goafan
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Darwin Airline abbandona definitivamente Foggia dal 7 novembre
- Autore Discussione peppo_8787
- Data d'inizio
Da fonti svizzere mi è arrivata segnalazione di una presunta forte pressione per un ritorno in mercato ticinese. Darwin, inoltre, è un operatore non UE. Per correttezza, devo ammettere che avevo scoperto (ve ne avevo parlato in un'altra discussione) che dopo l'acquisizione di Baboo, sul sito di SEA Darwin risultava operatore con sede a Londra (UE).
Inoltre ci sarebbero le intenzioni di rientrare in alleanze diverse e concorrenti da Alitalia, il che comprometteva da tempo la permanenza in Italia. In altre parole l'avere "due piedi in due scarpe" era già un handicap che si aggravava agli altri già presenti nella situazione di FOG. Pertanto, anche la permanenza a Rimini secondo me è limitata temporalmente.
Inoltre ci sarebbero le intenzioni di rientrare in alleanze diverse e concorrenti da Alitalia, il che comprometteva da tempo la permanenza in Italia. In altre parole l'avere "due piedi in due scarpe" era già un handicap che si aggravava agli altri già presenti nella situazione di FOG. Pertanto, anche la permanenza a Rimini secondo me è limitata temporalmente.
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Una nuova pista da 14 milioni
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-bari/2011/10/26/news/aeroporto_foggia-23933357/
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-bari/2011/10/26/news/aeroporto_foggia-23933357/
Come dice il nostro assessore regionale ai trasporti, l' "Aeroporto di Foggia rimarrà aperto", a cui io aggiungo "senza voli" (ovviamente non considero Alidaunia). Quindi un aeroporto aperto ma senza voli per me equivale ad un aeroporto chiuso. Faccio finta di dimenticare che tenere aperto un aeroporto senza voli significa sprecare soldi per costi inutili (ovviamente sono del parere che l'aeroporto non vada chiuso, ma che si creino le condizioni affinchè altre compagnie - vd Alitalia e Lufthansa - possano subito arrivare con i propri mini-velivoli, proprio per non far perdere senso a quei 18 mln di euro spesi in questi tre anni, un investimento proficuo che ha fatto balzare il Gino Lisa tra i migliori mini aeroporti in termini di crescita).
La politica foggiana è solo brava ad accusare ma poi in pratica non è in grado di risolvere la situazione. Si chiedono i soldi alla Regione, che non è intenzionata a darli.
In soldoni, non c'è nessuna soluzione.
Dalla regione assicurano l'allungamento della pista, anche perchè i 14 mln di euro rientrano nel CIPE. Io sono come San Tommaso, finchè non vedo non ci credo. Anche perchè il progetto definitivo non è ancora stato presentato da Aeroporti di Puglia. Sono passati 112 giorni dall'approvazione della Giunta Comunale di Foggia. Manca la Conferenza dei Servizi, che non può essere convocata senza il documento di AdP. Ovviamente stiamo mediaticamente spingendo affinchè questo avvenga, ma qualcuno che si chiama Domenico di Paola, come rappresentante della sua SpA, fa finta di non sentire.
Infine, la regione si è tirata indietro nella proposta iniziale di ulteriori 2.5 mln di euro a Darwin (contro i 4.8 richiesi) perchè improvvisamente ci si è accorti che "non ci sono i soldi". Stranamente però si sono trovati 700 mila euro per finanziare 6 corse di pullman dal 1 gennaio in poi dal centro di Foggia a Bari Palese Vorrò proprio vedere quanti passeggeri prenderanno quei pullman. Sarà dimostrazione di quanto sostengo da sempre. Parleremo con i dati alla mano con coloro di questo forum che sostengono che Foggia debba esser servita dallo scalo barese.
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già Alidaunia...ora che Darwin lascia FOG, loro che fanno? Continuano a portare persone da FOG alle Tremiti?
Certo. Faranno quello che hanno sempre fatto anche in passato. Con la differenza che anche loro ci perderanno in turismo, venendo meno tutti quei passeggeri che utilizzavano la combinazione Darwin+Alidaunia per raggiungere le mete garganiche e che hanno fatto registrare il tutto esaurito negli AW139 di queste ultime due estati.
Certo. Faranno quello che hanno sempre fatto anche in passato. Con la differenza che anche loro ci perderanno in turismo, venendo meno tutti quei passeggeri che utilizzavano la combinazione Darwin+Alidaunia per raggiungere le mete garganiche e che hanno fatto registrare il tutto esaurito negli AW139 di queste ultime due estati.
Ma di AG c'è movimento a foggia (e non intendo solo Cesnini eh, traffico BIZ in primis) ?
Si ogni tanto si vedono aerei biz o privati. Guarda ad esempio questa foto su Panoramio http://www.panoramio.com/photo/54971694. Dovrebbe trattarsi di un Dassault "FALCON".
La foto potrrebbe essere stata scattata l'anno scorso quando Napolitano scese al "Gino Lisa" per andare in Basilicata, o in qualche altra occasione simile (unica stranezza il colore dell'aereo: quelli "ufficiali" Italiani, e di molti altri paesi, tipicamente sono interamente bianchi, e non grigio-alluminio come quello della foto).
Gli ultimi 17 pax sono decollati stamattina da Foggia alla volta di Malpensa
Ultimo volo
Darwin, fine dell’avventura oggi l’ultimo volo dal «Lisa»
di MASSIMO LEVANTACI
E’ un addio carico di rimpianti, l’ultimo volo della Darwin dal Gino Lisa, stamane ore 6.50 Foggia-Milano Malpensa di sola andata. Di musi lunghi se ne vedono da giorni in aeroporto, la delusione è palpabile anche tra i passeggeri che si erano abituati a salire su quell’aereo che li portava “dall’altra parte dell’Italia” in appena u n’ora e mezza di navigazione. Tutto finito, salvo improbabili e comunque non percorribili, allo stato, tentativi di recupero che la politica locale sta cercando di strappare alla Regione.
