LE PROTESTE DEI PASTORI
Blitz all'aeroporto di Alghero e Cagliari è invasa dai trattori
Su due fronti la mobilitazione dei pastori sardi. Ad Alghero un migliaio di allevatori del Movimento guidato da Felice Contu sta cercando di occupare lo scalo. Forze dell'ordine schierate e disagi per i passeggeri ma non si registrano tensioni. Slogan contro la Coldiretti che a Cagliari sta organizzando gli Stati generali della pastorizia italiana: capoluogo invaso da centinaia di trattori
La protesta del Movimento pastori a ElmasCAGLIARI. Continua la protesta dei pastori in Sardegna. La mobilitazione è su due fronti stavolta. Nel Nord Sardegna gli allevatori del Movimento pastori sardi di Felice Floris si stanno rendendo protagonisti di un nuovo clamoroso blitz, cercando di bloccare l'accesso all'aeroporto di Alghero. A Cagliari, invece, un centinaio di trattori ha invaso le strade del capoluogo per gli Stati generali Coldiretti della pastorizia italiana.
Il blitz di Alghero. La protesta all'aeroporto di Alghero era "annunciata" dopo quelli delle scorse settimane negli scali di Cagliari e Olbia e sulla strada statale 131 "Carlo Felice" nell'Oristanese. Circa un migliaio di pastori provenienti da tutta la Sardegna, guidati dal leader del movimento Felice Floris, dopo il raduno davanti a un agriturismo sono arrivati nello scalo di Fertilia e si sono divisi in tre tronconi. Uno ha cercato di bloccare l'accesso allo scalo e gli altri alle strade che conducono a Sassari e Alghero. Sul posto sono schierate le forze dell'ordine: gli agenti della Polizia in assetto antisommossa e i carabinieri hanno bloccato tutti gli accessi dell'aerostazione.
Viene impedito ai pastori, che sono giunti davanti alla struttura, l'ingresso soprattutto della sala partenze per evitare l'occupazione e la paralisi dei voli. Il clima fra manifestanti, che non sono riusciti ad entrare, e forze dell'ordine è comunque sereno.
Disagi per i passeggeri che, vista la chiusura di tutti gli accessi da parte delle forze di polizia, non possono accedere ai parcheggi e alle aree di sosta temporanea nel settore partenze e stanno incontrando grosse difficoltà ad arrivare anche a piedi.
Nella manifestazione dell'Mps non mancano slogan e insulti, scanditi al megafono, contro la Coldiretti, che a Cagliari in contemporanea sta organizzando gli Stati generali della pastorizia italiana. Frasi offensive anche contro l'assessore all'Agricoltura Andrea Prato. "Cappellacci stiamo per arrivare a Cagliari, non accettiamo di essere ancora sfruttati, devi trattare con noi", hanno detto i manifestanti. Molte anche le fasce tricolori di sindaci arrivati da tutta l'isola per portare la solidarietà ai manifestanti. Nel corteo sono inoltre presenti, tra gli altri, i leader di "Sardigna Natzione", Bustiano Cumpostu e Giampiero Marras, e il portavoce del movimento "A manca pro s'indipendentzia" Cristiano Sabino.
Invasione di trattori a Cagliari. Protesta anche a Cagliari. Questa mattina un centinaio di trattori ha invaso le strade del capoluogo per raggiungere attraverso le vie del centro la piazza Paolo VI (o dei Centomila) dove si svolgono con la presenza del presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini gli stati generali della pastorizia italiana con rappresentanze di pastori da tutte le regioni italiane per presentare all'hotel Mediterraneo la piattaforma di mobilitazione. Traffico rallentato, qualche disagio per gli automobilisti.
"L'obiettivo è fronteggiare la grave crisi della pastorizia, con iniziative sul piano politico-istituzionale e su quello del mercato, dove il latte viene sottopagato dalle industrie a livelli insostenibili per gli allevatori", spiega l'organizzazione, precisando che "un centinaio di trattori con le bandiere della Coldiretti in circolazione in modo ordinato lungo le strade stanno rallentando il traffico ma trovano il sostegno dei cittadini che sembrano condividere la battaglia per difendere un patrimonio economico, sociale, ambientale e culturale della Sardegna e del Made in Italy".
"La mobilitazione parte dall'Isola dove si produce quasi la metà del latte di pecora Made in Italy ma sarà sostenuta da adeguate iniziative sindacali, a livello regionale e nazionale", conclude la nota della Coldiretti.
(20 agosto 2010)
E mo' basta...rinchiudeteli e buttate la chiave, capisco la loro frustazione, ma basta con questo metodo..
