Thread Alitalia dal 1 febbraio


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Neanche io lavoro con loro.
Hanno istituito un sistema di crediti che prendono quale metro di valutazione vari elementi e momenti della performance lavorativa. Esiste un risultato da raggiungere; in quel caso sarai premiato. Il risultato può essere compromesso da vari elementi (a mio giudizio decisamente eccessivi) tra i quali la malattia.

Premiato come?
 
Ammesso che siano circa 5/6000 aavv, si parla di un 4% ovvero di 200/240 persone. Non credo una cerimonia di premiazione elite (mi sembra l'impiegato del mese a mcdonald) ed un premio in denaro una tantum siano incentivi convincenti per abbassare gli indici di malattia di migliaia di persone. Continuo a credere che il contratto sia fortemente cottimizzato, ovvero parte fissa bassa e grosso dello stipendio legato al volato. Da quello che ho capito qui ci sono lavoratori CAI, magari possono confermare o smentire.
 
io ho notato una cosa: da parte di alcuni soggetti ( i soliti per altro ) c'è la fissa ( o mania ) di lamentarsi sempre e comunque. Se si apre una destinazione ci si lamenta che le frequenze o sono poche o che mancano ancora molte altre destinazioni ( come se aprire destinazioni fosse una cosa che si fa così tanto per fare, sopratutto in questo periodo ) , se si rinnova la flotta ci si lamenta ( senza mai averci volato sopra) delle nuove configurazioni, se si limita il servizio di catering sul nazionale si urla allo scandalo ( però poi guai se si paga una rotta più di 39€ a/r con 50kg di valigia) ecc... é una cosa che purtroppo c'è in vari forum e di tutte le tipologie, solo che alla lunga stanca e non è costruttivo per il forum

Da incorniciare. La definizione per tali tipi di utenti è TROLL, probabilmente siamo troppo di manica larga, ma un po' di folklorismo non guasta, altrimenti sai che noia....

Scherzi a parte, mi spiegate perchè negli ultimi 5 anni sono stato fermo causa influenza non più di 10 giorni? Non sapevo di essere superman, allora seguendo le teorie darwiniane sono più predisposto a riprodurmi, dando il mio contributo al miglioramento della specie contribuendo ad una nuova generazione di supelavoratori che spazzerà via dalla terra i perdenti fancazzisti. Peccato che però la convivenza con i fancazzisti finisca per contagiare o demotivare chi ha voglia di lavorare.

Ammalarsi è un diritto, e credo che chiunque sano di mente preferisca andare a lavorare piuttosto che stare male (in caso contrario consiglio un psicologo, uno bravo però).

Purtroppo leggendo thread del genere, quando si tocca l'argomento lavoro, si vedono levate di scudi che vanno dal nostalgico "non sono più i tempi di una volta" fino a scadere nell'ideologismo più becero del "padrone" che ha sempre torto.

Sarei curioso di sapere se chi è sempre pronto a criticare l'operato dei manager/imprenditori/media dirigenza, vive come sottoposto per scelta, perchè umanamente non capace di commettere tali atrocità sul prossimo. Per esperienza quelli più critici sono quelli che più o meno in maniera conscia vorrebbero stare dall'altra parte della scrivania, valutandone solo i pro oppure quelli che comandavano, ma sono stati trombati, ovviamente entrambi in entrambi i casi pensando in cuor loro di meritare certi incarichi, ma per qualche arcano motivo questo è toccato ad altri. Ovviamente anche le colpe sono sempre altrui, dimenticando che noi stessi siamo gli altri per chi ci sta intorno.

Qualcuno obietterà che in Italia il manager mediocre prende premi su premi, anche si i risultati sono scarsi o addirittura negativi, vero.. sarebbe bello che gli stessi che giustamente si scandalizzano per questo malcostume, si scandalizzassero per il lavoratore ipergarantito che facendo male il suo lavoro è intoccabile perchè difeso da articoli il cui significato è oltre che anacronistico, travisato. Questi lavoratori, questi ladri bianchi, pur non commettendo reati gravi o non commettendone affatto per la legge, in realtà rubano lo stipendio a chi vorrebbe lavorare veramente. Esiste il bravo Manager e i bravi dipendenti, e pari modo le mele marce si distribuiscono tra entrambe le categorie.
 
Ammesso che siano circa 5/6000 aavv, si parla di un 4% ovvero di 200/240 persone. Non credo una cerimonia di premiazione elite (mi sembra l'impiegato del mese a mcdonald) ed un premio in denaro una tantum siano incentivi convincenti per abbassare gli indici di malattia di migliaia di persone. Continuo a credere che il contratto sia fortemente cottimizzato, ovvero parte fissa bassa e grosso dello stipendio legato al volato. Da quello che ho capito qui ci sono lavoratori CAI, magari possono confermare o smentire.

Basterebbe che le aziende mandassero la visita fiscale tutti i giorni a chi è a casa in malattia ed estendere l'orario della visita dalle 8 alle 21.
 