La realtà è ben diversa e non sarà certo un caso se questa mattina, subito dopo i saluti all’equipaggio e il decollo del Saab 2000, il Gino Lisa diventerà terreno di confronto (e forse di scontro) per un tavolo sindacale convocato da Aeroporti di Puglia su richiesta delle orgnizzazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che chiedono ora al gestore degli scali pugliesi di farsi carico dei tre dipendenti, due addetti al check-in il terzo all’handling (carico e scarico bagagli), che dopo l’ultimo volo della compagnia gli svizzera dovranno svestire l’uniforme e tornarsene a casa perchè con quel volo è andato via anche il posto di lavoro. Per almeno due di loro i sindacati proveranno chiedere il trasferimento all’aeroporto di Bari Palese, ma non sarà facile ottenere questa sorta di transazione indolore dopo i tagli già decisi da Adp nello scalo di Brindisi.
La questione occupazionale tuttavia è molto più complessa di quel che sembra, e investe gli operatori dell’antincendio (dodici a rischio), i servizi a terrà (taxi e autonoleggio) e infine il bar dell’aeroporto il cui investimento del gruppo Sarni si giustifica solo con una presenza continuativa di utenti che i voli della Darwin Airline comunque assicuravano. Adesso il bar proverà ad andare avanti con i passeggeri di Alidaunia (i tremitesi in transito sull’elicottero che li porta a casa) e con i voli privati che al Gino Lisa se ne contano in media 3-4 a settimana. Poca cosa rispetto all’euforia che si era creata negli ultimi tre anni e che la presenza di un vero bar al posto delle macchinette automatiche, sembrava avesse ormai legittimato.
Ora ci si domanda cosa ne sarà degli stessi investimenti di Aeroporti di Puglia all’ingresso dello scalo: per costruire il box delle agenzie di autonoleggio (sulla sinistra) è stato abbattuto un muro e modificata, forse irrimediabilmente, la vecchia architettura dello scalo costruito ai primi degli anni ’70. Investimenti che torneranno utili, chissà, quando verrà resa operativa la nuova pista o forse anche prima se dovessero schiudersi nuove possibilità per lo scalo sempre in bilico sul suo destino, ma che in quarant’anni nessuno ha mai avuto il coraggio di chiudere per davvero. Per il momento si torna a casa, alla prossima rinascita.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=468380&IDCategoria=1
Ultimo volo
Darwin, fine dell’avventura oggi l’ultimo volo dal «Lisa»
di MASSIMO LEVANTACI
E’ un addio carico di rimpianti, l’ultimo volo della Darwin dal Gino Lisa, stamane ore 6.50 Foggia-Milano Malpensa di sola andata. Di musi lunghi se ne vedono da giorni in aeroporto, la delusione è palpabile anche tra i passeggeri che si erano abituati a salire su quell’aereo che li portava “dall’altra parte dell’Italia” in appena u n’ora e mezza di navigazione. Tutto finito, salvo improbabili e comunque non percorribili, allo stato, tentativi di recupero che la politica locale sta cercando di strappare alla Regione.
La realtà è ben diversa e non sarà certo un caso se questa mattina, subito dopo i saluti all’equipaggio e il decollo del Saab 2000, il Gino Lisa diventerà terreno di confronto (e forse di scontro) per un tavolo sindacale convocato da Aeroporti di Puglia su richiesta delle orgnizzazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che chiedono ora al gestore degli scali pugliesi di farsi carico dei tre dipendenti, due addetti al check-in il terzo all’handling (carico e scarico bagagli), che dopo l’ultimo volo della compagnia gli svizzera dovranno svestire l’uniforme e tornarsene a casa perchè con quel volo è andato via anche il posto di lavoro. Per almeno due di loro i sindacati proveranno chiedere il trasferimento all’aeroporto di Bari Palese, ma non sarà facile ottenere questa sorta di transazione indolore dopo i tagli già decisi da Adp nello scalo di Brindisi.
La questione occupazionale tuttavia è molto più complessa di quel che sembra, e investe gli operatori dell’antincendio (dodici a rischio), i servizi a terrà (taxi e autonoleggio) e infine il bar dell’aeroporto il cui investimento del gruppo Sarni si giustifica solo con una presenza continuativa di utenti che i voli della Darwin Airline comunque assicuravano. Adesso il bar proverà ad andare avanti con i passeggeri di Alidaunia (i tremitesi in transito sull’elicottero che li porta a casa) e con i voli privati che al Gino Lisa se ne contano in media 3-4 a settimana. Poca cosa rispetto all’euforia che si era creata negli ultimi tre anni e che la presenza di un vero bar al posto delle macchinette automatiche, sembrava avesse ormai legittimato.
Ora ci si domanda cosa ne sarà degli stessi investimenti di Aeroporti di Puglia all’ingresso dello scalo: per costruire il box delle agenzie di autonoleggio (sulla sinistra) è stato abbattuto un muro e modificata, forse irrimediabilmente, la vecchia architettura dello scalo costruito ai primi degli anni ’70. Investimenti che torneranno utili, chissà, quando verrà resa operativa la nuova pista o forse anche prima se dovessero schiudersi nuove possibilità per lo scalo sempre in bilico sul suo destino, ma che in quarant’anni nessuno ha mai avuto il coraggio di chiudere per davvero. Per il momento si torna a casa, alla prossima rinascita.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=468380&IDCategoria=1