Buongiorno a tutti, e buon anno nuovo!
È sempre difficile iniziare, ma dopo tanto tempo, mi son deciso di entrare a far parte della grande famiglia di AviazioneCivile.it
Prima di tutto mi presento. Sono, come voi, un appassionato di aviazione, e seguo il forum dal lontano 2005! Non ho mai partecipato attivamente alle discussioni purtroppo, sia perchè sono abbastanza timido (anche dietro una tastiera), sia perchè preferisco leggere gli spassosi interventi di tutti voi
Volo sempre volentieri, e gli aerei e gli aeroporti sono come una seconda o terza casa per me.
Perciò, quale miglior modo di presentarsi se non con un Trip Report? Lo so, da novellino ci saranno sicuramente sviste, errori, castronerie etc., ma abbiate pietà, non linciatemi subito, sono giovane e volenteroso di imparare al meglio
Come dal titolo, questo TR è un insieme di “prime volte”. Per tornare infatti dalla mia terra madre (ma ormai seconda casa), la Sicilia, verso la mia vera prima casa, ovvero la Germania, ho deciso di fare un giretto un pò strano, ma per un folle fanatico di aviazione questo e altro!
Tra le prime volte che vedrete in questo TR vi sono:
Prima volta con Turkish Airlines
Prima volta su un A330 (qualsivoglia serie)
Prima volta su un widebody in una tratta intra europea
Prima volta in Turchia e ad Istanbul
Prima volta ad aver usato a sbafo un servizio grandioso da parte di una compagnia aerea
Mi spiego meglio. Generalmente per andare da CTA ad HAM (la città in cui vivo e lavoro da due anni) uso sempre o EasyJet, o AirBerlin o Germanwings, le ultime due quasi sempre con scalo per un fattore di prezzo. Stavolta invece, mi è passato in mente di fare un giro diverso, forse un pò più scomodo, ma non avendo problemi di tempi non mi importava molto, ovvero partire da CTA e arrivare a Berlino TXL con Turkish Airlines e dai li poi prendere un altro mezzo direzione Amburgo. Ora vi chiederete... Ma perchè questo giro della morte? Semplice. Volevo provare da tempo il servizio di TK ed un widebody per un volo non a lungo raggio, ed ecco trovata la soluzione di arrivare a Berlino, dove TK vola con il primo volo del mattino con un A330-200. Non solo, ma arrivando verso le 19 ad IST ed avendo il volo successivo dopo 13 ore, ero in grado di poter usare il servizio di free hotel accomodation gentilmente offerto da TK per layover di oltre 10 ore! Due piccioni con una fava come si suol dire! Perciò, dopo una non proprio facile prenotazione sul sito di TK (qualche investimento sul sito no?), eccomi ritornare in terra crucca dopo una settimana di abbuffate sicule con la famigghia.
Il viaggio incomincia dalla mia città natale sulle rive dello Stretto, dove dalla Piazza della Repubblica (Stazione Centrale), prendo l’unico mezzo disponibile che collega direttamente Messina con Catania Fontanarossa (se non si vuole andare in macchina ovviamente). La Sais Autolinee ha infatti il monopolio su questa tratta, e lo si vede bene dai prezzi (quasi 10 euro per 1.20h di tragitto, aumenta quasi ogni anno). Per fortuna negli ultimi anni il servizio da parte della Sais è notevolmente migliorato, con autobus moderni, più collegamenti durante la giornata (ad oggi, 14 nei giorni feriali), e addirittura il Wifi a bordo!

Saluto i miei due cari genitori, e alle 11.45 precise si parte in direzione Fontanarossa.
Dopo 1.30h di A20, costeggiando la costa ionica, Taormina, e un Etna perennemente innevato (beccati questo Cortina!
), arriviamo verso le 13.15 all’ingresso dell’aeroporto. Si vede che siamo nel pieno delle partenze pre-capodanno: fuori, macchine in doppia e tripla fila per far scendere passeggeri, parenti, amici, vicini di casa e guantiere di dolci, e dentro la bolgia dantesca, dovuta anche ai lavori di allargamento della zona partenze (sempre troppo piccola e scomoda).
Mi dirigo subito ai banchi TK, preoccupato del fatto che siano anche loro pieni come un uovo. Ed invece, il nulla! Ben quattro banchi aperti (uno per la Business), ed una sola passeggera davanti. Vado subito al banco dove in 1-2 minuti sbrigo tutte le formalità. Decido di imbarcare il bagaglio fino a TXL così da evitare attese ad IST e dover poi rifare la fila al drop-off.