Mi sembrerebbe sensato oltre che giustissimo.
Dipende. Se sei un dipendente di compagnia aerea la cui componente stagionale e' marcata, vuol dire che nei momenti di bassa stagione il dipendente non guadagna. Se un dipendente di compagnia aerea si ammala, il suo stipendio viene fortemente ridotto. Se non e' "allineato" gli vengono ridotte le ore. Se e' su una macchina in phaseout guadagna meno rispetto ai suoi colleghi. Un contratto cosi e' un buon contratto per il datore di lavoro ma non per il dipendente.
 
Dipende. Se sei un dipendente di compagnia aerea la cui componente stagionale e' marcata, vuol dire che nei momenti di bassa stagione il dipendente non guadagna. Se un dipendente di compagnia aerea si ammala, il suo stipendio viene fortemente ridotto. Se non e' "allineato" gli vengono ridotte le ore. Se e' su una macchina in phaseout guadagna meno rispetto ai suoi colleghi. Un contratto cosi e' un buon contratto per il datore di lavoro ma non per il dipendente.

Sempre un se, un ma, un pero' ....
 
Ammesso che siano circa 5/6000 aavv, si parla di un 4% ovvero di 200/240 persone. Non credo una cerimonia di premiazione elite (mi sembra l'impiegato del mese a mcdonald) ed un premio in denaro una tantum siano incentivi convincenti per abbassare gli indici di malattia di migliaia di persone. Continuo a credere che il contratto sia fortemente cottimizzato, ovvero parte fissa bassa e grosso dello stipendio legato al volato. Da quello che ho capito qui ci sono lavoratori CAI, magari possono confermare o smentire.

I premiati sono circa la meta' di quelli che dici tu e sono divisi in due categorie a loro volta: il 60% un premio piu' alto, il 40% uno piu' basso. Non si tratta dell'impiegato del mese, ma dell'AAVV con le migliori performance nell'anno.
Il contratto e' "cottimizzato". Con LAI la quota fissa della retribuzione era vicina all'80%, con CAI e' scesa al 55%. non ci trovo nulla di male per un mestiere che si concretizza in meno ore lavorate rispetto ad un dipendente "normale", ma con una maggior concentrazione nell'esecuzione della prestazione di fatica, stress, impegno e difficoltà varie; a ciò si aggiunga che le ore di servizio fuori dal volato (tante) sono a costo zero.
 
I premiati sono circa la meta' di quelli che dici tu e sono divisi in due categorie a loro volta: il 60% un premio piu' alto, il 40% uno piu' basso. Non si tratta dell'impiegato del mese, ma dell'AAVV con le migliori performance nell'anno.
Il contratto e' "cottimizzato". Con LAI la quota fissa della retribuzione era vicina all'80%, con CAI e' scesa al 55%. non ci trovo nulla di male per un mestiere che si concretizza in meno ore lavorate rispetto ad un dipendente "normale", ma con una maggior concentrazione nell'esecuzione della prestazione di fatica, stress, impegno e difficoltà varie; a ciò si aggiunga che le ore di servizio fuori dal volato (tante) sono a costo zero.
Cio vuol dire che se ad un lavoratore lo ferma l'IML perche' magari gli trova la pressione alta, oppure il management sbaglia i calcoli sulle basi, allora la sua retribuzione si dimezza. Perdonami, ma visto che il mestiere del pilota o dell'AV e' legato a molti fattori, non trovo che sia giusto cottimizzare.
Meno ore lavorate e' poi da vedere. Un impiegato normale lavora 8 ore al gionro per 20 giorni al mese, per un totale di 160 ore mensili. Un dipendente di compagnia aerea, anche piuttosto spinta solitamente fa almeno il doppio del volato di ore di servizio. Su una media di 80 ore mensili di solito se ne fanno 160 di servizio. Ovvero, nel migliore dei casi, un dipendente di compagnia aerea lavora lo stesso numero di ore di un normale impiegato. Nel peggiore credo che questo rapporto sia di 1:3... possono confermare sempre i dipendenti cai presenti nel forum.
 
Cio vuol dire che se ad un lavoratore lo ferma l'IML perche' magari gli trova la pressione alta, oppure il management sbaglia i calcoli sulle basi, allora la sua retribuzione si dimezza. Perdonami, ma visto che il mestiere del pilota o dell'AV e' legato a molti fattori, non trovo che sia giusto cottimizzare.
Meno ore lavorate e' poi da vedere. Un impiegato normale lavora 8 ore al gionro per 20 giorni al mese, per un totale di 160 ore mensili. Un dipendente di compagnia aerea, anche piuttosto spinta solitamente fa almeno il doppio del volato di ore di servizio. Su una media di 80 ore mensili di solito se ne fanno 160 di servizio. Ovvero, nel migliore dei casi, un dipendente di compagnia aerea lavora lo stesso numero di ore di un normale impiegato. Nel peggiore credo che questo rapporto sia di 1:3... possono confermare sempre i dipendenti cai presenti nel forum.

Potete stipulare assicurazioni professionali?
 
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