[Video] Bannati i ritardi al JFK


Vincenzo Florio : Ti consiglio una cosa, guarda dove stai, stai su internet. Il linguaggio di internet non è solo l'Italiano. Punto.
Come ha gia' notato l'uomo con il bavaglino (billypaul) molte parole son entrate nel linguaggio italiano, fra cui bannare.

sono entrate nel linguaggio della terra dei cachi.
l´italiano e´un´altra cosa.

ovvio comunque che andando avanti cosi´... tra meno di 50 anni l´italiano sparisce.

speriamo che nel frattemmpo pero´insegnino bene l´inglese, perche´altrimenti rimarranno solo i mono e bifonemi. ideali per guadagnare tempo.

tutti a zappare ! :)
 
Mannaggia, non posso neanche cazziare Vincè per l'apostrofo usata come accento dato che dal maledettissimo giorno che sono passato al Macbuk, ho la stramaledettissima tastiera Inglese !!!
 
Ogni tanto scappa l'uso di un termine non accettato dall'accademia della cursca. accettalo.

no. e´ diverso. io non perseguo la perfezione espressiva, ne l´uso dell´italiano accademico.

non mi danno fastio le imperfezioni derivanti dai regionalismi, per esempio.

non sto a bacchettare l´errore ortografico o grammaticale. perche´non ha senso farlo. ognuno si esprime secondo il proprio livello di conoscenza della propria lingua.

e se io ho studiato di piu´e meglio di un altro non sto li a fare pesare tale differenza, irrilevante quando si confrontano opinioni basate sula sostanza di cio´che si dice.


mi da fastidio invece l´abuso dell´inglese, laddove di tale abuso, non c´e´bisogno. e il problema dell´ostentazione linguistica, che e´alla base dell´abusdo dell´inglese nel nostro paese, e´un problema unicamente italico.

che le lingue si mescolino, cambino, si evolvono.. si sa. ma quello a cui si assiste in italia non e´evoluzione. e´una chiara ed evidente involuzione.

e lo dimostra il paragone con quello che non accade in altri paesi.

il piu´rappresentativo dei quali e´la spagna. in cui non esiste per nulla in protezionismo linguistico ai limiti dello sciovinismo che esiste in francia, ma dove la lingua evolve senza lo sbracamento che cé´nel paese dei cachi nei confronti dell´inglese.

e´ho fatto altre volte gli esempi di tale evoluzione.

in spagna per dire black out dicono apagon. e non l´ha imposto un´accademia. non l´hanno tradotto a tavolino come hanno fatto in francia con il logiciel e materiel

e´il prodotto della vitalita´di una lingua, che peraltro ha il vantaggio di essere anche parlata in maniera diversa in tranti altri paesi.

in italia ci teniamo il vezzo linguistico. e piu´minchiate diciamo, ma le diciamo in inglese, meglio ci sentiamo.
 
nei paesi linguisticamente meno sbracati del nostro il fenomeno e´assente

da noi invece domina il "vezzo", la "moda", l´apparire (perche´se dico una minchiata, ma la dico in inglese da di gei, faccio la mia porca figura sempre, o almeno ci illudiamo sia cosi´)

Non è colpa di chi scrive/parla: semmai è colpa di chi legge/ascolta.

da questo momento tolleranza zero e "calci in culo" a tutti quelli che usano il machete (e non la roncola) con l'italiano nei forum, nelle televisioni, nelle universita´.

E' curioso l'utilizzo dell'espressione "tolleranza zero" come se questa appartenesse da secoli alla lingua italiana. Il fatto che i singoli termini "tolleranza" e "zero" siano ambedue presenti nel vocabolario della lingua italiana fa credere che sia naturale parlare di "tolleranza zero" quando questa è un'idea politica americana piuttosto recente e mai nemmeno messa in pratica in Italia. L'espressione è arrivata in Italia ed è stata tradotta sommariamente: le traduzioni letterali piuttosto goffe (come "elezioni di medio termine" nelle recenti elezioni di metà mandato presidenziale) sono, a mio parere, più inopportune dell'introduzione in un periodo in italiano di un termine inglese.

gli italiani brillano gia' tra i peggiori in Europa a parlare le lingue straniere. Facciamo in modo di non diventare i peggiori a parlare .... l'italiano!

Io farei in modo di brillare quanto gli europei a parlare le lingue straniere: sai com'è, tanto per non finire tutti a zappare per davvero.
 