I gentili addetti mi informano del servizio hotel, mi consegnano entrambe le carte di imbarco, e via, direzione bagno ahah. Lavori anche per i bagni landside (finalmente li stanno rifacendo, erano in condizioni pessime da anni ormai), userò quelli della sala Amica. Salgo al piano superiore per fare un leggero pranzo a base di toast preparati da mammà e per fare un paio di foto.


Avevo ancora più di un’ora di tempo da perdere, ma decido lo stesso di andare a fare i controlli. Scelta più che azzeccata. La fila era in pratica fino alla porta di uscita! Da 10 anni che uso CTA nel suo nuovo terminal, mai mi era capitato di fare una fila del genere! Dopo più di 40min finalmente vedo la luce, arrivo ai controlli, passati senza problemi, mi dirigo ai controlli passaporti, anche questi senza alcun intoppo, e sono airside al gate 21 in attesa dell’imbarco.


Imbarco che avverrà con finger e con un ritardo di una ventina di minuti.
CTA-IST
Data: 29.12.2015
Volo: TK 1396
Classe: Economy
Posto: 6F
Velivolo: Airbus A320-200
Reg: TC-JPJ

TK è ligia nel far rispettare l’ingresso a bordo per gruppi, a seconda dello status e del posto a bordo. Io sono nell’ultimo gruppo, D, in quanto siedo nelle primissime file dell’economy.
Salito a bordo, saluto le due assistenti di volo che non mi filano di striscio manco avessi la peste, passo la piccola parte business con 3 file e soli 3 ospiti, e mi siedo al mio 6F, dove poco dopo mi raggiunge una simpatica coppia, madre-figlio, che passeranno un solo giorno da turisti nella capitale turca.


Cuffiette in ogni sedile, qualità ovviamente non eccelsa

Legroom più che abbondante per un nanetto da giardino come me

Imbarco completato a breve, praticamente pieno in economy (solo 5-6 posti liberi), chiusura porte, dimostrazione di sicurezza sugli schermi, e via si parte in direzione Istanbul sorvolando la Playa di Catania e lo Ionio.
Non appena il segnale delle cinture allacciate viene spento, le hostess (tutte donne) si mettono all’opera. Essendo molto vicino alla Business, posso vedere anche come lavorano in quel settore, offrendo un primo giro di bevande ancora a terra, e poi salviette e menu. Anche a noi passano il menu, e un piccolo dolcetto turco alle mandorle.



Il menu del giorno offre polpette di carne alla turca con riso e fagioli al pomodoro, o penne al pomodoro. Io scelgo il primo (nel vassoio anche una purea di melanzane, cracker con formaggio spalmabile e burro, dessert di mousse alle more, acqua e un panino caldo e fragrante), e da bere una triste e monotona cola (volevo provare il loro “homemade lemonade with mint”, ma non ne avevano a bordo, peccato). Tutto ingurgitato, tutto veramente eccellente! Meglio di quello che riesco a cucinarmi io a casa ahah!

Passano poi per offrire the o caffe (io vado di the), mentre il volo prosegue nel buio più totale, volando sopra lo Ionio, la Grecia ed infine la Turchia. Tutta la tratta era comunque coperta da fittissime nuvole, come ci ha informato il capitano, e dai 38.000 piedi in cui ci trovavamo l’unica cosa ca vedere dal finestrino era, nero!
Nel passare a raccogliere i vassoi le hostess si dimenticano del mio, e pur avendo cercato di richiamare la loro attenzione un paio di volte, anche premendo il bottone, nessuna si è degnata di passare a ritirarlo. Solo ad inizio atterraggio, passando per raccogliere le ultime cose da buttare, una hostess finalmente ritira il mio vassoio, ma lo butta direttamente nel sacco! (Un set di posate in acciaio in meno per TK, mi sa!). Vabbè, almeno non dovrò tenermi il vassoio in mano durante la discesa.
Atterraggio anche questo immerso nel buio, nessuna luce visibile fino a quando abbiamo toccato terra, dopo circa 1.40h di volo. Leggera pioggia ad Istanbul, 0 gradi (a CTA 18....) dove dopo qualche giretto nell’apron super intasato di macchine TK, finalmente raggiungiamo il nostro posteggio, anche questo con finger! Che c**o!
Usciamo velocemente, e dopo una veloce camminata nel terminal immacolato e luccicante (a passo spedito per non trovare altri passeggeri ai controlli), arrivo ai controlli passaporti, dove dopo qualche tentennamento da parte del tizio al banco (in effetti la mia foto da 18enne non somiglia a me, barbuto, quasi 10 anni dopo), riesco a passare e farmi timbrare il passaporto. Finalmente in terra turca!

