tutte il rispetto rigido delle leggi che già esistono. Il vero problema sarà convincere i milanesi che per il bene della città (e delle casse del Comune) è necessario mettere a dieta Linate.
(31 agosto 2012)

http://milano.repubblica.it/cronaca...erde_il_derby_tra_scali_in_casa_sea-41734163/
 
British Airwyas da sola trasporta più passeggeri business da Linate a New York via Londra (prezzo del biglietto 4mila euro) di quanti viaggino su tutti i vettori in partenza per la Grande mela dalla Malpensa.

A chi ancora si ostina a non vedere il problema si scolpisca questa frase dove meglio crede.
 
Emirates diventa partner del programma ViaMilano

Emirates è diventata una compagnia partner del programma ViaMilano, il servizio ideato e promosso da SEA, società di gestione degli aeroporti di Milano, per agevolare il transito dei passeggeri all’aeroporto di Milano Malpensa abbinando uno o più voli anche di compagnie aeree diverse.

"Con ViaMilano," si legge in un comunicato della compagnia emiratina, "i passeggeri Emirates potranno godere di numerosi servizi gratuiti di transito, fra i quali: fast track per velocizzare i controlli di sicurezza, l’accesso alla sala VIP, l’accesso gratuito per 60 minuti alla rete WiFi e un buono acquisto di 10 euro (a fronte di una spesa minima di 40 euro) nelle numerose boutique dell’aeroporto. All’arrivo a Malpensa dopo aver ritirato il proprio bagaglio, i passeggeri Emirates potranno fare check-in ai banchi dedicati per ritirare la carta d’imbarco del volo successivo e lasciare in affidamento a SEA il bagaglio da imbarcare, direttamente al banco verrà rilasciata la card ViaMilano Program, che permetterà l’accesso a tutti i servizi."
Un servizio di trasferimento gratuito fra i due terminal di Milano Malpensa è disponibile ogni 7 minuti.

“Milano Malpensa rappresenta per noi una destinazione importante, sulla quale stiamo puntando molto grazie anche all’introduzione del terzo volo giornaliero da e per l’aeroporto avvenuto lo scorso giugno,” afferma Massimo Massini, Area Manager Italy & States of Former Yugoslavian Republic. “Emirates è molto nota per i servizi che offre ai propri passeggeri, la partnership con ViaMilano ci aiuta ad assisterli ancora meglio anche nei tempi di attesa in aeroporto. Il nostro network lavora su più di 120 destinazioni in tutto il mondo e con l’aiuto di SEA possiamo mettere a disposizione i nostri servizi anche a quei passeggeri che partono da altri scali europei o italiani e decidono di transitare da Milano Malpensa”.
http://www.ilvolo.it/index.php/201208318842/Compagnie-Aeree/Emirates.html
 
Immagino che SEA sapesse che la maggior concentrazione di vettori a LIN avrebbe giocato un ruolo nefasto sulle proprie casse: allora mi domando perchè ha accettato, per esempio, lo spostamento dei voli di AF e KLM da MXP a LIN, e perchè non abbia protestato con l'ENAC circa la violazione della legge Bersani attraverso il prestito dei diritti (anche travestito per mezzo dei codici di volo congiunti).

Penso che comunque l'ENAC abbia pesantissime responsabilità per non aver fatto rispettare degli strumenti di legge.
 
British Airwyas da sola trasporta più passeggeri business da Linate a New York via Londra (prezzo del biglietto 4mila euro) di quanti viaggino su tutti i vettori in partenza per la Grande mela dalla Malpensa.

A chi ancora si ostina a non vedere il problema si scolpisca questa frase dove meglio crede.

lo sai, sì, che non potrai mai più andare alle Eolie?
 
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