il problema non è come interpreto io, perchè io interpreto come te, ma come interpretano i tanti manager aeroportuali presenti su questo forum e sui giornali nazionali.
la maggior parte quando parla di chiusura non sa di cosa parla, credimi. Intendono proprio trasformarli in piantagione....
Concordo. Tra l'altro di questa chiusura sarà almeno la decima volta che se ne parla. Ormai si è detto di tutto e le posizioni di tutti sono già molto evidenti. Si tratta di un argomento ciclico che almeno due volte l'anno viene tirato fuori dal cappello.
A mio avviso, ognuno tira l'acqua al proprio mulino: nella maggior parte dei casi si è favorevoli alla chiusura di un "aeroporto minore" perchè si ha a che fare con un "aeroporto maggiore", quindi questo fa essere di parte perchè non si comprende come il reale/concreto sviluppo di uno scalo (intendo fatto per bene) per determinate aeree disagiate/non correttamente investite (e di cui non se ne ha reale cognizione di causa) possa essere determinante per una crescita economica locale, che si ripercuoterebbe a livello nazionale.
Dall'altra parte c'è chi la pensa in maniera opposta in merito.
Quindi direi che la palla sta al centro.
Come risolvere? Lavorando sulla densità di scali in rapporto all'area geografica e alla popolazione residente, considerando anche lo sviluppo turistico e la movimentazione prodotta da altri fattori.
Di conseguenza gli aeroporti da chiudere non sarebbero 24 (ovvero non si dovrebbe passare la falce ad occhi chiusi), ma molti di meno.
No ad un aeroporto ogni 100 km? Giusto: io partirei però dal Nord, investendo sulle infrastrutture al Sud, vero motore per risollevare l'economia dell'intero paese.
Questo è il mio punto di vista. Giusto o sbagliato quanto quello di altri.