A questo punto, non avendo bagaglio da ritirare al momento, mi dirigo, come spiegato nel sito TK e dagli addetti a CTA, al banco Hotel Desk della Turkish (per vostra informazione, si trova a destra, appena usciti dal ritiro bagagli, in fondo accanto ad un grande Starbucks e di fronte alla Arrival Lounge di TK).
Vengo subito accolto da una simpatica addetta, che ritira il foglio della mia prenotazione (potete usare anche la vostra carta di imbarco se volete), e mi dice di accomodarmi allo Starbucks, e di attendere non appena chiameranno il mio nome.
Neanche il tempo di chiamare a casa ,che incominciano a chiamare i nomi dei passeggeri che possono usufruire del servizio. Tra i 40 nomi che chiamano ci sono per fortuna anche io.
Ora, scena abbastanza insolita. Non appena chiamati tutti i nomi e riuniti tutti i passeggeri intorno all’addetto, quest’ultimo ci porta come un gregge, senza dire alcuna parola e dare alcuna informazione, fuori dal terminal (freddo cane!), dove dopo qualche metro ci indica due pullman, uno più grande ed uno più piccolo. E se ne va. Saliamo sui pulmini, io in quello più piccolo, chiedendo sia all’autista che agli atri passeggeri se sapessero dove avremmo alloggiato. Nessuno sapeva niente, e l’autista non ha voluto rispondere... La sensazione di deportazione incominciava a prendere piede. Partiamo nel buio della sera di Istanbul, illuminata da migliaia di luci di insegne, pubblicità, grattecieli e cantieri in ogni dove, e con un traffico fitto ma veloce. Dopo una buona mezz’ora, attraversando pure un fiume (non credo fosse il Bosforo), ci ritroviamo all’ingresso del nostro albergo, che con molta mia sorpresa, non è una bettola come stavo incominciando a pensare! È l’Hilton Garden Inn Golden Horn, un buon 4* moderno, molto utilizzato da TK per i suoi passeggeri con un lungo layover.

Ci riversiamo tutti alla reception, dove ci dicono di aspettare fin quando non chiameranno il nostro nome (n’arta volta). Faccio conoscenza con altri passeggeri italiani, che mi consigliano di fare un giretto ad Istanbul prendendo un taxi, prezzo dall’hotel fino alla torre di Galata, circa 15 euro, ma solo cash, le carte non sanno manco cosa sono i taxisti! Arriva il mio turno, l’addetta mi fa compilare un form col mio indirizzo email e numero di cellulare, e mi informa che l’indomani il pullman che mi porterà di nuovo ad IST sarà alle 5 del mattino (partenza alle 8.10). Si erano già fatte le 21 inoltrate, dovevo ancora mangiare ed ero abbastanza stanco, farsi un giro ad Istanbul per poco tempo con una sveglia che mi aspettava alle 4.30 non aveva molto senso. Sarà per un’altra volta!
Salgo in camera, molto ben arredata, piccina, ma con tutto il necessario, addirittura anche un balcone con vista sul fiume. Testo il letto, comodissimo, e scendo giù al ristorante, non avendo voglia di girare a vuoto al freddo e al gelo per mangiare un kebab.