Blitz all'aeroporto di Alghero e Cagliari è invasa dai trattori
Su due fronti la mobilitazione dei pastori sardi. Ad Alghero un migliaio di allevatori del Movimento guidato da Felice Contu sta cercando di occupare lo scalo. Forze dell'ordine schierate e disagi per i passeggeri ma non si registrano tensioni. Slogan contro la Coldiretti che a Cagliari sta organizzando gli Stati generali della pastorizia italiana: capoluogo invaso da centinaia di trattori
La protesta del Movimento pastori a ElmasCAGLIARI. Continua la protesta dei pastori in Sardegna. La mobilitazione è su due fronti stavolta. Nel Nord Sardegna gli allevatori del Movimento pastori sardi di Felice Floris si stanno rendendo protagonisti di un nuovo clamoroso blitz, cercando di bloccare l'accesso all'aeroporto di Alghero. A Cagliari, invece, un centinaio di trattori ha invaso le strade del capoluogo per gli Stati generali Coldiretti della pastorizia italiana.
Il blitz di Alghero. La protesta all'aeroporto di Alghero era "annunciata" dopo quelli delle scorse settimane negli scali di Cagliari e Olbia e sulla strada statale 131 "Carlo Felice" nell'Oristanese. Circa un migliaio di pastori provenienti da tutta la Sardegna, guidati dal leader del movimento Felice Floris, dopo il raduno davanti a un agriturismo sono arrivati nello scalo di Fertilia e si sono divisi in tre tronconi. Uno ha cercato di bloccare l'accesso allo scalo e gli altri alle strade che conducono a Sassari e Alghero. Sul posto sono schierate le forze dell'ordine: gli agenti della Polizia in assetto antisommossa e i carabinieri hanno bloccato tutti gli accessi dell'aerostazione.
Viene impedito ai pastori, che sono giunti davanti alla struttura, l'ingresso soprattutto della sala partenze per evitare l'occupazione e la paralisi dei voli. Il clima fra manifestanti, che non sono riusciti ad entrare, e forze dell'ordine è comunque sereno.
Disagi per i passeggeri che, vista la chiusura di tutti gli accessi da parte delle forze di polizia, non possono accedere ai parcheggi e alle aree di sosta temporanea nel settore partenze e stanno incontrando grosse difficoltà ad arrivare anche a piedi.
Nella manifestazione dell'Mps non mancano slogan e insulti, scanditi al megafono, contro la Coldiretti, che a Cagliari in contemporanea sta organizzando gli Stati generali della pastorizia italiana. Frasi offensive anche contro l'assessore all'Agricoltura Andrea Prato. "Cappellacci stiamo per arrivare a Cagliari, non accettiamo di essere ancora sfruttati, devi trattare con noi", hanno detto i manifestanti. Molte anche le fasce tricolori di sindaci arrivati da tutta l'isola per portare la solidarietà ai manifestanti. Nel corteo sono inoltre presenti, tra gli altri, i leader di "Sardigna Natzione", Bustiano Cumpostu e Giampiero Marras, e il portavoce del movimento "A manca pro s'indipendentzia" Cristiano Sabino.
Invasione di trattori a Cagliari. Protesta anche a Cagliari. Questa mattina un centinaio di trattori ha invaso le strade del capoluogo per raggiungere attraverso le vie del centro la piazza Paolo VI (o dei Centomila) dove si svolgono con la presenza del presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini gli stati generali della pastorizia italiana con rappresentanze di pastori da tutte le regioni italiane per presentare all'hotel Mediterraneo la piattaforma di mobilitazione. Traffico rallentato, qualche disagio per gli automobilisti.
"L'obiettivo è fronteggiare la grave crisi della pastorizia, con iniziative sul piano politico-istituzionale e su quello del mercato, dove il latte viene sottopagato dalle industrie a livelli insostenibili per gli allevatori", spiega l'organizzazione, precisando che "un centinaio di trattori con le bandiere della Coldiretti in circolazione in modo ordinato lungo le strade stanno rallentando il traffico ma trovano il sostegno dei cittadini che sembrano condividere la battaglia per difendere un patrimonio economico, sociale, ambientale e culturale della Sardegna e del Made in Italy".
"La mobilitazione parte dall'Isola dove si produce quasi la metà del latte di pecora Made in Italy ma sarà sostenuta da adeguate iniziative sindacali, a livello regionale e nazionale", conclude la nota della Coldiretti.
(20 agosto 2010)
E mo' basta...rinchiudeteli e buttate la chiave, capisco la loro frustazione, ma basta con questo metodo..