Mannaggia, non posso neanche cazziare Vincè per l'apostrofo usata come accento dato che dal maledettissimo giorno che sono passato al Macbuk, ho la stramaledettissima tastiera Inglese !!!

appunto.. cosi´forse ora ti puo´sovvenire come mai io uso solo l´apostrofo, per accentare ogni parola, .. 365 giorni all´anno.

a zappare pure tu! :)
 
no. e´ diverso. io non perseguo la perfezione espressiva, ne l´uso dell´italiano accademico.

non mi danno fastio le imperfezioni derivanti dai regionalismi, per esempio.

non sto a bacchettare l´errore ortografico o grammaticale. perche´non ha senso farlo. ognuno si esprime secondo il proprio livello di conoscenza della propria lingua.

e se io ho studiato di piu´e meglio di un altro non sto li a fare pesare tale differenza, irrilevante quando si confrontano opinioni basate sula sostanza di cio´che si dice.


mi da fastidio invece l´abuso dell´inglese, laddove di tale abuso, non c´e´bisogno. e il problema dell´ostentazione linguistica, che e´alla base dell´abusdo dell´inglese nel nostro paese, e´un problema unicamente italico.

che le lingue si mescolino, cambino, si evolvono.. si sa. ma quello a cui si assiste in italia non e´evoluzione. e´una chiara ed evidente involuzione.

e lo dimostra il paragone con quello che non accade in altri paesi.

il piu´rappresentativo dei quali e´la spagna. in cui non esiste per nulla in protezionismo linguistico ai limiti dello sciovinismo che esiste in francia, ma dove la lingua evolve senza lo sbracamento che cé´nel paese dei cachi nei confronti dell´inglese.

e´ho fatto altre volte gli esempi di tale evoluzione.

in spagna per dire black out dicono apagon. e non l´ha imposto un´accademia. non l´hanno tradotto a tavolino come hanno fatto in francia con il logiciel e materiel

e´il prodotto della vitalita´di una lingua, che peraltro ha il vantaggio di essere anche parlata in maniera diversa in tranti altri paesi.

in italia ci teniamo il vezzo linguistico. e piu´minchiate diciamo, ma le diciamo in inglese, meglio ci sentiamo.

secondo me, se si vuole sostenere questa battaglia, la si deve sostenere sino in fondo. non facendo sconti prima alla grammatica italiana, e poi - eventualmente - all'uso dell'inglese.
i tuoi post, ad esempio, tra punteggiatura, congiuntivi ed apostrofi, si presterebbero a più d'una critica. che però nessuno solleva, dato che alla fine siamo qui per svago a parlare di aerei.
 
Non è colpa di chi scrive/parla: semmai è colpa di chi legge/ascolta.
e´quanto meno un concorso di colpe



E' curioso l'utilizzo dell'espressione "tolleranza zero" come se questa appartenesse da secoli alla lingua italiana. Il fatto che i singoli termini "tolleranza" e "zero" siano ambedue presenti nel vocabolario della lingua italiana fa credere che sia naturale parlare di "tolleranza zero" quando questa è un'idea politica americana piuttosto recente e mai nemmeno messa in pratica in Italia. L'espressione è arrivata in Italia ed è stata tradotta sommariamente: le traduzioni letterali piuttosto goffe (come "elezioni di medio termine" nelle recenti elezioni di metà mandato presidenziale) sono, a mio parere, più inopportune dell'introduzione in un periodo in italiano di un termine inglese.
sono d´accordo. su elezioni di medio termine. e tolleranza zero. ma io non sono infatti un talebano. e so benissimo che gli argini non possono essere tenuti alti. ermetici non lo saranno mai. e probabilmente non nemmeno senso.

Io farei in modo di brillare quanto gli europei a parlare le lingue straniere: sai com'è, tanto per non finire tutti a zappare per davvero.
infatti la mia battaglia non e´contro le lingue straniere (sarebbe paradossale visto che vivo fuori dall´italia da quasi 25 anni)
la mia battaglia e´quella di "parlare la lingua giusta al momento giusto" possibilemente meglio che si puo´... ma questo ovviemente dipende da altri fattori non dipendenti dalla nostra volonta´

bannare non e´ne lingua giusta e non trovera´mai il momento giusto


e´solo da pernacchie
 
secondo me, se si vuole sostenere questa battaglia, la si deve sostenere sino in fondo. non facendo sconti prima alla grammatica italiana, e poi - eventualmente - all'uso dell'inglese.
i tuoi post, ad esempio, tra punteggiatura, congiuntivi ed apostrofi, si presterebbero a più d'una critica. che però nessuno solleva, dato che alla fine siamo qui per svago a parlare di aerei.

aridaje..ecchene n´artro.
la battaglia non e´per la perfezione linguistica.
non rivoltiamo l´essenza discussa. secondo i canoni tipici della dialettica italiota. con me non funziona.