Non essendo mai stato prima d'ora in Turchia, non sapevo bene cosa aspettarmi dal cambio Euro-Lira. Al ristorante, menu e convertitore alla mano, noto con mio estremo piacere che è a nostro favore! Una cena completa di portata principale, frutta fresca e calice di vino turco per 14€, pensavo molto peggio in un ristorante di un albergo.
Dopo aver cenato, salgo in camera, veloce doccia e via a letto, dove cado in catalessi per almeno 5-6 ore.
Nella prossima puntata, il secondo volo, direzione Berlino. Stay tuned!
Ovviamete sono accette critiche, consigli, suggerimenti etc. Insulti magari no
È sempre difficile iniziare, ma dopo tanto tempo, mi son deciso di entrare a far parte della grande famiglia di AviazioneCivile.it
Prima di tutto mi presento. Sono, come voi, un appassionato di aviazione, e seguo il forum dal lontano 2005! Non ho mai partecipato attivamente alle discussioni purtroppo, sia perchè sono abbastanza timido (anche dietro una tastiera), sia perchè preferisco leggere gli spassosi interventi di tutti voi
Volo sempre volentieri, e gli aerei e gli aeroporti sono come una seconda o terza casa per me.
Perciò, quale miglior modo di presentarsi se non con un Trip Report? Lo so, da novellino ci saranno sicuramente sviste, errori, castronerie etc., ma abbiate pietà, non linciatemi subito, sono giovane e volenteroso di imparare al meglio
Come dal titolo, questo TR è un insieme di “prime volte”. Per tornare infatti dalla mia terra madre (ma ormai seconda casa), la Sicilia, verso la mia vera prima casa, ovvero la Germania, ho deciso di fare un giretto un pò strano, ma per un folle fanatico di aviazione questo e altro!
Tra le prime volte che vedrete in questo TR vi sono:
Prima volta con Turkish Airlines
Prima volta su un A330 (qualsivoglia serie)
Prima volta su un widebody in una tratta intra europea
Prima volta in Turchia e ad Istanbul
Prima volta ad aver usato a sbafo un servizio grandioso da parte di una compagnia aerea
Mi spiego meglio. Generalmente per andare da CTA ad HAM (la città in cui vivo e lavoro da due anni) uso sempre o EasyJet, o AirBerlin o Germanwings, le ultime due quasi sempre con scalo per un fattore di prezzo. Stavolta invece, mi è passato in mente di fare un giro diverso, forse un pò più scomodo, ma non avendo problemi di tempi non mi importava molto, ovvero partire da CTA e arrivare a Berlino TXL con Turkish Airlines e dai li poi prendere un altro mezzo direzione Amburgo. Ora vi chiederete... Ma perchè questo giro della morte? Semplice. Volevo provare da tempo il servizio di TK ed un widebody per un volo non a lungo raggio, ed ecco trovata la soluzione di arrivare a Berlino, dove TK vola con il primo volo del mattino con un A330-200. Non solo, ma arrivando verso le 19 ad IST ed avendo il volo successivo dopo 13 ore, ero in grado di poter usare il servizio di free hotel accomodation gentilmente offerto da TK per layover di oltre 10 ore! Due piccioni con una fava come si suol dire! Perciò, dopo una non proprio facile prenotazione sul sito di TK (qualche investimento sul sito no?), eccomi ritornare in terra crucca dopo una settimana di abbuffate sicule con la famigghia.
Il viaggio incomincia dalla mia città natale sulle rive dello Stretto, dove dalla Piazza della Repubblica (Stazione Centrale), prendo l’unico mezzo disponibile che collega direttamente Messina con Catania Fontanarossa (se non si vuole andare in macchina ovviamente). La Sais Autolinee ha infatti il monopolio su questa tratta, e lo si vede bene dai prezzi (quasi 10 euro per 1.20h di tragitto, aumenta quasi ogni anno). Per fortuna negli ultimi anni il servizio da parte della Sais è notevolmente migliorato, con autobus moderni, più collegamenti durante la giornata (ad oggi, 14 nei giorni feriali), e addirittura il Wifi a bordo!

Saluto i miei due cari genitori, e alle 11.45 precise si parte in direzione Fontanarossa.
Dopo 1.30h di A20, costeggiando la costa ionica, Taormina, e un Etna perennemente innevato (beccati questo Cortina!
Mi dirigo subito ai banchi TK, preoccupato del fatto che siano anche loro pieni come un uovo. Ed invece, il nulla! Ben quattro banchi aperti (uno per la Business), ed una sola passeggera davanti. Vado subito al banco dove in 1-2 minuti sbrigo tutte le formalità. Decido di imbarcare il bagaglio fino a TXL così da evitare attese ad IST e dover poi rifare la fila al drop-off.


