Dal Gazzettino di Treviso
Aeroporto chiusoMuraro non ci sta
TREVISO - L'idea che l'aeroporto di Treviso chiuda i battenti in primavera, traslocando per un pò al «Marco Polo» di Venezia, non piace per nulla alla Provincia. «È chiaramente poco opportuno che l'attività del "Canova" si fermi proprio in quel periodo», si lamenta Muraro. La sospensione dei voli, per alcune settimane, serve per far partire i lavori di ammodernamento delle piste. Dopotutto ci sono circa 166 milioni da spendere (quelli inseriti nel piano di investimenti legato alla concessione quarantennale a Save) e da qualche parte bisogna pur iniziare. Ma, secondo il numero uno del Sant'Artemio, quel periodo dell'anno è proprio da evitare. «In primavera nella Marca si mettono in moto il turismo e lo sport - spiega il presidente - penso, ad esempio, alla Maratona di Treviso, alla Primavera del prosecco e a un sacco di altre iniziative». Il problema, insomma, è legato proprio alla stagione.
Che fare, allora? «Bisogna cercare durante l'anno se ci sono archi temporali meno problematici», suggerisce Muraro invitando AerTre (la società che gestisce l'aeroporto della Marca) e Save (quella che controlla lo scalo di Venezia e la stessa AerTre) a rivedere il calendario degli investimenti. Anzi, la Provincia si propone pure per dare una mano a cercare i periodi migliori. «Chiamerò Archiutti e cercherò di capire cos'è possibile fare - annuncia il presidente - innanzitutto bisogna capire se la chiusura del "Canova" è già stata fissata oppure no». Quel che è certo, comunque, è che i lavori per la concretizzazione degli investimenti inseriti nel piano da 166 milioni dovranno partire a breve. Con l'obiettivo finale di gettare le basi per portare lo scalo di Treviso ad un aumento del traffico, dagli attuali 1,8 milioni verso i 5 milioni di passeggeri, e a un salto di categoria, per permettere i decolli e gli atterraggi anche in condizioni di scarsa visibilità.