Lufthansa se ne va da Malpensa; presto via anche la dirigenza SEA
Egr. Direttore,
L’annuncio che la compagnia di bandiera tedesca abbandona Malpensa rappresenta una doccia fredda per la SEA di Bonomi e comunque una cattiva notizia, di certo per i lavoratori.
Il Presidente di SEA, superpagato a parere di chi scrive, manager che peraltro ha al suo attivo i debiti accumulati in precedenza come Presidente Alitalia sempre in “quota” di una politica lotttizzata, aveva puntato molto su Lufthansa Italia. Compagnia che avrebbe dovuto sostituire Alitalia a Malpensa.
Non è stato cosi’ e le parole e i comunicati di pochi anni fa si rivelano per quello che sono: propaganda. E se invece è stata illusione, cocente è l’abbandono del partner tedesco. In ogni caso è tramontata l’idea per la quale sono stati investite enormi risorse pubbliche. Quella scriteriata di fare dell’aeroporto di Malpensa, costruito in un’area tra le piu’ urbanizzate d’Europa, un hub per di piu’ senza il sostegno della Compagnia di bandiera. Cio’ non significa che Malpensa non abbia un futuro come dimostra ad esempio il prossimo insediamento di AirChina per collegamenti diretti con l’Estremo Oriente.
L’attuale dirigenza non mostra pero’ segnali di ravvedimento e soprattutto di innovazione.
I fallimenti gestionali di manager messi’ li’ dalla Moratti ( “generosa” a trovare posti, prima al Ministero e poi in Comune, anche per l’ex Sindaco di Varese Aldo Fumagalli) perché erano, allora forse, sodali del padre del “trota”, sono stati scaricati sui contribuenti. Un “vizio” costante.
Il Governo di Centrodestra infatti, nel 2008, ha pagato i debiti di Alitalia ( si è calcolato 200 euro a contribuente) ed ha messo a disposizione la polpa a una cordata privata. Essa non è certo riuscita a far decollare Alitalia proprio perché ha affossato il piano predisposto dal Governo Prodi per una accordo industriale internazionale che avrebbe contribuito a rilanciare seriamente la Compagnia di bandiera. In questa vicenda a perderci, e molto, è stata anche Malpensa. E certo non possono rilanciarla manager che ne hanno azzeccate poche e che perseguono come se niente fosse il metodo della deregolamentazione che danneggia un territorio sottoposto a inquinamenti ormai fuori controllo e la precarietà del lavoro che “qualifica” l’aeroporto, anche per questo incapace di sviluppo equilibrato.
Le elezioni di Milano sono importanti anche per Malpensa. Bonomi, Presidente SEA, è infatti espressione della Giunta di centrodestra del Comune di Milano; peraltro le istituzioni varesine sono state escluse dalla gestione aeroportuale e sempre abbiamo avuto una SEA milanocentrica.
Dovrebbe essere arrivata la parola fine; chi dirige SEA da troppi anni non puo’ che lasciare il passo, comunque vada, a un cambiamento necessario e atteso; questo cambiamento lo possono accelerare gli elettori e l’aria nuova potrebbe essere salutare anche per noi gallaratesi e varesini.
Cordiali saluti
24/05/2011
Elio Giacometti - segretario PdCI-Federazione della Sinistra Varese
http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id=205142