I gentili addetti mi informano del servizio hotel, mi consegnano entrambe le carte di imbarco, e via, direzione bagno ahah. Lavori anche per i bagni landside (finalmente li stanno rifacendo, erano in condizioni pessime da anni ormai), userò quelli della sala Amica. Salgo al piano superiore per fare un leggero pranzo a base di toast preparati da mammà e per fare un paio di foto.


Avevo ancora più di un’ora di tempo da perdere, ma decido lo stesso di andare a fare i controlli. Scelta più che azzeccata. La fila era in pratica fino alla porta di uscita! Da 10 anni che uso CTA nel suo nuovo terminal, mai mi era capitato di fare una fila del genere! Dopo più di 40min finalmente vedo la luce, arrivo ai controlli, passati senza problemi, mi dirigo ai controlli passaporti, anche questi senza alcun intoppo, e sono airside al gate 21 in attesa dell’imbarco.


Imbarco che avverrà con finger e con un ritardo di una ventina di minuti.
CTA-IST
Data: 29.12.2015
Volo: TK 1396
Classe: Economy
Posto: 6F
Velivolo: Airbus A320-200
Reg: TC-JPJ

TK è ligia nel far rispettare l’ingresso a bordo per gruppi, a seconda dello status e del posto a bordo. Io sono nell’ultimo gruppo, D, in quanto siedo nelle primissime file dell’economy.
Salito a bordo, saluto le due assistenti di volo che non mi filano di striscio manco avessi la peste, passo la piccola parte business con 3 file e soli 3 ospiti, e mi siedo al mio 6F, dove poco dopo mi raggiunge una simpatica coppia, madre-figlio, che passeranno un solo giorno da turisti nella capitale turca.


Cuffiette in ogni sedile, qualità ovviamente non eccelsa

Legroom più che abbondante per un nanetto da giardino come me

Imbarco completato a breve, praticamente pieno in economy (solo 5-6 posti liberi), chiusura porte, dimostrazione di sicurezza sugli schermi, e via si parte in direzione Istanbul sorvolando la Playa di Catania e lo Ionio.
Non appena il segnale delle cinture allacciate viene spento, le hostess (tutte donne) si mettono all’opera. Essendo molto vicino alla Business, posso vedere anche come lavorano in quel settore, offrendo un primo giro di bevande ancora a terra, e poi salviette e menu. Anche a noi passano il menu, e un piccolo dolcetto turco alle mandorle.



Il menu del giorno offre polpette di carne alla turca con riso e fagioli al pomodoro, o penne al pomodoro. Io scelgo il primo (nel vassoio anche una purea di melanzane, cracker con formaggio spalmabile e burro, dessert di mousse alle more, acqua e un panino caldo e fragrante), e da bere una triste e monotona cola (volevo provare il loro “homemade lemonade with mint”, ma non ne avevano a bordo, peccato). Tutto ingurgitato, tutto veramente eccellente! Meglio di quello che riesco a cucinarmi io a casa ahah!

Passano poi per offrire the o caffe (io vado di the), mentre il volo prosegue nel buio più totale, volando sopra lo Ionio, la Grecia ed infine la Turchia. Tutta la tratta era comunque coperta da fittissime nuvole, come ci ha informato il capitano, e dai 38.000 piedi in cui ci trovavamo l’unica cosa ca vedere dal finestrino era, nero!
Nel passare a raccogliere i vassoi le hostess si dimenticano del mio, e pur avendo cercato di richiamare la loro attenzione un paio di volte, anche premendo il bottone, nessuna si è degnata di passare a ritirarlo. Solo ad inizio atterraggio, passando per raccogliere le ultime cose da buttare, una hostess finalmente ritira il mio vassoio, ma lo butta direttamente nel sacco! (Un set di posate in acciaio in meno per TK, mi sa!). Vabbè, almeno non dovrò tenermi il vassoio in mano durante la discesa.
Atterraggio anche questo immerso nel buio, nessuna luce visibile fino a quando abbiamo toccato terra, dopo circa 1.40h di volo. Leggera pioggia ad Istanbul, 0 gradi (a CTA 18....) dove dopo qualche giretto nell’apron super intasato di macchine TK, finalmente raggiungiamo il nostro posteggio, anche questo con finger! Che c**o!
Usciamo velocemente, e dopo una veloce camminata nel terminal immacolato e luccicante (a passo spedito per non trovare altri passeggeri ai controlli), arrivo ai controlli passaporti, dove dopo qualche tentennamento da parte del tizio al banco (in effetti la mia foto da 18enne non somiglia a me, barbuto, quasi 10 anni dopo), riesco a passare e farmi timbrare il passaporto. Finalmente in terra turca!

