incavolati neri
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Romagna - Ufficiale, Wind jet è volata via
Balzani taglia i ponti con Errani "ha fallito", e l'asse Forlì-Cesena si ritira da ogni logica di collaborazione di Area Vasta. A Rimini hanno fatto molto di più di un semplice scippo. Pini (Ln): "Da dove vengono questi soldi visto che Aeradria è alla canna del gas. Da San Marino?"
ROMAGNA - E' ufficiale: la disdetta della compagnia Wind Jet a Seaf, la società che gestisce l'aeroporto di Forlì, è arrivata ieri sera. Le indiscrezioni che finora erano circolate in tutta la Romagna, suscitando una bufera ad ogni livello dunque trovano conferma: la riminese Aeradria si è aggiudicata i voli di Wind Jet al "Federico Fellini" di Miramare. Questo non significa che da domani gli aerei del gruppo low cost non sorvoleranno più il cielo forlivese: il trasloco 'armi e bagagli' è rimandato alla fine di marzo, a chiusura della stagione invernale.
"Sì, questa sera (ieri ndr) ci è arrivata la disdetta contrattuale di Wind Jet, Rimini ha fatto l'affare. Meno male che ci siamo mossi in questi giorni denunciando la questione, in caso contrario non avremmo certo fatto una bella figura", ha ammesso il presidente Seaf Franco Rusticali. Che ha poi precisato: "Stiamo già trattando con nuove compagnie, non lasceremo il vuoto. Massimo riserbo, per ora". Proprio di recente Seaf aveva rinegoziato con Wind Jet un accordo in base al quale in cambio di circa 2.500 voli annuali la compagnia avrebbe ricevuto circa sei milioni di euro. Pare che la società riminese Aeradria, per gli stessi voli, abbia messo sul piatto oltre 15 milioni di euro. "Non so davvero dove li abbiano trovati", chiude amaro Rusticali.
BALZANI: FALLIMENTO ERRANI
“Quello di Rimini è un atto gravissimo, che arriva nel momento in cui Bologna si era detta disponibile a lavorare su un sistema regionale degli aeroporti che consentisse a tutti gli scali di sopravvivere senza farsi strozzare dalle compagnie aeree. Oggi registriamo un fallimento non solo forlivese ma anche del presidente Errani, della sua giunta e dell’assessore regionale ai trasporti Peri”. Così il sindaco di Forlì Roberto Balzani ha attaccato ieri in consiglio comunale sul passagio di WindJet da Forlì a Rimini.
Balzani è quindi passato alla chiusura totale, con il "Basta schiaffoni" da tutti in nome dell’Area Vasta, surrogato della Regione Romagna che fino ad oggi ci ha solo costretti a rinunciare alle poche cose conquistate, che si tratti di sanità o di aeroporti. “Non andremo avanti su nulla, sanità, trasporti, Romagna Acque, Hera, finché non avremo capito di cosa stiamo parlando. Finché non ci diranno se non siamo solo portatori d’acqua al mulino di altri o se c’è un vero progetto. Metterò nero su bianco questa indisponibilità e poi sarà la Regione a dirci se l’Area Vasta è una barzelletta, una presa in giro, un argomento da proganda elettorale da chiudere nel cassetto il giorno dopo la vittoria. Anche Bulbi e Russo (presidente e vice presidente della Provincia ndr) sono sulla mia stessa posizione”.
PERI CI RIPROVA
Nell'accesa bagarre innescatasi tra le due province si inserisce - tardivamente? - la Regione, nel tentativo di rimediare nello scivolone in cui è coinvolta. Dopo mesi di parole su collaborazione e tavolo unico, questo è il risultato. "Sulla vicenda del sistema aeroportuale in Romagna - informava ieri sera una nota di viale Aldo Moro - l'assessore ai Trasporti Alfredo Peri incontrerà mercoledì 24 novembre in Regione i sindaci di Forlì e di Rimini ed i presidenti delle rispettive Province". Saranno dunque convocati i sindaci Roberto Balzani (Forlì) e Alberto Ravaioli (Rimini), assieme al presidente della Provincia di Forlì, Massimo Bulbi e quello di Rimini, Stefano Vitali.
Bulbi ha già rispedito al mittente l'invito: "Il comunicato congiunto da Rimini conferma il pasticcio che si è creato, è solo un modo per arrampicarsi sugli specchi. Non vorrei fosse stato indotto da chi per tanti anni ha diretto l'aeroporto di Forlì e ora lavora per quello di Rimini. In ogni caso, ripeto che così è tutta l'Area Vasta che si blocca". Così Massimo Bulbi, presidente della Provincia di Forlì-Cesena, ha replicato alla nota di Provincia, Comune e Camera di Commercio di Rimini dopo lo 'scippo' di Wind Jet, inviata ieri a tutti gli organi di stampa e alle istituzioni. Bulbi conclude sull'incontro convocato dall'assessore regionale Alfredo Peri mercoledì: "Io non ci sarò personalmente, ma andranno il vicepresidente e l'assessore di riferimento. Balzani? Credo andrà, certo".
LA FURIA DI PINI: "QUESTI SOLDI DI CHI SONO?"
"Ma Rimini dove li troverà i soldi per “scippare” Wind Jet a Forlì? Si parla di milioni e milioni di euro e Aeradria non è certo messa meglio di Forlì. Mi viene il sospetto che i soldi arriveranno da San Marino”. A sollevare la questione è il deputato della Lega Nord, Gianluca Pini che ieri ha anche presenziato alla discussione in consiglio comunale. “Aeradria è alla canna del gas come se non più di Forlì, il sistema bancario non la ritiene più affidabile. Ha ricevuto 5 milioni da Enac dopo che sono andati via gli aerei militari, ma quei soldi sono vincolati alla trasformazione dei terminal e agli adeguamenti strutturali”. Da qui la domanda. “Si parla di 15 milioni di euro e sorgono due ordini di problemi. Chi glieli dà? Se sono soldi pubblici si fanno operazioni spregiudicate con i soldi dei contribuenti. Visto che San Marino è socio al 3% di Aeradria, se quei soldi vengono dal Titano sarebbe un’ingerenza incredibile”.
A torto o a ragione, a forlì sono incavolati neri. io ribadisco solo una cosa: 2 aeroporti in quella che era un'unica provincia fino a qualche anno fa, in un fazzoletto di terra, con altri 2 nelle vicinanze....sono troppi. se proprio bisogna perpetrare gli sprechi, malcostume diffuso in questo paese, allora che si chiuda sia forlì che rimini e si faccia un nuovo aeroporto a cesena, che sta in mezzo, con il personale e i voli di entrambi gli aeroporti...
ovvio è una battuta...