Finisce con quasi due mesi d'anticipo il collegamento targato Alitalia tra l'aeroporto di Salerno e quello di Roma Fiumicino. Ad aver deciso lo stop prematuro dei voli, che, da contratto, sarebbero terminati a fine novembre, è stata proprio la compagnia aerea. Dal prossimo primo ottobre, dunque, l'unico volo di linea attivo sarà la tratta con Milano Malpensa. Almeno fino alla fine del contratto. Quella di Alitalia sarebbe stata una decisione unilaterale, sulle cui motivazione vige tuttora il più stretto riserbo. Senza dubbio questa notizia mina alla base la possibilità di riscatto del contratto tra lo scalo salernitano e la compagnia anche per il prossimo anno. A fine settembre ci dovrebbe essere il tanto atteso incontro tra le parti, che, almeno fino a qualche giorno fa, aveva alla base una rinegoziazione della convenzione. Ma che, con l'ufficialità dello stop di Roma, cambia decisamente i toni. Voci interne all'ambito aeroportuale parlano di un'offerta in pratica già pronta da parte della compagnia, che, per il 2012, avrebbe messo sul piatto il solo collegamento con Milano Malpensa. Non più cinque giorni a settimana, ma con un'ulteriore rotazione divisa nel fine settimana (in pratica di partirebbe da Salerno il sabato, con il rientro del volo la domenica). Il tutto ad un costo di tre milioni di euro. E cioè 750mila euro in meno rispetto all'attuale contratto, che, però, ha inseriti anche i collegamenti con Roma Fiumicino. Una cifra di certo non di poco conto, soprattutto alla luce dei risultati che i voli targati Air Alps hanno portato fino ad ora sul territorio. E proprio di aeroporto si è parlato ieri mattina nel corso di un consiglio camerale interamente dedicato all'argomento. Due i punti all'ordine del giorno: da un lato il necessario riassetto strutturale del consorzio, oramai in scadenza. E, dall'altro, il piano di sviluppo dello scalo. Il passaggio da consorzio a società consortile, già approvato dal consiglio d'amministrazione del consorzio, e ri-approvato all'unanimità dal parlamentino di via Roma, sarà utile anche per quello che riguarda la cosiddetta operazione di recupero crediti nei confronti degli enti morosi. La morosità dei soci all'interno di una società consortile, infatti, diventerebbe una delle cause di estromissione degli stessi dalla società. Attualmente il consorzio vanta crediti per oltre quattro milioni di euro. L'ente più moroso è il Comune di Salerno (1,3 milioni), seguito, con cifra di poco inferiore, da Pontecagnano Faiano. Superano i trecentomila euro il Comune di Bellizzi ed il Consorzio Salernitano Trasporti. Mentre è a cinque zeri il debito della stragrande maggioranza degli altri soci. Tra sei mesi si completerà l'iter legislativo che vedrà prima il consorzio diventare società consortile. In un secondo momento, poi, società consortile e società di gestione si fonderanno in un'unica entità, con un unico consiglio d'amministrazione.
Fonte La Città di Salerno