A questo punto, non avendo bagaglio da ritirare al momento, mi dirigo, come spiegato nel sito TK e dagli addetti a CTA, al banco Hotel Desk della Turkish (per vostra informazione, si trova a destra, appena usciti dal ritiro bagagli, in fondo accanto ad un grande Starbucks e di fronte alla Arrival Lounge di TK).
Vengo subito accolto da una simpatica addetta, che ritira il foglio della mia prenotazione (potete usare anche la vostra carta di imbarco se volete), e mi dice di accomodarmi allo Starbucks, e di attendere non appena chiameranno il mio nome.
Neanche il tempo di chiamare a casa ,che incominciano a chiamare i nomi dei passeggeri che possono usufruire del servizio. Tra i 40 nomi che chiamano ci sono per fortuna anche io.
Ora, scena abbastanza insolita. Non appena chiamati tutti i nomi e riuniti tutti i passeggeri intorno all’addetto, quest’ultimo ci porta come un gregge, senza dire alcuna parola e dare alcuna informazione, fuori dal terminal (freddo cane!), dove dopo qualche metro ci indica due pullman, uno più grande ed uno più piccolo. E se ne va. Saliamo sui pulmini, io in quello più piccolo, chiedendo sia all’autista che agli atri passeggeri se sapessero dove avremmo alloggiato. Nessuno sapeva niente, e l’autista non ha voluto rispondere... La sensazione di deportazione incominciava a prendere piede. Partiamo nel buio della sera di Istanbul, illuminata da migliaia di luci di insegne, pubblicità, grattecieli e cantieri in ogni dove, e con un traffico fitto ma veloce. Dopo una buona mezz’ora, attraversando pure un fiume (non credo fosse il Bosforo), ci ritroviamo all’ingresso del nostro albergo, che con molta mia sorpresa, non è una bettola come stavo incominciando a pensare! È l’Hilton Garden Inn Golden Horn, un buon 4* moderno, molto utilizzato da TK per i suoi passeggeri con un lungo layover.

Ci riversiamo tutti alla reception, dove ci dicono di aspettare fin quando non chiameranno il nostro nome (n’arta volta). Faccio conoscenza con altri passeggeri italiani, che mi consigliano di fare un giretto ad Istanbul prendendo un taxi, prezzo dall’hotel fino alla torre di Galata, circa 15 euro, ma solo cash, le carte non sanno manco cosa sono i taxisti! Arriva il mio turno, l’addetta mi fa compilare un form col mio indirizzo email e numero di cellulare, e mi informa che l’indomani il pullman che mi porterà di nuovo ad IST sarà alle 5 del mattino (partenza alle 8.10). Si erano già fatte le 21 inoltrate, dovevo ancora mangiare ed ero abbastanza stanco, farsi un giro ad Istanbul per poco tempo con una sveglia che mi aspettava alle 4.30 non aveva molto senso. Sarà per un’altra volta!
Salgo in camera, molto ben arredata, piccina, ma con tutto il necessario, addirittura anche un balcone con vista sul fiume. Testo il letto, comodissimo, e scendo giù al ristorante, non avendo voglia di girare a vuoto al freddo e al gelo per mangiare un kebab.




Non essendo mai stato prima d'ora in Turchia, non sapevo bene cosa aspettarmi dal cambio Euro-Lira. Al ristorante, menu e convertitore alla mano, noto con mio estremo piacere che è a nostro favore! Una cena completa di portata principale, frutta fresca e calice di vino turco per 14€, pensavo molto peggio in un ristorante di un albergo.
Dopo aver cenato, salgo in camera, veloce doccia e via a letto, dove cado in catalessi per almeno 5-6 ore.
Nella prossima puntata, il secondo volo, direzione Berlino. Stay tuned!
Ovviamete sono accette critiche, consigli, suggerimenti etc. Insulti magari no